di ANNA MARIA STEFANINI-
VITERBO – La venuta del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi per la terza volta a Viterbo, ieri, 11 luglio 2024, in piazza della Repubblica, in occasione di Ombre Festival, è stata l’occasione per fare il punto sul tema della sicurezza, tra aspettative e opportunità, e della sua percezione nell’opinione pubblica.
Ad accogliere il Ministro, il segretario generale del Siulp Felice Romano e il professor Emanuele Caroppo, illustri relatori alla tavola rotonda organizzata da Ombre Festival, il prefetto Gennaro Capo, il vice prefetto Fabio Vincenzo Geraci, il vicario del Prefetto Andrea Nino Caputo, la sindaca di Viterbo Chiara Frontini, rappresentanti delle Forze Armate, dell’Ordine e della Polizia di Stato e gran parte dell’amministrazione comunale, oltre ad Alessandro Maurizi, agli organizzatori di Ombre Festival e alla stampa. Il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, dopo aver risposto, in modo esaustivo e preciso, alle domande dei giornalisti, a piazza della Repubblica, ha partecipato alla tavola rotonda “Sicurezza e Libertà tra aspettative e opportunità dei cittadini – Il Ruolo dell’Autorità di Pubblica Sicurezza”, una tematica attuale e importante che è stata approfondita a livello politico proprio da Piantedosi; a livello scientifico e sociologico dal professore Emanuele Caroppo; sul piano delle forze impiegate nella sicurezza da Felice Romano.
Ha brillantemente condotto la tavola rotonda la giornalista parlamentare del TG1 RAI, Giancarla Rondinelli, che ha moderato la serata affrontando l’importante questione del “Ruolo della comunicazione nella rappresentazione della sicurezza”. Nello specifico, il prof. Emanuele Caroppo ha affrontato il tema della “Percezione dell’insicurezza dei cittadini rispetto all’azione delle Istituzioni”. Il segretario generale del Siulp, Felice Romano, ha spiegato esaustivamente il “Concetto di sicurezza, libertà e aspettative per il futuro”. Felice Romano ha affermato: “Io credo che il lavoro che ha fatto il Ministero dell’Interno sia estremamente importante e significativo anche per riaffermare che il concetto di sicurezza non è di ordine pubblico, ma che tutte le istituzioni devono collaborare per raggiungere questo obiettivo. I valori
che la cultura, partendo dai bisogni dei cittadini, deve diffondere sono legati al contatto diretto con i cittadini stessi. Oggi però non possiamo più garantire il poliziotto di quartiere per il turnover.”
Il Ministro Matteo PIANTEDOSI è intervenuto su “come garantire Sicurezza e libertà nelle nuove sfide del futuro – il ruolo dell’Autorità di P.S.”.
La sicurezza pubblica riguarda la protezione dei cittadini, della loro proprietà e dell’ordine pubblico. La percezione della sicurezza, d’altra parte, si riferisce alla sensazione di sicurezza che le persone provano in relazione al crimine, all’ordine pubblico e ad altri fattori.
Il Ministro Matteo Piantedosi, in qualità di responsabile delle questioni legate alla sicurezza pubblica in Italia, ha il compito di adottare politiche e misure volte a garantire la sicurezza dei cittadini. Il ministro Piantedosi sta lavorando per migliorare, non solo la sicurezza effettiva, ma anche la percezione di sicurezza della popolazione, attraverso azioni concrete, trasparenza e comunicazione efficace.
Il Ministro ieri ha parlato in particolare di progetti specialistici di recupero e riqualificazione degli spazi a livello sociale ed economico, progetti applicabili anche a Viterbo, correlati al recupero del disagio giovanile in collaborazione con scuola, famiglia, istituzioni, società sportive. “Non si deve mai dire: lo Stato non c’è – ha affermato Piantedosi – perchè lo Stato c’è e sta agendo per la risoluzione dei problemi, anche per il conseguimento dell’obiettivo di creare una sostenibilità del fenomeno immigrazione: c’è un’efficacia clamorosamente significativa nelle azioni di accordi bilaterali con gli altri Stati.”
Secondo il ministro Piantedosi, per favorire la percezione della sicurezza, ma anche per assicurare la libertà, sempre correlata alla legalità, è fondamentale innanzi tutto la PRESENZA su tutto il territorio (con la relativa necessaria implementazione e apertura di presidi di legalità anche all’interno dei nosocomi e dei centri commerciali). Affrontando in tutte le sue sfaccettature il tema “Sicurezza e Libertà tra aspettative e opportunità dei cittadini – Il Ruolo dell’Autorità di Pubblica Sicurezza”, Piantedosi ha affermato:”Le statistiche indicano che le società che assicurano una maggiore legalità e sicurezza sono quelle che vanno meglio anche dal punto di vista sociale ed economico. L’investimento sulla sicurezza è opportunità: le società più sicure – ha spiegato il Ministro – attraggono investimenti, danno più possibilità di lavoro”. Si è poi parlato del modello Caivano, località dell’hinterland napoletano, che può essere un modello. “Le forze di Polizia – ha evidenziato Piantedosi- ma anche i Carabinieri, la Guardia di Finanza e le altre forze hanno strumenti per portare la legalità. Nel gruppo Fiamme Oro, ad esempio, ci sono vere e proprie “palestre della legalità”, che sono strumenti per portare le istituzioni in un approccio più dialogato con i giovani. A Caivano abbiamo realizzato questo: contenitore e contenuto. Bisogna creare i presupposti per dare opportunità. Gli stessi gruppi sportivi possono essere completamenti di legalità. A Caivano, modello applicabile a Roma a San Basilio, a Napoli al Rione Sanità e in vari altri contesti, oltre alla riqualificazione ambientale e sociale, sono necessari interventi legati alla sicurezza e alla legalità con approcci dialoganti con le nuove generazioni.”. Il ministro Piantedosi si è soffermato dunque sul ripristino della legalità come condizione imprescindibile per la rinascita del territorio e sui fondamentali processi di rigenerazione sociale. Ha poi parlato dei servizi ad alto impatto, sicuramente più impegnativi, con orari anche notturni, ma che motivano molto il personale che percepisce il valore del proprio servizio. Ha poi ricordato:” Oggi ho incontrato Christian Di Martino, vice ispettore 35enne della Polizia di Stato, della questura di
Milano, che è intervenuto mentre Hasan Hamis lanciava pietre e che, gravemente ferito il 9 maggio 2024, alla stazione di Lambrate a Milano, ha continuato a lottare”.
Il Ministro dell’Interno e il Capo della Polizia lo hanno voluto incontrare al Viminale per dimostrargli di persona la gratitudine del Ministero dell’Interno, del Dipartimento della Pubblica Sicurezza e della Polizia di Stato.
Il ministro Piantedosi ha concluso: “Stiamo lavorando con un programma progressivo di implentazione e maggiore presenza delle Forze di Polizia nel territorio e riqualificazione sociale ed economica degli ambienti. Nessuno deve dire che lo Stato non c’è. Bisogna rideterminare le forze di polizia laddove si avverte più necessità”. Il Ministero dell’Interno infatti ha anche il compito di supervisionare le varie forze dell’ordine, come la Polizia di Stato, i Carabinieri e la Guardia di Finanza, garantendo il mantenimento dell’ordine pubblico, la sicurezza dei cittadini e la percezione della stessa.
L’implementazione delle forze di polizia coinvolge diverse attività, tra cui l’addestramento del personale, l’acquisizione di attrezzature moderne e la definizione di strategie per affrontare le sfide emergenti in materia di sicurezza pubblica.
Il Ministero dell’Interno lavora in stretta collaborazione con le altre agenzie governative e le autorità locali per garantire un coordinamento efficace nelle operazioni di sicurezza sul territorio nazionale. “Sulla sicurezza bisogna investire” – ha detto il Ministro, ricordando l’assunzione di 15000 unità di personale per garantire maggiore sicurezza, in un piano pluriennale, dei quali circa 3500 oltre il turnover con il personale andato in quiescenza. Da gennaio infatti sono stati avviati nuovi progetti e investimenti sulla sicurezza, ma anche programmi condivisi e mirati, azioni concrete e riflessioni lungimiranti, perchè la libertà di un Paese passa necessariamente attraverso la democrazia e la legalità.
Un grande applauso e un ringraziamento agli illustri relatori da parte del folto pubblico presente in piazza della Repubblica ha concluso questa importante tavola rotonda svoltasi grazie a Ombre Festival.