E’ deceduta Danka Paternesi Schroder, vedova di Alessio Paternesi

VITERBO- Danka Paternesi Schroder ci ha lasciati questa notte. I funerali si terranno lunedì 30 alle ore 11 presso la chiesa di S.Maria delle Farine.

Danka era la vedova di Alessio Paternesi.




A Civita Castellana “Lezioni d’arte”, in memoria del maestro Alessio Paternesi

CIVITA CASTELLANA ( Viterbo) – A poco più di un anno dalla sua scomparsa, il Comune di Civita castellana celebra il ricordo di Alessio Paternesi, con una serie di iniziative per onorare la memoria del grande artista di fama internazionale venuto a mancare nel 2023. L’amministrazione comunale civitonica, infatti, ha partecipato al bando della Regione Lazio e ha ottenuto un finanziamento per realizzare eventi e celebrazioni a carattere culturale volti a stimolare, in particolar, l’interesse per l’opera del grande artista.

“Per l’occasione abbiamo pensato di riproporre, nei locali del prestigioso Forte Sangallo, il progetto ‘Lezioni d’arte’, iniziativa nata nel 2022 a cui partecipò lo stesso maestro Paternesi – spiega Giovanna Fortuna, assessore alla Cultura -. Due anni fa, infatti, l’artista fu molto lieto di confrontarsi con gli studenti delle scuole superiori civitoniche: in quella sede Paternesi raccontò la sua vita e la sua arte, connesse ed imprescindibili, davanti a una platea gremita di docenti, alunni e cittadini interessati, tutti entusiasti e rapiti dalle parole del maestro”.

“Paternesi – continua l’assessore Fortuna – è stato anche preziosa guida in un percorso descrittivo di cinque dei suoi quadri inediti ispirati alla Divina Commedia, alle donne e ai bambini ucraini e agli agenti di polizia nel periodo del Covid. Tutte opere facenti parte di un progetto caro al maestro, ideato insieme agli amici di una vita Felice Orlandini e Beniamino Mechelli”.

Nel corso del 2024, Civita Castellana ha già avuto modo di celebrare Paternesi. A febbraio scorso, infatti, si è tenuto l’evento “Lezioni di arte: Colori per  Alessio – gli studenti ricordano il maestro”, con cui gli alunni degli istituti superiori cittadini gli hanno reso omaggio, a pochi mesi dalla sua scomparsa, attraverso elaborati artistici e testuali.

“Anche in questo autunno riproponiamo le ‘Lezioni d’arte’ al maestro tanto care – aggiunge il sindaco Luca Giampieri -, stavolta facendo riferimento al patrimonio identitario dell’artista, che affonda le sue radici nella città che gli aveva dato i natali e dove riposano le sue spoglie. Un atto doveroso da parte di tutta la comunità di Civita Castellana, che il maestro ha portato con le sue opere sui palcoscenici più importanti del mondo. Sarò sempre fiero e orgoglioso di essere stato il sindaco che gli ha conferito la cittadinanza onoraria, come segno di rispetto e ammirazione verso il suo immenso talento”.

Questo il programma degli eventi dedicati a Paternesi che si svolgeranno nei prossimi giorni:

  • venerdì 15 novembre 2024 alle ore 11 nella sala conferenze l Forte Sangallo: “Lezioni d’arte” – Terza edizione;
  • dal 16 novembre all’8 dicembre 2024 esposizione, presso il Forte Sangallo, di opere in ceramica dell’artista, dal titolo “L’artista e la sua città”. Prevista anche la proiezione del video del primo incontro del maestro con gli studenti. Gli spazi del cortile maggiore del Forte Sangallo saranno successivamente messi a disposizione degli studenti, soprattutto quelli del liceo artistico, per produrre sul posto dipinti ed elaborati ispirandosi all’arte di Paternesi;
  • dal 10 al 31 dicembre 2024 la mostra “L’artista e la sua città” proseguirà presso la sede del museo della ceramica “Casimiro Marcantoni”.

Si ringraziano per la partecipazione agli eventi celebrativi del maestro Paternesi il museo del Forte Sangallo; il museo della ceramica Casimiro Marcantoni e la Siat; gli istituti superiori Midossi e Colasanti.




Viterbo esclusa dal bando dedicato ad Alessio Paternesi: una mancata celebrazione del maestro

di REDAZIONE-

VITERBO- Nel primo anniversario dalla scomparsa dell’artista Alessio Paternesi, il Comune di Viterbo è stato escluso dal bando regionale che intendeva finanziare progetti di celebrazione della sua figura. Il maestro, morto il 18 agosto 2023 all’età di 86 anni, è ricordato per le sue opere scultoree e pittoriche, tra cui la celebre statua dei facchini in piazza della Repubblica a Viterbo. Nonostante il legame profondo tra Paternesi e la città, il Comune di Viterbo non ha ottenuto fondi per organizzare un evento in sua memoria.

Il bando della Regione Lazio, pensato per incentivare manifestazioni culturali sulla Tuscia, prevedeva un massimo di 25mila euro per ogni progetto approvato. Viterbo non ha rispettato l’articolo 4 dell’avviso, venendo quindi esclusa dai benefici economici. Al contrario, altri comuni della Tuscia hanno presentato progetti vincenti: Bolsena ha ricevuto 25mila euro, Civita Castellana, città natale di Paternesi, ha ottenuto 7.500 euro, Monte San Biagio ha ricevuto 6.000 euro, e Sutri 11.000 euro. Questi comuni organizzeranno eventi entro fine anno per omaggiare l’artista. L’amministrazione di Viterbo, guidata dalla sindaca Frontini, ha promesso di provvedere autonomamente a un’iniziativa nelle prossime settimane per commemorare il maestro. Resta però il rammarico per un’occasione persa che avrebbe potuto rafforzare il legame tra Viterbo e uno dei suoi più grandi rappresentanti artistici.




28 ottobre 1937: nasce a Civita Castellana lo scultore e pittore Alessio Paternesi

di ANNA MARIA STEFANINI-

VITERBO- Dalla provincia al mondo; nato il 28 ottobre di 87 anni fa a Civita Castellana e mancato il 18 agosto dello scorso anno, è proprio dalla terra dei Falisci che Alessio Paternesi inizia il suo pedinamento lungo la sintassi della forma.
Le biografie non sono ricche di dettagli e sorprende la parabola accelerata di Paternesi verso i luoghi dell’arte contemporanea: appena 22-enne rientra nella rosa degli artisti della VIII Quadriennale di Roma, cugina della Biennale di Venezia ma espressamente dedicata all’arte contemporanea italiana, oggi partecipata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MIBAC), dalla Regione Lazio e dal Comune di Roma.
Parteciperà all’importante appuntamento romano in altre tre edizioni.
Nel 1962, all’età di 25 anni, realizza la sua prima “personale” alla galleria “La Pantera” di Lucca.
Da quel momento le coordinate della sua intensa attività artistica sono due: il mondo e il territorio. Espone negli Stati Uniti e in diversi paesi europei ma numerosi sono anche i suoi interventi nella provincia di Viterbo, specialmente negli anni ‘90. Nel ’95 Paternesi realizza il monumento ai facchini di Santa Rosa di piazza della Repubblica; nel ’98 il monumento in bronzo dedicato ai caduti della seconda guerra mondiale di piazza del sacrario di Viterbo. Sei anni dopo, a Friburgo, importante centro della Germania sud-occidentale, vicina al confine francese, viene inaugurata l’opera in bronzo “Lupa Capitolina”, realizzata in collaborazione con la “Società Dante Alighieri”, in occasione dell’apertura di una nuova via dedicata alla Città di Roma.
Nel 2007, a Bagnoregio, realizza la scultura in bronzo dedicata allo scrittore Bonaventura Tecchi insieme alla riqualificazione della celebre piazzetta-gioiello dalla quale si accede al ponte che, scavalcando un ramo della Valle dei Calanchi, collega la “Città che muore” al resto del mondo.
Nello stesso anno, nel mese di ottobre, la Provincia di Viterbo, in coincidenza della duplice ricorrenza degli 80 anni dell’ente locale e dei 70 dell’artista, gli dedica “Parentesi Paternesi: anagramma della vita di un Artista”, una grande mostra allestita nel Palazzo dei Papi.
Nel 2013 a Viterbo viene presentato “Dalla terra alla forma”, un volume interamente dedicato alle opere in ceramica di Paternesi; quattro anni dopo, nella natia Civita Castellana, viene inaugurata la “Fontana delle acque vergini”, opera commissionata all’artista dal comune e, a Viterbo, una mostra antologica a Palazzo dei Priori in occasione del suo 80° compleanno.
Mentre tutto questo andava in scena in provincia di Viterbo il comune di Roma, nel 2005, gli commissiona il “Monumento in ricordo della Liberazione di Roma” in Piazza Venezia, davanti all’Altare della Patria (inaugurato nel 2006) e, su un’idea del pittore surrealista e architetto cileno Roberto Sebastiàn Matta Echaurren, amico personale di Paternesi, allestisce la mostra itinerante “Indovina la Commedia”, formata da una serie di dipinti ispirati al capolavoro dantesco.
Sul piano stilistico la pittura di Paternesi consegna all’interpretazione dell’occhio umano figure tratte da un’umanità distante, talvolta slavate, spesso nude e dotate di espressioni assenti, quasi sempre in gruppo, fermate in muti gesti primari, come ballerini o attori prima della performance, descritte con coloriture trattenute, spesso emergenti da uno sfondo vegetale riccamente ricamato. L’effetto è quello di stimolare, nell’osservatore, stati sensoriali della coscienza.
Nelle sculture Paternesi mantiene una figurazione trattenuta su forme primarie e investe molto su solidità, consistenza, gravità e plasticità della materia prima.

“La tua pittura ha l’odore della terra sa di creta e di fango, di rugiada all’alba
d’ocre dorate, rossi cupi e silenzi sereni che riposano già in un cavallo, un gatto,
una ragazza nuda”. Rafael Alberti; Roma settembre 1975




Civita Castellana rende omaggio al maestro Paternesi intitolandogli lo spazio di Forte Sangallo

di REDAZIONE-

CIVITA CASTELLANA (Viterbo)- Civita Castellana renderà omaggio al maestro Alessio Paternesi, a un anno dalla sua scomparsa, intitolandogli lo spazio antistante il Forte Sangallo. L’artista, originario della città e noto pittore e scultore, ha lasciato un’importante eredità culturale, tra cui la famosa Fontana delle Acque Vergini, donata alla sua città natale.

Per commemorare Paternesi, l’amministrazione comunale ha organizzato l’iniziativa “Lezioni di arte: Alessio Paternesi, patrimonio identitario: l’artista e la sua città”. Questo progetto, che riprende un’idea avviata nel 2022, coinvolgerà le scuole del territorio in varie attività artistiche e didattiche. Il programma prevede una serie di appuntamenti, tra cui l’inaugurazione, l’8 novembre, di una mostra di ceramiche e dipinti dell’artista al Forte Sangallo, intitolata “L’artista e la sua città”.

Nei mesi di novembre e dicembre, gli studenti delle scuole Colasanti e Midossi presenteranno elaborati artistici e multimediali ispirati all’opera di Paternesi, mentre gli alunni delle scuole XXV Aprile e Dante Alighieri realizzeranno progetti artistici e ceramici presso il laboratorio allestito al Museo della ceramica Marcantoni.

Il 5 dicembre, durante una cerimonia ufficiale, lo spazio davanti al Forte Sangallo sarà intitolato a Paternesi e verrà installata permanentemente un’opera dell’artista, creando un collegamento simbolico con la sua scultura “Vergine delle Acque”, già collocata nel giardino pubblico vicino al Forte.




“Ti accolgo nel cuore” una passeggiata nei giardini di Alessio Paternesi

di MARIELLA ZADRO-

VITERBO- Alessio Paternesi era un artista che ha spesso rappresentato l’essere umano al centro della natura. In particolare nella mostra inaugurata oggi, presso la sala delle Monofore dell’Università della Tuscia in Via S. Maria in Gradi a Viterbo, sono esposti cinquant’anni di viaggi fisici e metafisici.

In mostra trenta opere che appartengono a due cicli pittorici: uno seguente all’altro; il primo “I Giardini Incantati” che raccoglie le opere degli anni ’80 e il secondo “I Giardini di Piero “degli anni ’90.
Giardini labirinti che pian piano si popolano di persone.

“Alessio è stato un punto di riferimento, ha sottolineato il rettore dell’Unitus Stefano Ubertini, per il nostro territorio. Lo dimostra pienamente la mostra che andiamo oggi ad inaugurare e per ricordarlo abbiamo ideato una borsa di studio, aperta a tutte le facoltà e verrà erogata ogni anno, cofinanziata con il contributo della fondazione Carivit. Un ringraziamento alla figlia Monica ed alla moglie di Alessio, Danka, che hanno permesso la realizzazione di questa giornata”.

In particolare, ha rivolto un ringraziamento al gruppo di lavoro composto dalla Prof.ssa Sonia Maria Melchiorre, Marina Fracasso produzione e organizzazione, per il progetto di allestimento, Marina Fracasso e Jurji Filieri, Federica Giuliani per il progetto grafico, per la comunicazione Beniamino Mechelli e Monica Paternesi.

“Abbiamo lavorato molto per arrivare alla presentazione di questa mostra, ha spiegato Melchiorre, senza tralasciare nessun aspetto artistico di Paternesi”.
Infatti è stata organizzata una breve pubblicazione curata dalla professoressa che ripercorre i “viaggi” dell’artista non solo artistici, ma anche di vita vissuta.

Al taglio del nastro oltre alla famiglia del maestro Paternesi, diverse autorità: l’assessore alla cultura per l’amministrazione comunale Alfonso Antoniozzi, il vicepresidente del consiglio regionale Enrico Panunzi, Daniele Sabatini consigliere regionale, il consigliere Enit Sandro Pappalardo, il consigliere provinciale Maurizio Palozzi, la consigliera di Sutri Claudia Mercuri e il console Vincenzo Ciniti.
Luigi Pasqualetti, presidente fondazione Carivit, ha ricordato il professore Paternesi che è stato suo insegnante alle scuole medie, per la disponibilità nei confronti dei “poco dotati” per il disegno.
Si è unito ai saluti l’assessore Antoniozzi che ha ribadito il valore dell’artista che, anche dopo la sua scomparsa, rimane testimonianza con le opere.
La mostra sarà visitabile fino al 31 maggio 2024 nei giorni di lunedì al venerdì dalle ore 08,00 alle ore 20,00.

 






Un premio di laurea e una mostra dedicati ad Alessio Paternesi

VITERBO – Doppio appuntamento a Viterbo presso la sede dell’Università degli Studi della Tuscia in nome di Alessio Paternesi (1937-2023), il pittore e scultore originario di Civita Castellana che ha conquistato un posto di rilievo nel panorama dell’arte figurativa italiana del Dopoguerra.

Giovedì 21 marzo 2024 nel complesso di Santa Maria in Gradi (ore 17.00), dopo i saluti istituzionali, sarà presentato il Premio Maestro Alessio Paternesi. A seguire è in programma l’inaugurazione della mostra “Ti accolgo nel cuore. Una passeggiata nei giardini di Alessio Paternesi”.

Il premio di laurea intitolato a Paternesi è il primo del genere aperto a tutta la comunità studentesca dell’Università della Tuscia. È stato istituito subito dopo la morte di Paternesi, avvenuta il 18 agosto 2023, per volontà del rettore Stefano Ubertini ed è cofinanziato dall’ateneo viterbese e dalla Fondazione Carivit, presieduta da Luigi Pasqualetti. Il premio sarà assegnato ogni anno da una commissione composta da docenti Unitus e da rappresentanti della Fondazione Carivit.

Al termine della presentazione del premio, il taglio del nastro dell’esposizione che raccoglie una selezione di opere appartenenti ai due dei cicli pittorici più celebri dell’artista: “I giardini incantati” e “I giardini di Piero”. Un’immersione nella natura rigogliosa, superba, benigna, che accoglie e protegge tutti i viventi. Artista etrusco ed europeo al tempo stesso, Paternesi ha tentato di riportare l’essere umano al centro della natura, una natura metafisica e spirituale mai penetrabile fino in fondo, con opere in cui i colori e i materiali sono fortemente impregnati delle sue radici

La mostra, che rientra nelle iniziative collegate al 45° anniversario dell’istituzione dell’Università degli Studi della Tuscia, è allestita nella Sala delle Monofore del Complesso di Santa Maria in Gradi e resterà aperta fino al 31 maggio 2024. È a cura della professoressa Sonia Maria Melchiorre, con produzione e organizzazione di Marina Fracasso che, insieme a Jurji Filieri, si è occupata anche dell’allestimento. Progetto grafico di Federica Giuliani.




All’Unitus la mostra “Ti accolgo nel cuore”, opere del Maestro Alessio Paternesi

di MARIA ANTONIETTA GERMANO
VITERBO – Giovedì 21 marzo, alle ore 17:00, l’Università degli Studi della Tuscia, nell’ambito dei festeggiamenti dei suoi 45 anni, accoglie in ateneo la straordinaria mostra di alcune opere del compianto Maestro Alessio Paternesi dal titolo “Ti accolgo nel cuore”, dipinti che ricordano i ‘giardini’ amati dall’artista viterbese. All’inaugurazione interverrà il magnifico rettore Stefano Ubertini.
Unitus- Giovedì 21 marzo, ore 17:00 – Complesso di S.Maria in Gradi, n.4 – Sala delle Monofore




Inaugurazione a Sutri della mostra antologia di Alessio Paternesi

SUTRI (Viterbo)- Alessio Paternesi: di terra, di luce, di aria. Antologica. Oltre cento opere tra dipinti e sculture per una grande mostra celebrativa su Alessio Paternesi, tra i più celebrati artisti del panorama dell’arte italiana e orgoglio della Tuscia viterbese, a un anno dalla sua scomparsa.

Inaugurazione di “Alessio Paternesi: di terra, di luce, di aria. Antologica“ sabato 9 marzo ore 17:00, Museo di Palazzo Doebbing (Sutri).

Oltre cento opere tra dipinti e sculture per una grande mostra celebrativa su Alessio Paternesi, tra i più celebrati artisti del panorama dell’arte italiana e orgoglio della Tuscia viterbese, a un anno dalla sua scomparsa. Il museo del Palazzo Doebbing torna a occupare uno spazio importante nel panorama dell’arte con questa Antologica dedicata al maestro di Civita Castellana, amico di Sebastian Matta: “Alessio Paternesi: di terra, di luce, di aria. Antologica“, dal 9 marzo al 3 novembre 2024.

La mostra nasce dal desiderio di mettere in dialogo i profondi legami che uniscono l’opera di Alessio Paternesi alla terra di Tuscia, luogo dei suoi natali dove, dopo aver lungamente peregrinato per il mondo, il maestro era tornato a vivere quasi come in una culla filiale, spiega il direttore del Museo di Palazzo Doebbing Pietro Paolo Lateano.

Di questi luoghi, così ricchi di cultura antica, le creazioni contemporanee dell’artista sono permeate e profondamente riconoscibili. Paternesi ha usato con grande abilità tutte le tecniche artistiche ad iniziare dalla materia plastica, la terra delle crete di Tuscia, declinando i suoi modelli nelle forme apparentemente semplici, ma infinitamente cariche di espressività, delle erme o dei bronzetti. Si coglie nella sterminata produzione di Paternesi una ricerca continua verso la perfezione, anelito di immortalità e profondo attaccamento alla realtà terrena. Le sue opere sono la dimostrazione di una pluralità di stili e tecniche pienamente padroneggiate che troviamo solo in Picasso. In “Di terra, di luce, di aria” per la prima volta si espone tutto il paradigma creativo del maestro, con creazioni che vanno dalla grafica alla scultura in argilla o in bronzo, dagli altorilievi fino alla pittura ad olio ed acrilico. Opere di dimensioni variegate, a testimonianza di una scacchiera compositiva che accosta tutti gli assiomi figurativi di cui Paternesi dispone.

La mostra Di terra, di luce, di aria si completa con due opere eccezionali, ad oggi inedite, che Alessio Paternesi ha donato negli anni settanta del secolo scorso a Sutri. Le due opere saranno conservate nell’auditorium del museo di Palazzo Doebbing che, in occasione di questa Antologica, verrà intitolato al maestro. I lavori di Paternesi, ricchi di atmosfera, struggenti, dove l’intensa vibrazione cromatica tanto somiglia ai nostri paesaggi sutrini, sono opere di rara poesia che coniugano l’elegante raffinatezza di una narrazione con un solido virtuosismo tecnico, dichiara il sindaco di Sutri Matteo Amori.

Trasparenze, velature, forti sovrapposizioni, tracciano un racconto di una storia d’amore con il luogo, con magiche foreste inghiottite dalla nitidezza di una tavolozza coloristica di pigmenti puri. Le infinite gradazioni di verde dei suoi “Giardini incantati”, le sculture, la grafica, tutte esposte per la prima volta insieme in questa Antologica, sono la testimonianza di un ritrovamento, di un riconoscimento di territori già abitati, di paesaggi familiari. Il colore, la materia declinate in tutte le forme, concorrono a produrre un nuovo capitolo nella millenaria storia di Sutri, complessa e poetica come quella di Paternesi. Paternesi è figlio della Tuscia e le sue opere vogliamo restino a paradigma del lavoro e dell’affetto vicendevole che nutriva per Sutri e che tutti i Sutrini tributano alla sua figura di uomo e di artista. Per il pubblico specializzato o per semplici appassionati, la mostra è un’occasione imperdibile.

La mostra Alessio Paternesi: di terra, di luce, di aria. Antologica, ideata da Claudia Mercuri, consigliere alla Cultura del Comune di Sutri, e organizzata da Archeoares con il patrocinio della Regione Lazio, della Provincia di Viterbo, della Camera di Commercio di Rieti e Viterbo e del Comune di Civita Castellana, sarà inaugurata sabato 9 marzo, alle ore 17:00; resterà visitabile dal giovedì alla domenica, dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00, fino a domenica 3 novembre 2024.

Sezione permanente del Museo
La collezione permanente del museo di Palazzo Doebbing è suddivisa in aree tematiche. Una è dedicata all’arte antica e ospita manufatti di epoca romana tra i quali particolarmente rilevante è l’Efebo del I secolo d.C., a testimonianza della millenaria identità sutrina. E’ presente anche una sezione dedicata all’arte sacra che conserva e valorizza una preziosa selezione di opere del tesoro della Cattedrale. In ultimo la galleria d’arte con tele e tavole provenienti da differenti edifici della Diocesi di Civita Castellana, tra le quali spiccano capolavori di maestri come Antoniazzo Romano, Sano di Pietro e Antonio da Viterbo. Il museo ospita durante l’anno numerose mostre sempre incluse all’interno del ticket di ingresso senza sovrapprezzi.




Sutri, a Palazzo Doebbing la mostra “Alessio Paternesi: di terra, di luce, di aria. Antologica”

SUTRI ( Viterbo) – Oltre cento opere tra dipinti e sculture per una grande mostra celebrativa su Alessio Paternesi, tra i più celebrati artisti del panorama dell’arte italiana e orgoglio della Tuscia viterbese, a un anno dalla sua scomparsa.

Il museo del Palazzo Doebbing torna a occupare uno spazio importante nel panorama dell’arte con questa Antologica dedicata al maestro di Civita Castellana, amico di Sebastian Matta: “Alessio Paternesi: di terra, di luce, di aria. Antologica”, dal 9 marzo al 3 novembre.

“La mostra nasce dal desiderio di mettere in dialogo i profondi legami che uniscono l’opera di Alessio Paternesi alla terra di Tuscia, luogo dei suoi natali dove, dopo aver lungamente peregrinato

per il mondo, il maestro era tornato a vivere quasi come in una culla filiale”, spiega il direttore del Museo di Palazzo Doebbing Pietro Paolo Lateano. “Di questi luoghi, così ricchi di cultura antica, le creazioni contemporanee dell’artista sono permeate e profondamente riconoscibili.

Paternesi ha usato con grande abilità tutte le tecniche artistiche ad iniziare dalla materia plastica, la terra delle crete di Tuscia, declinando i suoi modelli nelle forme apparentemente semplici, ma infinitamente cariche di espressività, delle erme o dei bronzetti.

Si coglie nella sterminata produzione di Paternesi una ricerca continua verso la perfezione, anelito di immortalità e profondo attaccamento alla realtà terrena. Le sue opere sono la dimostrazione di una pluralità di stili e tecniche pienamente padroneggiate che troviamo solo in Picasso.

In “Di terra, di luce, di aria” per la prima volta si espone tutto il paradigma creativo del maestro, con creazioni che vanno dalla grafica alla scultura in argilla o in bronzo, dagli altorilievi fino alla pittura ad olio ed acrilico. Opere di dimensioni variegate, a testimonianza di una scacchiera compositiva che accosta tutti gli assiomi figurativi di cui Paternesi dispone.”

La mostra “Di terra, di luce, di aria” si completa con due opere eccezionali, ad oggi inedite, che Alessio Paternesi ha donato negli anni settanta del secolo scorso a Sutri.

Le due opere saranno conservate nell’auditorium del museo di Palazzo Doebbing che, in occasione di questa Antologica, verrà intitolato al maestro.

“I lavori di Paternesi, ricchi di atmosfera, struggenti, dove l’intensa vibrazione cromatica tanto somiglia ai nostri paesaggi sutrini, sono opere di rara poesia che coniugano l’elegante raffinatezza di una narrazione con un solido virtuosismo tecnico”, dichiara il sindaco di Sutri Matteo Amori.

“Trasparenze, velature, forti sovrapposizioni, tracciano un racconto di una storia d’amore con il luogo, con magiche foreste inghiottite dalla nitidezza di una tavolozza coloristica di pigmenti puri.

Le infinite gradazioni di verde dei suoi “Giardini incantati”, le sculture, la grafica, tutte esposte per la prima volta insieme in questa Antologica, sono la testimonianza di un ritrovamento, di un riconoscimento di territori già abitati, di paesaggi familiari.

Il colore, la materia declinate in tutte le forme, concorrono a produrre un nuovo capitolo nella millenaria storia di Sutri, complessa e poetica come quella di Paternesi.

Paternesi è figlio della Tuscia e le sue opere vogliamo restino a paradigma del lavoro e dell’affetto vicendevole che nutriva per Sutri e che tutti i Sutrini tributano alla sua figura di uomo e di artista.

Per il pubblico specializzato o per semplici appassionati, la mostra è un’occasione imperdibile.”

La mostra “Alessio Paternesi: di terra, di luce, di aria. Antologica”, ideata da Claudia Mercuri, consigliere alla Cultura del Comune di Sutri, e organizzata da Archeoares con il patrocinio della Regione Lazio, della Provincia di Viterbo, della Camera di Commercio di Rieti e Viterbo e del Comune di Civita Castellana, sarà inaugurata sabato 9 marzo, alle ore 17:00; resterà visitabile dal giovedì alla domenica, dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00, fino a domenica 3 novembre 2024.




Omaggio degli studenti civitonici al maestro Alessio Paternesi

CIVITA CASTELLANA ( Viterbo) – Gli studenti civitonici omaggiano il maestro Alessio Paternesi, scomparso qualche mese fa.

Questa mattina, prima nel giardino antistante il Forte Sangallo e poi all’interno della sala conferenze, si è tenuta la seconda edizione dell’iniziativa “Lezioni di arte – Colori per Alessio”, con il patrocinio della Direzione regionale dei musei del Lazio, della Provincia di Viterbo e del Comune di Civita Castellana. Presenti il sindaco Luca Giampieri, il consigliere regionale Daniele Sabatini, i familiari del maestro Paternesi, la direttrice del museo Sara De Angelis e i dirigenti scolastici degli istituti Midossi e Colasanti, i cui alunni hanno ricordato con i loro elaborati l’artista civitonico.




Università della Tuscia onora Alessio Paternesi con una borsa di studio e una cerimonia d’inaugurazione

di REDAZIONE-

VITERBO – Il rettore dell’Università della Tuscia, Stefano Ubertini, ha annunciato la creazione di una borsa di studio dedicata al celebre artista viterbese Alessio Paternesi, scomparso lo scorso agosto. La notizia è stata condivisa durante una conferenza, in cui Ubertini ha anche rivelato che la cerimonia di inaugurazione della borsa di studio è prevista per il 21 marzo, in concomitanza con l’equinozio di primavera.

L’evento sarà significativo non solo per onorare la memoria di Paternesi, ma anche per inserirsi nel calendario delle iniziative per il 45º anniversario dell’università. Il tema dei giardini, a cui l’artista era profondamente legato, avrà un ruolo centrale nella cerimonia.

Alessio Paternesi, nato a Civita Castellana nel 1937, è stato uno degli artisti italiani più importanti e significativi. Le sue opere, spesso paragonate a quelle di Piero della Francesca per le atmosfere rarefatte e suggestive, sono state esposte in tutto il mondo. Tra le sue sculture più celebri figura il monumento al facchino di Santa Rosa a piazza della Repubblica a Viterbo. Nel 2005, il Comune di Roma gli commissionò il “Monumento in ricordo della Liberazione di Roma,” inaugurato nel 2006 a piazza Venezia di fronte all’Altare della Patria.




“Parole per Alessio”, una cerimonia laica per ricordare Alessio Paternesi (VIDEO)

di MARIELLA ZADRO-

VITERBO- Il titolo dell’iniziativa organizzata il 18 settembre presso la sala dell’Amministrazione provinciale, a un mese dalla scomparsa è stato veramente perfetto.
Tante le parole dette per ricordarlo, difficile da contarle: pensieri, ricordi, aneddoti sono arrivate da amici, parenti, giornalisti, artisti e amministratori.
Non solo parole per ricordare l’artista e amico Alessio, ma anche proposte concrete per non dimenticarlo.

Infatti, il presidente della Provincia di Viterbo Alessandro Romoli, ha colto l’occasione per comunicare che la sala Anselmi, in via Saffi, appena saranno conclusi i lavori di restauro in atto, verrà intestata all’artista.

Altre iniziative sono state intraprese durante i giorni dedicati alla festa di Santa Rosa.
Il presidente del sodalizio Massimo Mecarini, ha ricordato che durante il giro delle sette chiese, con i facchini più giovani è stata organizzata una sosta presso il monumento al facchino, realizzato da Paternesi e situato a p.zza della Repubblica.
Anche durante i trasporti delle mini macchine è stato ricordato l’artista con delle “girate” speciali.

Il direttore della testata Tusciaweb, Carlo Galeotti, dedicherà la rassegna del Festival “I pirati della bellezza “all’artista Paternesi perché era un creatore del bello che partiva dalla bellezza.
Grande rammarico, ha poi aggiunto il direttore, per le nuove generazioni che non hanno avuto, come è stato per la generazione degli anni 70, l’opportunità di conoscerlo. Non si può piangere Alessio, ma festeggiarlo perché è uno dei grandi artisti del Novecento; una sala della Galeotti editore, sarà dedicata a lui.

L’assessore della cultura Alfonso Antoniozzi ha invitato i presenti ad una riflessione con una sua propria definizione dell’artista:” L’artista è una persona speciale perché ha mantenuto la capacità di essere bambino e non ha paura di giocare. Ogni opera che crea è una sua invenzione che racconta una storia, la sua in quel momento specifico della vita e ci apre l’anima”.

Una cerimonia laica alla presenza della figlia Monica e della moglie Danka, il sindaco di Civita Castellana Luca Giampieri, paese nativo di Paternesi e dove è sepolto, per ricordare l’uomo e l’artista che amava il suo territorio e lascia le sue opere a testimonianza.

 




Il ricordo di un grande artista, Alessio Paternesi, a un mese dalla scomparsa

di REDAZIONE-

VITERBO- A un mese dalla scomparsa del maestro Alessio Paternesi, parenti e amici si riuniranno in una toccante cerimonia in suo onore. L’evento si terrà lunedì 18 settembre alle 17 nel cortile di palazzo Gentili, in via Saffi, 49. Si tratta di una cerimonia laica, aperta a tutti coloro che hanno amato e apprezzato l’uomo, l’artista e l’intellettuale che ha dedicato la sua vita alla crescita culturale e sociale della Tuscia.

Alessio Paternesi, nato a Civita Castellana il 28 ottobre 1937, ci ha lasciato il 18 agosto scorso all’età di 86 anni. Lascia dietro di sé la moglie Danka e la figlia Monica. Il suo contributo all’arte e alla cultura è stato di straordinaria importanza, tanto che le sue opere sono state paragonate dai critici d’arte a quelle di Piero della Francesca, grazie alle atmosfere rarefatte e suggestive che ha saputo creare.

Tra le sue opere più celebri, si trova il monumento al facchino di santa Rosa a piazza della Repubblica a Viterbo. Nel 2005, su incarico del comune di Roma, ha realizzato il “Monumento in ricordo della Liberazione di Roma,” inaugurato il 4 giugno 2006 a piazza Venezia, di fronte all’Altare della Patria. Le creazioni di Paternesi sono state esposte in tutto il mondo, e le sue sculture adornano molte piazze delle più importanti città.

L’evento di lunedì rappresenterà un momento di profonda riflessione e commozione, in cui amici e familiari potranno condividere i propri ricordi e l’ammirazione per il grande artista. La cerimonia sarà seguita da un brindisi, un gesto simbolico per onorare la memoria di un uomo straordinario che ha lasciato un’impronta indelebile nella cultura e nell’arte.




“Parole per Alessio”, una cerimonia per ricordare il Maestro Paternesi

VITERBO – “Parole per Alessio”: questo il titolo della cerimonia laica dedicata al maestro Alessio Paternesi a un mese dalla scomparsa. Familiari e amici dedicheranno all’artista, all’uomo e all’intellettuale pensieri, ricordi, riflessioni, aneddoti. Tra gli altri interverranno Alessandro Romoli, presidente della Provincia di Viterbo e Luca Giampieri, sindaco di Civita Castellana, città natale di Paternesi e luogo in cui ha scelto di essere sepolto.

Nel corso della cerimonia, che si svolgerà a Viterbo lunedì 18 settembre 2023 alle ore 17.00 nel cortile di Palazzo Gentili, in Via Saffi 49, saranno anticipate alcune iniziative dedicate alle opere, non solo pittoriche e scultoree, realizzate da Alessio nel corso della sua lunga attività. La cerimonia laica si concluderà con un brindisi alla salute di Alessio e di tutti i presenti.
La figlia Monica e la moglie Danka ringraziano sentitamente il presidente Romoli che, oltre ad aver fatto allestire la camera ardente di Alessio Paternesi nella sala consiliare di Palazzo Gentili, ha messo a disposizione il cortile della sede dell’Amministrazione provinciale per questo ricordo collettivo.



Il Sodalizio piange la scomparsa del Maestro Alessio Paternesi, artista di fama internazionale

VITERBO – Il Sodalizio piange la scomparsa del Maestro Alessio Paternesi, artista di fama internazionale, creatore del Monumento al Facchino che si trova in piazza della Repubblica a Viterbo.
Molti Facchini tra cui alcuni, purtroppo non sono più su questa terra, hanno avuto l’onore e il privilegio di apporre la propria firma sul monumento in fase di elaborazione.
Il Maestro elaborò la sua opera con una chiave di lettura moderna ma contenente tutta l’essenza del trasporto e dello sforzo dei Cavalieri di Rosa; i Facchini sotto, il capofacchino che guida la Macchina e la struttura che si protende verso il cielo con Santa Rosa che svetta in cima.
I Facchini lo ricorderanno sempre per la sua affabilità mostrata durante la raccolta delle firme e per la sua dedizione alla Santa e alla nostra città , senza contare le innumerevoli opere che, sparse per il mondo, portano la sua prestigiosa firma.
Il Sodalizio esprime tutta la sua vicinanza alla figlia Monica e alla moglie Danka in questo momento di profondo dolore.
Che Rosina lo accolga tra le sue braccia amorevoli per presentarlo al cospetto del padre celeste.
Riposa in pace caro Maestro Alessio.
I Facchini di Santa Rosa




In ricordo di Alessio Paternesi, Mazzoli: “La sua scomparsa riempie di tristezza”

VITERBO- La scomparsa di Alessio Paternesi riempie di tristezza. E’ stata una figura straordinaria che univa alla semplicità, all’umiltà e alla gentilezza una meravigliosa qualità artistica.
Molto legato alla sua terra, Paternesi è sempre stato presente nei momenti più importanti della nostra comunità e partecipava con le sue idee e la sua eleganza. Anzi, quando c’era Alessio Paternesi voleva dire che il momento era davvero importante.
La sua è la biografia di un grande artista che ha esposto le sue opere in molti dei luoghi più importanti del mondo ma nelle conversazioni con lui si percepiva soltanto la grande curiosità di capire, di sapere e di conoscere che lo animava. Era bello parlare con lui, ascoltare le sue parole pacate, gentili e forti. Parlava della vita concreta; delle cose che accadevano e del perché accadevano avendo sempre al centro la condizione umana in tutta la sua complessità emotiva, sentimentale, razionale, materiale. Nutriva un profondo rispetto per la politica e per le istituzioni.
Nel ricordo che in queste ore la RAI ha fatto di lui si segnala come tra le sue più recenti grandi mostre antologiche ci sia stata quella al Palazzo dei Papi di Viterbo per il suo 70° compleanno. Era il 2007, la Provincia di Viterbo celebrava i suoi 80 anni e, grazie al lavoro di Renzo Trappolini, allora Assessore provinciale alla Cultura, quell’anno di eventi fu aperto proprio dalla mostra di Alessio Paternesi (“Parentesi Paternesi”) e i 70 anni del Maestro diedero un contributo originale e splendido alle celebrazioni degli 80 anni dell’istituzione. E lui fu molto contento di unire una ricorrenza personale ad un evento istituzionale che si proponeva di raccontare la storia, la forza e la cultura del nostro territorio.
La morte di Alessio Paternesi ci toglie un po’ di luce necessaria a vedere bene le cose e ci lascia un po’ più soli. Nel suo ricordo e nella bellezza che ci ha donato ritroveremo la forza per superare questa tremenda sensazione di vuoto che proviamo adesso.
Alla moglie, alla figlia e alla sua famiglia giungano le più sincere condoglianze.




Alessio Paternesi, un artista che amava la propria terra (VIDEO)

di MARIELLA ZADRO-

VITERBO- E’ un pomeriggio caldo di agosto, la città quasi vuota, ma in molti sono venuti a rendere omaggio ad Alessio Paternesi, alle ore 15,30 presso la chiesa di Sant’Angelo in Spatha, deceduto ieri all’età di 86 anni.
I saluti di amici e conoscenti, erano iniziati da questa mattina nella camera ardente, voluta dal presidente della Provincia Alessandro Romoli, presso la sala consigliare di Via Saffi.
Ad accoglierli la figlia Monica, la moglie Danka e i parenti, tutti per salutare un artista attento, funerali paternesi 18gentile, amante del bello, che ha saputo portare la propria arte in diverse parti del mondo pur rimanendo sempre legato alla sua terra.
Don Ivo Bruni ha celebrato la santa messa e rivolgendosi ai presenti ha ricordato come è avvenuta la conoscenza con l’artista, in particolare la visita che fece nel suo studio, dove con molta grazia, gli illustrò le sue opere femminili.
“Persona squisita con un sorriso disarmante, lui amante della bellezza, ci lascia un vuoto, ma saprà contemplare la bellezza di Dio padre, Dio figlio e Spirito Santo”.
Oltre a molti artisti, arrivati anche dai paesi limitrofi, erano presenti l’assessore alle Politiche sociali Patrizia Notaristefano, il presidente della Provincia Alessandro Romoli, il sindaco di Civitacastellana Luca Giampieri, gli ex sindaci Arena e Michelini e il comandante dei Carabinieri Agostino Marigliano.
funerali paternesiAl termine della cerimonia, la figlia Monica ha salutato tutti i presenti ringraziandoli per la dimostrazione d’affetto ricevuto in questa triste circostanza.
Il presidente Romoli ha sottolineato che per questa occasione ha voluto riunire le istituzioni, non solo locali. Paternesi ha dato tanto con le sue opere, l’amore per il territorio e ci ha trasmesso “la libertà di giudizio”.
Il sindaco di Civita Castellana, paese natale dell’artista, dove verrà sepolto, ha elogiato lo straordinario artista, per aver saputo tramutare le idee, in bellezza.
Inoltre ha voluto ricordare maggiormente, come sindaco, il profondo amore che aveva per la sua terra. In particolare, ha voluto ricordare l’occasione molto emozionante, quando gli venne conferita la cittadinanza onoraria.