La seconda serata del Festival di Sanremo con un messaggio contro il razzismo

di WANDA CHERUBINI-

La seconda serata del 72esimo festival di Sanremo si è aperta con una standing ovation per Monica Vittii, un omaggio all’attrice scomparsa, “una grande donna, una delle più grandi attrici della storia del cinema”, come ha detto Amadeus. “La sua scomparsa è un lutto per l’intero Paese. Con le sue interpretazioni sempre diverse ci ha fatto piangere, pensare, ridere anche tantissimo quando al cinema per le donne i ruoli comici erano una rarità”. Si è poi dato inizio alla gara canora: sul palco il primo cantante della serata ad esibirsi è stato Sangiovanni, per proseguire con Giovanni Truppi.

A condurre, insieme con Amadeus, Lorena Cesarini, che ha denunciato pubblicamente alcune frasi uscite sui social per il colore della sua pelle, definita “extracomunitaria” o “forse l’hanno chiamata per lavare le scale e annaffiare i fiori”. La Cesarini ha detto: “A parte che lavare le scale è un lavoro come tanti e non ci trovo nulla di svilente, però, ovviamente un pochino all’inizio ci sono rimasta male perché non c’ero abituata. Poi mi sono anche arrabbiata, poi mi è passata, ma mi è rimasta dentro una domanda: perché alcuni sentono la necessità di scrivere certe cose sui social, perché c’è chi si indigna per la mia presenza su questo palco, perché c’è della gente che ha un problema con il mio problema della pelle. Non sono qui per darvi una lezione perché non ne sarei neanche capace. Mi informo da persone che hanno studiato e ne sanno più di me come per esempio l’autore Tahar Ben Jelloun, scrittore marocchino, tradotto in oltre 25 lingue e premiato dalle nazioni unite e si intitola “Il razzismo spiegato a mia figlia”. Il racconto inizia con la figlia che gli fa una domanda: “Babbo che cos’ è il razzismo’ e lui risponde: “Tra le cose che ci sono al mondo il razzismo è la meglio distribuita, un comportamento comune in tutte le società,  tanto da diventare in me banale. Consiste nel manifestare disprezzo per le persone che hanno caratteristiche fisiche e culturali diverse dalle nostre”. La figlia gli risponde: “Quindi se è così diffuso anche io potrei essere razzista e il padre: “No, un bambino non nasce con il razzismo nella testa,  ma ripete quello che dicono i suoi parenti, tutto dipende dall’educazione sia nella scuola come a casa. Il razzismo non ha alcuna base scientifica. Esiste un solo genere umano nel quale ci sono uomini e donne, persone di colore, di alta statura e di statura bassa con attitudine differenti, ma tutti gli uomini hanno sangue della stessa tinta perché un uomo è uguale a un uomo”. A questo punto la figlia fa un’altra domanda: “Babbo ma i razzisti possono guarire?” E lui: “Ma tu pensi che il razzismo sia una malattia? “Si perché non è normale che un uomo disprezzi un altro uomo per diverso colore della pelle” La risposta del padre è stata: “La guarigione dipende da loro,  se sono capaci di rimettere in discussione se stessi o no. Quando uno riesce ad uscire dalle sue contraddizioni va verso la libertà”. Cesarini ha quindi aggiunto: “La cosa più importante per me e che lo diventi per chiunque mi auguro è chiedersi dei perché per andare verso la libertà dalle frasi fatte, dai giudizi precostituiti, dagli insulti. Io mi auguro come la figlia dello scrittore che a soli 10 anni con ogni domanda costruisce la sua qualità di essere umano,  di non perdere mai questa curisoità che è quello che mi rende libera e più matura”. La gara è poi proseguita con Le Vibrazioni che hanno omaggiato Stefano d’Orazio.

E’ stata poi la volta di Checco Zalone. “Questo palco ti strega. Mi sento un Maneskin in questo momento – dice mentre si fa vedere commosso- Nella vita ho avuto un piccolo talento, mi chiedo mi merito tutto questo e mi rispondo sì è il minimo. Grazie a nome degli italiani Amadeus, ci fai sentire tutti geni”. Poi sulle conduttrici dive: “Manca una conduttrice scema, ce la potevi mettere. Come mai questa scelta?”. Ed Amadeus: “Per me è importante prediligere la bravura, la cultura ed il talento di una donna”. E Zalone. “Chi te l’ha scritta questa? Non possiamo condannare questo tuo maschilismo endemico. Certo i pregiudizi non possono essere scrostati con un detersivo però possiamo rivolgerci ad un’altra generazione che sa cosa è  un amore universale. Stasera vi propongo una storia lgbtq, ambientata in Calabria”. Sul paco è stata poi la volta di un altro mito della musica Laura Pausini, che ha cantato la sua emozionante “Scatola” ed ha annunciato l’uscita del suo film, il 7 aprile.

E’ sceso poi dalla scale a cantare con lei Mika insieme a Alessandro Cattelan. Saranno loro tre i conduttori dell’Erovision sound contest 2022. Il festival proseguirà con le esibizioni di Emma, Matteo Romano, Iva Zanicchi, Ditonellapiaga e Rettore, Elisa, Fabrizio Moro, Tananai, Irama, Aka 7even e Highsnob e Hu. E sulla Costa Toscana ci sarà Ermal Meta. sarà presente anche Luca Argentero, “per un problema familiare”.

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