di FRANCESCO CIUCHI-
Harry Nelson Pillsbury nacque nel 1872 a Somerville negli Stati Uniti e fu una fulgida meteora degli scacchi negli ultimi anni dell’800 e i primissimi del ‘900. Fu indubbiamente il giocatore americano più forte di questo breve periodo anche se non riuscì mai a fregiarsi del massimo titolo.
Già nel 1892 sconfisse per 2-1 il campione Steinitz, anche se quest’ultimo partiva con l’handicap di un pedone in meno; nel 1895 all’ormai famigerato torneo di Hastings sbaraglió la concorrenza vincendo l’evento e superando mostri sacri del calibro di Lasker.
Al torneo di San Pietroburgo dello stesso anno partì subito fortissimo per poi subire una battuta di arresto per problemi di salute finendo “solo” terzo; nel 1897 vinse il campionato americano e l’anno dopo fu primo a pari merito con Tarrasch a Vienna.
Fu un fortissimo giocatore alla cieca, forse senza eguali nella storia, giocando più di venti partita in contemporanea e altrettante miste di scacchi, dama e whist; solo Alechin, e secondo alcuni non completamente, eguaglió questa performance.
Purtroppo la sua salute fiaccata dalla sifilide non gli permise di esprimere tutto il suo potenziale e lo costrinse molto giovane a rendere l’anima a Dio nel 1906.
Pillsbury- Winawer ( Budapest 1896)
1.d4;d5 2.c4;e6 3.Cc3;c6 4.e3;Cf6 5.Cf3;Cbd7 6.Ad3;Ad6 7.00;00 8.e4;dxe4 9.Cxe4;Cxe4 10.Axe4;Cf6 11.Ac2;h6 12.Ae3-Te8 13.Dd3;Dc7 14.c5-Af8 15.Ce5; Ac5 16.Axh6;Axd4 17.Dxd4; gxh6 18.Df4;Cd5 19.Dxh6;f6 20.f4-De7 21.Cg6, il nero abbandona
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