ROMA- La diplomazia come “espressione di carità e fraternità”, una grazia da riscoprire nel nostro mondo “proprio mentre sembra annullata da relazioni muscolari e irrispettose”: è una delle dimensioni del magistero di papa Francesco sulle quali riflette oggi Ivana Borsotto, presidente di Focsiv.
La sua prospettiva è quella della federazione degli organismi di volontariato internazionale di ispirazione cristiana, una rete di associazioni e operatori di cooperazione presente in 80 Paesi svantaggiati e vulnerabili, dal Medio Oriente all’Africa all’America Latina.
E dalle “periferie” e dalla “fine del mondo”, citando le parole di Jorge Mario Bergoglio dopo l’elezione del 2013, comincia Borsotto. “Il papa”, sottolinea in un’intervista con l’agenzia Dire, “ha dato voce alle ingiustizie del mondo e soprattutto a chi fa più fatica, a chi non ha garantiti i diritti, a chi durante il giorno non è sicuro di poter assicurare un pasto o la scuola ai figli o magari ancora le cure nel caso si ammalino”.
Secondo Borsotto, sapersi porre in questa prospettiva è decisivo. “Papa Francesco ci ha fatto sentire accompagnati, non soli, e soprattutto ci ha permesso di condividere ciò che chi si impegna nella cooperazione internazionale fa tutti i giorni” evidenzia la presidente. “Oggi lascia un vuoto immenso ma anche una immensa e profondissima gratitudine per ciò che ha detto, ha fatto e ha ispirato”. E ancora, sull’andare e lo stare nelle periferie del mondo. “Sentiamo forte”, evidenzia Borsotto, “la responsabilità di continuare nella prospettiva delle enciclica ‘Laudato sii”, che chiede di prendersi cura del Creato, e poi ancora della ‘Fratelli tutti’, che invita al dialogo tra le religioni e insegna che la diversità è grazia”.
Torna poi la riflessione sulla diplomazia. “Quello di Francesco”, sottolinea la presidente, “è stato un appello a non avere paura delle differenze e allo stesso tempo un invito al dialogo, come categoria fondamentale delle relazioni internazionali”.
Un’ultima battuta, riguarda la povertà. “Francesco l’ha definita tante volte violenza e scandalo” ricorda Borsotto, citando un’omelia pronunciata dal papa nel 2023 nella basilica di San .