di MARIELLA ZADRO –
VITERBO – Nei vari quartieri di Viterbo, nei giorni che precedevano il trasporto della Macchina di Santa Rosa, la sera del 3 settembre, i bambini inserivano nei loro giochi, la costruzione con materiale riciclato, di una fantomatica macchina, da portare in giro per le strade.
Era un emulare il trasporto, che si concretizza negli anni 60-70 con la nascita delle Mini Macchine.
Nel 1966 nasce il Comitato Centro Storico di Viterbo, a cui si è successivamente affiancato nel 1971 il Comitato Festeggiamenti Pilastro e nel 2014 il Comitato Santa Barbara
Scopo delle realtà associative è quello di promuovere, attraverso gruppi di adolescenti, manifestazioni di carattere sociale e culturale, e mantenere in vita le tradizioni viterbesi.
La prima a sfilare sarà domenica 25 agosto alle ore 21:00 “Miracolo di Fede” nel quartiere Santa Barbara, portata a spalla da circa 60 piccoli facchini che si stanno preparando nei locali della parrocchia al loro “Sollevate e fermi” con entusiasmo ed euforia.
A completare il programma, giovedì 22 agosto, dopo la visita di tutti i piccoli facchini al monastero di Santa Rosa, alle ore 21:00 è stata organizzata la processione in costume che ripercorre la vita della Santa, insieme la fiaccolata, infine la benedizione della statua di Santa Rosa.
Il corteo partito dalla chiesa del quartiere, alla presenza del sacerdote don Claudio Sperapani, dei mini facchini, dei figuranti, della sindaca Chiara Frontini, del consigliere Giancarlo Martinengo, con il personale del Comitato, ha percorso alcune strade del quartiere per arrivare in via Tarconte, dove si è conclusa la cerimonia con la sistemazione della statua sulla Mini Macchina.
Presenti alcuni componenti l’Arciconfraternita del Gonfalone Araldi della Madonna del Carmelo e Associazione Culturale La Rosa, che hanno collaborato per l’ottima riuscita della manifestazione.
Sono in atto i preparativi che vedrà sfilare le Mini Macchine: sabato 31 nel quartiere del Pilastro e domenica 1 settembre nel Centro Storico affinché la nostra plurisecolare tradizione non finisca mai.