di WANDA CHERUBINI-
VITERBO- “Armonia celeste” la Minimacchina dei Pilastro, alta 10 metri e mezzo e con un peso di 485 chili, ha aperto i festeggiamenti di Santa Rosa illuminando questa sera tutto il popoloso quartiere, che in massa si è riversato lungo il percorso per assistere al 51esimo trasporto della Minimacchina del Pilastro. Ma vi erano anche tanti viterbesi e non solo che sono giunti per seguire il primo dei tre trasporti delle Minimacchine di S. Rosa facendo sentire ai minifacchini tutto il loro sostegno con applausi ed incitamenti. Prima della partenza di “Armonia celeste” dal parcheggio dell’Ok, avvenuto intorno alle 21,40, il presidente del comitato festeggiamenti del Pilastro, Stefano Caciola, ha salutato e ringraziato le autorità presenti ed ha detto: ” Ricordo una cosa che disse il capofacchino Sandro Rossi il 3 settembre: “I nostri minifacchini sono il motore della Macchina, ma senza il pubblico che li incita non hanno la benzina e per questo vi ringrazio”. Ha poi ringraziato i costruttori Marco Fulvi e Mauro Taschini della ditta Autotrasporti Tuscia, Andrea, Stefano e Daniele Mancinelli della Mastro srl i progettisti Daniele Mancinelli e Luca Occhialini e Antonella Servi. Un ringraziamento, infine, alle aziende e privati che permettono sia di svolgere la festa in piazza che di costruire la Macchina e di mantenerla di anno in anno. Un ringraziamento, poi, a chi tantissimi anni fa (1986, ndr.) ha ideato “Armonia celeste”, ovvero l’architetto Antonini e il maestro Roberto Ioppolo.
La sindaca Chiara Frontini ha affermato: “All’emozione di parlare davanti alla prima minimacchina si aggiunge un pizzico di commozione perchè tutti insieme questa sera salutiamo una persona che è la storia della Minimacchina del Pilastro, che è Pino Loddo, che ha deciso di passare il testimone. Continuerà a seguire i minifacchini”. Il capofacchino Pino Loddo, giunto al suo 50esimo trasporto, ha così ricevuto una maiolica in ceramica raffigurante il leone di Viterbo e lo stemma cittadino. Inoltre, il consigliere regionale Daniele Sabatini gli ha consegnato una targa da parte della regione Lazio. Inoltre, una novità storica è stata riservata a Pino Loddo: il Sodalizio Facchini di Santa Rosa gli ha concesso la “Fascia Blu”, un riconoscimento solitamente riservato ai capofacchini del 3 settembre, in occasione del suo 50° anno di trasporti.
Il Vescovo di Viterbo, Orazio Francesco Piazza ha affermato: “Avete quattro parole da portare nel cuore: lo stupore, la bellezza, la meraviglia di ciò che viene rappresentato e qui è “Armonia celeste”, quell’armonia che dovete portare nel cuore. Accanto allo stupore ci deve essere la consapevolezza di cosa significhi essere facchini, legati l’uno all’altro ed ognuno porta il peso dell’altro. Questa è una grande scuola di vita ed a ciò si accompagna la fede perché la fiducia in Santa Rosa aiuta in tanti momenti della vita. Voglio pregare perché il vostro trasporto sia sereno ed arrivi a conclusione portano a casa Rosina. Evviva Santa Rosa!”.
L’intero trasporto è stato dedicato a Tony Delle Piagge, padre di Sasha, uno dei minifacchini. Alcune soste sono state dedicate alle vittime delle alluvioni e contro la violenza sulle donne, in ricordo delle vittime di femminicidio. L’arrivo è stato dedicato al maestro Alessio Paternesi e all’amico Cesare Cencioni, vice presidente dell’Avis di Viterbo, deceduto quest’anno. Alle ore 23,41 la Minimacchina è giunta al traguardo al grido di “Pino, Pino, Pino”!
“Il trasporto è andato bene, a parte qualche problema iniziale con un cavalletto, ma è andato tutto benissimo. E’ il mio ultimo trasporto” – ha commentato Pino Loddo, cercando di trattenere l’emozione.