di LORENA PARIS-
Care lettrici e cari lettori di questa mia rubrica del martedì, oggi vorrei regalarvi la lettura di una poesia di Franco Andreoli, tratta dalla sua silloge
“Voci dal silenzio – Le ballate dell’orrore” – Edizioni Archeoares, 2018.
Il prof. Andreoli, docente, saggista e studioso di poesia, nonché poeta, dà voce al silenzio di tante persone, anche senza nome, che hanno vissuto, sulla propria pelle e sui propri affetti, l’orrore del genocidio; lo fa scegliendo, con efficace eleganza, le parole che tramutano in versi le immagini poetiche di piccole e grandi storie della sofferenza di tanti, di troppi. Storie raccontate senza iperbolica retorica, ma che con limpidezza scavano nel sentimento di sofferenza ed impotenza che ha pervaso l ‘animo
di chi “ è uscito come fil di fumo da un camino”
o che ha avuto, nel dolore, la gioia di poter tornare a casa.
Vi consiglierei, quindi, di leggere le poesie
del prof. Andreoli, come suggestione intensa e meditazione profonda di un passato che non deve più tornare.
Esse sono l’espressione di validissimo connubio tra la poesia “classica” e la poesia del nostro tempo.
In Audio, la mia lettura di
Dreyfus
di Franco Andreoli
Lorena Paris legge Dreyfus di Franco Andreoli