Acquapendente, integrazione tra culture: successo per la serata Comune- Arci solidarietà

ACQUAPENDENTE (Viterbo)- Musica, gastronomia e socializzazione nell’ambito delle iniziative per la Giornata Mondiale del Rifugiato.

Si è svolta ad Acquapendente lo scorso 11 luglio 2024, nella cornice estiva di Piazza della Fonte del Rigombo, una serata di festa e socializzazione dedicata all’integrazione tra culture, in particolare musicale e gastronomica, come spazi di incontro, non solo ideali, per conoscersi l’un l’altro senza barriere o stereotipi.

L’iniziativa è stata promossa dall’amministrazione comunale di Acquapendente – la cui consigliera delegata alle politiche sociali Serena Tini ha espresso grande soddisfazione – e da Arci Solidarietà Viterbo srl Impresa Sociale, in collaborazione con la Pro Loco Acquapendente, nell’ambito delle attività dedicate alla Giornata Mondiale del Rifugiato.

È stata quindi un’importante occasione per ribadire l’impegno degli organizzatori a sostenere la rete nazionale del SAI (Sistema Accoglienza e Integrazione), attraverso la quale il Comune di Acquapendente accoglie migranti richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale.

Nel corso della serata è stata offerta ai presenti una cena multietnica composta dalla gastronomia tunisina preparata dalla signora Marwa Hattay e da alcuni dolci tipici della cultura curda e tunisina realizzati da ospiti del SAI nel territorio aquesiano. A seguire si è tenuto il concerto del gruppo di Ziad Trabelsi & Carthage Mosaik – fondatore di El Hadhra a Roma e membro di lunga data dell’Orchestra di Piazza Vittorio – che ha presentato un coinvolgente repertorio della tradizione musicale araba con le influenze occidentali del rock e del blues.

Significative e importanti le attestazioni che hanno attribuito all’iniziativa il senso di una comunità aperta a tutte le culture, capace di costruire concretamente percorsi di integrazione e pace e che si apre alla collaborazione con il territorio per ulteriori spazi d’incontro.

In questa direzione, la collaborazione tra Comune di Acquapendente e ARCI Solidarietà Viterbo rimane un punto fermo e un patrimonio da valorizzare con rinnovata responsabilità.




Cittadinanza Attiva Un programma di formazione e promozione del volontariato per stranieri e italiani a Vallerano e Vignanello

VALLERANO  (Viterbo)- Il Comune di Vallerano, in collaborazione con l’amministrazione comunale di Vignanello, nell’ambito del programma SAI (Sistema Accoglienza e Integrazione), mediante il supporto di Arci Solidarietà Viterbo SRL Impresa Sociale, promuove un percorso formativo e di valorizzazione del volontariato civico che coinvolgerà, tra maggio e giugno, tre ospiti richiedenti e titolari di protezione internazionale e 9 cittadini italiani, tutti residenti nel territorio dei due comuni.

Il percorso, che comprende anche attività di socializzazione e ha come obiettivo principale la promozione di buone prassi di integrazione tra migranti e la comunità locale, è stato promosso e finanziato dalla Regione Lazio attraverso il bando “Interventi in favore dei migranti presenti sul territorio e in uscita dal sistema di accoglienza”.

Nello specifico le persone coinvolte seguiranno un corso di formazione sulla sicurezza sul lavoro, quindi, dopo una fase formativa sul campo, saranno affiancati agli operatori e formatori ARCI Solidarietà Viterbo srl Impresa Sociale nella realizzazione di una serie di attività di manutenzione e ripristino di aree verdi comunali: il Giardino Rita Levi Montalcini a Vallerano e il Giardino comunale di Vignanello.

Ricordiamo che i Comuni di Vallerano e Vignanello sono sede e titolari di un progetto del Sistema di accoglienza e integrazione – SAI – che è costituito dalla rete degli enti locali per la realizzazione di progetti di accoglienza integrata finanziato con il Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo.

A livello territoriale gli enti locali, con il prezioso supporto di realtà del terzo settore – in questo caso di ARCI Solidarietà Viterbo – garantiscono interventi di accoglienza integrata che, oltre ad assicurare servizi di vitto e alloggio, prevedono in modo complementare anche misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico.

Attualmente sono 884 i progetti della Rete SAI (636 ordinari, 208 per minori non accompagnati, 40 per persone con disagio mentale o disabilità) affidati a 749 enti locali titolari di progetto (656 comuni, 15 Province, 28 Unioni di Comuni, comprese le Comunità Montane e le Unioni Montane di Comuni, e 50 altri enti tra Aziende Sociali Consortili, Ambiti Territoriali, Comuni Associati, Comunità Comprensoriali, Consorzi, Distretti Sanitari, Società della Salute) coinvolgendo in totale 2.000 comuni.

Al termine delle attività di volontariato saranno organizzati dei momenti di restituzione degli spazi e di socializzazione tra i volontari e la comunità locale.

Arci Solidarietà Viterbo SRL Onlus




Arci Solidarietà Viterbo e Gelart: percorso formativo di gelateria

VITERBO – Lunedi 5 dicembre, con la consegna degli attestati  e la degustazione dei gelati realizzati dai partecipanti, ospiti dei progetti SAI nei comuni di Bassano in Teverina, Vignanello e Vallerano, è stato presentato, presso la Gelateria GELART in Piazza delle Erbe a Viterbo, il percorso formativo di gelateria artigianale ed etica, promosso da Arci Solidarietà Viterbo in collaborazione del maestro Gelatiere Marco Bruzziches.

La collaborazione tra Arci Solidarietà Viterbo e la società PO.GE.MA srl /Gelart, si propone di raggiungere vari e significativi risultati, tra i quali  offrire a giovani migranti, attraverso percorsi formativi, un sostegno concreto e creare nuovi modelli di impresa e sviluppo più sostenibili, che tengano in considerazione prospettive di lavoro più eque, più solidali e più giuste e che valorizzino le eccellenze del territorio.

Il gelato artigianale oltre a dimostrare, ancora una volta, di essere il motore di un’economia virtuosa – fatta di passione e competenza – che ha una gran voglia di crescere e testimoniare i propri valori e ideali, si può rivelare un vero trait d’union tra culture lontane. Il gelato è un prodotto di grande richiamo e consumo, ma non sempre si pone attenzione alla filiera di produzione e alla qualità del prodotto. Attraverso questa collaborazione i proponenti intendono rendere evidente e partecipata la responsabilità dei vari attori di questa filiera: dai produttori ai consumatori, passando per gli artigiani maestri gelatai.

Offrire questa opportunità a giovani migranti, ospiti dei programmi del sistema SAI gestiti da Arci Solidarietà Viterbo, significa costruire un ponte tra culture e creare un nuovo modello di impresa sociale, per formare figure imprenditoriali “etiche”, che possa viaggiare e tracciare strade nuove di innovazione e integrazione.

L’acquisto di prodotti stagionali e del territorio è anche una strategia per difendersi dai pesanti rincari causati dalla corsa dell’inflazione con i prezzi di alimenti ed energia aumentati dalle conseguenze delle tensioni internazionali. Latte, frutta, nocciole, burro arrivano ogni giorno dalle aziende del territorio e non devono quindi passare per mano da un intermediario all’altro né tanto meno percorrere lunghe distanze.  Tutto questo incide in maniera positiva producendo, a condizioni di mercato, un risparmio per la gelateria e per il consumatore. Il gelato a km zero, biologico, equo e solidale non è solo più buono, è un gelato intelligente ed etico perché sostiene l’agricoltura e gli allevamenti locali in un momento di grande difficoltà.

L’intento è di promuovere queste attività formative e di sostegno, a favore di tutte le donne e gli uomini che necessitano di protezione internazionale, come aiuto nel cammino verso una nuova vita: persone che spesso versano in condizioni di difficoltà economiche, ma anche sociali e di integrazione. L’auspicio è che questo aiuto concreto rappresenti, nell’immediato, un’opportunità reale e offra una prospettiva di vita e lavoro nel nostro Paese mentre concorre a valorizzare le eccellenze produttive del territorio che li accoglie, incrementando il valore di una esperienza di integrazione che porta buoni frutti e buone prassi.




Aviazione dell’Esercito: le ali della solidarietà

VITERBO-Il 28° Gruppo Squadroni Aviazione dell’Esercito (AVES) “Tucano” ha consegnato alla casa accoglienza “Sacra Famiglia” generi di prima necessità donati dai “baschi azzurri” di Viterbo.

Quest’anno, a differenza del passato, le restrizioni dovute all’emergenza epidemiologica non hanno permesso di organizzare presso l’aeroporto militare la tradizionale festa “Babbo Natale con le ali”, che vedeva protagonisti proprio i bambini della casa famiglia. Tuttavia, gli uomini e le donne dell’Aviazione dell’Esercito hanno voluto comunque esprimere la loro concreta vicinanza all’Istituto religioso, organizzando una raccolta volontaria per rifornire le scorte di generi alimentari dell’Associazione.

La calorosa accoglienza da parte della Madre Superiora, Suor Maria Zeffiro, ha rappresentato un significativo momento di condivisione di valori che uniscono militari e religiosi nell’opera comune di aiuto al prossimo. Suor Maria ha espresso parole di profonda gratitudine a tutta l’Aviazione dell’Esercito per la generosità e l’altruismo nel non dimenticare mai la “Sacra Famiglia” di Viterbo.

Il legame che unisce l’Istituto “Piccole Suore della Sacra Famiglia” e l’Aviazione dell’Esercito dura ormai dal 2013 e, ogni anno, si rinnova con un sentito spirito di solidarietà ed un forte senso di partecipazione attiva al fianco della comunità locale, per contribuire a donare un sorriso a coloro che, soprattutto in questo particolare periodo, stanno affrontando momenti di difficoltà.




Arci Solidarietà, aperto lo sportello immigrazione in forma telefonica

VITERBO – Arci Solidarietà Viterbo Onlus ha aperto lo Sportello immigrazione in forma telefonica, lo Sportello potrà essere contattato al numero 366.43.24.032 il lunedì e il venerdì dalle 16.00 alle 18.00, oppure tramite e-mail all’indirizzo sportello@arciviterbo.it.

A seguito delle misure di sicurezza e distanziamento, dovute all’attuale epidemia di Coronavirus, l’associazione ha deciso di tenere aperto lo sportello in questa forma per poter continuare a fornire il supporto alle persone migranti.

Lo sportello, da oltre dieci anni, fornisce informazioni sui temi sociali e legali a persone migranti, con un’attenzione specifica sui temi della protezione internazionale; un’attività che si inserisce nell’ambito delle attività di integrazione che l’associazione sostiene nell’ottica della costruzione di una società più giusta e solidale.