Mauro Rotelli (FdI): bilancio di fine anno per la Tuscia tra alta velocità, trasversale, turismo e innovazione

di DIEGO GALLI –

VITERBO – Le recenti classifiche sulla qualità della vita stilate da IlSole24Ore e ItaliaOggi hanno ricordato ai viterbesi come la Viterbo e la Tuscia siano luoghi “da metà classifica”, dove la crescita è rallentata e gli stimoli all’innovazione siano ancora troppo pochi. Per parlare dei “limiti” del Viterbese abbiamo rivolto alcune domande all’onorevole Mauro Rotelli, deputato di Fratelli d’Italia e membro della commissione parlamentare per trasporti e telecomunicazioni.

Salve onorevole, in questi ultimi giorni abbiamo visto la Tuscia “rafforzarsi” all’interno di Fratelli d’Italia con l’ingresso di Diego Bacchiocchi nell’assemblea nazionale del partito. Questa new entry porterà vantaggi per il nostro territorio?

La questione di Diego Bacchiocchi è uno dei tantissimi passaggi che conferma il radicamento di Fratelli d’Italia nella Tuscia. Con oltre 1200 tesserati, l’ultima campagna di tesseramento ha riscontrato un numero di adesioni straordinario, premiando l’impegno dei portavoce, come Massimo Giampieri, e degli altri rappresentanti del partito della Tuscia, come Gianluca Grancini, che si sono impegnati costituendo un circolo di FdI per quasi ognuno dei 60 comuni del Viterbese. L’arrivo di Diego Bacchiocchi nell’assemblea nazionale è quindi “una conseguenza” di questo successo, un coronamento meritocratico per aver raggiunto questi obiettivi a livello territoriale. Ad aver convinto i cittadini è stata sicuramente la nostra vicinanza a loro in questo momento così delicato. Per fare un esempio, basti pensare alla nostra ultima iniziativa, “Compra italiano, compra locale”. Siamo stati l’unica forza politica a mobilitarsi, raggiungendo con i nostri gazebo anche alcuni dei più piccoli comuni della Tuscia, come Vejano. Un momento patriottico e di aggregazione, che ha riscontrato una grande partecipazione da parte dei cittadini.

L’approvazione dell’emendamento che introduce il “bonus idrico” è una grande vittoria che porta anche il suo nome e che sicuramente influenzerà, positivamente, anche il distretto della ceramica di Civita Castellana. Può parlarcene?

Vedere l’approvazione dell’emendamento, che porta la firma dell’onorevole Alessia Rotta (PD) e che è stato subito associato al mio per le tante similitudini, è stata una grandissima soddisfazione. Avevo cominciato a parlare della necessità di tale emendamento dal 2018, dopo essermi confrontato con le tante realtà imprenditoriali del distretto della ceramica di Civita Castellana e di quello delle rubinetterie di Sassuolo nel Modenese. Le aziende, in quell’occasione, mi parlarono delle tecnologie da loro messe in atto per avere un importante risparmio di acqua nell’utilizzo quotidiano. Un fattore di risparmio non solo per il panorama italiano, dove un quarto delle case sono risalgono al periodo anni ’60-’60, ma anche per i Paesi arabi, luogo dove vengono esportate moltissime delle nostre ceramiche sanitarie e rubinetterie e dove l’acqua è un bene ancora più prezioso del petrolio. L’approvazione di questo emendamento è, quindi, anche un importantissimo segnale a livello di eco-sostenibilità. I 20 milioni messi a disposizione per il bonus potranno soddisfare la richiesta di circa 20mila nuclei familiari, un piccolo passo per una delle battaglie più importanti a livello planetario: il risparmio idrico.

Tornando a parlare del partito di Giorgia Meloni, come va invece la situazione a livello locale?

Come anticipavo poco fa, il trend è sicuramente positivo. Fratelli d’Italia, che nel 2018 raggiungeva a malapena il 5% a livello nazionale, oggi si attesta tra i partiti con il maggior numero di preferenze. Civita Castellana ne è un perfetto esempio: il partito alla recente elezione di Luca Giampieri sindaco, ha ottenuto ben il 22%. A Montefiascone, già nel 2018, FdI ottenne il 27%. Alle comunali di Viterbo dello stesso anno, oltre il 13%. La Tuscia ha sempre dimostrato di apprezzare le donne e gli uomini del nostro partito con preferenze doppie e triple rispetto ai numeri che riguardavano il nazionale. A maggio e giugno 2021 si terrà un’altra importante sfida, stavolta per 21 comuni del Viterbese che andranno al voto. Uomini come il coordinatore provinciale Massimo Giampieri, il capogruppo in amministrazione provinciale Gianluca Grancini e gli altri rappresentanti locali, sono ora intenti a preparare liste e nomi molto competitivi. Per tale occasione sarà importantissimo il valore e la serietà dei singoli candidati, poiché nessuno dei comuni che andrà al voto ha più di 15mila abitanti e, di conseguenza, si punterà sulle liste civiche.

Come da lei sottolineato, le preferenze per FdI, a livello nazionale, continuano a crescere. Secondo alcuni sondaggi, negli ultimi giorni la leader Giorgia Meloni avrebbe addirittura superato il premier Giuseppe Conte nelle preferenze. A cosa è dovuto questo successo?

Cominciamo con il dire che i sondaggi vanno sempre presi “con le molle”. Sicuramente, le difficoltà che il partito aveva tempo fa nel veicolare i propri contenuti è ormai acqua passata. La popolarità di Giorgia Meloni è cresciuta moltissimo e lo attesta il fatto che nessun passaggio politico può ormai essere fatto senza chiedere la posizione di Fratelli d’Italia. Questo ci carica immancabilmente di tanta responsabilità, basti pensare ai due presidenti di regione che oggi si ritrovano a combattere contro l’emergenza Covid19. Credo che il successo di Giorgia Meloni sia dovuto alla coerenza dimostrata e al non aver mai cercato “scorciatoie” per arrivare al Governo. Oltre questo, hanno grandissima importanza anche il costante lavoro che è stato fatto a livello locale e tutti gli atti parlamentari. Inoltre, come dimostra il bonus idrico, non siamo un partito che vuol fare un’opposizione fine a se stessa… e anche questo, per i cittadini, conta molto.

70° posto per numero di giovani che non lavorano e non studiano, 90° per edifici coperti dalla banda larga, 78° per il numero di abbonamenti internet a velocità di almeno 100 Mbit/s, 90° posto per la quota di export sul PIL, 81° per il numero delle riqualificazioni energetiche degli edifici. I dati raccolti dall’ultima classifica del Sole24Ore ci mostrano “i limiti” della Tuscia, ancora una volta molto indietro per quanto riguarda tutto ciò che concerne il “mondo digitale”. Da cosa sono dovuti questi limiti? Il Viterbese è davvero condannato a rimanere una zona rurale e agricola?

Cominciamo con il dire che essere una zona rurale e agricola non deve essere necessariamente una condanna. Lo dimostrano le nostre aziende del primo settore, che sono le più numerose del Lazio e molte di loro sono caratterizzate da fattori biologici e tecnologici all’avanguardia. Essere, quindi, una provincia rurale e agricola ci concede una forte stabilità che altre aree italiane non possiedono. Ce lo confermano anche i nostri prodotti, sempre più apprezzati anche al di fuori dalla Tuscia. Quello che è certo, tuttavia, è che sono molte le infrastrutture che andrebbero “aggiornate alla contemporaneità”, al 2020. Il difficilissimo periodo che stiamo vivendo, così come il frutto delle collaborazioni istituzionali (come il sopraccitato bonus idrico, ndr) possono spronare una crescita per tutto il territorio.

Recentemente ha parlato molto del “commercio online di prossimità”. Quali soluzioni e quali dubbi sono emersi parlando con i commercianti viterbesi con i quali è entrato in contatto?

Nella recente diretta Facebook che ho tenuto su questo particolare ambito, ho potuto mettere in contatto il responsabile delle relazioni istituzionali di Google con realtà locali quali Confartigianato, l’associazione Facciamo Centro e Confcommercio. Devo ammettere che tutti i partecipanti erano molto preparati sull’argomento “commercio online” e sulle tecniche di vendita digitali. Ricordiamo inoltre che la Camera di Commercio di Viterbo sta lavorando, ormai da tempo, a un progetto di digitalizzazione delle piccole e medie imprese proprio con Google. L’occasione di questa diretta è stato un modo di diffondere questi messaggi, così come tutte le opportunità che l’azienda americana ha messo a disposizione a cittadini e imprenditori per aggiornarsi e affrontare la digital transformation, come i molti corsi online gratuiti che offre. Sappiamo bene che in questo periodo molte realtà stanno soffrendo tantissimo, ma altre stanno invece crescendo e quest’ultimo incontro ha voluto ricordare a tutti quali possono essere alcune formule di compensazione di tale divario di crescita.

Anche dal punto di vista dei collegamenti fisici, la Tuscia continua a soffrire. I pesanti disagi riscontrati dal traffico viterbese ci hanno ricordato quanto sia precaria la situazione collegamenti stradali. Può darci buone notizie riguardo al completamento della trasversale Orte-Civitavecchia?

Il completamento degli ultimi chilometri della trasversale è legato a due particolari decreti: lo “sblocca cantieri” e il “decreto rilancio”. All’interno di questi decreti sono previsti fondi e, soprattutto, poteri per commissariare queste opere, ovvero fare in modo che sul modello “ponte di Genova” si possano completare in tempi rapidi. La responsabilità di tali rallentamenti, mi spiace dirlo, è solo che governativa. I ministri competenti, Paola De Micheli (Infrastrutture e Trasporti) e Stefano Patuanelli (Sviluppo Economico) hanno litigato per mesi sul numero delle opere da dover includere nei suddetti decreti. Allo stesso modo, PD e M5S hanno battibeccato sulla nomina dei commissari, perché da un lato c’è chi vorrebbe personalità esterne e dall’altra c’è chi vorrebbe il coinvolgimento diretto di RFI (Rete Ferroviaria Italiana) e ANAS (Azienda Nazionale Autonoma delle Strade). La cosa più spiacevole, tuttavia, è che qui non dobbiamo attendere i soldi del Recovery Fund… i soldi sono già stati stanziati! Anzi, ci sono centinaia di milioni di euro bloccati in tutta Italia e la cosa che è diventata antipatica è il continuo rimandare la nomina di questi commissari. In estate non sono mancate grandi conferenze stampa, presiedute dallo stesso Nicola Zingaretti che proclamava, accanto ai ministri competenti, il completamento di molte opere, come la nostra trasversale. Adesso siamo a Natale e questi nomi ancora non ci sono, mentre la lista delle opere giace sulla scrivania del Presidente del Consiglio dei ministri ad accumulare polvere. Sappiamo che la ministra De Micheli ha inviato delle lettere a RFI e Anas, informandole che con i decreti “sblocca cantieri” e “rilancio” avranno tutti i mezzi per far partire questi attesi progetti. Ormai ci siamo, è solo una questione di volontà politica. Sono tali tempi lunghissimi a mandare su tutte le furie l’opposizione di questo Governo.

L’arrivo dell’alta velocità a Orte è un altro dei sogni nel cassetto di molti cittadini della Tuscia. Ha buone notizie?

Purtroppo l’ultimo incontro che c’è stato, in merito a questo punto, è ormai datato. RFI, nel mentre, ha deciso di realizzare una stazione dell’alta velocità nel sud del Lazio, aggiungendo alle fermate romane, quelle di Frosinone e Cassino. Orte resta quindi a digiuno, quando da tempo chiediamo semplicemente di aggiungere delle fermate sulla relativa tratta, dove l’alta velocità passa da tempo, ma senza fermarsi. Sicuramente, la questione ora passerà nelle mani di chi vincerà le prossime elezioni comunali di Orte, attese per la prossima primavera.

Ci permetta, per un attimo, di sognare a occhi aperti: superstrada completata, alta velocità disponibile a Orte, connessioni veloci ed efficienti… e magari un parcheggio multipiano per accogliere i turisti nella Città dei Papi, la nostra “piccola Avignone”. Le piacerebbe una Viterbo così nel prossimo futuro? Lei come se la immaginerebbe?

Siamo vicini dal poter realizzare un sogno simile a questo, anche perché esempi come quello di Bagnoregio ci dimostrano come i collegamenti siano utili ma non fondamentali per vedere l’arrivo dei turisti. Di questo ce ne dà prova anche il successo di molti borghi toscani, lontani da autostrade e alta velocità, che continuano a accogliere tantissimi turisti ogni anno. Il supporto dei privati, che hanno aperto negli ultimi anni molti posti dove mangiare e dormire, come anche aumentato le “possibilità” sul fronte termale a disposizione dei turisti, ci fa ben sperare nel futuro. Collegamenti stradali, parcheggi e connessioni ci aiuterebbero senz’altro… ma ritengo che non siano prettamente fondamentali.

Un’ultima domanda prima di lasciarla: ci dica la verità, sta partecipando alla lotteria degli scontrini?

No, non sto partecipando! Non l’ho trovata un’idea particolarmente convincente! Tuttavia, da appassionato di innovazione e di tecnologia, posso dire di aver scaricato e di essermi iscritto all’app Immuni. Purtroppo, devo ammettere di non esserne rimasto particolarmente entusiasta. Confrontandomi con medici e persone che sono giornalmente a contatto con molti pazienti covid, ho avuto anche conferma della sua inutilità, poiché nessuno di loro ha mai ricevuto notifiche sulla presenza di persone infettate. Ho anche studiato il sistema cashback, un esperimento che, a differenza della lotteria degli scontrini, trovo decisamente più interessante. Trovo tuttavia abominevole, che qualcuno si prodighi tanto per pubblicizzarne l’utilizzo e, contemporaneamente, si lamenti che la gente esca di casa per fare compere nei negozi… c’è qualcosa che non va.

 

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