Sgarbi inaugura a Viterbo la sede di “Io apro Rinascimento” e punta alla diretta Rai del trasporto della Macchina di S. Rosa

di Redazione –

VITERBO – E’ stata inaugurata ieri la sede di “Io apro Rinascimento”, la lista di Vittorio Sgarbi, sindaco di Sutri, che sostiene la candidata sindaco di Viterbo 2020, Chiara Frontini. Il noto critico d’arte, nel suo discorso ha fatto una considerazione rispetto alla bellezza: “Qualche mese fa ho fatto una proposta di legge come unico firmatario per un ministero della bellezza a cui mi candido,  che non corrisponde al ministero della Cultura, a cui mi candido lo stesso, però a Gorizia ieri, presentando una lista come quella di Viterbo,  un architetto mi ha detto: basterebbe per vincere che lei parlasse dell’onestà di rendere bella la periferia di Gorizia perché la bellezza riguarda tutti. Ho pensato a Viterbo che è tanto bella quanto brutta. La bellezza è urgente, la bellezza delle strade, delle luci. Abbiamo il ministero degli Esteri, poi c’è ministero degli Interni quando ho visto oggi la delega al trasporto ho pensato al ministero dei trasporti, leggendo meglio ho capito che riguarda il trasporto della Macchina di S. Rosa. Il trasporto di una figura che ha a che fare con Dio. La mancanza per due anni del trasporto di S. Rosa è una forma di assenza di fede. Io ho ripristinato alcune feste popolari a Sutri. L’anno scorso doveva essere trasportata la Macchina di Santa Rosa senza paura perchè o crediamo che Dio non esiste o crediamo che da Dio ci viene l’aiuto”. Poi Sgarbi ha aggiunto: “Il prossimo anno deve diventare una manifestazione nazionale ed io stesso mi incarico di chiedere al presidente della Rai di darci la diretta affinché sia  Santa Rosa nel mondo e propongo un gemellaggio con Santa Rosa da Lima.  L’idea di aver bloccato i sacerdoti mi sembrava enorme, non credo che uno debba negarsi l’aiuto del cielo. Occorre liberare Santa Rosa”. Poi Sgarbi racconta che all’ex sindaco Arena aveva proposto che dopo i 5 anni della durata della Macchina, le stesse venissero messe in un museo per poterle ammirare ed ha evidenziato come sia stato l’unico a portare la Macchina di S. Rosa per la prima volta fuori Viterbo,  all’Expo di Milano, dove ha trionfato. “Ho parlato con l’architetto Ascenzi pensando che ci mandassero almeno metà della Macchina a Sutri – ha proseguito- Il mio obiettivo è  portare la Macchina, una volta finita la sua corsa, a Ferrara, una città del silenzio, dove c’è una grande colonna con un’immagine di Ariosto, ecco far dialogare Ariosto con S.Rosa,  far unire la poesia con Dio. Chi crede in Dio sente la poesia. Quello che è successo in questi due anni – ha concluso Sgarbi –  è stata la paura della grazia. Noi dobbiamo ridare grazia a Viterbo. Il trasporto della Macchina deve essere il nostro obiettivo per restituire dignità a Viterbo, la santità all’Italia e la salute al mondo. E’ anche un simbolo contro la guerra. Ci deve essere ampia documentazione di quanto accade il 3 settembre”.

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