Tentato Omicidio di Donald Trump: I Dettagli dell’Attacco e le Reazioni Internazionali

Pennsylvania – Thomas Matthew Crooks, un ventenne di Bethel Park, ha tentato di assassinare l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, con un fucile d’assalto semiautomatico AR-45. Crooks è stato ucciso dai cecchini del Secret Service durante l’attacco.

L’Identificazione dell’Attentatore – L’FBI ha identificato Crooks, noto come elettore repubblicano iscritto nei registri del partito in Pennsylvania. Le indagini continuano per determinare se Crooks abbia agito da solo o se ci sia stato un secondo attentatore. Secondo un investigatore, “le indagini continueranno finché non avremo una risposta definitiva”.

Le Indagini sul Campo – Un’analisi dell’Associated Press, basata su video, foto e immagini satellitari, ha rivelato che Crooks è riuscito ad avvicinarsi sorprendentemente al palco del comizio di Trump, posizionandosi a meno di 150 metri di distanza. Un video sui social media ha mostrato il corpo di Crooks in mimetica grigia su un tetto nei pressi dell’evento, confermando la sua posizione durante l’attacco.

Le Reazioni Internazionali – La comunità internazionale ha condannato unanimemente l’attacco. La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha criticato gli Stati Uniti, suggerendo di rivedere le loro politiche di incitamento all’odio. Antonio Tajani, ministro degli Esteri italiano, ha espresso la sua solidarietà agli Stati Uniti, condannando la violenza nel dibattito democratico. Analoghe dichiarazioni sono arrivate dal Cancelliere tedesco Olaf Scholz, dal premier spagnolo Pedro Sanchez, dal presidente indiano Narendra Modi e dal presidente cinese Xi Jinping, tutti uniti nel condannare l’atto violento e nel sostenere i valori democratici.

Donald Trump, dimesso dall’ospedale la notte stessa dell’attentato, sembra essere in buone condizioni, come dimostrato dalle immagini che lo ritraggono mentre scende le scale del suo aereo. Le indagini proseguono per fare chiarezza sui dettagli dell’attentato e sulla possibile presenza di complici.




Rieti, Rocca: “Ferma condanna per attentato a sede Fdi”

RIETI- «Desidero esprimere la ferma condanna per il vile atto intimidatorio contro la sede di Fratelli d’Italia di Rieti e l’ufficio dell’Onorevole Paolo Trancassini, Coordinatore Regionale di FDI.

A nome mio personale e della Giunta Regionale alla comunità del partito reatino e all’amico Paolo Trancassini giungano la massima vicinanza e solidarietà, nella certezza che non saranno certo questi vili episodi a scoraggiare tante donne e uomini che, quotidianamente, si impegnano per il bene comune e per la crescita dei loro territori.

Siamo certi che le forze dell’ordine sapranno ricostruire l’accaduto.

Il confronto democratico, la normale dialettica politica, non devono mai scadere nella violenza e nell’intolleranza». Lo dichiara il Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.




Attentato in Congo, Procaccini (Fdi): “Difendere e valorizzare la nostra diplomazia e le forze armate”

ROMA – “L’attentato in Congo in cui hanno perso la vita l’ambasciatore Luca Attanasio e il carabiniere Vittorio Iacovacci, insieme all’autista del mezzo con cui viaggiavano, è notizia che ci rattrista profondamente ma deve anche rappresentare occasione di monito e riflessione. E’ un richiamo a governo e istituzioni per fornire nuovamente grande importanza e attenzione alla politica estera dell’Italia, a cominciare dalla difesa dei confini, ma anche a valorizzare e difendere il lavoro della nostra diplomazia, di figure di valore come Luca Attanasio, e delle nostre forze militari.  

Mi unisco al dolore delle famiglie e del Paese intero per la perdita di due valorosi rappresentanti dell’Italia, con un particolare pensiero di affetto alla famiglia del giovane carabiniere Iacovacci e della comunità di Sonnino, cui mi lega una vicinanza territoriale e di grande stima.”  

E’ quanto l’europarlamentare di FDI-ECR Nicola Procaccini, in merito all’attentato avvenuto questa mattina in Congo.




Attentato in Congo, il presidente nazionale dell’Unms Antonino Mondello: “Cordoglio per la grave perdita”

ROMA- Oggi l’Italia piange per la perdita di due Servitori dello Stato, uccisi nell’attentato in Congo l’ambasciatore italiano Luca Attanasio ed il Carabiniere Vittorio Iacovacci mentre stavano viaggiando a bordo di una autovettura in un convoglio della MONUSCO, la missione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per la stabilizzazione nella Repubblica Democratica del Congo.
“ L’Unione Mutilati per Servizio (UNMS) – dichiara il presidente nazionale Antonino Mondello – nell’esprimere vicinanza e cordoglio alle famiglie ricorda la visita dell’Ambasciatore Attanasio presso la sede nazionale lo scorso settembre. Con la moglie Zakia Seddiki ci aveva onorato della sua presenza ed insieme concordammo iniziative umanitarie rivolte a bambini orfani e alle ragazze madri. Uno degli obiettivi di Attanasio era quello di clonare il modello UNMS in Congo. La triste notizia lascia tutti attoniti e sgomenti, un’altra pagina triste per il nostro Paese che perde altri due figli mentre adempievano il proprio dovere in servizio.”




“Ieri … nei nostri ricordi”: Quando i sindacati viterbesi andarono a Palermo dopo un mese dell’attentato a Giovanni Falcone

di FEDERICO USAI –

Presentiamo questa volta un servizio giornalistico realizzato ad un mese di distanza dalla strage di Capaci, l’attentato di stampo terroristico – mafioso  compiuto da Cosa Nostra  il 23 maggio 1992 nei pressi di Capaci per uccidere il magistrato antimafia Giovanni Falcone . Gli attentatori fecero esplodere un tratto dell’autostrada A29 mentre vi transitava sopra il corteo della scorta con a bordo il giudice, la moglie e gli agenti di Polizia, sistemati in tre Fiat Croma. blindate. Oltre al giudice, morirono altre quattro persone: la moglie Francesca Morvillo, anche lei magistrato, e gli agenti della scorta Vito Schifani,Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.   Vi furono 23 feriti, fra i quali gli agenti Paolo Capuzza, Angelo Corbo,  Gaspare Cervello e l’autista giudiziario Giuseppe Costanza.

Un mese dopo tutti i sindacati si riunirono a Palermo per ricordare il Giudice Falcone . La Cisl, la CGIL e la UIL di Viterbo erano presenti con i loro segretari, D’Orazi e Ciancolini e Catalano,

TeleViterbo al seguito dei sindacati viterbesi realizzò un servizio giornalistico e diverse interviste tra queste a Leoluca Orlando, al magistrato Giuseppe Ajala, a Sergio D’Antoni, allora segretario generale Cisl e all’autista di Falcone, Giuseppe Costanza, che si salvo dalla strage. Le riprese per il  video furono girate da Giuseppe Magagnini, il tecnico audio  fu Emanuele Fioretti e le interviste di Federico Usai.