di FEDERICO USAI-
ORTE( VT) – Di fronte all’emergenza Coronavirus ognuno è chiamato a fare la propria parte, non solo limitando al massimo gli spostamenti, ma anche cercando di aiutare gli altri, in questi giorni in tante città italiane si è scoperto quanto sia fantastico lasciare da parte l’egoismo, come ha detto oggi Papa Francesco, per rimanere tutti uniti. Alcuni giovani cittadini di Orte volendo seguire l’esempio di altre città hanno dato il via ad una iniziativa che ha permesso di trovare e andare a prendere mascherine lavabili per la popolazione che ne ha fatto richiesta su internet. Il gruppo di ragazzi , con in testa Valentina Polo e Massimo Dionisi, avendo visto che ancora non si muoveva nessuno all’interno del territorio e che non era semplice trovare mascherine ad un prezzo accettabile, hanno
utilizzato i social network, hanno contattato tre aziende diverse per confrontare prezzo e modello, hanno scelto la più conveniente e a norma, pubblicando tutto on line per dare così modo a chi lo volesse di ordinarle per poterle acquistare. Mettendosi poi a disposizione, in modo totalmente gratuito senza neanche caricare le spese per andare a prendere l’oggetto del desiderio.
Il tam tam di internet ha fatto si che si arrivasse alla richiesta di circa 2.000 mascherine in soli quattro giorni, mascherine che sono state poi consegnate in due giorni ,soprattutto alle categorie più a rischio che al momento si trovavano sprovviste di dispositivi di protezione.
Il gruppo dei giovani di Orte si è reso, ora, disponibile per altri ordini e consegne, il tutto sempre in maniera totalmente gratuita, sottolineando il fatto che, in una situazione di emergenza ancora così acuta, l’unico modo per affrontarla è la solidarietà, l’aiuto reciproco, il rispetto e la collaborazione, seguendo anche il detto “ Chi fa da se fa per tre “ e non attendendo che altri iniziassero a fare ciò che dovrebbe essere di competenza.
Il riscontro della loro esperienza è stato un immenso ringraziamento da parte di moltissimi cittadini che hanno potuto ricevere, presso le loro abitazioni, le mascherine tanto cercate.
Un’iniziativa che ha permesso a molti di avere le protezioni necessarie ma soprattutto che ha fatto sentire tutti meno soli e coccolati dai piccoli grandi giovani di Orte.
Non è questo di Orte un caso sporadico, infatti elenchiamo di seguito alcuni esempi di piccole città che hanno visto l’intervento di singole persone, di volontari ed anche di Comuni per garantire gratuitamente la distribuzione di mascherine protettive:
a Perugia un singolo cittadino ha fatto recapitare 50 mascherine lavabili e quindi riutilizzabili ai poliziotti della questura destinate agli operatori impegnati su strada e quindi più esposti ai rischi di contaminazione, meritandosi il plauso del questore Antonio Sbordone che ha voluto personalmente conoscere il cittadino donatore pregiandolo dello stemma araldico della polizia di Stato come segno di riconoscenza;
a Magliano Alpi le Associazioni di volontariato “Ecobeinale Onlus”, “L’Anello Forte Onlus” e il “Gruppo Teatro”, hanno deciso di unire le forze per dare un contributo ai loro concittadini, e così sono state acquistate 365 mascherine di protezione delle vie respiratorie, realizzate in tessuto certificato e lavabili;
il Comune di Chiaravalle, in provincia di Ancona, ha gratuitamente messo a disposizione mascherine lavabili per tutti i cittadini con età superiore a 14 anni residenti nella città, a renderlo noto è stato il sindaco dicendo che volontari, muniti di casacca gialla, suoneranno il campanello di ogni abitazione e consegneranno le mascherine;
a Roccadaspide ( SA) sono 3.500 i dispositivi di protezione individuale che il Comune ha acquistato per distribuirli, si tratta di mascherine FFP2 che l’ente ha acquistato per garantire protezione e quindi sicurezza ai cittadini.