La mostra fotografica “Corpo e Anima” viaggia dal Lazio alla Toscana, con arrivo a Pitigliano per la “Festa della Terra”

Il progetto espositivo fotografico “Corpo e Anima”, ideato dai fotografi Maurizio Di Giovancarlo e Claudio Polvanesi, continua ad ampliare il suo raggio d’azione. Dopo il successo ricevuto a Bassano in Teverina alla fine del 2024, ospitato da Spazio Progetti, e poi successivamente a Viterbo Sotterranea dal 24 novembre 2024 al 5 gennaio 2025, la mostra approda ora in Toscana, nel pittoresco borgo di Pitigliano dal 25 aprile a domenica 4 maggio 2025 con il patrocinio del Comune e della Pro-Loco.

“Corpo e Anima” sarà presentata nell’ambito della “Festa della Terra”, una celebrazione della terra che si terrà nel borgo maremmano dal 24 al 27 aprile. La mostra promette un’esplorazione stimolante di aspetti contrastanti dell’esperienza umana, catturati attraverso gli occhi di Di Giovancarlo e Polvanesi e sarà allestita presso il foyer del Teatro Salvini.

“Dal 25 al 27 aprile, la Proloco di Pitigliano organizza la “Festa della Terra”, evento che, prendendo spunto dalla Giornata mondiale della Terra che si celebra in tutto il mondo il 22 aprile – ci dice Diva Bianchini presiedente della Proloco di Pitigliano – questa giornata ha la finalità di mettere in evidenza la necessità di salvaguardare il nostro pianeta fornendo occasioni di prendere coscienza dei problemi che ne minacciano la sopravvivenza con l’esaurirsi delle riserve naturali.

La mostra “Corpo e Anima” ci è sembrata adatta ad essere inserita in questo contesto: quelle mani che ci ricordano un rapporto antico con la terra, la spensieratezza dei giochi degli artisti di strada, le abbiamo sentite come uno stimolo a riflettere su un rispetto del nostro spazio vitale assolutamente da recuperare, anche se ovviamente con metodologie diverse.

“Con le nostre immagini, vogliamo portare l’osservatore nel mondo che Claudio e io abbiamo catturato”, spiegano gli artisti. “Un mondo che vogliamo percepire immediato e accessibile, ma profondo nel suo significato ultimo. Abbiamo cercato di dare un ritmo alle nostre immagini, dove la geometria dell’ambiente, le linee di luce e ombra si allineano con la figura umana, creando composizioni armoniose.”

La mostra ha già ricevuto elogi da parte dei colleghi fotografi che commentato cosi le opere in mostra: “I miei pensieri guidano la mia mano, e la mia mano dimostra se il pensiero è giusto’ (Mies Van der Rohe). Questa frase rappresenta bene gli uomini – artigiani e artisti – che hanno ispirato il racconto promosso attraverso le fotografie di Maurizio e Claudio. Un reportage sulle mani ‘analogiche’, mani che si prendono cura della vita con lentezza, passione, mestiere, tradizione e identità. E, allo stesso tempo, mani che creano magia e meraviglia, ispirando sentimenti di giocosità infantile. Mani e creatività sono guidate dall’intelligenza, da una cultura del bello, del buono e del ben fatto. È questo il sentimento che unisce i due aspetti apparentemente distanti catturati dall’obiettivo fotografico. Così, i movimenti antichi in cui le mani si prendono cura amorevolmente della materia non sono poi così diversi da quelli dei giovani che esprimono la propria personalità in modo giocoso. Lavorare con le mani è essere allo stesso tempo artigiano, artista, imprenditore, creatore di bellezza e opportunità. Li chiamano mestieri, ma dovremmo trovare una parola nuova che esprima il senso di una vita segnata dalla condivisione e dalla piacevolezza di stimoli sempre nuovi.”

“Corpo e Anima” è caratterizzato da due stili fotografici diversi e apparentemente opposti. Maurizio si concentra sul lavoro manuale, catturandone il sudore, la fatica e gli occasionali infortuni. Claudio,

invece, documenta il mondo giocoso della street art e della performance, enfatizzandone gioia e intrattenimento.

Maurizio e Claudio riconoscono la sfida di accostare questi aspetti contrastanti della vita, ma è proprio questa sfida a dar loro energia, portando all’attenzione del pubblico atteso per la visione di questa originale mostra fotografica creata a quattro mani. La mostra promette una prospettiva unica e profonda sulla natura multiforme dell’esistenza umana.

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