Il Lazio investe sull’eno-oleoturismo e la diversificazione

ROMA – La Regione Lazio, attraverso Arsial, inaugura una nuova stagione di valorizzazione del territorio e delle sue eccellenze agroalimentari con il primo di una serie di bandi dedicati all’eno-oleoturistico e alla diversificazione agricola. L’iniziativa punta a rafforzare il legame tra cultura, turismo e patrimonio agroalimentare, sostenendo progetti che valorizzino la qualità delle produzioni laziali e ne promuovano l’integrazione con il ricco patrimonio paesaggistico e culturale regionale.

Questo primo bando mette a disposizione contributi a fondo perduto fino all’80% per sostenere progetti dedicati alla promozione delle attività enoturistiche e oleoturistiche. lanciato nell’ambito della Legge Regionale n. 14/2023. Il bando è rivolto ad aziende agricole, cantine, frantoi e consorzi di tutela che operano sul territorio del Lazio.

I contributi previsti variano in base alla dimensione dell’impresa e alla capacità produttiva, con un massimo di 15.000 euro per progetto. Gli interventi ammissibili includono la formazione del personale, la comunicazione digitale, le attività di valorizzazione del territorio e le analisi di mercato.

«Con questo primo bando dedicato all’eno-oleoturismo – spiega l’assessore all’Agricoltura e al Bilancio, Giancarlo Righini – intendiamo potenziare un settore chiave per la nostra economia agricola, in linea con gli obiettivi fissati dalla recente Legge Regionale. Prima ancora che ambiti economici, enoturismo e oleoturismo sono strumenti di sviluppo, utili a valorizzare il territorio, promuovere la qualità dei prodotti “Made in Lazio” e salvaguardare il patrimonio culturale del nostro straordinario territorio regionale», conclude l’assessore Righini.

«Arsial – aggiunge il Commissario Straordinario dell’agenzia regionale, Massimiliano Raffa – mira a diventare un partner strategico per le imprese anche in questo comparto, sostenendo progetti innovativi che esaltino le risorse locali e offrano esperienze uniche, in grado di attrarre visitatori e posizionare il Lazio come una meta di riferimento nel turismo enogastronomico».

Le domande di partecipazione devono pervenire entro il 7 marzo 2025, esclusivamente tramite PEC all’indirizzo arsial@pec.arsialpec.it. Il bando, la relativa documentazione e tutte le informazioni utili sono disponibili sul portale istituzionale di Arsial: www.arsial.it




Acquapendente, concluso l’evento “Dalla terra alla tavola”

ACQUAPENDENTE ( Viterbo) – Riceviamo e pubblichiamo: “Presso S’Osteria38 ad Acquapendente, albergo e ristopizzeria, si è svolto venerdì 26 gennaio un evento finanziato da ARSIAL che ha visto svolgere il tema “Dalla terra alla tavola”.

Durante la serata si è cercato di raccontare agli intervenuti come sia importante e complesso il percorso che porta i prodotti che nascono nei campi dal lavoro e dalla passione dei nostri agricoltori, fin sulle tavole nei piatti sia nel mondo della ristorazione ma anche nelle nostre abitazioni private.

S’Osteria38 gestito da Alicenova soc. coop.  che si occupa anche di assistenza ed inclusione sociale è ristorante, punto vendita di prodotti tipici ed albergo ed è situato ad Acquapendente subito dopo l’ingresso di Porta della Ripa dove convenzionalmente si trova localizzata la 38° tappa della Via Francigena.

L’evento si è tenuto in coda alla materiale realizzazione di un idea di alcuni amici, appassionati di agricoltura e delle tradizioni agricole, che al confine tra Lazio Umbria e Toscana ha voluto ricreare e raccontare di come una farina di grano tenero può ancora essere prodotta ricorrendo ad arcaiche pratiche agricole oramai passate e lontanissime dal mondo della attuale meccanizzazione agricola.

Per questo, innanzitutto la ricerca di una semente di grano antico VERNA certificata fornita dalla azienda agricola Villa Sant’Ermanno iscritta al Consorzio Toscano Tutela Cereali,  poi la preparazione del terreno ,la semina rigorosamente manuale a spaglio ed infine la mietitura manuale, hanno segnato il percorso che è stato fissato da un video girato appositamente per fissare con gli attuali mezzi video fotografici quello che succedeva nei campi molto tempo fa, del quale molti non hanno memoria e che è stato presentato durante la serata.

Ecco che a metà strada tra arte e lavoro, antichi movimenti, tecniche, artifici e storia hanno trovato incontro nella serata alla S’OSTERIA38 dove oltre rivivere certi mestieri e certe tradizioni si è parlato anche di attualità con l’intervento del Dott. Paolo Garuglieri direttore del Consorzio Toscano Tutela Cereali che tra le altre cose  detiene la conservazione e la distribuzione della semente del grano  Verna.

Elisa Calanca coordinatrice dello spazio della S’OSTERIA38 e tutto lo staff della cucina e della pizzeria si sono adoperati per preparare un percorso di degustazione utilizzando la preziosa farina di grano VERNA  riuscendo a fare gustare ai presenti i profumi ed i sapori di questa preziosa materia prima, mentre il Dott. Garuglieri rappresentava  agli astanti gli studi ed i test realizzati presso il dipartimento alimentare dell’ Università di Firenze atti a testimoniare le oramai scientificamente provate doti salutari del marchio VERNA.

Il cibo, l’arte della sua preparazione di cui maestri come Pellegrino Artusi si sono adoperati nel documentare, i tanti agricoltori che ogni giorno con pazienza e passione  si adoperano per la produzione delle materie prime con cui questo viene preparato, le tante attività di ristorazione che come S’Osteria38 non si accontentano di quello che c’è, ma fanno della ricerca delle materie prime un lavoro intenso, difficile ma pieno di soddisfazioni, tutto questo fa parte di una sfera di sensazioni che partendo da fatica e sudore e passando dal  gusto e dall’olfatto, inevitabilmente arrivano alle emozioni, soprattutto quando il racconto passa inevitabilmente dai ns ricordi e dalle nostre tradizioni”.




Agricoltura, Righini: “Grazie ad Arsial per aver seguito l’iter dell’asparago verde di Canino entrato nei prodotti Igp”

ROMA – L’Asparago verde di Canino, con la pubblicazione del regolamento di esecuzione UE 2023/2483 sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione (Serie L del 13/11/2023), entra di diritto tra i prodotti IGP della nostra Regione. Sale così a 34 il numero dei prodotti inseriti nel paniere delle DO/IG del Lazio, che escludendo le denominazioni vitivinicole, vanta oggi 16 DOP, 14 IGP e 4 STG, per un valore di produzione pari a 64 milioni di euro e circa 4mila operatori impiegati.

Questa tipologia di asparago, particolarissima per gusto e caratteristiche, presenta due peculiarità di base che ne fanno un’eccellenza gastronomica perfetta per il consumo a crudo: una dolcezza superiore alla media e una bassa fibrosità dei turioni, che rende la parte inferiore del gambo tenera, polposa e commestibile come il resto dell’ortaggio, contrariamente a quanto succede con gli asparagi più comuni. Il suo colore verde brillante, invece, è dovuto alle particolari condizioni pedoclimatiche del territorio, di origine vulcanica, ricco di potassio e di sali minerali, specie ferro e magnesio, che ne influenzano in maniera visibile la colorazione e le caratteristiche organolettiche.

«Il riconoscimento della denominazione IGP per l’Asparago verde di Canino – dichiara l’assessore all’Agricoltura della Regione Lazio, Giancarlo Righini – è una grande notizia per tutto il settore agroalimentare del territorio. Desidero ringraziare il Governo per aver sostenuto la battaglia dei produttori locali e in particolar modo l’agenzia regionale Arsial per aver seguito da vicino l’iter che ha portato a questo prestigioso traguardo».

«Come Agenzia – commenta il Commissario straordinario di Arsial, Massimiliano Raffa – siamo lieti di aver affiancato i produttori di Asparago Verde di Canino nell’iter per il riconoscimento dell’IGP in sede comunitaria, consapevoli della qualità del prodotto, radicato oramai nella nostra tradizione enogastronomica, ma anche del grande potenziale che la filiera può esprimere, dando valore all’intero territorio».

Il ruolo di Regione Lazio e Arsial

La Regione Lazio, attraverso Arsial, ha supportato l’associazione di produttori proponente nell’iter di riconoscimento, redigendo il dossier necessario per la presentazione dell’istanza. Il riconoscimento IGP in sede comunitaria, che certifica con un marchio di garanzia l’autenticità e la provenienza del prodotto, garantisce un valore aggiunto all’intera filiera, favorendone il posizionamento di mercato e offrendo protezione contro imitazioni o contraffazioni.




Vinitaly, oggi al via il padiglione Lazio di Arsial

Inaugurazione con la presenza della vicepresidente della Regione Lazio, Roberta Angelilli e dell’Assessore all’Agricoltura, Giancarlo Righini, che apriranno la 55esima edizione.

Oggi al via la 55esima edizione Vinitaly 2023, in programma fino al 5 aprile. La manifestazione per eccellenza dedicata al vino accoglierà le eccellenze vitivinicole laziali in un padiglione di 1800 mq. Oltre 60 aziende provenienti da tutte le province laziali, l’8% in più rispetto al 2021, e due consorzi di tutela per rappresentare il patrimonio vitivinicolo del Lazio. Questi numeri e gli oltre mille top buyer presenti consentiranno di raggiungere uno degli obiettivi principali: conquistare quote di mercato.

Al “taglio del nastro”, saranno presenti la vicepresidente della Regione Lazio, Roberta Angelilli e l’Assessore all’Agricoltura, Giancarlo Righini, accolti dal Commissario Straordinario di Arsial, Andrea Napoletano. All’evento è stato invitato anche il Ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida. Nel pomeriggio è atteso anche un passaggio del ministro degli Affari Esteri e Vice Presidente del Consiglio, Antonio Tajani.

Il Padiglione Lazio apre in grande stile e con un ricco programma: alle 11.30 il noto chef Alessandro Circiello terrà il cooking show “Natura in campo”.

Lazio e Arsial si presentano all’edizione di quest’anno con un nuovo storytelling territoriale, declinato su 6 macrotemi che caratterizzano la vitivinicoltura laziale, scelti per il loro essere rappresentativi di un settore in evoluzione: sostenibilità, vitigni autoctoni, imprenditoria giovanile, cambiamento climatico, vini vulcanici, enoturismo.

Seguiranno altri cooking show all’insegna dei seguenti temi:

#enotursimo #autoctoni #sostenibilità e #cambiamento climatico.




Arsial, il presidente Mario Ciarla si dimette, a lui il ringraziamento dell’agenz

ROMA- Con la pubblicazione del decreto di indizione delle prossime elezioni regionali, in programma il 12 e 13 febbraio 2023, l’ing. Mario Ciarla ha rassegnato le proprie dimissioni da Presidente del CdA di ARSIAL.

La presidenza dell’ing. Ciarla, iniziata nell’ottobre 2020 in piena crisi pandemica, si è caratterizzata sin dall’inizio per l’attenzione al macrotema dello sviluppo e dell’innovazione agricola, declinato in tutti i suoi aspetti più rilevanti, dalla tutela dell’agrobiodiversità autoctona al trasferimento di conoscenza, fino alla promozione del patrimonio enogastronomico regionale, manifestando in ogni contesto, anche internazionale, una spiccata competenza manageriale unita a una grande sensibilità umana.

Salutando i dipendenti, nel corso di un momento privato, l’ing. Ciarla ha tenuto a ricordare la profondità del legame che lo unisce ad Arsial e all’intero settore: “Per me è stata una grande avventura, tanto sotto l’aspetto umano che professionale. Sotto stati due anni intensi, ma anche molto belli, pieni di attività e iniziative, trascorsi con la convinzione che l’agricoltura, la tutela dell’ambiente naturale, la salute e l’alimentazione, siano aspetti chiave, strategici nella costruzione di un futuro più equo e di una società sostenibile, tanto per gli individui che per i territori”.

A nome dell’intera Agenzia, il direttore generale avv. Maria Raffaella Bellantone ringrazia l’ing. Ciarla per la disponibilità e l’impegno profusi alla guida di Arsial, nel corso dei due anni della sua presidenza: “Desidero rivolgere all’ing. Mario Ciarla un caloroso ringraziamento, a nome mio e dell’intero personale, per la coerenza nell’operato, la competenza dimostrata e la sensibilità nell’agire, espresse in questi due anni di amministrazione. Due anni nei quali è stata promossa, in perfetta continuità amministrativa con gli indirizzi della giunta regionale, una proficua azione di sostegno ai produttori e alle imprese della filiera laziale, tanto nell’attuazione delle politiche di sviluppo agricolo, quanto nella valorizzazione del nostro straordinario patrimonio agroalimentare”.

A Mario Ciarla vanno i migliori auguri dell’Agenzia per il prosieguo di una felice attività professionale. Lo comunica in una nota l’ufficio stampa di ARSIAL.




Roma, ad “Excellence Food” la presentazione di pubblicazione Arsial sui vini naturali del Lazio

ROMA – Sarà presentata venerdì 11 novembre alle ore 11.00 presso lo spazio istituzionale della Regione Lazio ad Excellence Food Innovation a La Nuvola dell’Eur la pubblicazione “Il vino naturale. Dati e prospettive in Italia e nel Lazio” realizzata da Arsial in collaborazione con Agro Camera e con il supporto di IZI Spa. Alla presentazione interverranno il presidente di Arsial Mario Ciarla, l’advisor di IZI Martino Bellincampi, il direttore generale di Agro Camera Carlo Hausmann e l’organizzatore di Excellence Pietro Ciccotti.

“E’ un fatto molto positivo che negli ultimi anni sempre più aziende in Italia e nel Lazio abbiano scelto di investire sulla produzione di vini naturali. Se fino a qualche tempo fa il tema della sostenibilità e della rigenerazione era considerato un argomento di nicchia, oggi l’adozione di modelli di produzione e consumo più sostenibili, responsabili e rispettosi dell’ambiente e della salute è diventato una questione epocale che chiama in causa e investe l’insieme della società. La crescita dei vini naturali anche nel Lazio, collegata alla valorizzazione dei nostri vitigni autoctoni, dimostra la tendenza sempre più pronunciata verso un consumo più consapevole e attento e la capacità dei nostri produttori di cogliere nella transizione ecologica un’opportunità di sviluppo e innovazione. Questa guida, che racconta la storia e le storie del vino naturale, le sue caratteristiche e i suoi numeri, rappresenta quindi una tappa del percorso che la Regione Lazio ha avviato di riscoperta del proprio territorio, delle sue tradizioni e relazioni umane, sviluppo delle attività agricolo e agro-alimentari, rurali, turistiche ed enoturistiche, preservazione e incremento di una produzione unica e di grande qualità” dichiara il presidente di Arsial Mario Ciarla.

“Bolsena e Frascati sono zone dove il vino naturale può fare la differenza per rilanciare il Lazio sotto il profilo dell’eccellenza enologica, dell’accoglienza turistica di qualità, della riscoperta di un modello di sviluppo economico e culturale sostenibile. I protagonisti del movimento del vino naturale nel Lazio e non solo sono artigiani e iconici interpreti di un’importante sfida del nostro tempo: coniugare territorio, cultura e sostenibilità. È importante che le istituzioni e la collettività sostengano questo fenomeno per diffondere buone pratiche e allargare la comunità di vignaioli naturali” dichiara l’advisor IZI Spa Martino Bellincampi

“Il vino naturale non è più una eccezione del panorama enologico, una disobbedienza ai canoni tecnologici, ma è ormai una vera e propria linea di mercato che incarna il desiderio del consumatore di unire natura, ambiente, biodiversità e stile alimentare sostenibile. È un insieme di forme molto diverse tra loro ed è indispensabile lavorare a fondo sulla qualità perché sia apprezzata dal consumatore consapevole” dichiara Pietro Ciccotti organizzatore di Excellence.




Vinitaly, Arsial: “Vini autoctoni, diversificazione e sostenibilità”

ROMA – Tutela e potenzialità dei vitigni autoctoni del Lazio, interventi per l’uso delle energie rinnovabili nel settore agricolo e rurale, promozione della Diversificazione e di una viti-vinicoltura sostenibile e di qualità nelle aree protette. Se ne è parlato oggi presso il padiglione del Lazio del Vinitaly presentando progetti e iniziative promosse da Arsial. Dall’helpdesk per il supporto tecnico-amministrativo-finanziario rivolto alle Comunità rurali nella loro transizione ecologica verso Comunità energetiche alla monografia sui vitigni autoctoni con tutte le informazioni tecniche, enologiche e storiche di ciascun vitigno e disponibile gratuitamente sul sito dell’Agenzia all’indirizzo https://www.arsial.it/vitigni-autoctoni-regionali-ecco-il-volume.

“Un’occasione e uno strumento, quello della guida, per fare il punto sul lavoro di caratterizzazione degli autoctoni curato da ARSIAL  in tutte le fasi dall’emersione della biodiversità viticola fino alla menzione dei monovitigni in etichetta,  per la diversificazione della produzione regionale, che ora richiede  il necessario coinvolgimento dei produttori per l’adeguamento del disciplinare dell’IGT Lazio, su cui Arsial è particolarmente impegnata – ha spiegato il dirigente Arsial Claudio Di Giovannantonio – ma  che non può prescindere da scelte condivise nei singoli distretti produttivi, coerenti con la nuova strategia che la UE ha definito fino al 2045,  per  valorizzare i 18.000 ettari di superficie vitata a schedario regionale, puntando su una sempre maggiore integrazione tra le oltre 450 cantine che compongono il comparto vitivinicolo del Lazio, invitate a dar vita al consorzio di tutela regionale per l’IGT Lazio,  anche per cogliere tutte le opportunità di sostegno delle attività promozionali sui mercati UE ed extra-UE”. Nello stesso contesto la collega Dina Maini ha descritto le grandi potenzialità di progetti come “AgroRES:  Investing in Renewable Energies for Agriculture” approvato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Interreg Europe 2014-2020 per la produzione e l’uso delle energie rinnovabili  nel settore agricolo con il relativo piano di azione finale finalizzato alla nascita di Comunità energetiche del Lazio. Presentato anche lo stato dell’arte del Piano di Azione sulla Diversificazione promosso dalla Regione e realizzato da Arsial.

“Una diversificazione dell’economia in attività extra-agricole – ha spiegato Maini – risponde all’esigenza di valorizzare tutte le potenzialità, anche turistiche, dei nostri territori e delle imprese agricole, non più solo produttrici di beni ma anche di servizi sociali, ambientali, formativi, turistico e ricreativi in modo sostenibile, diversificato, destagionalizzato. L’importanza di questa materia è provata dal successo ottenuto recentemente dal ciclo di seminari “I Mercoledì della Diversificazione” cui hanno partecipato più di 100 aziende”.

Illustrato infine il progetto OENOMED “Sviluppo sostenibile delle filiere viti-vinicole nelle Aree Protette del Mediterraneo”, anch’esso approvato dalla Commissione europea nell’ambito del programma ENI CBCMED per la promozione di una viti-vinicoltura sostenibile. “Si tratta di progetti che qualificano al meglio la nostra mission – ha commentato il presidente di Arsial Mario Ciarla – Come Agenzia stiamo puntando sempre di più su digitalizzazione, innovazione, ricerca e sostenibilità perché questi sono gli assi fondamentali di sviluppo e crescita sia per il nostro settore vitivinicolo che in generale per le imprese agricole del Lazio. Oggi qualità fa sempre più rima con tipicità e sostenibilità. In questa direzione bisogna investire perché è anche così che i vini del Lazio potranno conquistare sempre più spazio sul mercato, interesse e apprezzamento da parte dei consumatori”.




Raspato nero e reale bianca: altri due vitigni laziali entrano nel registro nazionale su proposta di ARSIAL

ROMA – Altri due vitigni laziali entrano nel registro nazionale: il Raspato nero e la Reale bianca, entrambe originari dei Monti Aurunci, sono stati infatti iscritti dal Mipaaf nel Registro nazionale delle varietà di vite (RNVV) su proposta di Arsial – Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura del Lazio, al termine di un percorso di circa 5 anni.

Con queste due ultime iscrizioni, salgono a cinque i vitigni autoctoni inseriti nel registro nazionale in meno di un anno e la Regione Lazio continua ad incrementare la propria piattaforma ampelografica, che oggi conta su 82 vitigni, 35 dei quali autoctoni.

Tutti e due i vitigni, censiti e inscritti da Arsial nel Registro volontario regionale delle risorse genetiche a rischio erosione (RVR) che tutela l’agrobiodiversità regionale laziale, sono oramai da tempo, esempi di biodiversità salvaguardata.

L’iscrizione di Raspato nero e Reale bianca nel Registro nazionale delle varietà di vite è soltanto l’ultimo tassello di un percorso che vede Arsial impegnata nel processo di diversificazione della filiera vitivinicola regionale, con l’obiettivo di caratterizzare la base ampelografica regionale con vitigni autoctoni identitari e di garantirne la vinificazione nel rispetto delle normative nazionali e comunitarie.

“Il vino, da sempre, è un prodotto d’eccellenza. Un veicolo promozionale attraverso il quale trasmettere l’essenza di un territorio e la sua cultura, ma è anche uno straordinario acceleratore di sviluppo, capace di generare economia virtuosa, coniugando enogastronomia, sostenibilità e salvaguardia della biodiversità. Oggi più che mai, riscoprire un antico vitigno e promuoverne la coltura, significa investire sulle possibilità di un territorio, valorizzando tutte quelle componenti, comprese la dimensione agro-ambientale e quella turistico-culturale, che lo rendono unico, attrattivo e originale” – dichiara il Presidente di Arsial, Mario Ciarla.




Roma, a emporio Caritas ecco primi alimenti acquistati con fondi Arsial

ROMA – E’ entrata nel vivo l’iniziativa messa in moto di solidarieta’ dall’Arsial insieme alla Caritas di Roma, che ha visto l’Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura destinare in favore dell’organismo pastorale capitolino un fondo da 750mila euro per l’acquisto di cibo e generi di prima necessita’ in favore delle famigli in difficolta’.

Nell’Emporio della Solidarieta’ della Caritas di via Casilina vecchia sono arrivate le prime derrate alimentari acquistate con quei fondi. Non solo beni essenziali a lunga conservazione, come olio, caffe’, latte, legumi, pomodori pelati e quanto altro puo’ essere necessario al fabbisogno quotidiano, ma anche prodotti Made in Lazio freschi e di qualita’, ad esempio pesce, carne, salumi, formaggi, latticini, verdura e frutta, provenienti in particolare da aziende situate in aree della Regione che piu’ di altre hanno subito il contraccolpo economico della pandemia.

“Quando alla fine dell’anno scorso ci eravamo resi conto di avere 750mila euro di fondi non impegnati, perche’ tante iniziative cui Arsial partecipava (su tutte Vinitaly) erano saltate a causa della pandemia, abbiamo deciso con la Regione di destinarli a una iniziativa di solidarieta’ fatta insieme alla Caritas, perche’ e’ aumentato in modo significativo il numero delle famiglie cadute in una condizione di indigenza per le conseguenze economiche dell’emergenza Covid- ha spiegato il presidente di Arsial, Mario Ciarla- Abbiamo costruito questa operazione con prodotti regionali del Lazio, sia di qualita’ che freschi, cosa che di solito costituisce un problema per la distribuzione anche nella rete degli Empori della solidarieta’ della Caritas. Il che rappresenta anche un elemento di solidarieta’ doppia, sia rispetto alla domanda ma anche all’offerta, perche’ questa e’ l’occasione in cui diverse aziende e produttori, che magari sono nelle aree interne o in zone terremotate, possono partecipare a questa iniziativa e avere un piccolo elemento di aiuto. Siamo particolarmente orgogliosi”.

Ci sara’ un “secondo tempo” di questa iniziativa? “Noi spereremmo di tornare a destinare i nostri fondi alla nostra missione originaria, cioe’ la promozione dei prodotti agroalimentari del Lazio, e metterci alle spalle questo periodo faticoso della pandemia- ha risposto Ciarla- pero’ per quanto riguarda le eccedenze alimentari e il fresco, siccome teniamo molto a questo processo che abbiamo messo in campo insieme alla Caritas, mi piacerebbe continuare questa iniziativa con delle modalita’ diverse ma mantenendo questa relazione che abbiamo costruito”.

Per il direttore della Caritas di Roma, don Benoni Ambarus “questo e’ un giorno bello, in cui la coprogettazione tra istituzioni, realta’ ecclesiali e sociali viene tradotto in maniera concreta. Il 13 giugno avevamo firmato il protocollo ‘Alleanza per Roma’ tra la Chiesa di Roma, la Regione e il Comune per aderire al fondo ‘Gesu’ Divino Lavoratore’ istituito dal Papa. Oggi a questo protocollo si aggiunge un tassello alimentare, perche’ il primo passo e’ stato di sostegno a quelle famiglie che avevano perso un lavoro precario. Con questo riusciamo ad aggiungere un allargamento di paniere alimentare per le famiglie, perche’ per noi spesso e’ un problema procurare i prodotti freschi”.




Partono gli incontri di WEGIL FOOD LAB per gli studenti di istituti professionali e università del territorio

Partono gli incontri di WEGIL FOOD LAB – Accademia del Cibo dedicati agli istituti professionali del territorio e agli studenti delle Università. Gli appuntamenti, realizzati da Arsial – Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’Agricoltura del Lazio in collaborazione con Agro Camera azienda speciale della Camera di Commercio di Roma, inizieranno lunedì 16 novembre e proseguiranno fino a lunedì 7 dicembre, saranno fruibili sia attraverso dirette streaming su canali social e link dedicati e condivisi con gli istituti professionali del territorio, che attraverso registrazioni veicolate su youtube.

Nel calendario sono state inserite lezioni frontali di antropologia del gusto o su tematiche connesse alla comunicazione digitale, monografie su specifici prodotti per conoscerne tutte le caratteristiche ed apprezzarne alcune esemplificazioni di utilizzo. Programmate anche delle master class dedicate sia a tecniche di lavorazione che all’ impiego di alcuni prodotti del territorio, anche con il coinvolgimento di diversi chef stellati: Cristina Bowerman, Iside De Cesare e Sandro Serva.

Comune denominatore di tutta la proposta tecnico-formativa è naturalmente la valorizzazione delle materie prime e dei prodotti del Lazio, così come la celebrazione del saper fare che accomuna i nostri produttori, gli artigiani, i cuochi. In una parola, tutti gli operatori della filiera agroalimentare del Lazio il cui impegno quotidiano molti hanno riconosciuto ed apprezzato in questo particolare momento storico.

“Il nostro obiettivo è semplice – dichiara Mario Ciarla Presidente di ARSIAL – dare ai nostri ragazzi l’opportunità di poter fruire gratuitamente di un percorso professionale di alto livello, che vedrà la partecipazione dei grandi maestri dell’enogastronomia di Roma e del Lazio. Nonostante il COVID cominciamo subito: dal 16 novembre iniziamo un primo ciclo di lezioni, che i ragazzi potranno seguire in modo interattivo in piattaforma dopo essersi accreditati. Gli istituti alberghieri del Lazio sono stati invitati a sensibilizzare gli allievi ad iscriversi. Ma anche tutti gli appassionati interessati ad assistere alle lezioni avranno la possibilità di seguirle sui social. Questo primo percorso ci porterà, nel prossimo anno, al primo ciclo completo di formazione, che speriamo di svolgere in massima parte in presenza”.

“Il cibo ha assunto un significato profondissimo – dichiara l’ Assessore all’ Agricoltura, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Ambiente e Risorse Naturali, Enrica Onorati – di conforto e di rassicurazione, di racconto e di memoria. Il cibo infatti non è solo “cosa mangiamo”. Quando parliamo di cibo, stiamo raccontando la storia dei nostri territori. Del motore che muove la vita e il mondo. Del lavoro e dell’impegno di chi è dietro alle produzioni, alla trasformazione e alla lavorazione dei prodotti. Con questo spirito sono stati pensati i corsi e le master class con Arsial. Per formare, insieme ai professionisti del settore e agli chef stellati, che saranno i nostri docenti e che ringrazio per l’impegno e la disponibilità, i nostri ambasciatori della cultura del cibo del Lazio”.

Il calendario degli incontri è disponibile sul sito www.arsial.it.




Ambiente: Ciarla (Arsial): “Firmato accordo per trasferimento acquesotto Camuccini da Arsial a comune Sacrofano”

ROMA- “E’ stato firmato oggi un accordo, su cui si lavorava da molti anni tra Arsial, Comune di Sacrofano e Segreteria Tecnica dell’Ato2 E Acea Ato2 S.p.A. per il trasferimento definitivo dell’acquedotto denominato Camuccini, di proprietà dell’Arsial al Comune di Sacrofano, per il successivo affidamento della gestione idrica ad ACEA ATO2”.

Così in una nota Mario Ciarla, presidente di Arsial. “Continuo il lavoro iniziato dal mio predecessore Antonio Rosati – spiega – che ha dato un forte impulso all’operazione di trasferimento definitivo delle reti idriche Arsial ai comuni del Lazio. Il risanamento degli acquedotti e il trasferimento ai comuni e alla gestione di Acea Ato2 è una garanzia – conclude Mario Ciarla – sull’uso dell’acqua per i cittadini di questi territori, che produrrà un miglioramento del servizio”.




Lazio, Bonafoni (Lista Zingaretti): “Nomina Ciarla ad Arsial garantisce continuità”

ROMA- “Rivolgo a Mario Ciarla, neo Presidente del Consiglio di amministrazione dell’Arsial, i miei più sinceri auguri di buon lavoro. Uomo di grande intuito e passione, sono certa che Mario sarà in grado di sviluppare al meglio le politiche nel settore agricolo nel territorio laziale, confermando il rilancio e la nuova centralità che all’Agenzia ha saputo dare negli anni scorsi Antonio Rosati.

L’Arsial, ente strumentale di importanza strategica per la Regione, è uno snodo cruciale del nuovo modello di sviluppo che abbiamo in mente, fatto di qualità, innovazione, filiera corta, biodistretti, agricoltura sociale, convivenza tra città e campagna, lavoro legale ed economia pulita. Una bellissima sfida che Mario Ciarla saprà giocare al meglio”. Così in una nota la Consigliera regionale del Lazio Marta Bonafoni Capogruppo della Lista Civica Zingaretti.




Coronavirus, Arsial: 250 mila euro ad aziende agricole Lazio per consegne a domicilio

ROMA –  La Regione Lazio è pronta a mettere a disposizione un fondo di 250mila euro per aiutare le aziende agricole del territorio a consegnare a domicilio i propri prodotti. Lo annuncia all’agenzia Dire il presidente di Arsial, Antonio Rosati, anticipando il contenuto di un bando concepito assieme all’assessore all’Agricoltura, Enrica Onorati, che uscirà probabilmente questa settimana.
Secondo quanto spiegato da Rosati, il bando “prevede un finanziamento immediato a fondo perduto di una somma fino a 5mila euro alle singole aziende agricole e fino a 10mila euro per più’
aziende agricole associate, consorzi, cooperative e organizzazioni professionali. Soldi che serviranno per sostenere il trasporto a casa dei prodotti, per contribuire alle spese di carburante o l’acquisto di un furgoncino, o alla creazione di un sito di e-commerce”.
Inoltre, per snellire la burocrazia, “le aziende agricole confinanti o che vorranno associarsi in questa operazione, potranno farlo con una semplice autocertificazione” ha aggiunto Rosati.
Il bando, ha poi concluso, “darà sostegno ai tanti agricoltori che nonostante le difficoltà non si fermano. E se avremo tante richieste aumenteremo le risorse”.
Agenzia Dire