Airbnb, accordo con Giubileo 2025 per distribuire i flussi

Città del Vaticano, 20 marzo 2025. Airbnb e il Dicastero per l’Evangelizzazione, Sezione per le Questioni Fondamentali dell’Evangelizzazione nel Mondo, hanno annunciato oggi una collaborazione per supportare l’afflusso di pellegrini in occasione del Giubileo 2025.

L’iniziativa mira a migliorare l’esperienza del pellegrinaggio, promuovendo al contempo soggiorni sostenibili nell’intera Roma Capitale. Previsto dal 24 dicembre 2024 al 6 gennaio 2026, l’Anno Santo attirerà circa 30-35 milioni di pellegrini1, offrendo un’opportunità per le comunità locali che normalmente non beneficiano dei flussi turistici di offrire un’ospitalità autentica e condividere pratiche di viaggio responsabili.

Per mitigare la pressione sulle infrastrutture di Roma e favorire un flusso più distribuito, Airbnb ha lanciato delle pagine web multilingue, che oltre a presentare un’ampia gamma di opzioni di alloggio nell’intera città, darà risalto al ricco patrimonio culturale e spirituale oltre il centro città. La piattaforma promuoverà soggiorni autentici e di alta qualità in aree decentrate, offrendo ai pellegrini e ai viaggiatori l’opportunità di scoprire alcuni luoghi nascosti di Roma, pur restando connessi allo spirito del Giubileo. Verranno evidenziati itinerari religiosi e storici, i Cammini giubilari dentro Roma proposti dal Giubileo, affinché i visitatori possano apprezzare i tesori spirituali e culturali che vanno oltre San Pietro e la Città del Vaticano.

Una guida digitale al turismo responsabile fornirà consigli per un comportamento rispettoso durante il soggiorno, mentre una campagna email raggiungerà tutti i viaggiatori diretti a Roma durante l’anno, invitandoli a considerare destinazioni alternative oltre il centro storico. Mettendo in luce itinerari di pellegrinaggio unici, tradizioni locali e santuari meno noti, queste iniziative aiuteranno a distribuire i benefici economici su un’area più ampia, promuovendo un’esperienza di viaggio in linea con i valori del Giubileo: fede, cultura e sostenibilità. Anche gli host della provincia saranno supportati con strumenti e linee guida per migliorare l’esperienza degli ospiti, garantendo soggiorni che riflettano il calore e l’autenticità dell’ospitalità italiana.

Sua Eccellenza Mons. Rino Fisichella, Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, ha commentato: “Siamo grati ad Airbnb per aver colto questa opportunità di mettersi a servizio della comunità. Sono sicuro che il loro impegno sarà gradito a tutta quella parte di popolazione che non vive nel Centro storico ma che è egualmente partecipe delle celebrazioni del Giubileo.”

Valentina Reino, Responsabile relazioni istituzionali di Airbnb Italia, ha dichiarato: “Siamo profondamente onorati di collaborare con il Dicastero per facilitare un Giubileo memorabile e sostenibile per i pellegrini ma anche per le comunità che li ospiteranno. Questo accordo sottolinea il nostro impegno per un’ospitalità e un turismo responsabili, assicurando che il viaggio spirituale di milioni di persone contribuisca positivamente anche al benessere del territorio che li ospiterà”.

Dal Giubileo 2025 ai Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026, Airbnb è impegnata a collaborare con i promotori dei grandi eventi ponendo l’attenzione su sicurezza, legalità e le ricadute sui territori ospitanti:

Da gennaio 2025, Airbnb ha disattivato tutti gli annunci privi di codice identificativo nazionale (CIN), eccetto quelli per cui l’host ha dichiarato che è in corso l’iter per il rilascio e di quelli che l’host ha indicato disponibili per l’affitto a lungo termine a uso non turistico.

Airbnb supporta inoltre le città e le istituzioni nel contrasto all’uso illecito delle cassette per chiavi installate in spazi pubblici (es. strade, recinzioni, parchi, panchine). Oltre alle disposizioni vigenti, tutti gli ospiti che prenotano case e gli stessi host devono superare un processo di verifica dell’identità, che include la convalida di informazioni personali come nome legale, indirizzo e recapiti.

Dal 2023, Airbnb adotta un approccio più mirato e sistemico per valutare gli annunci in base a requisiti di qualità. Da allora, la piattaforma ha rimosso oltre 400.000 annunci nel mondo che non rispettavano gli standard di qualità.2 Inoltre, ha ridotto significativamente le cancellazioni da parte degli host, un problema critico per i viaggiatori, portando a un calo delle cancellazioni in Italia di quasi il 47% su base annua.3




Da Polizia di Stato e Airbnb, i consigli per evitare truffe online e fare vacanze in sicurezza

Continua a crescere il fenomeno delle truffe online. Nonostante siano generazioni digitali, a sorpresa a essere maggiormente vittime di questi fenomeni, dalle frodi con carte di credito al phishing, sono Gen Z e Millennial e non i senior.

È quanto emerge dalle evidenze di Polizia di Stato e Airbnb che, alla vigilia dell’estate e delle prenotazioni delle vacanze, hanno rinnovato la collaborazione per aiutare i cittadini a riconoscere ed evitare i malintenzionati in rete.

Il testimonial della campagna è Marco Camisani Calzolari, che già collabora con la Polizia di Stato sul tema delle truffe online. Secondo il Report 2023 delle attività della Polizia Postale e l’anno scorso si è registrato un considerevole aumento dei tentativi di truffa online in Italia, con una crescita di questi reati del 6% dal 2022 al 2023 e un conseguente incremento del denaro sottratto, che è passato da 114 milioni di euro a 137 milioni (+20%).

Sono invece 2.500 i siti di phishing individuati e bloccati da Airbnb solamente negli ultimi 12 mesi. Anche se nate e cresciute nell’era digitale, le nuove generazioni sono meno attente quando si tratta di sicurezza online.

Secondo Consumerismo 1 italiano su 5 dichiara di aver subìto almeno una truffa mentre faceva acquisti in rete, percentuale che sale al 33,1% nella fascia d’età 25-34 anni: ciò significa che 1 giovane su 3 è caduto nelle “trappole” dell’e-commerce. L’Italia non fa eccezione rispetto all’Europa, come evidenziano le indagini di Airbnb.

Nel Regno Unito, i giovani tra i 18 e i 34 anni sono stati truffati più di ogni altra fascia di età e più di un terzo (34%) non saprebbe a chi rivolgersi per chiedere aiuto qualora venisse truffato. In Spagna, la maggior parte dei Baby Boomer (60%), Gen X (55%) e Millennial (56%) utilizza una password diversa per ogni account online, mentre la percentuale scende fino alla metà (50%) se si considera la Gen Z.

Nei Paesi Bassi, quasi un terzo degli utenti in fascia 18-24 anni (31%) e tra i 25 e i 34 anni (33%) è disponibile a pagare le vacanze con un bonifico bancario, una modalità di pagamento meno sicura, rispetto ad appena il 14% dei 55-64enni e il 14% degli over 65. In Francia, quasi un quarto (23%) degli utenti utilizzerebbe un social network per pagare o prenotare un alloggio per le vacanze, un contesto nel quale i truffatori potrebbero prendere di mira le vittime con offerte troppo allettanti per essere vere.

Anche se l’opinione comune è che i Baby Boomer siano i più a rischio truffa, nella realtà i Millennial ammettono di essere disposti ad azzardare acquisti d’impulso se ciò comporta un risparmio in termini economici; le persone di questa fascia d’età, infatti, sono più propense a mettersi d’accordo al di fuori delle piattaforme di prenotazione affidabili, esponendosi in questo modo a un maggiore rischio che qualcosa vada storto. Infine, l’attitudine rilassata nei confronti dei social media che si frequentano ogni giorno può essere tra le cause che espongono i più giovani alle brutte sorprese.

Valentina Reino, Responsabile relazioni istituzionali di Airbnb Italia, ha dichiarato: “Ci troviamo nel pieno del periodo delle prenotazioni; questa iniziativa vuole aiutare le persone a capire quali siano i campanelli d’allarme da cogliere e le buone pratiche da adottare. Quando si tratta di prenotare su Airbnb, incoraggiamo i nostri ospiti a comunicare, prenotare e pagare solo sulla piattaforma, dove le transazioni sono sicure e possono contare anche su AirCover, il nostro programma assicurativo a tutela di host e ospiti. La grandissima parte dei tentativi di raggiro avviene infatti fuori dal nostro sito”.

“Negli ultimi anni si sta assistendo ad un costante aumento nel settore dei reati finanziari commessi online, solo nel 2023 la Polizia Postale ha trattato oltre 16mila casi, tra cui quelli legati alla prenotazione di case vacanza, pacchetti e titoli di viaggio. Sebbene la maggior parte delle truffe si realizzino al di fuori delle piattaforme di prenotazione di viaggi, anche in tale settore riscontriamo significative evidenze, specialmente in coincidenza dei periodi di punta per la pianificazione delle vacanze. Sono tipologie di raggiri che, con un’adeguata e costante opera di sensibilizzazione verso gli utenti, possono essere riconosciuti ed evitati, e in tale direzione è massimo l’impegno della Polizia Postale. Per tale motivo, apprezziamo e rinnoviamo la collaborazione con Airbnb nella prevenzione di tali reati” dichiara Massimo Bruno, Primo Dirigente della Polizia di Stato e Direttore della Divisione Financial Cybercrime del Servizio Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica.

 Questi i consigli per evitare le truffe online:

  1. Controllate l’indirizzo del sito web. Che si utilizzi un computer o uno smartphone, meglio verificare di stare prenotando attraverso la piattaforma ufficiale. La soluzione è utilizzare l’app Airbnb o andare direttamente sul sito web per assicurarsi di essere sul sito ufficiale (www.airbnb.it).
  2. Non cliccate su link sconosciuti. L’utilizzo rilassato dei social media può contribuire a esporre gli utenti al rischio di truffa. Se non si è sicuri che un messaggio o un post provengano da un’azienda riconosciuta, non condividere o interagire con essi e non cliccare su eventuali link presenti. Airbnb fornisce delle linee guida su come identificare un link o un’e-mail autentica della piattaforma.
  3. Diffidate di offerte troppo convenienti o richieste di caparra.Con il costo della vita che tende ad aumentare, molti consumatori sono a caccia di offerte vantaggiose; ma se un’offerta o un annuncio sembrano troppo belli per essere veri, potremmo essere di fronte a una truffa. In questo caso è consigliabile prendersi tutto il tempo necessario per esaminare i dettagli dell’annuncio e le recensioni esistenti, soprattutto se viene messa fretta per il pagamento.
  4. Non pagate mai con bonifico bancario.Si tratta di uno strumento di pagamento non consentito da Airbnb. Meglio utilizzare la carta di credito, che offre più tutele. Se si riceve la richiesta di pagare un viaggio tramite bonifico bancario, criptovalute o carte regalo, è molto probabile che si tratti di una truffa.
  5. Prenotate, pagate e comunicate solo sulla piattaforma. Alcuni utenti potrebbero essere attratti dalla proposta di trattare privatamente fuori dal portale per risparmiare. Tuttavia, questo non consente di usufruire delle garanzie Airbnb, che non riconosce i pagamenti effettuati dagli ospiti fino a 24 ore dopo il check-in, mentre AirCover per gli ospiti fornisce una protezione per alcune possibili evenienze.
  6. Controllate le recensioni. Leggere le opinioni di altri ospiti è utile per farsi un’idea più precisa prima di prenotare, controllando le valutazioni e le recensioni e leggendo attentamente la descrizione dell’annuncio. Inoltre è possibile porre domande all’host tramite la messaggistica sulla piattaforma prima di bloccare le date.
  7. Comunicate con l’host. A prenotazione effettuata, prima di mettersi in viaggio, è preferibile contattare l’host per prendere accordi sull’arrivo, e verificare eventuali necessità particolarmente importanti. In caso di mancanza di risposta, contattate subito il servizio clienti.
  8. Come segnalare un dubbio nel modo giusto.Su Airbnb, gli utenti possono segnalare messaggi controversi direttamente dalla messaggistica interna, mentre casi sospetti possono essere segnalati tramite una bandierina presente su ciascun annuncio. Se si è effettuato un pagamento fuori dal sito, è necessario contattare subito l’assistenza clienti che è a disposizione 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

Buone vacanze dalla Polizia di Stato e AirBnB.