“La parola che risuona” al Bistrot del Teatro

VITERBO – Si intitola “La Parola che risuona” l’appuntamento che per i prossimi tre lunedì (13, 20 e 27 marzo alle 18.30) si muoverà alla scoperta di tracce della Bibbia nella vita di chi non crede.

Ad ospitare l’iniziativa, ideata da Pierluigi Vito e Tiziano Ionta, sarà il Bistrot del Teatro, in via Cavour 9. Uno spazio laico e libero per dare voce alle riflessioni personali a partire dal testo sacro per i cristiani, che è pure uno scrigno di narrazioni e provocazioni per ciascun uomo e donna di ogni tempo.

Come ha ben rimarcato in “Umiliati e offesi” il grande scrittore russo Fedor Dostoevskij, “la Bibbia appartiene a tutti, agli atei e ai credenti in uguale misura. È il libro dell’umanità”.

Ad aprire ogni incontro sarà la lettura e la riflessione di un ospite (ateo, agnostico, in ricerca…) a partire da un brano biblico che ritiene significativo per la propria esperienza. Poi, la parola ai partecipanti per condividere le proprie risonanze.

A commentare artisticamente i passi della Scrittura, ci saranno anche dei dipinti a tema del pittore Stefano Cianti.