Narduzzi (FDI): “ No al Nutri Score, dobbiamo tutelare le eccellenze italiane”

E’ di ieri la notizia che un cartello di multinazionali francesi, nello specifico Danone e Nestlè, ha scritto direttamente alla Commissione Europea chiedendo che in tutti i supermercati dell’eurozona sia obbligatoria l’applicazione del cosiddetto Nutri-Score.

Vale la pena ricordare che il sistema di etichettatura di cui si sta discorrendo penalizza incontrovertibilmente le nostre produzioni alimentari e quindi tutto il Made in Italy, basandosi su una scala cromatica di colori, dal rosso al verde per intenderci, che dovrebbe individuare la salubrità o meno del cibo.
Infatti, il sistema “A Semaforo” prevede una classificazione degli alimenti pressoché approssimativa: ad esempio il nostro olio d’oliva può essere considerato meno sano rispetto a prodotti che di genuino hanno ben poco. Per non parlare del pericolo comunicativo: non è da sottovalutare la possibilità che un criterio del genere possa risolversi in messaggi nutrizionali distorsivi che potrebbero ledere il principio di leale concorrenza negli scambi commerciali internazionali.
In buona sostanza: un algoritmo definirebbe cosa è buono e cosa no, privilegiando l’industria del food francese. Di conseguenza, il Nutri-Score diventerebbe un’iniziativa euro-francese capace di limitare l’efficienza produttiva e qualitativa del cibo nostrano.
Occorre ricordare che il gruppo parlamentare di FDI già si è reso protagonista di una mobilitazione al riguardo, il 12-02-2020, opponendosi prontamente ad una legislazione europea fortemente compromissoria del compartimento agricolo italiano.
Non a caso, la manifestazione di febbraio si è conclusa in Parlamento con la votazione favorevole della mozione presentata da FDI, appunto relativa ad una battaglia che non può non essere colta: andare in Europa a scongiurare l’eventuale approvazione del Nutri-Score.
Da quanto fino ad ora esposto, ci si augura che tutte le forze governative si schierino contrariamente all’ennesimo diktat francese.
Abbiamo il dovere di tutelare, senza condizioni di sorta, la nostra ricchezza che comincia proprio dai prodotti delle nostra magnifica terra.

Pietro Narduzzi
Responsabile Dipartimento Agricoltura Fdi Viterbo