di FEDERICO USAI –
VITERBO – E’ dal marzo del 2020, compleanno della mia dolce Marina che dal cielo starà guardando questi tragici momenti che sta attraversando il mondo intero, che seguendo le indicazioni del governo italiano “ state a casa “, non metto piede fuori dalla mia residenza, sono agli arresti… domiciliari come gran parte degli italiani. Oramai in questi 38 giorni passati in compagnia di Chiara e del dolce Artù, ho fatto di tutto dal leggere libri, iniziati e mai terminati, al mettere apposto qualsiasi cosa dalla libreria alla stanza del mio Emanuele che oramai da sposino novello si dedica alla sua dolce Elisabetta e alla super nonna Licia. Si passa il tempo guardando film di ieri e attendendo i collegamenti su internet dalle varie parrocchie che si sono attrezzate per far pregare, con rosari e messe, quei fedeli che con fede e speranza tentano di convivere con questo virus ( non lo voglio neanche nominare) che ha portato tristezza e dolore in molte case d’Italia, soprattutto al Nord. In molti in questi giorni di solitudine hanno ritrovato la fede e pregano per cacciare l’ansia che li attanaglia, per confinare quella paura che non li fa dormire e che li fa pensare a cosa accadrà domani quando questa pandemia sarà terminata e si tornerà alla vita normale, quella vita che ci permetterà di abbracciarci e baciarci come una volta.
Mi è stato chiesto di descrivere le mie giornate passate in quarantena, giornate che mi hanno visto scandire le ore attendendo che arrivasse la notte per provare a dormire e non pensare. Ora vi descrivo una giornata tipo, non ridete , perché è la pura verità :
1) sveglia in tarda mattinata con bacio di Artù che vuole uscire per la sua passeggiata quotidiana , una camminata fatta nel giardino condominiale per venti minuti visto che non mettiamo piedi e zampe fuori dal cancello.
2) Colazione , poca perché il non movimento ti porta a metter su troppi chili, e computer per aggiornarsi su tutto ciò che è accaduto, per sentire e vedere questo bollettino di guerra che ti porta a sapere quanti sono i morti, i positivi, i guariti da questo nemico che sta seminando morte e terrore nel mondo
3) Video conferenza con meditazione con Milano , un’amica sta facendo riunioni di gruppo per aiutarti a non sentire la tua ansia e a convertirla in energia vitale
4) Pranzo, sempre ai minimi termini, anche se la mia cuoca preferita , leggi Chiara, sta producendo piatti da far leccare i baffi, dolci e crostate comprese
5) Passeggiata pomeridiana con Artù, sempre in giardino, cyclette e messa a posto delle poche cose che oramai non sono state messe in ordine
6) Momento di preghiera su Facebook con i vari sacerdoti che conosco, da Don Massimiliano, parroco della Quercia, a Don Luca, parroco della Sacra Famiglia, a Don Emanuele, amico e parroco di Villanova.
7) Momento relax con lettura libri ( ieri ho finito di rileggere “ Addio alle armi “ di E. Hemingway) in attesa del telegiornale delle ore 20.00
8) Cena, molto leggera, televisione e in tarda notte giro in giardino con Artù.
E’ questo il triste diario dei tanti giorni trascorsi a casa, tutti uguali sperando di rincominciare a vedere la luce in fondo a questo dannato tunnel.
Domani è Pasqua, sarà la prima che trascorro a casa con Chiara e Artù, i magnifici tre che in serenità senza dar confidenza al nemico apriranno il loro uovo di Pasqua ( ci sta anche per Artù), la colomba ( portata a casa dalla pasticceria Casantini, fantastici e bravi come sempre) e la famosa pizza di Pasqua di Bigioni. Sarà una triste giornata dedicata alla Resurrezione , cosa che speriamo avverrà anche nel mondo al più presto possibile.
Dimenticavo che quest’anno il mio compleanno, i miei primi 70 anni, il 2 aprile li ho festeggiati… in casa , eravamo solo in tre ma grazie alla torta fatta arrivare da Emanuele, la dolcezza di Chiara e le tenerezze di Artù, i regali promessi, gli auguri di tanti sui social, ho passato un compleanno indimenticabile …..
Questo articolo confessione su come si passa la quarantena a casa in un periodo di pandemia, certamente farà sorridere chi lo leggerà e gli farà pensare ed esser certo che “ la vita è strana, accade all’improvviso ciò che nessuno si sarebbe mai sognato di vivere e che… il nemico non vincerà e sarà sconfitto dalla forza di tutti noi.“