Pietro Benedetti: “Aderisco al digiuno del 28 agosto promosso dall’appello: “E se fossimo noi ad affogare? Adesso Basta!”

VITERBO – Riceviamo da Pietro Benedetti e pubblichiamo: “Il 28 agosto prendero’ parte al digiuno contro la strage degli innocenti nel Mediterraneo. Aderisco infatti all’appello “E se fossimo noi ad affogare? Adesso basta!” promosso da numerosi movimenti ed esperienze di solidarieta’, appello che allego in calce a questa dichiarazione.
Ed insieme credo che sia necessario riproporre quattro cose che e’ indispensabile fare, per ottenere le quali occorre adesso una vera e propria insurrezione nonviolenta di ogni persona di volonta’ buona, di tutte le istituzioni democratiche, dell’intera Italia civile impegnata per la legalita’ che salva le vite, impegnata per i diritti umani di tutti gli esseri umani:
1. riconoscere a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro, ove necessario mettendo a disposizione adeguati mezzi di trasporto pubblici e gratuiti; e’ l’unico modo per far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani;
2. abolire la schiavitu’ e l’apartheid in Italia; riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio “una persona, un voto”: un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e’ privato di fondamentali diritti non e’ piu’ una democrazia;
3. abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese; si torni al rispetto della legalita’ costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani;
4. formare tutti gli appartenenti alle forze dell’ordine alla conoscenza e all’uso delle risorse della nonviolenza; poiche’ compito delle forze dell’ordine e’ proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e’ la piu’ importante risorsa di cui hanno bisogno.
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L’Italia torni alla legalita’, alla civilta’, all’umanita’.
L’Italia torni al rispetto della vita umana, al rispetto della Costituzione, al rispetto del diritto internazionale, al rispetto della vita, della dignita’ e dei diritti di tutti gli esseri umani.
Cessi la strage degli innocenti nel Mediterraneo.
Cessino il razzismo, la schiavitu’ e l’apartheid nel nostro paese.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Siamo una sola umanita’ in un unico mondo vivente casa comune dell’umanita’ intera.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Salvare le vite e’ il primo dovere”.

Peppe Sini, responsabile del “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo

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