di MARIELLA ZADRO –
VITERBO – E Pur Mi Son Scordato Di Te, come ho fatto non so. Una ragione vera non c’è lei era bella però. Un tuffo dove l’acqua è più blu niente di più.
Queste le prime parole di uno dei grandi successi firmati Giulio Rapetti Mogol e Lucio Battisti.
E’ non è andata proprio così, in occasione del concerto della “Battisti Legend” giovedì 28 luglio nel teatro di Ferento.
Gradinate affollate, il pubblico, fin dalle prime note ha seguito il concerto, cantando e in alcuni momenti addirittura anticipando il cantante, sottolineando la notorietà di un cantautore italiano, “Leggenda” della storia della musica pop-rock degli anni 70.
La band, composta da: Roberto Pambianchi (voce), Andrea Minissale (pianoforte), Davide Papaleo (chitarra), Alberto Biasin (basso), Gabriele Morcavallo (batteria), hanno eseguito una buona parte dei successi di Battisti, con assoli dei vari strumenti.
Nota particolare, la band che spesso accompagnava il cantautore, era i Quelli, una delle formazioni più interessanti del panorama musicale Italiano.
Il batterista Franz Di Cioccio, il chitarrista Franco Mussida (in seguito fondatore della Premiata Forneria Marconi) e il cantante chitarrista Alberto Radius (poi componente del complesso Formula 3), influenzati dalle novità musicali britanniche e statunitensi, caratterizzarono le ultime incisioni del cantante.
Infatti, tra gli anni 1969 e 1971, con la canzone Un’Avventura partecipò al Festival di San Remo.
Seguono tutte le incisioni rimaste nella sua storia musicale: Acqua azzurra, acqua chiara, Dieci ragazze, Mi ritorni in mente, Emozioni, Pensieri e parole, La canzone del sole.
Parte di questi successi sono stati eseguiti nel bis che il pubblico di Ferento ha chiesto alla band che ha suonato per più di due ore facendo rivivere emozioni e ricordi di un cantautore, che ha lasciato un patrimonio nel mondo musicale.