di WANDA CHERUBINI-
VITERBO- Al grido “Dignità” questa mattina i sindacati di Polizia penitenziaria hanno sfilato per le vie cittadine. Carenza d’organico e poca sicurezza sul lavoro quello che hanno lamentato le sigle sindacali della polizia penitenziaria insieme al sindacato Fp Cgil Civitavecchia Roma nord Viterbo, che hanno organizzato la manifestazione odierna con un corteo per le vie cittadine ed un presidio in piazza del Plebiscito, dalle 9 alle 14. Il corteo ha visto lapartecipazione delle rappresentanze delle varie segreterie nazionali, regionali e provinciali, degli operatori del settore, di alcune rappresentanze politiche, tra cui il deputato Mauro Rotelli, il consigliere comunale Paolo Bianchini (Fdi), Merli , il senatore Umberto Fisco ed il vice sindaco Enrico Maria Contardo della Lega, seguendo il percorso: piazza del Plebiscito, via Filippo Ascenzi, via Guglielmo Marconi, Corso Italia, via Roma. “Siamo stanchi della gogna mediatica, di passere per le persone che non siamo e per questo tutti insieme gridiamo “No alla gogna mediatica!” . Ed ancora gridano i sindacalisti: “Una forza di polizia dello Stato è costretto a scendere in piazza, quando dovrebbe godere di maggiori tutele, ma non è così!. La polizia penitenziaria è sempre in prima fila prima e qual è l dazio che paga? La gogna mediatica! Venite in piazza, aiutateci!”. In un comunicato così scrivono: ” Oggi in rappresentanza di tutte le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria in servizio nella Casa Circondariale di Viterbo dove sono presenti 580 detenuti di cui oltre un centinaio con gravi problemi comportamentali (50 sottoposti al regime 41 bis gestiti dal Gruppo Operativo Mobile) siamo in piazza per manifestare il totale dissenso contro le accuse lanciate da associazioni di vario genere pro detenuti e da ultimo dal Comitato Europeo per la prevenzione della tortura sullo stato delle carceri che ogni giorno affollano i media locali e nazionali. Siamo in piazza per denunciare che sono gli agenti che nel carcere subiscono ogni
giorno vessazioni, aggressioni e violenze.
Siamo in piazza per gridare che non esistono torturatori ma solo persone che affrontano criticità e emergenze continue dovute ad un sistema di gestione della detenzione fallimentare e inadeguato a dare le risposte in termini di sicurezza e legalità che lo Stato dovrebbe pretendere mettendoli in condizione di lavorare in condizioni dignitose e tutelandone la dignità personale.
Siamo in piazza per dire BASTA alla GOGNA MEDIATICA e a questo silenzio delle istituzioni preposte a garanzia del nostro lavoro come il Ministro della Giustizia e di una classe politica supina a logiche europee lontane dalla realtà penitenziaria italiana.
Siamo in piazza per difendere la dignità degli agenti e per chiedere a chi parla infangando il buon nome della Polizia Penitenziaria, senza conoscere nulla di quello che accade realmente all’interno delle mura del carcere viterbese, se non quello che gli viene raccontato da chi delinque abitualmente e che spesso coincide con chi soffre di disturbi psichici da trattare non certo all’interno di reparti detentivi comuni come accade nel locale circondariale, di confrontarsi con chi oggi è qui a rappresentare la categoria a viso scoperto e con la certezza che anche le accuse più infamanti troveranno giustizia.
“Il problema della polizia penitenziaria – ha affermato Fusco – peggiora ogni giorno di più. Il governo deve muoversi perché la situazione è diventata ingestibile, a causa del sovraffollamento dei detenuti e del numero di agenti inferiore alle reali necessità del carcere”. Anche il vicesindaco Contardo ha evidenziato: “Sembra che i condannati siano i poliziotti. E’ necessario che il governo investa maggiormente nella sicurezza”. Tra gli slogan “Siamo tutti sospesi”, scritto su alcuni cartelloni per esprimere solidarietà nei confronti di dieci agenti della polizia penitenziaria di Mammagialla che hanno ricevuto l’avviso di fine indagine per presunti episodi di violenza nei confronti dei detenuti. Nicastrini dell’Uspp ha ricordato che alcuni agenti sono stati sospesi dal servizio. Per questo lo slogan di questa mattina.
“L’incontro di ieri presso il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria non ha sortito alcun effetto positivo – hanno evidenziati i sindacati – L’organico è assolutamente insufficiente per garantire i servizi di sicurezza alla Casa Circondariale dove insistono anche i detenuti del 41bis. La questione diventa ancor più problematica a causa della presenza di reclusi con malattie psichiatriche.
La carenza degli organici e la detenzione dei reclusi con problemi psichiatrici è una questione di livello nazionale che riguarda un buon numero di Istituti di pena e che i sindacati hanno posto al Ministero della Giustizia senza avere risposte risolutive”. Alle ore 12, presso la sala consiliare del Comune, i sindacati terranno al riguardo una conferenza stampa.