di ROSANNA DE MARCHI –
VITERBO – In questa Piazza troviamo il palazzo artisticamente più interessante di tutto il quartiere.
E’ il Palazzo degli Alessandri, una delle famiglie più in vista del Medioevo a Viterbo. Situato nel cuore della città, nell’incantevole piazza San Pellegrino, è da sempre uno dei palazzi più fotografati di Viterbo.
Attraverso la sua struttura racconta la storia della città e mostra i segni distintivi dell’architettura medievale. Questo gioiello, articolato su ben 3 piani, risale al XIII secolo, uno dei periodi di maggiore sviluppo ed espansione dell’antica città di Viterbo.
L’aspetto che si presenta davanti agli occhi del turista è quello originale, ciò grazie ai numerosi interventi di restauro degli anni passati. Come riportato dai documenti storici, a partire dagli inizi del ‘900 sono stati avviati i lavori di recupero dell’antica struttura, riportandola così alla sua originaria bellezza.
Ciò che conquista immediatamente gli occhi del turista è il suggestivo stile architettonico: un caratteristico profferlo, elemento tipico dell’architettura medievale viterbese, incastonato nel muro perimetrale. Molto suggestiva la facciata del palazzo, abbellita da particolari finestre.
Come avveniva spesso in quell’epoca, per un certo periodo, gli Alessandri persero il loro potere e furono cacciati dalla Città, così pure i Gatti.
In simili occasioni, si usava distruggere tutti i Palazzi che erano appartenuti alla famiglia.
Così sarebbe successo anche al Palazzo degli Alessandri, se non fosse intervenuto il Papa, Innocenzo IV che fermò l’azione dei Tignosi e dei Cocco a salvaguardia del Palazzo.
Questa stupenda costruzione, che oggi è usata per mostre e conferenze, non ha scala esterna, essa si trova all’interno e prende luce da un balcone chiuso da un ampio arco.
Tutta la piazza è un vero gioiello: osserviamo gli archi, le colonne, le torri!
Le torri all’epoca erano davvero molto importanti.
Più una famiglia era potente e più la sua torre era alta…
Soffermarsi in questo luogo,sembra di vivere in quel tempo, riusciamo ad immaginare la piazza piena di artigiani al lavoro, di persone che percorrono le viuzze, di carri che passano, di animali che stanno indisturbati tra la gente, si torna veramente indietro nel tempo.
Spesso nei film, riconosciamo questa piazza, le sue stradine, perché sono tanti i film che sono stati girati in questo angolo meraviglioso!
Tratto dal libro: 1900 Cent’anni di storie italiane di Rosanna De Marchi
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