Roma, Zingaretti: “Lazio apripista di una forte alleanza per il lavoro”

di ANDREI MAICOCI-

ROMA – Oggi, dalle 11, si è volta presso la sala Tevere della Regione Lazio, la presentazione del piano regionale per le politiche attive del lavoro. Presente il presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti, il Vicepresidente Daniele Leodori e l’assessore regionale al Lavoro e nuovi diritti Claudio di Berardino. Sono intervenuti anche Alberto Civica, segretario UIL Roma e Lazio e Angelo Camilli, presidente di Unindustria.

Esordisce l’assessore Di Berardino: “Il piano di politiche attive ha richiesto l’impegno e la responsabilità da parte di tutti. Esso è un protocollo utile a promuovere l’occupabilità e rispondere ad un mercato del lavoro cambiato non solo a causa della pandemia. Sono 5 i target principali e sono quelli che sono stati colpiti di più dalla crisi. Presenti 12 politiche completamente nuove e 9 riviste e adattate al contesto odierno. Ovviamente c’è anche stato uno snellimento delle procedure in fase di attuazione. Al centro vi sono i giovani, le donne e la riqualificazione professionale dei disoccupati e l’indennità per coloro che non hanno reddito. Incentivi all’occupazione anche per disabili o per chi lo è diventato durante il periodo pandemico”. Il fulcro è la formazione e la riqualificazione delle persone, sostenendo anche la riorganizzazione aziendale.

L’assessore continua spiegando che il patto in questione ha lo scopo di coniugare l’innovazione con le esigenze del mercato del lavoro. Tra gli strumenti ci sono i servizi pubblici e processi di digitalizzazione. Per quanto riguarda le risorse sono stati stanziati 200 milioni di euro di fondo sociale europeo tra vecchia e nuova programmazione. Poi altri 45 milioni regionali, 32 da garanzia giovani e altri 13 milioni da altri fondi per un totale di 245 milioni di euro.

“Abbiamo dato un effettivo impulso a queste politiche per una regione che credo molto alla ripartenza.  Il piano ha durata di due anni con azioni di modifica e sorveglianza periodica. Siamo la prima regione che fa un protocollo sulle politiche attive, un segnale fondamentale che diamo ai lavoratori e al mondo delle imprese”.

Prosegue poi Alberto Civica (UIL) che afferma: “È necessario rispondere in maniera forte ed efficace, qui è racchiuso tutto il senso del patto. Dobbiamo dare ai giovani che vengono assunti le stesse garanzie degli anziani che vanno in pensione”. Prende poi la parola Angelo Camilli (Unindustria) che ringrazia tutti coloro che hanno collaborato a creare questo piano.

Conclude infine il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti (PD). “La priorità assoluta di Draghi deve essere quella di creare lavoro. Il Lazio ha dimostrato di poter aprire una stagione di buona spesa pubblica che si rispecchia e si converte anche in processi di digitalizzazione e riforma ecologica. La regione è pronta a collaborare per creare i vaccini e bisogna permettere a tutti i siti produttivi del pianeta di convertire la propria offerta in tale produzione. C’è bisogno di un salto di qualità. Le democrazie europee devono avere il coraggio di pensare anche a nuove regole che affermino il concetto del vaccino come bene comune. Noi siamo gli apripista di un lavoro che si basa sul rovesciare le politiche passive e trasformarle in attive. Tra le tante misure del presente patto segnalo quella dell’introduzione della quota di genere dei bandi regionali. Grazie a tutte le associazioni di rappresentanza, una grande alleanza per il lavoro.”

La conferenza si conclude con la firma del patto da parte di Zingaretti, Civica e Camilli.

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