Aggiornamenti Software: La Chiave per la Sicurezza dei Dispositivi

di GIUSEPPE INTAGLIATA-

Nell’era digitale, mantenere aggiornati i propri dispositivi è fondamentale per garantire sempre un adeguato livello di sicurezza ai nostri devices. Gli aggiornamenti software offrono protezione contro le vulnerabilità di sicurezza, migliorano le funzionalità e assicurano che i dispositivi funzionino in modo ottimale.

Ogni utente dovrebbe seguire alcuni passaggi per aggiornare i loro dispositivi:

  1. Verificare la disponibilità di aggiornamenti: controllare regolarmente le impostazioni del dispositivo o visitare il sito web del produttore per le ultime versioni del software.
  2. Eseguire backup: prima di procedere con l’aggiornamento, è consigliabile eseguire un backup dei dati per prevenire la perdita di informazioni importanti.
  3. Installare gli aggiornamenti: seguire le istruzioni fornite dal produttore per installare gli aggiornamenti, che possono includere miglioramenti alla sicurezza e nuove funzionalità.

Nonostante l’importanza degli aggiornamenti, molte persone continuano a utilizzare software obsoleti come il sistema operativo Windows XP, dismesso nel 2014. Secondo alcune stime, circa lo 0,59% dei computer Windows utilizza ancora XP, il che equivale a milioni di utenti in tutto il mondo.

L’utilizzo di software obsoleti espone gli utenti a numerosi rischi, tra cui:

  • Vulnerabilità alla sicurezza: i software non aggiornati possono contenere falle di sicurezza che i criminali informatici possono sfruttare per lanciare attacchi come ransomware e malware.
  • Interruzioni operative: i sistemi non aggiornati possono causare malfunzionamenti e interruzioni che impattano sulla produttività e sulle operazioni aziendali.
  • Incompatibilità: i software datati possono non essere compatibili con le nuove versioni di altri programmi o dispositivi, portando a perdita di dati o corruzione.

Mantenere i dispositivi aggiornati è, quindi, un pilastro della sicurezza informatica. Questo processo non solo corregge le vulnerabilità, ma migliora anche le prestazioni e l’efficienza. È una pratica che si estende oltre il computer di casa o l’ufficio, raggiungendo anche i nostri smartphone, che sono diventati centrali nella nostra vita quotidiana.

Gli smartphone, in particolare, sono soggetti a rischi di sicurezza unici. Le minacce possono arrivare sotto forma di applicazioni dannose, attacchi phishing (un tipo di truffa attraverso la quale un malintenzionato cerca di ingannare la vittima convincendola a fornire informazioni personali, solitamente tramite email o SMS) e vulnerabilità non corrette. Per questo, è essenziale adottare misure di sicurezza specifiche per questi dispositivi. Ecco alcuni consigli per migliorare la sicurezza degli smartphone:

  • Aggiornamenti regolari: Mantenere il sistema operativo e le app sempre aggiornati con le ultime patch di sicurezza.
  • Download sicuri: Scaricare applicazioni solo da store ufficiali e verificare le recensioni e i permessi richiesti.
  • Backup dei dati: Eseguire backup periodici per proteggere i dati personali e aziendali.
  • Sicurezza delle password: Utilizzare password complesse e cambiare quelle predefinite.
  • Autenticazione a più fattori: Aggiungere un ulteriore livello di sicurezza oltre la semplice password.

In conclusione, aggiornare i propri dispositivi è un passo cruciale per proteggere se stessi e le proprie informazioni in un mondo sempre più connesso e tecnologicamente avanzato. Ignorare gli aggiornamenti software può avere conseguenze gravi, sia per gli individui che per le organizzazioni.




Ordigno bellico – Aggiornamenti

Ordigno bellico – Aggiornamenti. Ore 13,30 – Proseguono i lavori da parte degli artificieri dell’Esercito Italiano per la bonifica dell’ordigno.
Si ricorda che la conclusione delle operazioni verrà comunicata ufficialmente attraverso i canali istituzionali del Comune di Viterbo (sito www.comune.viterbo.it e pagina Facebook Comune di Viterbo Informa) e attraverso il suono delle sirene delle macchine di emergenza.




Pediatra ad Acquapendente: gli aggiornamenti

ACQUAPENDENTE ( Viterbo) – Al termine della inaugurazione della nuova Comunità Giovanile finanziata dalla Regione Lazio e gestita dall’Associazione Dark Camera avvenuta alla presenza di Lorenzo Sciarretta  (Delegato del Presidente alle Politiche Giovanil)i e Alberto Sasso D’Elia, Direttore regionale alle Politiche Giovanili, il sindaco Alessandra Terrosi e la Vice Monica Putano Bisti aggiornano sugli sviluppi delle problematiche pediatriche del territorio.In ordine all’assegnazione del Pediatra di libera scelta, comunichiamo che in stretta collaborazione con la Asl è stato possibile garantire la continuità del servizio senza interruzioni di sorta, pertanto già dalla data odierna è possibile effettuare la scelta attraverso due modalità, recandosi personalmente al primo piano del presidio ospedaliero di Acquapendente il Martedì e il Venerdì dalle ore 08:00 alle ore 13:00, muniti di un documento di riconoscimento, altrimenti attraverso la mail asb.distrettoa@asl.vt.it Il Pediatra di Libera scelta, Dott. Ruggiero Sardaro, riceverà i propri pazienti nell’ambulatorio situato presso la Struttura RSA San Giuseppe di Acquapendente in Via del Seminario n. 58, con ingresso dedicato garantendo il servizio per almeno 3 giorni a settimana, gli stessi saranno comunicati dalla Asl.Si ringrazia la Asl per la collaborazione, per aver dimostrato attenzione ad un’esigenza del nostro territorio risolta in maniera celere e la RSA San Giuseppe per aver messo a disposizione i locali necessari all’attività ambulatoriale e ritenuti idonei dalla Asl territorialmente competente. L’Amministrazione Comunale esprime la propria soddisfazione per aver dimostrato con immediatezza e senza dare spazio agli allarmismi che la collaborazione tra Enti è sicuramente utile e sempre necessaria per garantire i servizi alla Comunità.

 




Bollettino COVID-19 del 12 Dicembre: 68 nuovi positivi e un decesso

VITERBO – 68 casi accertati di positività al COVID-19 sono stati comunicati, entro le ore 11, dalla sezione di Genetica molecolare di Belcolle al Team operativo Coronavirus della Asl di Viterbo.

Gli ultimi referti di positività sono collegati a tamponi eseguiti su cittadini residenti o domiciliati nei seguenti comuni: 19 a Civita Castellana, 12 a Viterbo, 7 a Bassano Romano, 3 a Nepi, 3 a Soriano nel Cimino, 3 a Vetralla, 2 a Fabrica di Roma, 2 a Montefiascone, 2 a Onano, 2 a Tarquinia, 1 a Bagnoregio, 1 a Canino, 1 a Capranica, 1 a Caprarola, 1 a Carbognano, 1 a Castel Sant’Elia, 1 a Corchiano, 1 a Faleria, 1 a Marta, 1 a Monte Romano, 1 a Montalto di Castro, 1 a Orte, 1 a Ronciglione.

 Dei casi odierni, 19 presentano un link epidemiologico con casi precedentemente accertati e già isolati, 33 sono collegati a persone che hanno dichiarato di essere sintomatiche al drive in, 16 sono tamponi eseguiti a seguito di un test sierologico. 67 stanno trascorrendo la convalescenza nel proprio domicilio, 1 è attualmente ricoverata presso le strutture COVID di Belcolle.

 Il Team operativo Coronavirus ha attivato le misure di prevenzione e di protezione, al fine di contenere la diffusione del virus, irrobustendo la catena dei contatti stretti, con la preziosa collaborazione delle Amministrazioni comunali.

In totale, alle ore 11 di questa mattina, i casi di positività al COVID-19, residenti o domiciliati nella Tuscia, salgono a 7694.

La Asl, con estremo rammarico, comunica il decesso, avvenuto nelle ultime 24 ore, di 1 cittadino di 82 anni di Montalto di Castro ricoverato presso le strutture COVID di Belcolle.

 Oggi è stata comunicata ai soggetti istituzionalmente competenti la fine del periodo di isolamento o la negativizzazione dal COVID-19 di 69 pazienti residenti o domiciliati nei seguenti comuni: 10 a Viterbo, 6 a Civita Castellana, 5 a Gradoli, 5 a Onano, 5 a Vetralla, 4 a Ronciglione, 3 a Nepi, 2 a Barbarano Romano, 2 a Bassano Romano, 2 a Castel Sant’Elia, 2 a Corchiano, 2 a Fabrica di Roma, 2 a Ischia di Castro, 2 a Monte Romano, 2 a Tarquinia, 1 ad Acquapendente, 1 a Canepina, 1 a Canino, 1 a Capodimonte, 1 a Farnese, 1 a Gallese, 1 a Marta, 1 a Montefiascone, 1 a Monterosi, 1 a Oriolo Romano, 1 a Soriano nel Cimino, 1 a Tuscania, 1 a Vasanello, 1 a Vignanello, 1 a Villa San Giovanni in Tuscia.

 Al momento, delle persone refertate positive al Coronavirus, 29 sono ricoverate nel reparto di Malattie infettive, 5 ricoverate presso la Terapia intensiva COVID di Belcolle, 71 ricoverate presso la Medicina COVID di Belcolle, 21 ricoverate presso la Medicina riabilitativa COVID di Montefiascone, 1326 stanno trascorrendo la convalescenza nel proprio domicilio. Sale a 6054 il numero delle persone negativizzate, 188 sono le persone decedute, a cui occorre aggiungere il paziente residente nella Tuscia e deceduto in una struttura ospedaliera fuori provincia. Dall’inizio dell’emergenza COVID, nella provincia di Viterbo sono stati effettuati 73103 tamponi, 611 nelle ultime 24 ore. Ad oggi i cittadini che hanno concluso il periodo di isolamento domiciliare fiduciario sono 12082.




Coronavirus, primi contagiati italiani. Le ultime dalla Cecchignola e come “difendersi”

di Redazione –

Prosegue il clima di incertezza e paura legato alla diffusione del virus che, partito da un focolaio in Cina, precisamente nella cittadina di Wuhan, si è rapidamente diffuso anche in Italia dove, a quanto riporta l’Ansa, si contano i primi tre contagiati.

Al momento si stanno effettuando tutti gli accertamenti del caso ed, in ogni caso, per seguire gli aggiornamenti si può visitare il sito dell’Istituto Superiore di Sanità Epicentro . Dei tre il più grave è un 38enne , risultato positivo e ricoverato in prognosi riservata, con insufficienza respiratoria presso l’ospedale di Codogno (Lodi).

Il contagio sarebbe avvenuto con il cosiddetto “paziente 0“, ovvero un amico rientrato dalla Cina che ora si trova in isolamento al Sacco di Milano.

Nel frattempo la azienda sanitaria locale di Piacenza ha avviato verifiche sul territorio emiliano ed in particolare presso un’azienda di Fiorenzuola d’Arda, dove il paziente 0 lavora.

Sono ricoverati per accertamenti anche la moglie del contagiato ed un’altra persona che ha presentato i sintomi di una polmonite e che avrebbe avuto dei contatti con il 38enne .

Stanno lasciando l’ospedale militare della Cecchignola , dove erano trattenuti in quarantena, i 53 italiani che sono rientrati per primi dalla Cina nelle settimane scorse.

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha spiegato che “Saranno rilasciati dei certificati che dimostrano in maniera definitiva che queste persone non sono affette dal Cornavirus. La nostra presenza e l’abbraccio di due ministri qui lo dimostra, è un segnale molto positivo”. Con Speranza anche il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha infatti salutato i protagonisti di questa inattesa e, fortunatamente con lieto fine, avventura. “Sono stati giorni segnati da esperienze complicate ma anche da esperienze belle e positive” le parole di Guerini.

Tutti negativi al primo test per il Coronavirus, invece, i 34 italiani presenti sulla nave Diampond Princess in acque giapponesi.

 

COSA FARE IN CASO DI DUBBI

Fino ad ora il virus è in fase di contenimento, ovvero non circola, è presente solo in quanto trasportato da persone che sono state in Cina (o, come nel caso del 38enne, hanno avuto contatti con persone provenienti da lì, ndr). Chiunque avesse il fondato motivo di ritenere che una persona vicina possa essere contagiata NON DEVE RECARSI IN PRONTO SOCCORSO, ma CHIAMARE il 1500 ed, in attesa dell’arrivo dell’ambulanza per il biocontenimento, utilizzare guanti e mascherine, oltre ad utilizzare fazzoletti usa e getta da chiudere poi ermeticamente una volta usati.