ROMA – Roma è la capitale europea della biodiversità, con 220 specie diverse di vertebrati censite e più di 5000 specie di invertebrati, ma dal 2008 non ha un servizio di soccorso pubblico per tutti i tipi di animali. Quello che è successo la vigilia di Pasqua ad una volpe ferita su via Leone XIII, vicino Villa Pamphili, salvata solo grazie ad una importante catena di solidarietà che abbiamo contribuito ad attivare, ci dimostra che non si possono ignorare gli animali selvatici feriti o malati nel proprio territorio e non si può sperare nella sensibilità di cittadini che non si girano dall’altra parte, come avvenuto sabato e che vogliamo ringraziare.
Così Dario Nanni, consigliere comunale e Presidente della Commissione Giubileo e Simonetta Novi, consigliera civica di VIII Municipio e storica attivista per i diritti degli animali.
Proprio per queste ragioni abbiamo presentato una mozione che chiede di riattivare un servizio pubblico di primo soccorso, recupero e trasporto degli animali nei centri specializzati per la difesa della fauna selvatica presenti sul territorio romano così come era previsto dal 2005 al 2008 e come il Dipartimento Tutela Ambientale tentò di far ripartire nel 2018. I numeri ci confortano nel fatto che non si tratta di un servizio particolarmente gravoso: ad esempio dal 2005 al 2008 furono soccorsi sole 6 volpi, 12 rettili e 20 uccelli.
Va precisato che sono già attivi i servizi per il recupero e il soccorso degli animali di affezione – concludono i consiglieri Nanni e Novi – nelle more di un accordo con gli altri enti coinvolti nella difesa della fauna selvatica (Regione e Città Metropolitana in primis) Roma può intanto colmare da subito un vuoto e dare una risposta ai tanti cittadini che rimangono soli nel tentativo di salvare un animale selvatico in difficoltà.