Domani sabato 5 aprile Orte ricorda l’on. Attilio Iozzelli a trent’anni dalla scomparsa

ORTE – Riceviamo da Stefano Stefanini e pubblichiamo: “Abbiamo promosso, con gli amici dell’Azione Cattolica di Orte Scalo il ricordo dell’on. Attilio Iozzelli, a trent’anni dalla scomparsa, sabato 5 aprile.
Alle ore 16,30 ci riuniremo presso il Cimitero di Orte per un omaggio alla sua tomba. Alle 17,30 parteciperemo alla Santa Messa in suffragio e ricordo nella Chiesa di Sant’Antonio celebrata dal parroco don Giovanni Bazenguissa, e a seguire, presso la Sala Conferenze della parrocchia lo ricorderemo, con la presenza del presidente della Provincia di Viterbo, Alessandro Romoli e con i tanti Amici che lo hanno conosciuto e apprezzato nel suo impegno pubblico.

Siamo convinti che la figura e l’azione politica dell’on. Attilio Iozzelli non debba essere dimenticata, come i tanti politici vissuti nel primo dopoguerra, militando nei vari partiti, rinati dopo la parentesi della dittatura.

Siamo convinti che questa iniziativa contribuirà a qualificare l’impegno degli amministratori della cosa pubblica ai vari livelli e la sensibilità dei cittadini, specie giovani ad avvicinarsi e contribuire alla migliore gestione delle Istituzioni.
Giovanissimo parlamentare, Attilio Iozzelli si occupò di riforma agraria, legge sullo sport sociale e uomo di cultura, fu presidente della Cassa di Risparmio di Viterbo.

L’uomo politico era nato a Roma il 22 marzo 1926 e negli anni giovanili si formò e crebbe ad Orte negli ideali cristiano sociali, sotto la guida spirituale di P. Geremia Subiaco, primo parroco di Orte Scalo e come collaboratore di Don Delfo Gioacchini, nell’esperienza post-bellica del 1945-46 del giornale “La Fiaccola”.
Nel momento di ricordo, nella Sala che lo vide giovanissimo inaugurare il suo impegno sociale e politico rileggeremo le pagine scritte da Attilio Iozzelli negli anni cruciali della rinascita democratica dell’Italia negli anni 1945 1946.
Fu promotore e ispiratore dell’Azione Cattolica Italiana, come presidente diocesano, fece parte dell’Ordine Francescano Secolare.
Dopo la laurea in lettere, dedicò i primi anni all’insegnamento e fu responsabile dell’Associazione dei Maestri Cattolici.
A venti anni non ancora compiuti, come collaboratore del periodico la “Fiaccola” – ripubblicato in forma di raccolta a cura di Enrico Bernardini e Alberico Menna – sviluppò i temi fondamentali del suo futuro impegno politico nella Democrazia Cristiana: dialogo, solidarietà tra le classi sociali, riforme e sviluppo socio economico nel rispetto della dignità umana.

A questo proposito proponiamo un convegno che approfondisca la carica ideale sempre attuale del periodo della ritrovata libertà democratica.
Dapprima segretario provinciale della Dc, fu eletto in parlamento nel 1953, per il suo impegno e la sua oratoria coinvolgente e popolare fu subito amato dal popolo che corrispose sempre alle sue successive candidature nel 1958, nel 1963, 1968 e 1972 con crescenti voti personali, dalle 35.000 preferenze della prima elezione conseguì oltre 65.000 consensi.
Fece parte delle commissioni parlamentari Giustizia, Difesa, Industria, Agricoltura. Fu sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con il presidente Mariano Rumor, e successivamente sottosegretario ai Ministeri della Difesa, dell’Agricoltura ed all’Industria con il presidente Andreotti.
Oltre a partecipare attivamente alle Riforma Agraria del dopoguerra, all’On. Jozzelli si deve un particolare impegno come relatore del disegno di legge “Linee di una politica dello Sport in Italia”, nel cui ambito pronunciò un importante discorso alla Camera. Questa legge fondamentale per lo sport in Italia lo portò a delineare una filosofia dello sport come valore individuale, morale e civico, per essere alla portata degli studenti e dei lavoratori con l’avvio della realizzazione di strutture sportive su tutto il territorio nazionale.
Da ricordare nel 1970 il suo discorso tenuto a Viterbo sul lunghissimo e famoso Conclave viterbese del 1268-71, occupandosi dell’etimologia del “cum clavis” riferito ai Cardinali chiusi dal capitano del popolo Raniero Gatti in Conclave per la sofferta elezione del Pontefice.
Nel 1971, in un intervento alla Camera di Commercio di Viterbo l’On. Iozzelli delineò, con la pacatezza del suo eloquio, la necessità della realizzazione di un metanodotto nella Tuscia come presupposto dello sviluppo economico della Provincia.
Come Presidente della Cassa di Risparmio di Viterbo, sviluppò, tra l’altro, una serie di iniziative per la promozione della cultura socioeconomica e produttiva locale ed, in particolare, della cultura economica d’impresa, da ricordare, negli anni novanta, una serie di conferenze, nel cui ambito spicca l’intervento del Prof. Guido Carli, Governatore della Banca d’Italia e più volte ministro del Tesoro.

Noi proponiamo nell’immediato, per ricordarlo in modo adeguato, l’intitolazione di una via cittadina, avviando, al contempo, la pratica di intitolazione di una strada cittadina anche per il sindaco Pietro Del Sole e per altre personalità contemporanee che si sono distinte per particolari meriti nei vari campi dell’esperienza umana.”