In ricordo di Alessio Paternesi, Mazzoli: “La sua scomparsa riempie di tristezza”

VITERBO- La scomparsa di Alessio Paternesi riempie di tristezza. E’ stata una figura straordinaria che univa alla semplicità, all’umiltà e alla gentilezza una meravigliosa qualità artistica.
Molto legato alla sua terra, Paternesi è sempre stato presente nei momenti più importanti della nostra comunità e partecipava con le sue idee e la sua eleganza. Anzi, quando c’era Alessio Paternesi voleva dire che il momento era davvero importante.
La sua è la biografia di un grande artista che ha esposto le sue opere in molti dei luoghi più importanti del mondo ma nelle conversazioni con lui si percepiva soltanto la grande curiosità di capire, di sapere e di conoscere che lo animava. Era bello parlare con lui, ascoltare le sue parole pacate, gentili e forti. Parlava della vita concreta; delle cose che accadevano e del perché accadevano avendo sempre al centro la condizione umana in tutta la sua complessità emotiva, sentimentale, razionale, materiale. Nutriva un profondo rispetto per la politica e per le istituzioni.
Nel ricordo che in queste ore la RAI ha fatto di lui si segnala come tra le sue più recenti grandi mostre antologiche ci sia stata quella al Palazzo dei Papi di Viterbo per il suo 70° compleanno. Era il 2007, la Provincia di Viterbo celebrava i suoi 80 anni e, grazie al lavoro di Renzo Trappolini, allora Assessore provinciale alla Cultura, quell’anno di eventi fu aperto proprio dalla mostra di Alessio Paternesi (“Parentesi Paternesi”) e i 70 anni del Maestro diedero un contributo originale e splendido alle celebrazioni degli 80 anni dell’istituzione. E lui fu molto contento di unire una ricorrenza personale ad un evento istituzionale che si proponeva di raccontare la storia, la forza e la cultura del nostro territorio.
La morte di Alessio Paternesi ci toglie un po’ di luce necessaria a vedere bene le cose e ci lascia un po’ più soli. Nel suo ricordo e nella bellezza che ci ha donato ritroveremo la forza per superare questa tremenda sensazione di vuoto che proviamo adesso.
Alla moglie, alla figlia e alla sua famiglia giungano le più sincere condoglianze.




Alessandro Mazzoli tra gli autori del volume “Umanità smarrita. Imperialismo rieditato, capitalismo cannibale, lavoro povero”

“Umanità smarrita. Imperialismo rieditato, capitalismo cannibale, lavoro povero” è il volume a cura di Ferdinando Terranova (Collana “Agorà” edita da “Bibliotheka Edizioni”) presentato nei giorni scorsi ad Acquapendente nell’ambito di una rassegna di iniziative culturali promossa dall’Amministrazione comunale. Al suo interno, anche un contributo di Alessandro Mazzoli, già deputato della Repubblica, consigliere dell’ex ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando nonché presidente della Provincia di Viterbo, dal titolo “I diritti perduti. Dallo statuto dei diritti dei lavoratori al Jobs Act, alle politiche del lavoro della destra al potere”.

Lo scritto di Mazzoli propone una disamina delle riforme in materia di lavoro che parte dal secolo scorso e arriva ai giorni nostri. Se fino al 1970 è visibile e tangibile il percorso di affermazione dei diritti dei lavoratori, a partire dagli anni ’80 e poi ’90, l’avvento della flessibilità nel mondo produttivo, determina la progressiva erosione delle tutele conquistate. Ma la precarizzazione del lavoro non è stato un processo solo italiano. A livello globale la necessità di far fronte all’imprevedibilità del futuro, che prima era responsabilità primaria dell’impresa, è stata via via trasferita per intero sulle spalle dei lavoratori flessibili. È il singolo lavoratore flessibile e precario che non sa se lavorerà ancora tra qualche mese – scrive Mazzoli – a dover far fronte alla imprevedibilità del futuro”. Semmai il problema il problema italiano diventa più complesso perché negli ultimi trent’anni il nostro paese risulta il solo in Europa in cui la media dei salari è scesa e non è aumentata (-2,9%).

 

Il ragionamento continua: “La precarietà che pervade la vita degli individui sottrae diritti, fiacca le energie, limita le sacrosante aspirazioni alla realizzazione delle persone, impoverisce la società e logora la democrazia”. E non solo: “Senza la redistribuzione equa delle risorse e delle opportunità non sarà possibile riprendere un cammino di crescita reale. Senza il riconoscimento pieno dei diritti fondamentali delle donne e degli uomini le disparità presenti già in grande quantità possono essere foriere soltanto di nuovi fallimenti e di nuovi conflitti”.

Di fronte a questo quadro attuale, Mazzoli indica la strada da imboccare. “È necessario – sostiene – prevedere una misura strutturale di sostegno al reddito che assicuri un livello dignitoso di vita. Gli si dia il nome che si preferisce: Reddito di Inclusione, Reddito di Cittadinanza o quale altro. Il punto non sono i nomi ma la sostanza. Scelta che deve fare il paio con un sistema di ammortizzatori sociali di tipo universalistico, ovvero valido e applicabile a qualsiasi tipologia di contratto di lavoro confermando e implementando la riforma del gennaio 2022 avviata dal ministro Andrea Orlando”.

Quindi, la remunerazione. “Se si vuole la flessibilità, un’ora di lavoro non può essere pagata 2, 3, 4, 5 euro perché in questi casi la parola giusta è sfruttamento. Non è davvero più rinviabile – aggiunge Mazzoli – una iniziativa legislativa che punti ad inserire nel nostro ordinamento il “salario minimo”. L’Italia è il solo Paese europeo a non averlo”.

Questa impostazione sul salario minimo rende necessaria una ulteriore norma che punta a definire la rappresentatività delle organizzazioni sindacali e di quelle datoriali. Inoltre, il tema previdenziale. “La flessibilità ha effetti e conseguenze su tutti gli ambiti del welfare. In seguito alla riforma Fornero – continua Mazzoli – restano aperti ancora diversi problemi: è necessario introdurre elementi di flessibilità che possono venire incontro ad esigenze diverse da parte delle lavoratrici e dei lavoratori; così come è ormai maturo il tempo per definire una garanzia per i giovani che rischiano di arrivare all’impossibilità di andare in pensione, o di andarci con pensioni da miseria nel momento in cui le loro, con ogni probabilità, sono e saranno carriere lavorative discontinue; infine è necessario tenere conto della differenza di gravosità che alcuni lavori implicano”.

Infine, un’analisi sulle politiche del Governo Meloni “che ha imboccato e persegue un’altra strada. La loro cultura politica è estranea a questa visione che tiene insieme crescita economica e solidarietà. In discussione – conclude – c’è esattamente il modello che è stato edificato negli ultimi decenni che non garantisce più pace, libertà, uguaglianza e opportunità”.




Crisi energetica, Mazzoli: “Serve una rappresentanza territoriale in Parlamento”

VITERBO – “Il Paese merita risposte decisive e tempestive che permettano di affrontare l’innalzamento dei prezzi di energia e gas. Non è giusto che siano famiglie e imprese a pagare il prezzo di questa crisi”. Lo ha ribadito ieri Alessandro Mazzoli, candidato nel collegio uninominale del Senato Lazio 2-U01 per il Partito democratico, durante un incontro con Federlazio Viterbo.

“È stata l’occasione – spiega Mazzoli – per condividere con l’associazione che rappresenta le piccole e medie imprese locali, la gravità dell’impatto che il caro energia sta avendo sul sistema imprenditoriale territoriale e nazionale. Occorrono interventi urgenti a livello europeo e nazionale: la coalizione del centrosinistra sta assumendo impegni concreti, proponendo un tetto nazionale al prezzo del gas per 12 mesi a favore di imprese e famiglie, oltre che un lavoro tangibile in sede europea per la definizione di un tetto europeo al prezzo del gas”.

Tra le ricette del Pd anche “il raddoppio del credito d’imposta per compensare gli extra-costi delle imprese per gas ed elettricità e la realizzazione di un grande piano nazionale per il risparmio energetico con incentivi sugli investimenti per l’efficienza energetica e l’accelerazione della transizione ecologica”, ha aggiunto Mazzoli incontrando gli imprenditori.

Nella sua conclusione, il candidato dem ha sottolineato come “in questa fase particolare, c’è l’esigenza di avere una rappresentanza territoriale nel nuovo Parlamento che sarà eletto al fine di disegnare un futuro più equo e sostenibile per tutti. Il mio impegno – ha rimarcato Mazzoli – è quello raccogliere le richieste che vengono dal mondo produttivo e trasferirle in provvedimenti decisivi per la tenuta del Paese, del sistema imprenditoriale e dei livelli occupazionali”.




Trasporto della Macchina di Santa Rosa, il messaggio di Alessandro Mazzoli alla città

VITERBO – “Rivedere Gloria tra le vie della città corona il ritorno alla vita di tutti i viterbesi dopo due anni di pandemia”. Alessandro Mazzoli, candidato nel collegio uninominale del Senato Lazio 2-U01 per il Partito democratico, saluta così il trasporto della Macchina di Santa Rosa a cui assisterà all’interno della Provincia in qualità di ex presidente, incarico ricoperto dal 2005 al 2010.

“Ogni anno la vigilia di questo appuntamento – ricorda Mazzoli – è vissuta con grande emozione. Ma questa volta più che mai, dopo un’assenza così prolungata, la trepidazione è tanta: la città da settimane è in fibrillazione, ogni singolo viterbese si prepara al trasporto con passione e fede. Sono gli ingredienti che nei secoli hanno consentito di rinnovare una tradizione così antica, tratto fortissimo dell’identità cittadina, e di portarla sino ai nostri giorni più viva che mai, di padre in figlio. Un tesoro inestimabile che non a caso ha ottenuto il riconoscimento di patrimonio immateriale dell’Umanità da parte dell’Unesco”. Mazzoli, in veste di deputato del Pd nella legislatura 2013-2018, è stato il primo firmatario della proposta di legge che, poi approvata, ha equiparato il patrimonio immateriale dell’Unesco a quello materiale.

“Ringrazio i facchini il cui impegno, come sempre, rappresenta il cuore pulsante del Trasporto. Ma ringrazio anche – conclude Mazzoli – ogni singolo viterbese che in Santa Rosa vede il collante di una comunità capace di guardare al futuro con rinnovata speranza”.




Distretto di Civita Castellana, Mazzoli: “Servono risorse per ridurre i costi energetici”

CIVITA CASTELLANA ( Viterbo) – “Servono risorse vere adesso, da utilizzare per consentire alle aziende di proseguire la loro attività, piuttosto che intervenire più tardi con la cassa integrazione e con le imprese che hanno dovuto sospendere la loro attività. Le risorse pubbliche del Paese siano utilizzate rapidamente per salvaguardare la produzione e il lavoro”. Alessandro Mazzoli, candidato nel collegio uninominale del Senato Lazio 2-U01 per il Partito democratico, interviene sulla cassa integrazione che molte aziende del distretto industriale di Civita Castellana sono state costrette a richiedere per ammortizzare il contraccolpo creato dal caro energia.

“Molte industrie civitoniche, le stesse che hanno superato la pandemia, ora rischiano di entrare in crisi per i costi energetici lievitati alle stelle. Il prezzo del gas – sottolinea Mazzoli – attualmente incide in maniera devastante sulle spese di produzione, al punto da collocare i prodotti realizzati nel nostro distretto ampiamente fuori mercato. Una situazione che ha spinto diverse aziende a percorrere la via degli  ammortizzatori sociali in attesa di capire l’andamento dei prezzi. Sta di fatto, in termini di consumi energetici, le aziende del distretto sono passate dai 20 kilowattora durante gli anni della pandemia agli oltre 300 di questa settimana”.

La ricetta del Pd contro l’impennata dei costi, già illustrata da Mazzoli in occasione degli incontri avuti domenica con imprenditori e lavoratori a Civitavecchia, è chiara: introdurre un tetto al prezzo del gas; raddoppiare il credito d’imposta per le imprese, sia quelle energivore che le altre; tassare gli extra-profitti delle imprese energetiche; combattere senza remore la speculazione. “Servono risorse, stanziamenti straordinari per contenere il prezzo della bolletta di luce e gas. Lo dobbiamo alle imprese ma anche alle famiglie italiane”, conclude il candidato dem.




Elezioni politiche, Alessandro Mazzoli (Pd) nel Collegio Uninominale del Senato

VITERBO – “La Direzione Nazionale del PD mi ha indicato come candidato nel Collegio Uninominale del Senato (Lazio 2 – U01) che comprende le province di Viterbo e Rieti e la zona nord dell’Area Metropolitana di Roma Capitale (parte viola della cartina). Sono onorato di questa scelta e della fiducia che è stata riposta in me per una sfida difficile ma, proprio per questo, entusiasmante. Anche perché di sfide facili io non ne conosco. Ce la metterò tutta, e anche di più, per rappresentare i territori e le forze della coalizione in un momento in cui l’Italia decide il proprio futuro e gli italiani saranno chiamati ad una scelta. Si, una scelta netta, come dice il nostro Segretario, Enrico Letta. Perché non siamo affatto tutti uguali e non diciamo tutti le stesse cose. C’è la sinistra e c’è la destra. Ci sono i progressisti e ci sono i conservatori. La campagna elettorale lo chiarirà. Giorno dopo giorno. E noi la faremo tra le persone e con le persone, con passione e determinazione, con coraggio e umiltà. Per un Paese migliore e più giusto. #25settembre #elezionipolitiche2022

A comunicarlo Alessandro Mazzoli.




Elezioni, Pd: Alessandro Mazzoli candidato al Senato, fuori Panunzi

di REDAZIONE-

VITERBO- Candidati nelle liste elettorali del Pd: Alessandro Mazzoli al senato, mentre Enrico Panunzi  non si candida nemmeno. Alessandro Mazzoli, già deputato nella legislatura 2013-2018, è stato candidato nel collegio uninominale Lazio 1, che comprende i seguenti territori: province di Rieti e Viterbo, città metropolitana di Roma capitale, Allumiere, Anguillara Sabazia, Bracciano, Campagnano di Roma, Canale Monterano, Capena, Castelnuovo di Porto, Cerveteri, Civitavecchia, Civitella San Paolo, Fiano Romano, Filacciano, Formello, Ladispoli, Magliano Romano, Manziana, Mazzano Romano, Monteflavio, Montelibretti, Monterotondo, Montorio Romano, Moricone, Morlupo, Nazzano, Nerola, Palombara Sabina, Ponzano Romano, Riano, Rignano Flaminio, Sacrofano, Santa Marinella, Sant’Angelo Romano, Sant’Oreste, Tolfa, Torrita Tiberina, Trevignano Romano.

Resta fuori dalle liste elettorali, sia alla Camera che al Senato, il consigliere regionale Enrico Panunzi. Al suo posto il Pd ha preferito la parlamentare uscente Marianna Madia, anche se la segreteria provinciale aveva indicato Panunzi come numero uno del collegio. Con Madia figurano nella lista Nicola Santarelli di Fiano Romano e Letizia Carosella  di Rieti.

 




Alessandro Mazzoli: “Il mio appello al voto per Alessandra Troncarelli”

VITERBO- Riceviamo e pubblichiamo la dichiarazione di Alessandro Mazzoli, il suo appello al voto per Alessandra Troncarelli: “Il 12 giugno ho votato con convinzione Alessandra Troncarelli. La sua, e quella delle liste che l’hanno sostenuta, è stata una bella affermazione, per niente scontata. Quel risultato è un patrimonio importante di passione e generosità per la città di Viterbo ed ha consentito di superare bene il primo turno.
Il ballottaggio non è semplicemente il secondo tempo di una stessa partita. E’ un’altra partita. E va vissuto così, con la consapevolezza che si riparte da zero, che le scelte diventano più chiare e nette e che l’esito non è già scritto ma si decide in questi giorni.
Adesso si decide che città vogliamo essere. Anche perché dopo gli anni terribili della pandemia, e con la crisi economica che ne è seguita, le città sono i luoghi della ricostruzione del paese. Innanzitutto della ricostruzione delle comunità e quindi della capacità di programmare e costruire insieme il futuro.
Il punto non è solo la notevole quantità di risorse che abbiamo a disposizione grazie al PNRR e alla nuova programmazione europea 2021/2027, ma per quale idea di città intendiamo spenderle e spenderle bene.
Le proposte di Alessandra Troncarelli parlano di una città più efficiente e più inclusiva, pronta a cogliere le opportunità e le innovazioni senza lasciare indietro nessuno. E c’è da scommettere che sarà così perché Alessandra ha dimostrato sul campo di saper tradurre idee e progetti in realtà attraverso un lavoro di squadra all’interno delle amministrazioni di cui ha fatto parte e in rapporto sincero e leale con i cittadini. Attraverso di lei, e di tutti coloro che saranno eletti con lei, ci sarà un governo in grado di far ripartire Viterbo tenendola legata alle grandi iniziative nazionali ed europee per la ripresa economica e sociale.
Dall’altro lato le proposte di Chiara Frontini, per quanto possano apparire suggestive, non sempre fanno i conti con la realtà perchè sono più il risultato di un movimento di protesta contro la politica (ovviamente legittimo) piuttosto che un progetto di governo. E quando questo tipo di civismo si è affermato in altre città ha prodotto stasi amministrativa e isolamento. Non è un caso se nelle 84 pagine del programma non si faccia mai riferimento ad una qualche politica regionale, nazionale o europea. Viterbo sembra un’isola. So già la risposta. Mi si dirà: noi pensiamo a Viterbo e ai viterbesi. Ma non è così. Viterbo da sola può poco o nulla. E questo vale per tutte le città.
Allora la domanda è: possiamo rischiare veramente un altro periodo di incertezza e inattività amministrativa? Possiamo davvero rischiare in un momento come questo? Io penso di no. E per questo rivolgo un appello ai cittadini, alle forze politiche e civiche, in particolare del centrosinistra, per esserci e andare a votare domenica 26 giugno. Per offrire una prospettiva di futuro alla nostra città. Con Alessandra Troncarelli”.




Circolo PD Civita Castellana: “Aderiamo all’iniziativa dell’ANPI”

CIVITA CASTELLANA (Viterbo) – Riceviamo e pubblichiamo: “Aderiamo all’iniziativa promossa dall’ANPI di Civita Castellana dal titolo “Libertà per Gaza” che si svolgerà venerdì prossimo. Saremo presenti perché, dopo il cessate il fuoco avvenuto dopo due settimane di scontri e di violenze che hanno provocato distruzione, vittime innocenti e sofferenze, non si può abbandonare la questione palestinese.

Siamo di fronte ad una tregua che non garantisce una pace duratura, una pace che in realtà in quei territori non c’è mai stata. In 70 anni l’ONU ha approvato 700 risoluzioni e la comunità internazionale ha proposto 20 piani di pace. Nel frattempo però sono scoppiate 12 guerre. Finora l’azione diplomatica non ha garantito soluzioni efficaci di lungo periodo tra le due parti. Basta poco per far esplodere una nuova scintilla, non bisogna aspettare che si ricominci a combattere, la pace va costruita in tempi di relativa calma. Le ferite aperte da questi ultimi scontri, la violenza con cui il governo israeliano ha attaccato le popolazioni arabe in un momento simbolico come quello della fine del Ramadan e le divisioni tra i palestinesi rendono ancora più complessa una soluzione pacifica. Parteciperemo perché la condanna di Hamas e il riconoscimento legittimo del diritto di vivere di Israele, passa necessariamente dal riconoscere che tale diritto non può non essere rivendicato per il popolo palestinese che da anni subisce violenze, provocazioni, discriminazioni ed espropriazioni. La soluzione storica di una convivenza pacifica di Due Popoli e Due Stati si è via via indebolita perché non si è stati capaci di costruirla e ciò ha provocato il rafforzamento delle forze nazionaliste e dell’ultradestra in Israele e il rafforzamento di Hamas nei territori palestinesi.
L’assenza di soluzioni ha dato forza agli estremismi. Oggi è necessario chiedere che l’Italia, l’Europa e la comunità internazionale non lascino passare altro tempo in una terra pronta nuovamente ad esplodere. Chiediamo che il popolo palestinese non sia lasciato solo. Un popolo che anche questa volta paga un prezzo altissimo in termini di vite con 250 vittime di cui 66 bambini. Non si può lasciare che continui l’occupazione e non si può rinunciare a manifestare il legittimo diritto che i palestinesi hanno di vivere nelle proprie terre. Non c’è speranza di pace se non si agisce in fretta e non si sostengono iniziative che mirino al riconoscimento reciproco del diritto di Israele ad esistere e del diritto del popolo palestinese ad avere una patria”.

Il Commissario Circolo PD: Alessandro Mazzoli
Il Gruppo consiliare PD: Simone Brunelli, Nicoletta Tomei, Domenico Cancilla




Scomparsa Marcello Polacchi, il cordoglio di Alessandro Mazzoli (Pd)

CIVITA CASTELLANA ( Viterbo) – Riceviamo da Alessandro Mazzoli (Pd) e pubblichiamo: “Ci ha lasciato Marcello Polacchi, figura autorevole e prestigiosa della politica viterbese e del mondo forense.

Avvocato stimato e dirigente del Partito Comunista Italiano, Polacchi ha ricoperto il ruolo di Presidente della Provincia di Viterbo sul finire degli anni 70, in un passaggio cruciale della vita del Paese, nel pieno di cambiamenti tumultuosi e drammatici.

E’ stato un uomo di grande cultura e di straordinaria umanità. Ha sempre avuto una particolare predilezione per il mondo giovanile e per chi, come me, appartiene ad una generazione diversa dalla sua, ma ha sempre coltivato la passione per la politica, ascoltarlo era un’esperienza estremamente interessante ed istruttiva. Il garbo e la gentilezza dei modi con la serietà e la profondità degli argomenti che affrontava erano un tutt’uno che coinvolgeva e ti faceva sentire parte di una storia e di una comunità.

Per coloro che si sono misurati con l’impegno di governo della Provincia di Viterbo il suo nome risuonava e risuona spesso come riferimento e protagonista di una stagione di crescita e di rafforzamento dell’Ente cui hanno corrisposto nuove opportunità per la città e per il territorio come l’impulso per l’Università, il Centro di Catalogazione e il Centro di Restauro.

La sua scomparsa è una perdita dolorosa. Anche per questo il suo esempio è e resterà presente in noi.

Ai figli e ai nipoti le più sincere condoglianze”.




Circolo PD di Civita Castellana: “Il Comune colga le opportunità messe in campo dalla Regione”

CIVITA CASTELLANA (Viterbo) – Riceviamo e pubblichiamo:”Pochi giorni fa la Regione Lazio ha pubblicato un bando con una dotazione economica di 3,5 milioni di euro con l’obiettivo di finanziare opere di infrastrutturazione di aree per insediamenti artigianali e industriali.
La misura punta a favorire il riequilibrio economico e territoriale, con particolare riferimento ad interventi di aiuto e sostegno all’economia nell’attuale emergenza per rispondere ai problemi occupazionali e a quelli del depauperamento demografico, sociale e territoriale.
Possono presentare domanda di concessione del contributo i Comuni, i consorzi di Comuni e i consorzi per le aree di sviluppo industriale.
Le risorse stanziate sono così ripartite: 1.750.000 euro per il 2021 e 1.750.000 euro per il 2022.
Si tratta di un’opportunità per il Distretto industriale di Civita Castellana che va assolutamente colta.
E’ indispensabile che il Comune si attivi immediatamente coinvolgendo le forze politiche, le organizzazioni di categoria e i sindacati per costruire un confronto che, in tempi brevi, porti alla presentazione delle domande entro i termini previsti, cioè entro il 10 Febbraio 2021 alle ore 12.
Il Partito Democratico non farà mancare il proprio contributo nell’ambito di questo confronto con idee e proposte che aiutino il sistema produttivo locale sia sul lato della dotazione infrastrutturale che su quello dell’efficienza e del decoro dell’area industriale.
Ci auguriamo, in questa circostanza, di trovare la necessaria attenzione da parte dell’Amministrazione comunale, e non l’ennesima sottovalutazione”.

Il Commissario Circolo PD Civita Castellana: Alessandro Mazzoli
Il Gruppo PD in Consiglio Comunale: Simone Brunelli, Nicoletta Tomei, Domenico Cancilla




Civita Castella, Pd: “Il comune colga le opportunità messe in campo dalla Regione”

CIVITA CASTELLANA ( Viterbo) – Riceviamo dal Commissario Circolo PD Civita Castellana Alessandro Mazzoli, dal gruppo PD in consiglio comunale, Simone Brunelli, Nicoletta Tomei, Domenico Cancilla e pubblichiamo: “Pochi giorni fa la Regione Lazio ha pubblicato un bando con una dotazione economica di 3,5 milioni di euro con l’obiettivo di finanziare opere di infrastrutturazione di aree per insediamenti artigianali e industriali.

La misura punta a favorire il riequilibrio economico e territoriale, con particolare riferimento ad interventi di aiuto e sostegno all’economia nell’attuale emergenza per rispondere ai problemi occupazionali e a quelli del depauperamento demografico, sociale e territoriale.

Possono presentare domanda di concessione del contributo i Comuni, i consorzi di Comuni e i consorzi per le aree di sviluppo industriale.

Le risorse stanziate sono così ripartite: 1.750.000 euro per il 2021 e 1.750.000 euro per il 2022.

Si tratta di un’opportunità per il Distretto industriale di Civita Castellana che va assolutamente colta.

E’ indispensabile che il Comune si attivi immediatamente coinvolgendo le forze politiche, le organizzazioni di categoria e i sindacati per costruire un confronto che, in tempi brevi, porti alla presentazione delle domande entro i termini previsti, cioè entro il 10 Febbraio 2021 alle ore 12.

Il Partito Democratico non farà mancare il proprio contributo nell’ambito di questo confronto con idee e proposte che aiutino il sistema produttivo locale sia sul lato della dotazione infrastrutturale che su quello dell’efficienza e del decoro dell’area industriale.

Ci auguriamo, in questa circostanza, di trovare la necessaria attenzione da parte dell’Amministrazione comunale, e non l’ennesima sottovalutazione”.