Presentato il piano degli investimenti per le strutture ospedaliere di Viterbo e Provincia (VIDEO)

di MARIELLA ZADRO –
VITERBO – Un vero e proprio resetting delle strutture ospedaliere di Viterbo e provincia, finanziati con i fondi PNRR e NexGenerationEU per un totale di 341 milioni di euro al servizio dei cittadini.
Presentato questa mattina il nuovo piano degli investimenti della ASL di Viterbo tra lavori, nuove tecnologie e potenziamento del personale, per il triennio 2024-2026, presso la sala conferenze della Cittadella della Salute, alla presenza del commissario straordinario Egisto Bianconi, Daniele Sabatini e Giulio Zelli consiglieri regionali, Antonio Rizzotto direttore sanitario aziendale, e Simona Di Giovanni, direttore amministrativo aziendale.
È il commissario a presentare il piano d’investimento nei dettagli.
“Questo piano è finalizzato all’ammodernamento, alla riqualificazione e al potenziamento dell’intera azienda, non solo sotto il profilo strutturale, ma anche tecnologico e del personale. Sarà investita una cifra importante: 30 milioni di euro, di cui 305 milioni di lavori, 24,5 per le nuove tecnologie e 11 milioni di euro per l’ITC (Information and Communication Techonology)”.
“Inoltre a tutto ciò, sarà aggiunto l’altrettanto importante piano di consolidamento in termini di risorse umane, da portare a termine entro il 2025, che l’azienda sanitaria della Tuscia sta già realizzando a seguito delle 707 assunzioni autorizzate dalla regione Lazio, di cui circa 248 sono le unità di personale medico e 459 le unità di personale tecnico e del comparto”.
“L’obiettivo, ha proseguito il commissario, è ambizioso perché si propone di riorganizzare complessivamente tutta l’assistenza sanitaria, per rispondere a una richiesta di salute sempre in evoluzione. Infatti, abbiamo dunque ripensato l’architettura e l’ingegneria, in particolare degli ospedali della Tuscia, secondo un modello organizzativo, orientato alla gestione per processi, che rispondano ai diversi livelli di necessità assistenziale, con azioni e scelte che andranno a influire direttamente sulla qualità della cura al paziente e sull’operatività delle equipe mediche e infermieristiche. Dobbiamo ricordare, che l’ambito strutturale, ha un’influenza determinante sulla funzione, in particolare quella ospedaliera”.
Tutte le strutture sono state illustrate, in particolare Viterbo, Tarquinia e Civita Castellana, saranno dotate di sistemi di accoglienza e orientamento, di un unico ingresso agli ambulatori nei piani terra, parcheggi capienti, per assistere nel migliore dei modi il cittadino, eliminando i fattori di stress ambientali.
Nello specifico, le unità di degenza saranno accorpate in aree omogenee definite per linee di attività, di natura chirurgica o di natura medica; le aree chirurgiche saranno collocate contiguamente alle sale operatorie, al fine di ridurre le distanze e facilitare i percorsi; le aree dell’emergenza saranno calibrate sulla base degli accessi con percorsi dedicati, per evitare che si sovrappongano i flussi di transito. Anche i blocchi della diagnostica verranno centralizzati al fine di facilitare l’accesso da parte di tutte le unità di degenza, oltre che degli utenti esterni.
Il piano prevede anche la creazione di zone verdi, nei pressi degli ingressi per offrire un’immagine più decorosa anche esternamente, migliorando i sistemi di viabilità e dovrà essere in grado di adattarsi continuamente, come parte integrante di un sistema più vasto.
La conclusione del commissario Bianconi:” Se la missione dell’ospedale è quella di curare, non può arrecare danno alla salute a causa della sua azione inquinante”.
Il consigliere regionale Daniele Sabatini, ha sottolineato che il piano presentato, è il prodotto del lavoro che la giunta Rocca ha messo in campo nel comparto sanitario per i prossimi tre anni, con una serie di interventi complessi per riqualificare la sanità.
In particolare per il territorio del Viterbese, sono stati messi in campo obiettivi strategici: ammodernare, ampliare e potenziare le strutture ospedaliere, per offrire un’offerta sanitaria completa ma diversificata su tutto il territorio, in grado di coprire e soddisfare in maniera adeguata i diversi bisogni dell’utenza.
Le riflessioni di Sabatini, sono state accolte dal consigliere Giulio Zelli, perché è stata avviata una grande stagione di rinnovamento, considerando la complessità di tutto il piano, che porterà la sanità provinciale a migliorare gli standard qualitativi, per tutta la popolazione.