Un saluto al prefetto Antonio Cananà dalla redazione di Tusciatimes

di ANNA MARIA STEFANINI –

VITERBO – Il prefetto Antonio Cananà sta per lasciare Viterbo e saluta le autorità, i facchini di Santa Rosa e la popolazione viterbese al pranzo sociale del Sodalizio dei Facchini. Ha incontrato tante persone nei giorni appena trascorsi, dopo che si è diffusa la notizia dell’assegnazione di un nuovo prestigioso incarico a Roma a Cananà. Tante le manifestazioni di stima e affetto nei suoi confronti. La frase più ricorrente è stata :” Mi dispiace” e la sua risposta:”A me dispiace di più”.
Prefetto deriva dal latino praefectus (‘preposto, messo a capo’, participio perfetto dal verbo praeficĕre, a sua volta composto da prae, ‘avanti’, e facĕre, ‘fare’), termine che nel diritto romano designava funzionari pubblici investiti di determinate funzioni, in ambito civile e militare, per delega di un’autorità.

Oggi, quale autorità provinciale di pubblica sicurezza, il Prefetto ha la responsabilità generale dell’ordine e della sicurezza pubblica nella provincia, e sovraintende all’attuazione delle direttive emanate in materia; ha un ruolo significativo dunque sulla sicurezza, l’integrazione e
la tutela dei diritti inviolabili della persona.

Il Prefetto è organo di rappresentanza
generale del Governo sul territorio e organo periferico del Ministero dell’Interno.
Il Prefetto è uomo di Stato, soggetto anche a trasferimenti e cambi di posizione.

“Fra qualche ora lascio la città – ha detto Cananà -. Mi dispiace andare via, mi avrebbe fatto tanto piacere rimanere, perché ho imparato ad amare questa terra straordinaria. Il mio rapporto è stato ricco di soddisfazioni. I contatti rimarranno.”

Antonio Cananà da Viterbo si trasferirà dunque a Roma per svolgere le funzioni di capo dell’Ispettorato generale di amministrazione presso il Dipartimento per l’amministrazione generale, per le politiche del personale dell’amministrazione civile e per le risorse strumentali e finanziarie.

Ringraziamo il prefetto Antonio Cananà per il lavoro svolto nel nostro territorio e per essere stato, nel periodo trascorso a Viterbo, un riferimento fondamentale e prezioso per la cittadinanza.

Sempre attento alle esigenze di tutte le Istituzioni e anche ai bisogni specifici della città, ha svolto al meglio il prestigioso incarico, onorandolo con gli strumenti della conoscenza, della competenza e caratterizzandolo per dedizione e umanità. Dopo un primo periodo di ambientamento e conoscenza del territorio,
la collaborazione con le Istituzioni, la vicinanza ai Cittadini, le azioni concrete a sostegno di problematiche sociali e le attività culturali messe in campo lo hanno caratterizzato come fedele Servitore dello Stato e la sua vicinanza alla popolazione in occasioni ufficiali, istituzionali e conviviali come “viterbese doc”. È stata molto significativa oggi, 11 novembre, la Sua presenza al pranzo sociale dei Facchini e la consegna, da parte del Sodalizio, di una targa e della cravatta sociale. Nel 2022, la festa di Santa Rosa era stata caratterizzata da qualche divergenza di vedute, fra Prefettura, Questura e Sodalizio sul trasporto, per conciliare le esigenze della sicurezza, alla quale il Prefetto è preposto, e le nuove normative legislative alla tradizione. Divergenze ampiamente superate nel trasporto 2023.

Già in occasione della festa delle Forze Armate, il 4 novembre scorso, il Prefetto aveva salutato la città e la piazza del Plebiscito, ove ha sede l’ufficio territoriale del Governo; la piazza sempre animata e viva, che ha imparato a conoscere, ad amare e che spesso guardava dalle finestre.
“È il mio ultimo sguardo a questa piazza. Sindaco, mi raccomando, continui a tutelarla” aveva detto Cananà, prima di leggere il discorso del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Ha sempre dato un po’ soggezione la sua figura, per i suoi modi apparentemente distaccati e molto istituzionali, eleganti e signorili, ma spesso lo abbiamo visto anche sorridere e scherzare con i viterbesi che, a poco a poco, hanno imparato a conoscerlo e ad apprezzarlo. Un signore, dai modi rispettosi e anche cordiali.

“Quest’anno abbiamo creato i presupposti affinché il trasporto della macchina di Santa Rosa vada avanti nel rispetto della tradizione e della sicurezza. Affinché sia il trasporto che il Sodalizio possano prosperare in futuro” ha detto oggi il Prefetto.

Dalla redazione di Tusciatimes i migliori auguri di buon lavoro, con rinnovate espressioni di stima.




Due girate della Macchina di Santa Rosa a piazza del Comune. Il Prefetto:” Mi avete commosso!”

di ANNA MARIA STEFANINI-

VITERBO – La festa di Santa Rosa è la sintesi perfetta fra esperienza intima e personale e interazione con la comunità che, insieme, compie quel medesimo cammino.
È spontaneo guardare all’itinerario della Macchina come rappresentazione di continuità dell’antico cammino, personale e collettivo, di fede. L’insegnamento della Macchina sembra in effetti potersi ricondurre a questo principio: la fede non consiste in uno status ma un cammino.

autorita 19Sono da poco passate le 22 quando Gloria, con le sue luci e la sua maestosa eleganza,  ha iniziato la sua ultima discesa da piazza Fontana Grande. Lungo via Cavour, i suoi angeli hanno delicatamente sfiorato le case.

La Macchina è sintesi di due (apparenti) contraddizioni: alta e leggera come un canto poetico ma compatta e poderosa come una stalagmite.

Sopra i tetti dei palazzi, verso il cielo sereno, Santa Rosa ha raggiunto piazza del Comune, dove c’era una folla ordinata, disposta nelle sedie e sulle gradinate.  Molte persone sui terrazzi delle abitazioni, sulle finestre di palazzo dei Priori e della Prefettura.
autorita 22Stupore,  commozione, lunghi applausi…e poi la sorpresa.
Due girate della Macchina di Santa Rosa a piazza del Comune. Due girate  estremamente significative. Lo scorso anno la girata tradizionale non era stata fatta, fra il silenzio della folla che la stava aspettando. Al termine delle due girate, il capofacchino ha urlato:” Siete stati straordinari!”
È faticosa, la girata. Due sono faticosissime. Ma i facchini le hanno compiute. Per Rosa, innanzi tutto, protagonista della festa, per fede, per coloro che credono in questa secolare tradizione, per chi ha scritto il nome dei propri cari defunti nella Macchina, per le 50mila persone che hanno autorita 28lasciato il loro pensiero di fede e per dimostrare la ritrovata serenità con le istituzioni e con chi deve conciliare le ragioni della fede con le ragioni della sicurezza.
Al termine delle due girate, come consuetudine, il Vescovo di Viterbo, il Questore e le maggiori autorità civili e militari, il capofacchino, il presidente del Sodalizio, la Sindaca, l’ideatore e il costruttore di Gloria e una rappresentanza dei facchini sono saliti al Palazzo Territoriale del Governo.  Ad attenderli, il prefetto di Viterbo,  Antonio Cananà e gli illustri ospiti della Prefettura. Il clima era disteso e sereno. Sandro Rossi, il capofacchino ha spiegato le ragioni delle due, splendide ed emozionanti girate.
“La girata che facciamo normalmente è già faticosa – ha evidenziato – ne abbiamo fatte due, come promesso a qualcuno.
autorita prefettura (7)Abbiamo fatto due girate dedicate alla città, ai facchini scomparsi, a tutte le persone che hanno voluto scritto il nome dei propri cari scomparsi, le 50000 persone che hanno lasciato le loro preghiere all’interno della Macchina, a chi crede alla festa, a Santa Rosa, a tutti coloro che sono dello stesso sentimento”.

Il prefetto Antonio Cananà ha affermato:”Mi avere commosso. Siete stati straordinari. Grazie. Stiamo assistendo a una manifestazione di popolo straordinaria, a una manifestazione di fede che è anche una tradizione ultracentenaria che si ripete da tanti anni con lo stesso spirito,  con la stessa autorita prefettura (23)fede, ma che si rinnova ogni anno  con lo stesso  spirito e questi costituisce la linfa vitale per il nuovo trasporto.
Un plauso a voi.”
Ci sono stati il tradizionale brindisi, la benedizione del Vescovo, che ha assistito per la prima volta al trasporto e che ha ripetuto con voce possente:”Evviva Santa Rosa!”.
In quel grido la forza di una tradizione secolare, di una fede immensa che spinge il popolo viterbese a onorare in modo speciale la Santa, con una Macchina d’amore.
Gloria è tornata a volare per le vie del centro storico di Viterbo e a portare la pace.  È tornata a far battere i cuori per l’emozione, a far piangere di gioia. A commuovere.
autorita prefettura (19)È tornata più bella che mai.
E la gente l’ha accolta, abbracciata idealmente, l’ha acclamata, dopo averla a lungo desiderata.
Con la Macchina, il pubblico ha abbracciato Santa Rosa che, silenziosamente, ha benedetto la sua città. Impeccabile il trasporto. Perfetta l’organizzazione.

Molti sono stati gli illustri ospiti che sono giunti a Viterbo ad assistere alla festa in Comune e Prefettura. Fra essi:  l’ambasciatrice del Paraguay Ana Maria Baiardi Quesnel, il critico d’arte, sottosegretario di Stato alla Cultura, Sindaco di Arpino e assessore alla Bellezza Vittorio Sgarbi, il senatore Maurizio Gasparri, il presidente nazionale dell’Avis Gianpietro Briola e il Vicepresidente della FIR (Federazione Italiana Rugby) Antonio Luisi.

autorita prefettura (17)È difficile talvolta far coesistere l’esuberanza e l’entusiasmo della festa popolare con le norme di sicurezza dettate da chi è preposto a occuparsene.
Ma il popolo viterbese e i facchini ormai lo sanno.
Il presidente del Sodalizio e il capofacchino sono in sintonia con le istituzioni preposte alla sicurezza, in un clima di collaborazione e di serenità.
Organizzare una manifestazione pubblica riguarda aspetti molto diversi tra loro e, senza dubbio, la gestione della sicurezza fa parte di quelli più importanti. Tutelare la “safety and security” di tutti i partecipanti è fondamentale per evitare o ridurre al minimo le situazioni di rischio e sapere come intervenire in caso di emergenza.
Chiunque voglia organizzare un evento pubblico è tenuto al rispetto di specifiche norme di sicurezza.
autorita prefettura (34)Le tipologie di pratiche necessarie, a seconda dei casi, possono essere diverse: autorizzazioni, valutazione dei rischi, piano di emergenza, scia sanitaria per somministrazione alimenti e bevande, etc

L’esperienza ci ha insegnato che è il confronto costruttivo che fa crescere una città nel rispetto della normativa vigente.

Ai facchini va un grande grazie da parte di tutti.
Un grande e doveroso ringraziamento va anche a chi ha lavorato da mesi, con comitati di sicurezza autorita prefettura (33)e riunioni, con il proprio servizio durante il trasporto,  per garantire  la sicurezza della festa, nel rispetto della legge.
A chi ha l’obbligo e la responsabilità di garantirla.

La festa di Santa Rosa  è pacifica e significativamente profonda;
“…se hace camino al andar (il cammino si fa andando)” recita un verso del poeta Antonio Machado del 1912. Camminare insieme.
Confrontarsi e trovare soluzioni costruttive. Chiarire i dubbi e collaborare. Questa è Viterbo. Questa è la festa di Santa Rosa.




Tarquinia, il prefetto Antonio Cananà in visita alla Cittadella di “Semi di Pace”

TARQUINIA ( Viterbo) – La Cittadella di Semi di Pace nella mattinata di ieri 6 luglio, ha ricevuto l’importante visita del Prefetto di Viterbo, dr. Antonio Cananà.
Nella Cittadella fervevano le attività quotidiane per la cura degli spazi verdi, per la preparazione dei viveri nell’Emporio solidale, per la distribuzione dell’abbigliamento e per l’allestimento del palco e
della platea destinati allo spettacolo “Il mondo di Titta”, in programma per la serata.
All’arrivo del Prefetto, alle 10,30, tutte le attività sono state interrotte e i volontari, gli utenti presenti si sono riuniti nel salone per accoglierlo.
Il Presidente di Semi di Pace, prof. Luca Bondi, ha delineato in maniera sintetica, ma esauriente, la storia della Cittadella e dell’Associazione, soffermandosi sui molteplici progetti in corso al
servizio della comunità locale, nazionale e sui rapporti che l’Associazione sviluppa con altri paesi e in particolare con Cuba. Dopo la proiezione del video istituzionale, il prof. Bondi ha illustrato le
iniziative più recenti e significative sostenute dall’Associazione, ossia l’istituzione del Centro Studi Internazionale di Alta Formazione sulla Pace e la Fraternità tra i Popoli “José Martí”, inaugurato lo
scorso 19 maggio alla presenza di 12 ambasciate dei paesi latino-americani e la costituzione del Coordinamento civico contro le mafie nell’Alto Lazio che ha trovato nella Cittadella di Semi di Pace
ospitalità, accoglienza e attiva partecipazione.
Su questo tema così importante per la vita della comunità è, quindi, intervenuta la prof.ssa Cinzia Brandi, che ha descritto il percorso che ha portato alla costituzione del Comitato, a partire dall’esperienza della rete delle scuole per la legalità “Giovanni Falcone”, per coinvolgere in maniera più ampia tutta la società civile. Nel Coordinamento si sono riunite l’ANPI Comitato provinciale e sezioni di
Tarquinia, Tuscania e Vetralla, l’Ass. Umanitaria Semi di Pace, Ass. Caponnetto, l’ARCI Nuove cittadinanze Viterbo, il Gruppo Archeologico Tuscania, l’ACTAS Tuscania, Italia Nostra sez. Etruria con l’obiettivo di ottenere che tutti i sindaci della Tuscia adempiano agli obblighi di legge in materia di beni confiscati alle mafie con trasparenza e con il coinvolgimento dei cittadini nella scelta della destinazione sociale dei beni stessi.
Subito dopo, il Presidente di Semi di Pace ha dato la parola alla dott.ssa Monica Calzolari, direttrice scientifica del Parco della Pace, museo all’aperto realizzato in un’area della Cittadella, dove sono
presenti tre installazioni dedicate alla memoria di tragici eventi che hanno segnato e segnano la storia italiana ed europea: il “Memoriale della Shoah”, l’episodio più emblematico dell’atroce disumanità causata dall’odio razziale, il “Memoriale del Migrante” che fa memoria di tutti
i migranti naufragati nel mare Mediterraneo che lambisce anche la nostra bella città. I due memoriali dialogano tra loro e sono collegati dal “Muro dei Muri” che apre una finestra su otto muri che hanno discriminato e discriminano le persone in base all’etnia e al ceto sociale. La dott.ssa Calzolari ha illustrato l’impostazione laboratoriale delle attività del Parco della Pace che sono aperte alla libera partecipazione di chiunque sia interessato ad approfondire i temi della pace e della solidarietà, in particolare gli insegnanti e gli studenti che dal 2016 al 2019 e poi, dopo la fine della pandemia, dal 2022, numerosissimi, circa 15.000, frequentano il Parco e lasciano all’Associazione toccanti testimonianze delle riflessioni suggerite dalla “Sosta di memoria” nel vagone.
A conclusione di questo primo momento di accoglienza, il Prefetto ha tenuto un breve e sentito discorso, raccogliendo tutti gli spunti offerti dagli interventi e rimarcando l’importanza delle attività svolte dalla rete delle Associazioni del terzo settore, a sostegno dell’impegno dello Stato da lui rappresentato nella nostra Provincia, a garanzia della convivenza pacifica e della legalità. Il dr. Cananà ha sottolineato, in particolare, come i valori della fratellanza, della solidarietà, del rispetto dell’ambiente e della pace che ispirano la nostra Associazione si incontrino perfettamente con l’azione della Prefettura chiamata ad applicare, nella concreta realtà sociale, i valori della Costituzione ed ha perciò promesso di tornare a farci visita e invitando l’Associazione a proseguire la collaborazione instaurata all’interno del Consiglio territoriale dell’immigrazione.
La prima parte della visita si è conclusa con il dono al Prefetto di alcuni prodotti degli alberi e degli orti della Cittadella e del catalogo della mostra “La Shoah in Italia. Persecuzione e deportazioni
(1938-1945)”.
La seconda parte dell’incontro è stata dedicata alla visita al Centro di ascolto del progetto rondini, all’Emporio della solidarietà presso il
quale erano presenti numerosi rifugiati ucraini e con i quali è stato
condiviso anche un piccolo rinfresco offerto al Prefetto.
A seguire, il dr. Cananà, accompagnato dal presidente e dallo staff, ha visitato il Parco della Pace, seguendo una parte del percorso della mostra fino al vagone dove ha sostato per un momento di raccoglimento in memoria delle vittime della deportazione nazifascista; si è poi
soffermato davanti al “Muro dei Muri” le cui otto gigantografie sono state descritte dalla dott.ssa Calzolari che ha illustrato le potenzialità per la didattica, ma anche per la formazione di operatori
impegnati nei servizi di accoglienza. Infine, il gruppo ha sostato a lungo sotto il barcone riflettendo sulla sorte dei migranti, sull’emergenza che si va profilando a causa delle condizioni politiche
in cui versano i paesi al di là del Mediterraneo e su come i migranti, se accolti con umanità e intelligenza, possano rappresentare per le comunità un arricchimento demografico ed economico, che sono aspetti strettamente connessi e interdipendenti.

incontro prefetto2

 




Accordo tra il Fondo Edifici di Culto e il Comune di Bolsena

Viterbo – Nella giornata di ieri il Prefetto di Viterbo Antonio Cananà, a ciò delegato dal Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno, e il Sindaco di Bolsena Paolo Dottarelli hanno siglato l’accordo per l’esecuzione dei lavori di messa in sicurezza, restauro e risanamento conservativo della Chiesa della Madonna del Giglio.

Con l’accordo il Comune ha assunto l’impegno di eseguire i suddetti lavori in qualità di stazione appaltante. Il Ministero dell’Interno, da parte sua, si farà carico di coprire integralmente i costi dell’intervento ammontanti a 540mila euro.

Il Prefetto ha espresso soddisfazione per la stipula dell’atto che consente di dare attuazione, per la prima volta in provincia di Viterbo, alla nuova procedura semplificata predisposta dal Ministero dell’Interno che affida un ruolo di primo piano direttamente alle Istituzioni locali nell’opera di conservazione dei beni culturali di proprietà del Fondo Edifici di Culto presenti nei rispettivi territori comunali.

Ad accordo siglato, il Prefetto ha dichiarato: ”Auspico che anche altre Amministrazioni locali vogliano intraprendere lo stesso percorso imboccato oggi dal Comune di Bolsena, che riesce a coniugare l’interesse dell’Amministrazione del FEC ad una più celere salvaguardia dei beni affidati alla sua cura con l’interesse degli Enti locali a valorizzare i propri territori”.




Viterbo, il Prefetto Cananà: “Solidarietà al Sindaco di Bassano Romano Emanuele Maggi”

VITERBO – Riceviamo dal Prefetto Antonio Cananà e pubblichiamo: “E’ grave e inammissibile che il Sindaco di Bassano Romano Emanuele Maggi venga attaccato in maniera oltremodo violenta e oltraggiosa per aver preso posizione contro un reato consumato in danno di un immobile di rilevante pregio storico-artistico situato nel territorio comunale.”

“L’episodio è decisamente deplorevole. Le istituzioni pubbliche sono naturalmente esposte al giudizio dei cittadini e, se del caso, anche a critiche, ma non possono mai essere oggetto di vilipendio. Al Sindaco esprimo la mia sentita solidarietà”.




Il Prefetto Antonio Cananà in visita alla Croce Rossa di Viterbo

VITERBO – Martedì 29 novembre si è tenuta una visita istituzionale del Prefetto di Viterbo, Antonio Cananà, presso la Sede della Croce Rossa Italiana di Viterbo.
Il Prefetto Cananà accompagnato dal Vice Prefetto aggiunto Fabio Malerba, è stato accolto dal Presidente della CRI di Viterbo Marco Sbocchia ed ha avuto modo di visitare la Sede e visionare alcuni moduli operativi del Comitato tra i quali la Cucina Mobile d’Emergenza, le Ambulanze da Soccorso e i mezzi per trasporto disabili.
Il Presidente Sbocchia, alla presenza di una folta rappresentanza di Volontari e di appartenenti alle Componenti CRI Ausiliarie delle FF.AA., ha poi rivolto al Prefetto un indirizzo di saluto presentando le attività che la Croce Rossa svolge a Viterbo e nell’intera Provincia. Il Prefetto nel complimentarsi per le attività e lo spirito umanitario che anima i Volontari dell’Associazione, ha manifestato vivo apprezzamento per l’organizzazione e la prontezza operativa che la Croce Rossa assicura da sempre alla popolazione della nostra Provincia e ha auspicato che, come già ora, anche in futuro i rapporti con la Prefettura siano improntati a proficua collaborazione e assidua disponibilità.




Viterbo ha celebrato la festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate

di REDAZIONE –

VITERBO – Viterbo ha celebrato la festa delle Forze Armate, 4 novembre, e dell’Unità Nazionale in piazza del Plebiscito alla presenza della autorità civili e militari, delle scuole e delle associazioni combattentistiche. A ricordo della fine della prima guerra mondiale, il 4 novembre 1918, il prefetto Antonio Cananà ha citato l’articolo 11 della Costituzione: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.
Presenti, oltre al prefetto di Viterbo, la sindaca Chiara Frontini, il presidente della provincia Alessandro Romoli, il comandante dell’aviazione militare Andrea Di Stasio e il presidente della consulta studentesca Luca Tallarico.
Durante le celebrazioni è stato letto il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “La pace è un valore da coltivare. Dobbiamo ricordare il sacrificio dei nostri caduti con sentimento di gratitudine per i soldati di ieri e di oggi. I nostri nonni e le nostre nonne che furono meravigliosi. Sarebbe ingiusto dimenticare il loro sacrificio”.
”Il 4 novembre rappresenta la consapevolezza di cosa significa combattere per i proprio valori e per la giustizia del mondo. Oggi si ricorda la fine di un conflitto e la forza di un popolo che ha difeso l’integrità delle sue istituzioni, garantendo i principi di libertà e democrazia che custodiamo preziosi tutt’oggi. A tutte le Forze Armate Italiane e Corpi dello Stato, l’Amministrazione rivolge il proprio ringraziamento e la propria stima” – ha commentato la sindaca Frontini.




Sbloccata la regolarizzazione dei braccianti stranieri: Agri Viterbo ringrazia il Prefetto Antonio Cananà

VITERBO – Riceviamo da Giovanni Pira (Presidente Aic-Agri Viterbo) e pubblichiamo: “Apprendo con estrema soddisfazione che è stato sbloccato dalla Prefettura l’iter per la regolarizzazione degli stranieri da impiegare in agricoltura attraverso il decreto Flussi. Tale comunicazione mi è giunta da parte di alcuni imprenditori agricoli i quali, da tempo, lamentavano l’impossibilità di perfezionare la procedura a causa di un problema tecnico con il sito del Ministero dell’Interno e che, ad oggi, sono stati richiamati dagli uffici immigrazione per evadere le pratiche rimaste in sospeso da mesi.

La situazione che noi, come sindacato, avevamo evidenziato, poneva in essere una problematica legata proprio all’impossibilità di fissare un appuntamento con la prefettura per regolarizzare il cittadino straniero che, giunto in Italia con il visto, aveva bisogno dei documenti, in particolare del codice fiscale, per essere messo in regola. Finalmente, dunque, grazie all’intervento del Prefetto, che noi stessi avevamo da tempo attenzionato, e al lavoro dell’ufficio immigrazione, la situazione è stata prontamente risolta e finalmente regolarizzata. Gli imprenditori agricoli avranno dunque la possibilità di mettere in regola i propri dipendenti.

Ringrazio, a tal proposito, il Prefetto Cananà e gli uffici preposti della Prefettura per il tempestivo intervento atto a ripristinare una situazione che, nel perdurare del tempo, avrebbe sicuramente recato problemi di non poco conto nel comparto agricolo a danno degli imprenditori e dei lavoratori stessi, soprattutto sotto il profilo del lavoro nero e del caporalato“.

 

 




Il neo prefetto di Viterbo Antonio Cananà ha incontrato la stampa: “Il trasporto della Macchina di S. Rosa del 3 settembre si farà”

di WANDA CHERUBINI-

VITERBO- Il neo prefetto di Viterbo, Antonio Cananà ha incontrato questo pomeriggio la stampa locale dopo appena due giorni dal suo insediamento. Nel suo discorso ha tenuto a precisare come per lui sia un onore essere a Viterbo. “Mi piace molto, sono vicino casa. Essere al servizio di questa realtà mi motiva. Cercherò di essere garante dei diritti di tutti senza distinzioni di sesso, razza, lingua, religione e situazione personale. Mi porrò nei confronti della realtà territoriale come un interlocutore per risolvere i problemi e per evitare fenomeni di degenerazione. Sarò a fianco delle forze di polizia, della Magistratura e nell’attività di contrasto ai fenomeni criminosi e vicino alla Protezione civile”. E’ stata la volta, quindi, delle domande della stampa. In merito alle prossime elezioni comunali il Prefetto ha detto che in merito alle questioni lette sulla stampa, se fossero vere, interesserebbero  più la Magistratura e che, quindi, non farebbe altro che trasmetterle alla stessa.

Sull’ordine pubblico ha invece riferito che l’impressione che ha avuto è di una situazione sotto controllo. “Non ci sono stati segnalati particolari problematiche di criminalità organizzata e criminalità diffusa. Siamo abbastanza tranquilli”.  Sul centro storico e la situazione di degrado e di fenomeni di violenza che si sono registrati ha aggiunto: “Immagino che sia il centro della movida viterbese, devo approfondire la situazione. Al riguardo non ho trattato ancora specificatamente né con il questore né con il la Guardia di Finanza. Si tratta di un tema sentito dalle persone. Se c’è un fenomeno rilevante di questo tipo concentreremo l’attenzione. Non è facile farsi un’idea da fuori. Ho cercato, attraverso gli organi di stampa, in particolare i giornali online, di capire la situazione del Viterbese. Vorrei approfondire.  Sicuramente ho colto che il settore economico-produttivo è in sofferenza, in particolare l’agricoltura e questo però riguarda la Prefettura nel  caso in cui si possano creare situazioni di disordine pubblico. Le categorie sindacali e produttive ancora non le ho incontrate, mi sono limitato alle forze di polizia.

Infine, sul prossimo trasporto del 3 settembre della Macchina di Santa Rosa, il prefetto Cananà ha assicurato che il trasporto si farà con le dovute precauzioni sanitarie dovute al Covid. “Ho sentito il commissario prefettizio e la prima cosa di cui mi parlerà saranno proprio gli aspetti organizzativi del trasporto della Macchina di S. Rosa . Vediamo come sarà la situazione pandemica a settembre, tra quattro mesi, ma, vista la normativa attuale, questa consente di poter fare il trasporto e lo faremo con le precauzioni necessarie.  Gli accorgimenti saranno soprattutto di tipo sanitario. Quelli di ordine e sicurezza pubblica sono ormai consolidati nel tempo”.




Il presidente Alessandro Romoli ha ricevuto la visita del nuovo prefetto

VITERBO – Nella mattinata odierna il Presidente della Provincia di Viterbo Alessandro Romoli ha ricevuto presso la sede dell’Ente la visita del nuovo Prefetto di Viterbo, Sua Eccellenza Dott. Antonio Cananà

Il Presidente Romoli si è congratulato con il Prefetto Cananà per il prestigioso incarico assunto e ha rinnovato la piena disponibilità dell’Ente a lavorare insieme costruttivamente per il bene del viterbese e di tutti i suoi cittadini. La sinergia tra le istituzioni e i loro rappresentanti è infatti una precondizione necessaria e fondamentale per il corretto funzionamento della società.

Il Presidente Romoli si è inoltre congratulato con il Prefetto Cananà per la lunga e prestigiosa carriera che lo ha guidato fino a Viterbo e si è detto certo che saprà attingere alla sua grande esperienza operando sempre al meglio per la Tuscia. 

 




Il Prefetto Antonio Cananà si è insediato

VITERBO – “Con emozione e senso di responsabilità assumo oggi l’incarico di Prefetto di Viterbo, ponendomi al servizio di un territorio ricco di storia, tradizioni e bellezze architettoniche e paesaggistiche e di una comunità così saldamente ancorata ai valori di libertà e giustizia.

Il senso che intendo dare al mio mandato è quello di uno Stato che interagisce con la realtà territoriale per la soluzione dei problemi delle istituzioni locali, della società civile e del tessuto economico-produttivo e per la salvaguardia della coesione sociale da fenomeni degenerativi.

Conto di essere per i viterbesi un attento garante dei diritti individuali e collettivi e del loro esercizio senza privilegi né distinzioni.

L’Amministrazione provinciale, i Comuni e le altre espressioni della comunità provinciale troveranno in me un sicuro interlocutore per tutte le iniziative volte a soddisfare le legittime istanze e i bisogni della collettività, pronto a farmene portavoce e sostenitore presso le istituzioni sovraprovinciali e nazionali, nonché ad assumere io stesso decisioni il più possibile condivise.

E’ altrettanto certo che le Forze di polizia e la Magistratura mi avranno al loro fianco nelle attività di prevenzione e contrasto dei fenomeni criminosi. Fenomeni che, nonostante indici di delittuosità provinciale certamente non elevati se raffrontati con altre zone del territorio nazionale, non sono da sottovalutare, soprattutto in una logica di prevenzione degli inquinamenti e infiltrazioni criminali nei comparti economici più appetibili ed esposti.

Il mio impegno sarà rivolto anche al mantenimento di elevati livelli di efficienza del sistema di protezione civile, in sinergia con i vari attori che lo compongono, in primis il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, i Sindaci e le organizzazioni di volontariato.

Con questo spirito di servizio, all’atto del mio insediamento, porgo un caloroso saluto ai viterbesi tutti, alle Autorità civili, giudiziarie, militari e religiose, ai Sindaci, alle rappresentanze politiche, amministrative, economiche e sindacali, al mondo dell’associazionismo e del volontariato, agli organi di informazione.

Il mio auspicio è di instaurare con tutte le componenti un proficuo canale di dialogo e collaborazione volto a promuovere condizioni sempre più avanzate di legalità, sicurezza e benessere della comunità provinciale”. Le parole del nuovo questore Antonio Cananà.

 




Cambio al vertice in Prefettura, gli auguri di buon lavoro da Coldiretti Viterbo ad Antonio Cananà

VITERBO – “I miei auguri buon lavoro e benvenuto a nome personale e della federazione provinciale di Coldiretti, al nuovo prefetto di Viterbo, il dott. Antonio Cananà”. Così il presidente di Coldiretti Viterbo, Mauro Pacifici, riguardo all’insediamento del neo Prefetto Antonio Cananà, che lascia la prefettura di Savona, dove era in carica dal 2018.

“Sarà un punto di riferimento per i cittadini – aggiunge Pacifici – e le istituzioni e siamo sicuri che saprà ascoltare il mondo agricolo e le associazioni che lo rappresentano”. Viterbo è una città che il neo Prefetto ha già avuto modo di conoscere nel 2008 nel ruolo di funzionario come sub-commissario straordinario.

“Una carriera prefettizia iniziata nel 1990 e segnata da importanti traguardi. Un uomo di grande levatura istituzionale che siamo orgogliosi di avere nella nostra città”, prosegue il presidente di Coldiretti Viterbo, Mauro Pacifici“Ci tengo anche ad esprimere un sentito ringraziamento al suo predecessore – conclude – il dott. Giovanni Bruno, per il lavoro che ha svolto e la sua collaborazione. Gli auguriamo buon lavoro per il nuovo incarico a Terni, dove svolgerà le funzioni di Prefetto”. 




Provincia, il presidente Romoli porge gli auguri di buon lavoro al nuovo prefetto Cananà 

VITERBO – Riceviamo dal presidente della provincia Alessandro Romoli e pubblichiamo: “A nome dell’intera amministrazione provinciale di Viterbo e del territorio della Tuscia, porgo i più sinceri auguri di benvenuto e di buon lavoro al nuovo Prefetto di Viterbo, Dott. Antonio Cananà

Sono certo che il Dott. Cananà, uomo delle istituzioni di lungo corso, saprà mettere la sua grande esperienza maturata nel corso dei precedenti incarichi professionali al servizio della comunità viterbese e di tutta la Tuscia.

Al nuovo Prefetto confermo la piena disponibilità mia personale e della Provincia di Viterbo a collaborare costruttivamente per il bene del territorio”.




Antonio Cananà è il nuovo prefetto di Viterbo

di Redazione –

VITERBO – Antonio Cananà è il nuovo prefetto di Viterbo, città nella quale era già stato come funzionario nel 2008 come sub-commissario.
Nel corso della carriera ha svolto, presso gli enti locali, gli incarichi di Commissario straordinario del Comune di Cortina d’Ampezzo (temporanea di 15 giorni nel 1994); commissario straordinario del Comune di Forno di Zoldo (settembre 1994-luglio 1996); Sub commissario straordinario con funzioni vicarie presso il Comune di Viterbo (febbraio-aprile 2008); Commissario straordinario del Comune di Seregno (settembre 2017-febbraio 2018).
E’ insignito delle onorificenze di Cavaliere e di Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.