di REDAZIONE-
TUSCANIA (Viterbo) – i sindaci del Viterbese si oppongono alla creazione di un deposito di scorie radioattive nella Tuscia. In primis il sindaco di Tuscania, Fabio Bartolacci che annuncia come proporranno un referendum popolare per far decidere direttamente i cittadini e mettere il Governo di fronte a questa scelta. “Daremo mandato ad alcuni tecnici per fare controdeduzioni e appunti ai criteri utilizzati per la scelta del nostro territorio tra le aree idonee” – spiega Bartolacci. Le aree individuate dallo Stato per ospitare un deposito nazionale di rifiuti radioattivi sono in tutto 67, di queste 8 si trovano nella Tuscia: Ischia di Castro, Montalto di Castro, Canino, Tuscania, Tarquinia, Vignanello, Gallese e Corchiano. Bartolacci rimarca come nella zona dell’Alta Tuscia ci sia un progetto di sviluppo e non certo la costituzione di un deposito di scorie radioattive. “Dopo la riunione in Provincia ( che si svolgerà lunedì alle ore 11,30 in call conference tra i sindaci per discutere e approfondire il tema dello stoccaggio dei rifiuti radioattivi, ndr) – aggiunge Bartolacci – daremo incarico ad alcuni tecnici di fare delle controdeduzioni sulla scelta dei siti nella Tuscia. Poi chiederemo un referendum popolare. Il Governo deve ascoltarci e se non lo farà andremo avanti con altre iniziative”.