Monteleone Sabino: i Carabinieri arrestano uomo per reiterate violazioni degli arresti domiciliari

MONTELEONE SABINO (Rieti)- Nei giorni scorsi, la Stazione Carabinieri di Poggio Moiano ha proceduto all’arresto di un trentenne, di origini straniere ma da tempo domiciliato in Monteleone Sabino, dando esecuzione ad un decreto di revoca degli arresti domiciliari emesso dalla Corte d’Appello di Roma.
L’uomo, già noto alle Forze dell’Ordine, era stato in precedenza sottoposto ai domiciliari per reati connessi alle sostanze stupefacenti ma, in più circostanze, aveva violato le prescrizioni impostegli con la predetta misura cautelare.
A seguito delle reiterate violazioni, prontamente segnalate dai Carabinieri della citata Stazione alla Procura della Repubblica reatina, è stata disposta la detenzione in carcere in sostituzione della misura, meno afflittiva, degli arresti domiciliari.
Pertanto l’interessato, dopo le consuete formalità di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Rieti.
Si dà atto, come di consueto, che il procedimento penale è ancora nella fase delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali saranno valutate dall’Autorità Giudiziaria.




Orte, uomo sottoposto ad arresti domiciliari con braccialetto elettronico dopo l’aggravamento della misura cautelare

ORTE ( Viterbo) – Lo scorso 23 ottobre, i Carabinieri hanno dato esecuzione alla misura cautelare degli arresti domiciliari, con l’obbligo di indossare il braccialetto elettronico per il monitoraggio costante degli spostamenti, emessa dall’Autorità Giudiziaria nei confronti di un cittadino rumeno, classe 1992, quale aggravamento della misura cautelare dell’obbligo di dimora al quale era già sottoposto.

L’inasprimento del provvedimento restrittivo è stato disposto dall’Autorità Giudiziaria a seguito delle ripetute violazioni da parte del cittadino rumeno dell’obbligo di dimora che avevano destato preoccupazione circa la possibile reiterazione del reato.

L’uomo è stato trasferito presso la propria abitazione, dove, a seguito delle procedure di attivazione del dispositivo di controllo elettronico, dovrà rispettare un rigoroso regime di detenzione domiciliare. Il braccialetto elettronico consentirà ai Carabinieri di monitorare in tempo reale i suoi movimenti, assicurando così il rispetto delle nuove prescrizioni.

L’intervento rientra nell’attività di controllo delle misure cautelari disposte dalle autorità, finalizzata a garantire il rispetto delle restrizioni imposte e a prevenire eventuali violazioni che possano compromettere la sicurezza pubblica.

PRESUNZIONE DI INNOCENZA

Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva.

Il presente comunicato viene condiviso con la Procura della Repubblica di Viterbo, atteso l’interesse pubblico alla divulgazione della notizia.




Tentato omicidio a Soriano nel Cimino, ventinovenne agli arresti domiciliari

SORIANO NEL CIMINO ( Viterbo) – Nel pomeriggio del 21 giugno, Carabinieri della Compagnia di Viterbo hanno dato esecuzione ad ordinanza applicativa di misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dall’Ufficio G.I.P. del locale Tribunale, nei confronti del ventinovenne viterbese ritenuto responsabile di tentato omicidio alle pendici della Faggeta di Soriano nel Cimino, il 19 giugno scorso. Il provvedimento è conseguito anche a seguito delle indagini sviluppate dai militari della Stazione di Soriano nel Cimino (VT), che nella circostanza, lo hanno notificato all’indagato nella sua abitazione del centro storico del capoluogo.

PRESUNZIONE DI INNOCENZA

Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva.




Soriano nel Cimino, arrestato ventinovenne per tentato omicidio

SORIANO NEL CIMINO ( Viterbo) – Nella notte del 19 giugno in via Della Palazzina, Carabinieri della Compagnia di Viterbo hanno tratto in arresto un ventinovenne del capoluogo, già noto alle forze dell’ordine, ritenuto allo stato attuale responsabile di tentato omicidio. La stessa notte infatti a Soriano nel Cimino (VT), lungo la via San Giorgio – strada che si allontana dal centro abitato verso aree boschive – una pattuglia della Stazione locale è intervenuta in soccorso a quattro persone intorno ad un’auto in sosta; i militari si sono trovati innanzi ad un trentatreenne con tre gravi ferite da taglio all’addome e ad una venticinquenne riportante simili lesioni sulla mano destra. Dagli accertamenti condotti nell’immediatezza dalla Stazione di via Parisi è emerso come un’altra macchina poco prima si fosse loro affiancata, ne sarebbe sceso un giovane armato di coltello che avrebbe aggredito la prima vittima mentre questi era ancora al sedile anteriore lato passeggero, finendo con il colpire anche la ragazza, che aveva cercato inutilmente di intervenire in difesa dell’amico. Mentre le vittime venivano portate in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale “Belcolle”, si erano già attivate le ricerche del reo coordinate dalla Centrale Operativa della Compagnia, attraverso l’impiego di pattuglie della Sezione Radiomobile del N.O.R.. Proseguendo le indagini in sinergia con i colleghi, questi ultimi militari hanno rintracciato il ventinovenne in città, così come il coltello utilizzato ed abbandonato sui Cimini, lungo la Strada Provinciale Colonnetta, ponendolo sotto sequestro. Il presunto aggressore è stato ristretto agli arresti domiciliari, così come disposto dalla Procura della Repubblica di Viterbo, informata dai militari di ogni sviluppo, ed è a disposzione dell’Autorità Giudiziaria viterbese.

PRESUNZIONE DI INNOCENZA

Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva.




Agli arresti domiciliari Giovanni Toti

di REDAZIONE-

Il Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, è agli arresti domiciliari nell’ambito di un’inchiesta della DDA genovese e della Guardia di Finanza, accusato di corruzione. L’ordinanza gli è stata notificata in un hotel di Sanremo, dove avrebbe dovuto partecipare a una conferenza stampa. La Guardia di Finanza ha effettuato perquisizioni nel suo appartamento genovese e negli uffici del Consiglio regionale.

Anche Matteo Cozzani, capo di gabinetto di Toti, è agli arresti domiciliari, accusato di corruzione elettorale, secondo quanto riportato dall’Ansa.  Altri coinvolti sono Aldo Spinelli, in arresto domiciliare, e Paolo Emilio Signorini, in carcere, entrambi accusati di corruzione legata a favori ricevuti da Toti.

Francesco Moncada di Esselunga è indagato per corruzione. L’indagine riguarda finanziamenti illeciti e favori politici, e coinvolge anche altri personaggi politici e imprenditoriali.

La commissione parlamentare Antimafia ha richiesto l’acquisizione degli atti dell’inchiesta, che nasce da una trasmissione di atti proveniente dalla Procura della Spezia. L’indagine inizialmente concentrata su corruzione elettorale si è estesa a varie vicende di finanziamenti illeciti e favoritismi politici.

Presunzione di innocenza: La presunzione d’innocenza è un principio giuridico secondo il quale un imputato non è considerato colpevole sino a che non sia provato il contrario. Nella dottrina giuridica italiana il principio è declinato più propriamente come presunzione di non colpevolezza, perché il processo “è il mezzo mediante il quale alla presunzione d’innocenza si sostituisce quella di colpevolezza”.




Arrestati a Palma Campania padre e figlio per omicidio colposo e caporalato

Riceviamo e pubblichiamo: “I carabinieri della Compagnia di Tuscania, coadiuvati dai colleghi della Compagnia di Nola e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Viterbo, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Civitavecchia su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di due soggetti campani, indagati per omicidio colposo, per la morte di un bracciante agricolo tunisino di anni 57, avvenuta il 21 luglio scorso presso l’ospedale di Viterbo, due giorni dopo il ricovero in pronto soccorso a Tarquinia, in condizioni cliniche già disperate (con febbre alta e disidratazione).
Intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, realizzati attraverso lo sfruttamento dei lavoratori, approfittando del loro stato di bisogno, impiego di manodopera clandestina, violazione di qualsivoglia normativa sull ‘orario di lavoro ed in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.
E’ questo il quadro accusatorio contestato dalla Procura della Repubblica di Civitavecchia e condiviso dal Giudice per le Indagini Preliminari di quel Tribunale, all’esito delle indagini svolte dai carabinieri della Stazione di Montalto di Castro e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Viterbo.
In totale erano sei gli operai tunisini impiegati in nero, di cui tre senza permesso di soggiorno per lavoro subordinato. Gli accertamenti delegati dalla Procura di Civitavecchia sono stati condotti dalla Stazione di Montalto di castro unitamente ai colleghi del N.I.L. e all’ispettorato territoriale del lavoro di Viterbo, coadiuvati da mediatori culturali della 0.1.M. (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni), attivata secondo il programma Alt Caporalato dell ‘ispettorato nazionale del lavoro.
Stando a quanto finora emerso, anche a seguito dell’autopsia del corpo senza vita del tunisino, quando il bracciante 57enne si è accasciato a terra svenuto, uno degli indagati avrebbe omesso di chiamare subito i soccorsi.
Grazie al tempestivo allarme lanciato dai sanitari e all’intervento immediato dei carabinieri in ospedale si è riusciti ad individuare l’autovettura che lo aveva scaricato e ad identificarne il conducente.
Al termine delle indagini guidate dalla Procura di Civitavecchia, i militari della Stazione di Montalto di Castro hanno quindi dato esecuzione al provvedimento restrittivo degli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico nei confronti dei due imprenditori campani, padre e figlio rispettivamente di anni 59 e 33, che adesso dovranno rispondere delle gravi accuse formulate dall’autorità giudiziaria”.




Evade dagli arresti domiciliari: arrestato cittadino magrebino

ORIOLO ROMANO (Viterbo)- Nella serata del 21 agosto, i Carabinieri di Oriolo Romano, durante il servizio di controllo del territorio a Capranica Scalo (VT), rintracciavano un noto pregiudicato 60enne che arbitrariamente si era allontantato dalla propria abitazione in Bassano Romano (VT), dove stava scontando una condanna per reati contro il patrimonio, in particolare per diversi furti di autovetture. Tratto in arresto in attesa del rito direttissimo, il Giudice convalidava il provvedimento e disponeva l’accompagnamento presso il proprio domicilio.
Il presente comunicato viene condiviso con la Procura della Repubblica di Viterbo e trasmesso per interesse pubblico.

PRESUNZIONE DI INNOCENZA
Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva




Rieti, arrestato 30enne per evasione dagli arresti domiciliari

RIETI – I Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Rieti hanno arrestato un trentenne, originario dell’Egitto, ma da tempo domiciliato in Rieti, per evasione dagli arresti domiciliari.

Nella mattinata di ieri, durante un servizio mirato proprio al controllo delle persone sottoposte agli arresti domiciliari, hanno notato l’uomo all’interno di un’agenzia di viaggio di Rieti, sebbene fosse sottoposto al regime detentivo presso la propria abitazione.

Il giovane, già noto alle forze dell’ordine, non è stato in grado di fornire plausibili giustificazioni per l’allontanamento dal luogo di detenzione.

Per tale motivo, dopo il fotosegnalamento, è stato accompagnato presso l’abitazione di residenza e sottoposto nuovamente al regime degli arresti domiciliari.

Si dà atto, come di consueto, che il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali saranno valutate dall’Autorità Giudiziaria.




Evade dagli arresti domiciliari. Denunciato

RIETI – Denunciato in stato libertà alla Procura della Repubblica di Rieti dai carabinieri della Stazione di Rivodutri un quarantacinquenne di Poggio Bustone, per evasione dagli arresti domiciliari L’uomo, sebbene sottoposto, da circa due mesi, al regime degli arresti domiciliari presso la propria abitazione a seguito di rapina aggravata, si era allontanato dal luogo di detenzione, senza giustificato motivo e senza alcuna autorizzazione da parte dell’Autorità Giudiziaria.




Rieti, arrestato quarantenne per evasione dagli arresti domiciliari

RIETI – I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Rieti hanno arrestato un quarantenne del luogo, per evasione dagli arresti domiciliari.

Nel pomeriggio di ieri, durante un servizio mirato proprio al controllo delle persone sottoposte agli arresti domiciliari, hanno notato l’uomo nel centro storico di Rieti, sebbene fosse sottoposto, da circa un mese, a tale regime detentivo presso la propria abitazione.

L’uomo, già noto alle Forze dell’ordine, non è stato in grado di fornire plausibili giustificazioni per l’allontanamento dal luogo di detenzione.

Per tale motivo, dopo il fotosegnalamento, è stato accompagnato presso l’abitazione di residenza e sottoposto nuovamente al regime degli arresti domiciliari.

Si dà atto, come di consueto, che il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali saranno valutate dall’Autorità Giudiziaria.




Fara in Sabina, arrestato cinquantenne per evasione dai domiciliari

RIETI – I Carabinieri della Stazione di Fara in Sabina hanno tratto in arresto un quarantacinquenne egiziano per evasione dagli arresti domiciliari.

I militari, durante un sevizio di controllo del territorio, non hanno trovato l’uomo all’interno della propria abitazione, sebbene fosse sottoposto, da alcuni giorni, al regime degli arresti domiciliari.

Le immediate ricerche diramate a tutte le pattuglie dalla Centrale Operativa della Compagnia di Poggio Mirteto hanno permesso di rintracciare il quarantacinquenne nelle zone limitrofe.

L’uomo non è stato in grado di fornire ai Carabinieri intervenuti alcuna autorizzazione da parte dell’Autorità Giudiziaria, né alcun altro valido motivo che potesse giustificare l’allontanamento dal luogo di detenzione.

Per tale ragione, il quarantacinquenne, già noto alle forze dell’ordine, è stato tratto in arresto in flagranza di evasione. Dopo il fotosegnalamento, è stato ricondotto presso la propria abitazione e nuovamente posto agli arresti domiciliari.

Si dà atto, come di consueto, che il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali saranno valutate dall’Autorità Giudiziaria.




Passo Corese, arrestato 45enne per evasione dagli arresti domiciliari

RIETI – I Carabinieri della Stazione di Passo Corese hanno tratto in arresto un quarantacinquenne originario dell’Egitto, ma da tempo domiciliato a Passo Corese, per evasione dagli arresti domiciliari.

I militari, durante un sevizio di controllo del territorio, non trovando l’uomo all’interno della sua abitazione, dov’è ristretto agli arresti domiciliari, disposti dal Tribunale di Sorveglianza di Roma, hanno immediatamente attivato le ricerche del cittadino straniero, che, nel volgere di poco tempo, è stato rintracciato nel centro del popoloso borgo sabino.

L’uomo, che non è stato in grado di fornire ai Carabinieri intervenuti alcuna plausibile giustificazione per l’allontanamento dal luogo di detenzione, è stato tratto in arresto in flagranza di evasione e successivamente ricondotto presso la propria abitazione, dov’è stato nuovamente posto agli arresti domiciliari.

Si dà atto, come di consueto, che il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali saranno valutate dall’Autorità Giudiziaria.




Montopoli di Sabina, arrestato 30enne per evasione dagli arresti domiciliari

RIETI – I Carabinieri della Stazione di Poggio Mirteto hanno arrestato un trentenne, di origine rumena, per evasione dagli arresti domiciliari.

Nella tarda mattinata di ieri, i militari, durante un servizio mirato proprio al controllo delle persone sottoposte agli arresti domiciliari, hanno notato l’uomo, nel centro storico di Montopoli di Sabina, sebbene sottoposto da circa un mese a tale regime detentivo presso la propria abitazione.

L’uomo, già noto alle Forze di Polizia, non è stato in grado di fornire plausibili giustificazioni per l’allontanamento dal luogo di detenzione.

Per tale motivo, dopo il fotosegnalamento, è stato accompagnato presso l’abitazione di residenza e sottoposto nuovamente al regime degli arresti domiciliari.

Si dà atto, come di consueto, che il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali saranno valutate dall’Autorità Giudiziaria.




Passo Corese, arrestato 39enne per evasione dagli arresti domiciliari

PASSO CORESE ( Rieti) – I Carabinieri della Stazione di Passo Corese hanno tratto in arresto, in flagranza, per evasione dagli arresti domiciliari, A.G. 39enne del posto.

L’uomo, che per motivi di lavoro aveva ottenuto dal tribunale di sorveglianza l’autorizzazione a spostare il luogo di detenzione in un hotel della città mirtense. Nel corso dei controlli svolti giornalmente, i militari della Compagnia di Poggio Mirteto nei confronti dei soggetti sottoposti alla specifica misura restrittiva, avevano accertato che l’uomo si era allontanato senza alcun permesso, di propria iniziativa, per recarsi a casa di un amico sempre nello stesso Comune.

Dopo il fotosegnalamento era stato ricondotto presso il nuovo domicilio in regime di arresti domiciliari ma il particolare e meno afflittivo regime di detenzione è durato poco perché, sabato sera, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare emessa dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Roma, emessa a seguito dell’evasione, è stato nuovamente arrestato, sempre dai militari della Stazione di Passo Corese e condotto presso la Casa Circondariale di Civitavecchia.




Trentenne agli arresti domiciliari evade due volte in tre giorni, denunciata

RIETI – I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Rieti hanno denunciato alla Procura della Repubblica una donna per evasione.

La ragazza, che dai primi giorni di agosto è agli arresti domiciliari per reati in materia di stupefacenti, è stata controllata per le vie del centro storico da personale della Sezione Radiomobile.

Già tre giorni prima, era resa stata notata, sempre in centro storico, da personale della Sezione Operativa dello stesso Nucleo Operativo e Radiomobile.

In entrambe le occasioni la trentenne era priva di autorizzazione da parte dell’Autorità Giudiziaria e non ha fornito motivazioni plausibili che giustificassero il suo allontanamento dal luogo dove sta scontando gli arresti domiciliari.




Rieti, evade due volte in una settimana dagli arresti domiciliari, arrestato dai Carabinieri

RIETI – I Carabinieri della Stazione di Rocca Sinibalda hanno arrestato S.M., cinquantenne di Concerviano, per evasione dagli arresti domiciliari. I servizi perlustrativi, potenziati dal Comando Provinciale di Rieti nel nelle valli del Salto e del Turano e nel Cicolano per il fine settimana di Ferragosto, hanno consentito di individuare l’uomo che girovagava per le vie di Concerviano, allontanato senza autorizzazione dalla propria abitazione, dov’è ristretto ai domiciliari dal mese di giugno.
Si tratta della seconda evasione nell’arco di una settimana. Già domenica 8 agosto, infatti, era stato denunciato in stato di libertà dai Carabinieri della Stazione di Ascrea, per il medesimo reato.
Pertanto, dopo le formalità di rito, è stato nuovamente sottoposto agli arresti domiciliari a disposizione della Procura della Repubblica di Rieti.

 




“Affare Rifiuti”, Valter Lozza e Flaminia Tosini agli arresti domiciliari

VITERBO – Dalle prime ore della mattina il Comando Carabinieri per la Tutela Ambientale sta dando esecuzione all’Ordinanza di misura cautelare personale degli arresti domiciliari emessa dal GIP del Tribunale di Roma a carico dell’imprenditore Valter Lozza e della dirigente della Regione Lazio Ing. Flaminia Tosini, ritenuti responsabili, in concorso, dei reati di concussione, corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente. Contestualmente i militari stanno eseguendo perquisizioni nelle sedi delle società riconducibili all’imprenditore e negli uffici della dirigente presso la Regione Lazio.

L’attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, ha avuto origine da un monitoraggio svolto dal N.O.E. di Roma sul ciclo integrato dei rifiuti urbani della Regione Lazio. Nel corso delle indagini è emerso un condizionamento di natura corruttiva di atti assunti dalla dirigente, che ha svolto un ruolo decisivo nella scalata societaria del LOZZA in seno alla NGR Srl, società, in origine, controllata da altro imprenditore. Tale condizionamento ha inciso sul procedimento di rilascio dell’autorizzazione in favore della società per la realizzazione della nuova discarica di rifiuti  solidi urbani di Roma in località Monte Carnevale.  La discarica insiste sul medesimo sito in precedenza già autorizzato quale discarica per rifiuti inerti ed è stata scelto quale nuovo sito di smaltimento dei rifiuti derivanti dal trattamento di RSU della Capitale.

E’ emerso altresì che il direttore regionale ha prestato sistematicamente la propria opera al fine di risolvere qualsivoglia problematica afferente all’attività imprenditoriale del Lozza, già gestore, tramite la MAD Srl, delle discariche per RSU di Roccasecca (FR) e di Civitavecchia (RM).




Carabinieri di Ronciglione, detenuto domiciliare decide di andare a passeggio, arrestato

RONCIGLIONE (Viterbo) – Pregiudicato agli arresti domiciliari, a Ronciglione, e controllato tramite braccialetto elettronico, nonostante i divieti di circolazione imposti in questi giorni per limitare i contagi del cosi detto “corona virus “, decide di andare a passeggio, manomettendo prima il braccialetto elettronico; e l’ evasione la ha ripetuta per ben due volte, ma questa volta i carabinieri della stazione , lo hanno rintracciato e tradotto in carcere come disposto dalla misura cautelare richiesta dagli stessi carabinieri per porre fine ai continui episodi di evasione.