di ANNA MARIA STEFANINI-
VITERBO- Sabato 1 luglio, alle ore 11,30, nella sala consiliare di palazzo dei Priori, si è tenuta la conferenza stampa per fornire dettagli in merito all’acquisizione da parte del Comune di Viterbo della denominazione San Pellegrino in Fiore.
Sono intervenuti: la sindaca di Viterbo Chiara Frontini, Silvio Franco, assessore allo sviluppo economico locale e turismo, i rappresentanti dell’ex ente autonomo San Pellegrino in Fiore Armando Malè, Fabio Fontana e Aldo Cannone, l’assessore Emanuele Aronne e il consigliere Giancarlo Martinengo.
La sindaca di Viterbo ha espresso soddisfazione per l’acquisizione della denominazione, che era a nome dell’ente San Pellegrino in Fiore, nato nel 1987; nel 1993 era stato registrato il marchio dall’ente stesso.
Il Comune, da qualche giorno, è ufficialmente proprietario della denominazione San Pellegrino in Fiore, per una manifestazione che sarà organizzata dal Comune stesso, negli ultimi giorni di aprile e inizio maggio 2024, con la partnership di chi vorrà collaborare.
“Il comune è ufficialmente proprietario del nome San Pellegrino in fiore” ha detto con orgoglio la sindaca Chiara Frontini.
Dopo più di 30 anni il marchio e la manifestazione viterbese sono dunque passati dall’ente al comune.
L’assessore Silvio Franco ha detto:
“È stata una scommessa: gestire un marchio di una manifestazione così importante permetterà di realizzare molte attività. È stato un passaggio difficile, ma ci siamo messi al lavoro.
Ringrazio il signor Malè, i signori Fontana e Cannone, perchè il tutto è partito da loro. Lo scorso anno sarebbe stato impossibile, in poco tempo, realizzare un evento degno del nome e ci sarebbe stato anche il problema della denominazione.
C’è stato un grandissimo spirito di collaborazione del consorzio San Pellegrino in Fiore nella registrazione del nome e nell’acquisizione dello stesso da parte del Comune. È stata volontà comune venire a raccontare questo passaggio. Nell’assestamento di bilancio, sono previste risorse per la progettazione per dare le linee di indirizzo e i costi. Ci attiveremo con il nuovo assestamento o con il bilancio del prossimo anno.
Non è un passaggio di consegne, ma una continuità e un passaggio formale del nome, per dare nel 2024 un San Pellegrino in Fiore che rimanga nella storia”.
La sindaca ha accennato a Viterbo in festa, come possibilità di moltiplicare interventi attrattivi. Malè ha espresso soddisfazione e ha ribadito la piena collaborazione esterna per il Comune. “Noi, io, Fontana, Cannone, abbiamo portato avanti per 33 anni la manifestazione e ora, con il Comune, potrà crescere ancora di più.”
Fabio Fontana ha evidenziato che, nonostante le varie richieste pervenute, era opportunoche il la denominazione passasse “al Comune, che, con la competenza e i mezzi, riuscirà a portare la manifestazione a livelli ancora più alti.”
Cannone, entrato per ultimo nel gruppo San Pellegrino in Fiore è orgoglioso che la manifestazione vada avanti.
” Ho preso parte come progettista ad almeno 3 edizioni – ha detto Aronne – e una cosa che ricordo con particolare affetto era la competizione tra tecnici a chi faceva la piazza più bella”.
Giancarlo Martinengo ha infine evidenziato:” È importante rispettare le tradizioni e acquisire la denominazione vuol dire preservare il successo. Plauso all’iniziativa per il valore dato”.