Sigfrido Ranucci con “La scelta” a Ombre Festival (VIDEO)

di MARIA ANTONIETTA GERMANO –

VITERBO – “La scelta” (Bompiani Editore) è il nuovo e sorprendente libro di Sigfrido Ranucci, già arrivato alla quarta ristampa con 30mila copie vendute. Un successo annunciato perchè premia la serietà delle sue inchieste giornalistiche raccontate con coraggio non solo in televisione a Report (RaiTre) ma anche in questo straordinario libro dove racconta, con dovizia di particolari,  fatti nascosti anche irti di percoli portati alla luce grazie al suo impegno verso la verità e all’etica professionale che lo distingue tra i tanti.

Attraverso queste pagine, si conosce un giornalista d’inchiesta coraggioso che ha fatto della sua missione la difesa della libertà dell’informazione e della giustizia sociale. Il libro racconta trappole e  difficoltà nello svolgere un giornalismo libero. L’autore insiste sull’importanza di mantenere viva la memoria e di denunciare le ingiustizie, anche a costo di sacrifici personali,  nel libro racconta di minacce, querele e tentativi di intimidazione e di falsi dossier contro la sua persona, che hanno accompagnato le sue indagini. La sua esperienza sotto scorta, dopo aver denunciato potenti figure mafiose e politiche, dimostra quanto possa essere pericoloso questo mestiere.

Nello spazio Ombre adibito alle interviste con la stampa, prima dell’incontro con il pubblico, qualche giornalista gli ha chiesto, è in buona salute la libertà di stampa in Italia ? Ranucci risponde: “Direi che è un problema generale. Questa è la culla della civiltà, anche se in Europa  negli ultimi anni 5 giornalisti sono stati uccisi mentre svolgevano il loro lavoro mentre indagavano sulla criminalità organizzata, la corruzione, e nonostante siano passati degli anni, non sono stati trovati i mandanti a questi omicidi. Abbiamo in Italia 270 giornalisti che sono sotto tutela per il lavoro che fanno, 22 sotto scorta, abbiamo il record mondiale di politici che querelano i giornalisti  e sono state approvare una serie di leggi liberticide che prevedono il carcere ai giornalisti che divulgano notizie raccolte, come i Panama Peapers. Sono informazioni che nascono da gradi centri finanziari e messi in una database che riguardavano la collettività. Mentre negli Stati Uniti questi giornalisti sono ststi premiati con Pulizer, in Italia si rischia il carcere. E grazie alla legge Cartabia dal prossimo anno, per il provvedimento dell’improcendibilità saranno resi anonimi anche coloro che hanno creato danni alla colletività”.

Un altra domanda: Ancora si possono fare inchieste difficili? Risponde Ranucci: “Le inchieste difficili io con in servizio pubblico le posso fare, lavoro per la Rai che mi offre la tutela legale. Credo che l’inchiesta Fanpage-FdI sia un ottima inchiesta perchè spiega che si può raccontare un fatto infiltrandosi e non dando le propie generalità, quello che mi e dispiaciuto e il dibattito pubblico che si è spostato su un altro terreno, questo accade quando si vuole creare un cortina fumogena che copre i partiti”.

Poi alle 21,30 Sigfrido Ranucci, si è spostato in piazza della Repubblica dove l’attendeva un folto pubblico di appassionati lettori. A condurre l’incontro Paolo Casini e Marina Bernini. Tra i presenti anche l’assessore alle Politiche sociali Patrizia Notaristefano  e l’assessore all’urbanistica  Emanuele Aronne.  Al termine il consueto firma copie.

NOTA – Sigfrido Ranucci è nato a Roma e laureato in Lettere alla Sapienza, ha iniziato la sua carriera lavorando per il giornale Paese Sera. Nel 1989 è entrato al TG3, occupandosi di cronaca, attualità e sport. Ha collaborato con Claudio Ferretti nel programma Anni azzurri nel 1994 e dal 1997 con Rai International, Rai News 24 e Tg3 Primo Piano. Nel 1999 è stato inviato nei Balcani e nel 2001 a New York per seguire gli attentati dell’11 settembre. Ha condotto numerose inchieste su vari temi tra cui traffico illecito di rifiuti, mafia, e armi con uranio impoverito. Dal 2006 è coautore di Report con Milena Gabanelli. Dal 2011 collabora con il Corriere della Sera e nel 2012 ha creato il programma “Off the Report” per Rai3. Dal 2017 è il conduttore di Report, ricevendo nel 2021 il premio Flaiano di televisione. Nel giugno 2020 è stato scelto come vicedirettore di Rai 3 da Franco Di Mare.

Video di MARIELLA ZADRO