Digitalizzazione, Lombardi: “Fondamentale in territori montani per servizi più accessibili ed aziende più competitive”

RIETI – “Un miliardo di fondi FSE, inclusa la quota di cofinanziamento nazionale, in cui possono rientrare progetti di digitalizzazione di imprese e giovani, oltre ai già citati 105 milioni di fondi FESR per la trasformazione digitale di imprese e Pubblica Amministrazione e ai circa 300 milioni complessivi in cui possono rientrare le azioni delle 5 macro aree strategiche della nuova Agenda Digitale regionale (infrastrutture abilitanti, cybersecurity, cultura digitale e competenze digitali delle persone, accessibilità alla tecnologia, design dei servizi e delle relazioni, fruibilità dei servizi e semplificazione dei processi”. Così Roberta Lombardi, assessora alla Transizione Ecologica e Trasformazione Digitale della Regione Lazio, a margine dell’incontro svoltosi oggi a Rieti, presso la sede della Camera di Commercio, per presentare alle imprese del territorio la nuova Agenda Digitale 2022-2026 regionale, in concomitanza con la consultazione pubblica on line, in corso fino al prossimo 10 maggio sul sito web https://agendadigitalelazio.lazioinnova.it/, per raccogliere i contributi di cittadini, imprese ed Enti locali sul nuovo documento.
“Si tratta di un ulteriore ‘tesoretto’, quello del miliardo di fondi europei FSE, a cui poter attingere per il potenziamento delle competenze digitali, vero tallone d’achille delle nostre attività produttive e in generale di tutto il processo di trasformazione digitale. – spiega Lombardi – Il nostro ruolo, come Istituzioni e mondo produttivo, è lavorare insieme a tutti i livelli per adattare tutti questi interventi alle peculiarità dei territori. Ad esempio fondamentale, in un territorio prevalentemente montano come quello della provincia di Rieti, fare della digitalizzazione uno strumento per migliorare l’accessibilità ai servizi per imprese e comunità locali e aumentare la competitività delle aziende”.
Il vice presidente della Camera di Commercio di Rieti-Viterbo, Leonardo Tosti, ha ringraziato l’assessora Lombardi “per aver scelto di presentare questo strumento presso gli enti camerali per l’importanza e l’attualità del tema della digitalizzazione per il sistema delle imprese e per quello camerale, un settore che ci vede in prima linea da anni e sul quale è fondamentale una condivisione con il sistema regionale al fine di ottimizzare le risorse per il bene del territorio”. “Gli ultimi anni, prima con il sisma che ha colpito duramente la provincia di Rieti, che ha ben 15 comuni inseriti nel “cratere”, e poi con la pandemia, – ha aggiunto – hanno reso ancora più tangibile come la digitalizzazione rappresenti un fattore decisivo per affrontare i momenti più critici, per le imprese in alcuni casi  addirittura indispensabile per la sopravvivenza. Per questo è fondamentale che le risorse vengano investite in maniera mirata senza dispersioni”.

 




Agenda Digitale, Lombardi: “Momento storico da cogliere, ora o mai più”

di DIEGO GALLI –

VITERBO – L’Italia è ancora molto indietro dal punto di vista digitale, se paragonata alle altre nazioni europee. Tale gap si accentua, particolarmente, nel territorio della Tuscia. Anche per questo, la presentazione della nuova Agenda Digitale 2022-2026, tenutasi stamattina presso la Camera di Commercio Rieti Viterbo permettere al territorio di sognare. Molti gli obiettivi prefissati, presentati in tandem dall’assessore regionale Roberta Lombardi e dal Presidente della Camera di commercio Domenico Merlani.

Come specificato da Lombardi, “La nuova Agenda digitale è stata concepita come uno strumento bidirezionale, dove i beneficiari saranno sia i produttori che gli utenti finali”. A farle eco, Merlani, che ha sottolineato quanto sia importante continuare a spingere sulla digitalizzazione dell’impresa. “Negli ultimi due anni ce ne siamo resi conto tutti – ha proseguito il presidente della Camera di commercio, le imprese più affermate nel campo digitale sono state quelle ad aver resistito meglio”.

Cinque i punti cardinali dell’Agenda: infrastrutture abilitanti, cyber security, cultura e competenze digitali (portando almeno al 70% la percentuale della popolazione dotata di competenze adeguate), accessibilità alla tecnologia, design dei servizi. Altrettanti, i traguardi che entro il 2026 la regione vorrebbe raggiungere. Tra tutti, quello di raggiungere il 100% delle famiglie e delle imprese con la banda ultra larga. Allo stesso modo, cruciale sarà l’obiettivo di donare connessioni ad alta velocità a tutte le scuole pubbliche, molte delle quali, anche sul territorio di Viterbo, carenti di strumentazione adeguata per sostenere il passaggio al digitale tanto agognato.

“Sarà nostro primario obiettivo anche quello di colmare il gender gap nelle competenze digitali – ha aggiunto Lombardi – cosi come sarà nostro massimo impegno quello di mostrare ai microimprenditori le potenzialità del digitale”.

“Siamo in un momento storico – ha concluso – o adesso ci mettiamo tutti insieme per raggiungere il miglior risultato, o non potremo vincere questa sfida”.

Prima del termine della conferenza, lo stesso Domenico Merlani ha invitato associazioni e aziende a interagire sempre di più con la Camera di commercio, così da poter individuare, sinergicamente, le criticità maggiori sulle quali poter lavorare, sfruttando la nuova Agenda Digitale.




Regione Lazio, al via Agenda digitale

ROMA- Presentata oggi la nuova Agenda Digitale 2022-2026 del Lazio dal Vice Presidente, Daniele Leodori, e dall’Assessora alla Transizione Ecologica e Trasformazione Digitale, Roberta Lombardi.Sito web: https://agendadigitalelazio.lazioinnova.it.  “Più dati, usati meglio e di più per una migliore qualità della vita, maggiore competitività e servizi più accessibili”: è questa, in sintesi, l’azione programmatica alla base della nuova Agenda Digitale del Lazio 2022-2026 presentata oggi dal Vice Presidente, Daniele Leodori, e dall’assessora alla Transizione Ecologica e Trasformazione Digitale della Regione Lazio, Roberta Lombardi.
Al via oggi anche la consultazione pubblica on line sul sito web dell’Agenda Digitale regionale (https://agendadigitalelazio.lazioinnova.it) rivolta a tre principali categorie di destinatari – cittadini, imprese ed Enti Locali – che potranno esprimersi sulle cinque macro-aree strategiche e di azione dell’Agenda Digitale: 1. Infrastrutture abilitanti; 2. Cybersecurity; 3. Cultura digitale e competenze digitali delle persone; 4. Accessibilità alla tecnologia; 5. Design dei servizi e delle relazioni: fruibilità dei servizi e semplificazione dei processi.

“Con la nuova Agenda facciamo fare un significativo balzo in avanti alla capacità digitale del Lazio, definendo le strategie di sviluppo e innovazione per i prossimi 5 anni. I nostri sforzi sono orientati a condurre i cittadini, le imprese e gli Enti locali della nostra regione verso una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Un percorso condiviso, diretto a implementare una comune strategia finalizzata a rafforzare e sviluppare la competizione digitale, individuando priorità e modalità di intervento utili a creare uno spazio tecnologico più tutelato ma anche, allo stesso tempo, più aperto”, commenta il Vice Presidente della Regione Lazio, Daniele Leodori.

“Con l’avvio della consultazione pubblica in rete iniziamo subito a raccogliere i contributi dei vari attori coinvolti. Un processo partecipativo che nelle prossime settimane proseguiremo anche con una serie di incontri e iniziative nei territori del Lazio per recepire input e osservazioni utili a migliorare la nuova Agenda Digitale regionale. Fondamentale il tema delle competenze digitali. Lo stesso PNRR, infatti, prevede una misura specifica, per 135 milioni di euro complessivi in tutta Italia, per i cosiddetti punti di facilitazione digitale, per favorire la formazione per quelle persone che difficilmente vi hanno accesso, come persone anziane o a bassa scolarità. Per questo oggi annuncio che come Regione Lazio abbiamo chiesto in Conferenza Stato Regioni di includere in questo percorso formativo per lo sviluppo delle competenze digitali anche i percettori del Reddito di Cittadinanza, affinché questi possano avere maggiori possibilità per ricollocarsi nel mondo del lavoro”, dichiara Roberta Lombardi, assessora alla Transizione Ecologica e Trasformazione Digitale della Regione Lazio.

Tra gli obiettivi principali da raggiungere entro il 2026, stesso orizzonte temporale previsto dal piano di investimenti del PNRR: colmare il gap digitale, rendendo digitalmente abile almeno il 70% della popolazione; raddoppiare la popolazione in possesso di competenze digitali avanzate; incrementare del 50% la quota delle micro, piccole e medie imprese che utilizzano specialisti ICT; raggiungere almeno il 65% di popolazione che utilizza servizi pubblici digitali; elevare all’80% la percentuale di popolazione che utilizza Internet.

 

 




Regione Lazio, al via la nuova agenda digitale

ROMA- Presentata oggi la nuova Agenda Digitale 2022-2026 del Lazio dal Vice Presidente, Daniele Leodori, e dall’Assessora alla Transizione Ecologica e Trasformazione Digitale, Roberta Lombardi. Sito web: https://agendadigitalelazio.lazioinnova.it. “Più dati, usati meglio e di più per una migliore qualità della vita, maggiore competitività e servizi più accessibili”: è questa, in sintesi, l’azione programmatica alla base della nuova Agenda Digitale del Lazio 2022-2026 presentata oggi dal Vice Presidente, Daniele Leodori, e dall’assessora alla Transizione Ecologica e Trasformazione Digitale della Regione Lazio, Roberta Lombardi.
Al via oggi anche la consultazione pubblica on line sul sito web dell’Agenda Digitale regionale (https://agendadigitalelazio.lazioinnova.it) rivolta a tre principali categorie di destinatari – cittadini, imprese ed Enti Locali – che potranno esprimersi sulle cinque macro-aree strategiche e di azione dell’Agenda Digitale: 1. Infrastrutture abilitanti; 2. Cybersecurity; 3. Cultura digitale e competenze digitali delle persone; 4. Accessibilità alla tecnologia; 5. Design dei servizi e delle relazioni: fruibilità dei servizi e semplificazione dei processi.

“Con la nuova Agenda facciamo fare un significativo balzo in avanti alla capacità digitale del Lazio, definendo le strategie di sviluppo e innovazione per i prossimi 5 anni. I nostri sforzi sono orientati a condurre i cittadini, le imprese e gli Enti locali della nostra regione verso una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Un percorso condiviso, diretto a implementare una comune strategia finalizzata a rafforzare e sviluppare la competizione digitale, individuando priorità e modalità di intervento utili a creare uno spazio tecnologico più tutelato ma anche, allo stesso tempo, più aperto”, commenta il Vice Presidente della Regione Lazio, Daniele Leodori.

“Con l’avvio della consultazione pubblica in rete iniziamo subito a raccogliere i contributi dei vari attori coinvolti. Un processo partecipativo che nelle prossime settimane proseguiremo anche con una serie di incontri e iniziative nei territori del Lazio per recepire input e osservazioni utili a migliorare la nuova Agenda Digitale regionale. Fondamentale il tema delle competenze digitali. Lo stesso PNRR, infatti, prevede una misura specifica, per 135 milioni di euro complessivi in tutta Italia, per i cosiddetti punti di facilitazione digitale, per favorire la formazione per quelle persone che difficilmente vi hanno accesso, come persone anziane o a bassa scolarità. Per questo oggi annuncio che come Regione Lazio abbiamo chiesto in Conferenza Stato Regioni di includere in questo percorso formativo per lo sviluppo delle competenze digitali anche i percettori del Reddito di Cittadinanza, affinché questi possano avere maggiori possibilità per ricollocarsi nel mondo del lavoro”, dichiara Roberta Lombardi, assessora alla Transizione Ecologica e Trasformazione Digitale della Regione Lazio.

Tra gli obiettivi principali da raggiungere entro il 2026, stesso orizzonte temporale previsto dal piano di investimenti del PNRR: colmare il gap digitale, rendendo digitalmente abile almeno il 70% della popolazione; raddoppiare la popolazione in possesso di competenze digitali avanzate; incrementare del 50% la quota delle micro, piccole e medie imprese che utilizzano specialisti ICT; raggiungere almeno il 65% di popolazione che utilizza servizi pubblici digitali; elevare all’80% la percentuale di popolazione che utilizza Internet.