di REDAZIONE-
VITERBO- Da venerdì scorso, 14 ottobre, è chiuso il Museo del Sodalizio dei facchini di Santa Rosa, che ha sede in via San Pellegrino 60/62, all’interno di un palazzetto medioevale che venne donato dal comune. Istituito nel 1994, la creazione di questo museo ha permesso finora di celebrare il trasporto della Macchina, Santa Rosa e il ruolo dei Facchini e diffonderne la conoscenza anche oltre l’ambito locale. Il Museo risulta, infatti, molto visitato e permette ai fruitori di entrare nel clima della festa e di conoscerne la storia mediante l’uso di video e l’esposizione di modelli in scala, immagini e foto riferibili a diverse “Macchine”. Il modello più antico riprodotto è il baldacchino del 1690. La gran parte degli altri modelli sono invece riferiti alle strutture del novecento. A parete sono presenti i disegni delle Macchine più antiche. All’interno del Museo si trova anche un “ciuffo” commemorativo della visita del papa Giovanni Paolo II, uno portato nello spazio dall’astronauta Roberto Vittori e altri cimeli che ricordano episodi importanti. Inoltre, attraverso filmati, è possibile rivivere i momenti del trasporto della Macchina di Santa Rosa. Ebbene da venerdì scorso ha dovuto chiudere perché non sono arrivati i fondi del Comune che permettono di pagare la società che gestisce il museo, sulla base della convenzione stipulata. Il Museo del Sodalizio, quindi, riaprirà quando riceverà i fondi comunali.