Riceviamo e pubblichiamo: “A quasi 4 mesi dalla firma del Contratto relativo al triennio 2022-2024 per il personale delle Forze Armate, viene pubblicato in data 18 aprile 2025 il Decreto del Presidente della Repubblica del 24 marzo 2025, n. 52, che sancisce ufficialmente la chiusura della prima contrattazione portata a termine dalle sigle sindacali rappresentative che, come abbiamo più volte evidenziato, ha rappresentato un compromesso al ribasso, anche per il mancato confronto con il Presidente del Consiglio per le risorse stanziate per i prossimi due contratti. Ricordiamo che in legge di bilancio sono già state anticipate le risorse per i prossimi due contratti.
Cosa ci si aspetta adesso? Le previsioni ottimistiche citano il pagamento degli arretrati e del corrispettivo mensile con il cedolino del mese di maggio 2025. Sempre a maggio, speriamo di ritrovare in busta paga gli importi e gli arretrati relativi al taglio del cuneo fiscale.
E il FESI? Inspiegabilmente, mentre i Carabinieri hanno già chiuso il confronto con il Comando Generale, le APCSM rappresentative delle Forze Armate (con esclusione di quelle che non hanno firmato il contratto) sono ancora impegnate in questa lunga trattativa che ancora non vede la luce.
Qualcuno si chiederà quali saranno gli importi…
Nei prossimi giorni pubblicheremo dei dati previsionali verosimili, ma l’importo esatto si scoprirà solamente in busta paga e allora si potrà vedere di cosa si sta realmente parlando, ovvero di aumenti risibili non adeguati al costo della vita.

S.U.M. interviene sulla pubblicazione del decreto Decreto del Presidente della Repubblica del 24 marzo 2025, n. 52″
