Il sindaco Arena favorevole al posticipo della riapertura scuole al 18 e sui vaccini dice: “Siamo in ritardo, troppe carenze strutturali”

di WANDA CHERUBINI-

VITERBO- Per il sindaco di Viterbo, Giovanni Arena è giusto slittare la riapertura della scuole superiori al 18 gennaio. “Stiamo in un momento difficile in cui non dobbiamo abbassare la guardia – ha detto il primo cittadino- Aspettiamo due settimane in cui possiamo vedere l’andamento dei contagi, anche perché il tasso di positività è aumentato troppo, siamo arrivati quasi al 18 per cento e non siamo mai giunti finora a questa cifra”.

Altra nota dolente quella dei trasporti, in merito ai quali il sindaco Arena spiega: “Ho partecipato alla riunione che si è tenuta con il Prefetto,  dove c’erano anche i responsabili dei trasporti e sembrerebbe che li abbiamo incrementati, ma ci sono troppe cose da verificare. La riapertura al 7  gennaio la vedo difficile anche per gli stessi insegnanti, in particolare per quelli che hanno per esempio tre cattedre diverse e che dovranno disbrigarsi con due diversi ingressi la mattina, alle ore 8 e alle 10. Per Viterbo, dovrebbero entrare prima, alle 8 , quelli che risiedono in città e che possono raggiungere la scuola con mezzi propri e poi, più tardi, gli studenti provenienti dalla provincia. A mio avviso è problematico fare la mattina due partenze diverse dei mezzi pubblici dai paesi. Poi c’è il problema  per quegli studenti che entreranno a scuola alle 10 e che dovranno usciranno alle 16. Questi ragazzi, quindi, dovranno pranzare in classe e le scuole superiori non hanno la mensa. I ragazzi, quindi, dovranno arrangiarsi e portarsi da casa il mangiare ed in questo caso ci sarà il problema di pranzare in luoghi igienizzati”.

Il sindaco poi aggiunge: “E’ stato confermato che i fine settimana continuerà ad esserci la zona rossa in tutta Italia, quindi, io capisco che la didattica in presenza è insostituibile e preferibile a quella a distanza però c’è sempre il solito dilemma  di cosa sia prioritario tra la salute da un lato e la scuola e le attività produttive dall’altro. Non vorrei stare al posto di chi deve prendere queste decisioni perché c’è da un lato la pressione di attività commerciali che stanno allo stremo, dall’altro la necessità di salvaguardare la salute, che deve essere una priorità assoluta e quindi non è facile. Comunque, per le scuole – ribadisce Arena- sarebbe opportuno attendere per verificare la curva dei contagi e vedere se siamo in una fase critica o meno, anche se dal tasso di positività pare che lo siamo”.

Infine, sulle vaccinazioni anti Covid, Arena riferisce: ” C’è molta confusione a livello nazionale. L’Italia è molto  indietro rispetto agli altri Paesi. Abbiamo problemi di carenze strutturali, sia di personale sanitario che pare di siringhe.  Io metterei in campo tutti coloro che lavorano nel campo sanitario per le vaccinazioni. La mancanza poi delle siringhe è anche questo dovuto a una mancanza di organizzazione e non a caso le pressioni per sfiduciare il Governo sono aumentate in questi ultimi giorni. Le problematiche evidenziate sull’organizzazione della vaccinazione sono una cosa abbastanza pesante”.




Oggi hanno riaperto le scuole di Viterbo, all’ITT Da Vinci ingressi diversificati

di WANDA CHERUBINI –

VITERBO – Dopo oltre sei mesi di chiusura, oggi primo giorno di scuola per gli studenti di Viterbo. Il nuovo anno scolastico sarebbe dovuto ripartire il 14 settembre, ma il sindaco Giovanni Arena ha preferito dare alle scuole altri giorni di tempo per mettere a punto alcune criticità, posticipando ad oggi, 24 settembre, la loro riapertura. Tanta emozione da parte dei ragazzi, ma anche tanta preoccupazione per le famiglie, visto che i contagi da Coronavirus, tra l’altro, hanno ripreso ad aumentare. Una delle scuole più grandi di Viterbo, l’Itt Da Vinci, per evitare assembramenti ha aperto le porte questa mattina agli studenti delle prime classi alle 8,15, mentre per tutti gli altri alle 9,15. Inevitabili, però, gli assembramenti che si sono comunque creati fuori la scuola prima del suono della campanella con ragazzi che per la maggior parte indossavano la mascherina ed altri, purtroppo, no. Qualche piccolo ingorgo si è creato anche per gli studenti che dovevano entrare dal lato delle scale antincendio al piano terra, ma poi, piano piano, gli alunni sono entrati nelle loro aule. Per evitare affollamento all’ingresso ed all’uscita, l’Itt Da Vinci ha deciso, infatti, di creare dei percorsi per le varie classi, così che alcuni studenti sono entrati ed usciranno dall’edificio dalla parte laterale della scuola, antistante la scala antincendio, mentre gli altri dall’ingresso principale. Un provvedimento adottato dal dirigente Luca Damiani per evitare il più possibile l’assembramento di persone, docenti e studenti, necessario per evitare contagi da Coronavirus. Anche altre scuole hanno adottato il medesimo provvedimento con ingressi ed uscite differenziate. Per quanto riguarda, invece, la misurazione della temperatura, alcuni istituti scolastici, come l’Itt Da Vinci, hanno lasciato ai genitori il compito di misurarla prima di mandare i figli a  scuola, mentre per altre scuole la misurazione della temperatura avviene presso l’edificio scolastico stesso.




Oggi hanno riaperto alcune delle scuole della Tuscia

di REDAZIONE-

VITERBO- Ha suonato con tanta emozione ed anche qualche apprensione la campanella del ritorno a scuola per la metà delle scuole della Tuscia. Le altre, torneranno ad aprire il 24 settembre, Viterbo compreso, mentre a Tarquinia il 28. Il sindaco Arena ha deciso lo scorso venerdì 11 settembre, di rinviare l’apertura delle scuole al 24 settembre, dopo l’ultimo sopralluogo effettuato. Una scelta che è stata accolta con dimostrazioni di stima, ma anche con qualche disappunto, come dimostrato anche dalla manifestazione di oggi in piazza del Comune. Il primo cittadino ha sottolineato come la sua sia stata una decisione presa soltanto per motivi di sicurezza sanitaria. Torneranno a sedersi sui banchi di scuola il 24 settembre, insieme agli studenti delle scuole di Viterbo, anche quelli di Ronciglione, Blera e Tuscania. Per le scuole di Tarquinia, Grotte di Castro ed Orte la campanella suonerà il 28 settembre.

Questa mattina sono, invece, tornati a scuola i bambini ed i ragazzi di Bagnoregio, Canino, Soriano nel Cimino, Caprarola, Montalto di Castro, Bolsena, Acquapendente, San Lorenzo Nuovo, Vasanello, Montefiascone, Nepi, Vitorchiano, Vignanello e Civita Castellana. A Vetralla tutte le scuole hanno riaperto oggi tranne la scuola dell’infanzia, che riaprirà il 21 settembre. A Bassano Romano, invece, oggi ha aperto l’istituto comprensivo, ma per le scuole superiori la campanella suonerà il 24 settembre.

 

 




Anche a Tuscania le scuole riapriranno il 24 settembre

di REDAZIONE-

TUSCANIA (Viterbo) – Anche a Tuscania le scuole riapriranno il 24 settembre. Lo ha deciso il sindaco di Tuscania, Fabio Bartolacci, che sulla sua pagina Facebook ha postato un suo videomessaggio:  “Ho già inviato una nota al prefetto in cui spiego le motivazioni per cui sarà pubblicata un’ordinanza che differisce l’apertura delle scuole sul territorio comunale al 24 settembre”.

“Questa mattina – spiega Bartolacci– dopo aver ricevuto ieri una richiesta di sopralluogo del prefetto, sono andato nelle scuole e ho constatato che persiste l’assenza di condizioni igienico-sanitarie e di sicurezza denunciate negli scorsi giorni dalle dirigenti scolastiche”. Il primo cittadino sottolinea come non ci siano le condizioni per riaprire le scuole il 14, quindi, e che 10 giorni di rinvio possano rappresentare “un tempo utile per mettere in sicurezza bambini, docenti e personale Ata, perché ad oggi questa sicurezza non c’è”. Il primo cittadino ha poi riferito come la città sia al momento Covid free, essendo guarita la persona risultata positiva al Coronavirus.