Saldi, Fismo Confesercenti: “Un italiano su due pronto ad acquistare”

VITERBO – Partono i saldi estivi in partenza in quasi tutta Italia. Dopo l’avvio anticipato della Sicilia,o le vendite di fine stagione estive prendono il via in altre 16 regioni italiane. Alto l’interesse dei consumatori: il 52% dichiara di voler approfittare dei saldi estivi per fare uno o più acquisti, mentre il 27% deciderà in base alle occasioni. Prevista una spesa media di 285 euro a famiglia, pari a 124 a persona.

È quanto emerge dal consueto sondaggio sulle vendite di fine stagione estive condotto da SWG per Fismo, l’associazione delle imprese del commercio moda aderenti a Confesercenti, su un campione di consumatori residenti in Italia. Consumatori che mostrano un alto gradimento dell’evento: per il 48% i saldi sono un’occasione per i consumatori, mentre per il 19% è una bella tradizione da rispettare. Solo il 24% ritiene che ormai sia un metodo di vendita superato. “I primi giorni la gente gira,  guarda,  fa i confronti ed entro le prime due settimane compra – spiega Vincenzo Peparello –  L’aggravante come sempre sono le promozioni tutto l’anno della grande distribuzione e le vendite on line. Fortunatamente c’è ancora una percentuale di clientela che cerca la qualità e garanzia di quello che compra. Poi bisogna avere una legislazione più certa e precisa per combattere l’abusivismo che nel settore è una rete parallela. Oltre la pandemia il settore viene già da una crisi con perdite di fatturato anche in alcuni casi del 40/50% rispetto a 10 anni fa. I sostegni devono essere robusti e certi per la ripresa – prosegue Peparello – e soprattutto è necessario la detassazione. Adesso con l’aumento di energia, gas, carburante e tasse comunali ci sarà un’altra stangata per le imprese e le famiglie a discapito dei consumi”.

 Il budget medio nasconde, secondo il sondaggio,  una forte polarizzazione. Un italiano su tre si terrà sotto i 100 euro, mentre il 20% spenderà più di 200 euro. Rimane protagonista dei saldi, però, la rete del retail fisico: il 46% segnala di voler acquistare presso negozi brandizzati o una grande catena, il 39% presso un negozio indipendente e il 29% in un outlet, mentre solo il 27% dichiara di voler acquistare un prodotto anche su internet.  Gli italiani cercheranno soprattutto calzature, acquisto indicato dal 63% del campione, seguito da maglie e magliette (40%) e – a grande distanza – da camicie e camicette (19%). Seguono l’intimo (segnalato dal 18% dei rispondenti), costumi da bagno e accessori mare (17%) e borse, cinture, portafogli e piccola pelletteria (10%). “Il sondaggio conferma il valore che i saldi hanno per le famiglie italiane, in particolare dopo un anno difficile come quello appena trascorso. Da tempo chiediamo di uniformare le date e di farli partire quantomeno a fine luglio ”, commenta Fabio Tinti, Presidente nazionale di Fismo Confesercenti. “Dovremmo aprire una riflessione sulle date di avvio – aggiunge  Vincenzo Peparello, presidente della Confesercenti di Viterbo e membro della presidenza nazionale- In teoria dovrebbero essere collocate alla fine della stagione, e che quest’anno partono in gran parte di Italia una settimana dopo l’inizio dell’estate. Un avvio degli sconti troppo ravvicinato, che rischia di pesare sui bilanci delle imprese, soprattutto le più piccole, stremate dopo un anno di crisi”. “Gli sconti sono un’ottima opportunità per le famiglie – dichiara Lina Novelli, responsabile provinciale Fismo e componente della presidenza nazionale – Ma bisogna sempre tenere conto della qualità dei prodotti ed evitare di incappare in acquisti non garantiti. Per questo è necessario sempre servirsi dei negozi di prossimità che offrono maggiore sicurezza. Invitiamo le famiglie e gli acquirenti in genere a favorire le imprese di vicinato per ridare più vitalità alle realtà locali”.