Puilizia Estemporanea Vetralla

Pulizia Estemporanea Vetralla, ripuliti tratto di Via Francigena, area Rita Chiodi e strada Foglianese

di EMANUELE FARAGLIA –

VETRALLA (Viterbo) – Un’altra giornata all’insegna della Pulizia estemporanea è in archivio. I volontari stavolta si sono concentrati sull’area Rita Chiodi, la strada provinciale Foglianese e il fontanile sotto il monastero di Sant’Angelo. Come sempre hanno ripulito diversi luoghi del nostro splendido bosco di sporcizia varia, sacchi di rifiuti gettati ai bordi della strada, cicche, mascherine.

Insomma, il solito becero campionario di spazzatura che dovrebbe essere conferita in altro modo. Tanto più che, finalmente, il servizio di igiene urbana ha puntato in modo deciso sulla differenziata con l’affidamento ad un’azienda del settore. Proprio in vista di una maggiore sinergia con gli uffici e il personale addetto, all’iniziativa è stato invitato anche il vice sindaco e assessore all’Ambiente e territorio Giovanni Gidari. Quest’ultimo, dopo aver ringraziato il gruppo che anche ieri, sabato 18 dicembre, ha visto un’altra new entry, ha promesso, “a nome di tutta l’amministrazione” di lavorare sulle richieste che sono state avanzate.

I volontari di Pulizia Estemporanea si dedicano periodicamente a raccogliere i rifiuti e segnalare le discariche a cielo aperto soprattutto nel bosco e nei pressi e lungo la via Francigena. Nelle prossime settimane i contratti sia con la Vetralla Servizi che con la Tekneko verranno visionati e approfonditi per analizzare e verificare se ci sono delle criticità. Criticità che, per inciso, purtroppo il gruppo ha avuto modo di constatare visto che i rifiuti in determinati e specifici posti non mancano mai.

Inoltre è stato chiesto di intensificare le ronde delle forze dell’ordine. Un suggerimento è quello di preparare un ciclostilato con un elenco di luoghi sensibili da monitorare periodicamente. Ogni unità, dopo aver controllato il sito, mette una semplice crocetta sul ciclostilato e via di questo passo.

Infine altro aspetto affrontato e che verrà tenuto sotto osservazione è la questione delle foto trappole che devono in modo efficace ‘beccare’ gli zozzoni. L’individuazione di questi soggetti, alcuni sicuramente proveniente dai Comuni limitrofi, ma purtroppo molti anche del posto, non può più essere un optional. Anche perché vanificare lo sforzo di questi volontari lasciando libere persone che, per le più svariate ragioni, continuano a sporcare e svilire l’intero territorio, non può e non deve più accadere.

Anche il bevitore di birra incallito che se ne va per boschi gettando lattine – e pure sprecando il prezioso liquido – ha i giorni contati.

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