Firmato il protocollo d’intesa per limitare gli sprechi alimentari (VIDEO)

di MARIELLA ZADRO –

VITERBO – Proprio oggi 5 febbraio, ricorre la Giornata nazionale della prevenzione dello spreco alimentare e presso la sala Regia del Palazzo dei Priori, è stato siglato un accordo che vede il coinvolgimento dell’Amministrazione comunale, la Caritas Coop cooperativa sociale, Viterbo con Amore, Banco Alimentare del Lazio, e Associazione della Croce Rossa, finalizzato alla creazione di una filiera solidale del cibo nel territorio comunale.

La sindaca Chiara Frontini ha ribadito l’importanza di questo accordo che mette in relazione e coordinerà le varie realtà che ogni giorno si adoperano in modo concreto, per supportare la popolazione più bisognosa.

Don Paolo Chico, in rappresentanza del vescovo Orazio Francesco Piazza ha salutato i presenti.

“Compiacimento vivo per il progetto e per tutte le persone che saranno coinvolte nella sua realizzazione. La diocesi sarà presente per unire le forze e non sprecare. Si dovranno affrontare diverse problematiche, ma voglio ricordare a tutti noi una frase di San Paolo: “Non scoraggiatevi nelle difficoltà” questo è anche l’augurio che il vescovo Piazza rivolge a tutti voi”

 L’assessore alle politiche sociali Patrizia Notaristefano ha illustrato l’iter percorso per arrivare a questo protocollo.

“Il protocollo che andiamo a firmare questa mattina è una atto estremamente importante, che vede il coinvolgimento di associazioni per il recupero delle nostre eccellenze alimentari e la facilitazione della redistribuzione alle famiglie assistite dalle associazioni firmatarie”.

Per Domenico Arruzzolo, presidente di Viterbo con Amore che da anni coordina il mercato solidale I Care: questo protocollo sancisce il momento di riunire tutte le forze, in modo che la lotta allo spreco alimentare coinvolga tutta la comunità cittadina.

“Apporre la firma a questo protocollo, per Francesca Durastanti della Caritas cooperativa sociale, rappresenta     un percorso di giustizia sociale che viene da lontano, ed ottimizza il lavoro che giornalmente i volontari mettono in campo”.

Anche la Croce Rossa, ha precisato il presidente Marco Sbocchia, non solo assiste le persone dal punto di vista sanitario, ma partecipa anche alla redistribuzione di cibo a lunga conservazione a numerose famiglie: circa 100 tonnellate di cibo ogni anno a 300 famiglie.

Presente per il Banco Alimentare del Lazio Francesco Manzotta, che ha confermato l’importanza di questo protocollo, perché valorizza e sostiene tutte le realtà presenti che operano sul territorio.

Infine la ricercatrice del Ddibaf Unitus Clara Cicatiello, presente con il pro rettore dell’Università dei Studi della Tuscia Unitus Alvaro Marucci, si è complimentata con l’Amministrazione comunale e tutti i firmatari del protocollo, perché l’impegno che le cinque realtà si assumono, vanno a confermare la collaborazione con la struttura universitaria, al fine di trovare soluzioni per la valorizzazione del territorio.

 




Un Putt per il banco alimentare

MONTEFIASCONE (Viterbo)- Nel giorno dell’Immacolata si è svolta al Marina Velca Golf Club l’ultima gara di beneficenza dell’anno sotto il patrocinio del LIONS CLUB Montefiascone.
La gara indetta dal neo Presidente dell’associazione Dott. Emilio Carelli di concerto col circolo tarquiniese, si prefissava di raccogliere fondi con lo scopo di distribuire alle persone più bisognose pacchi alimentari di ogni genere, specialmente in questo periodo di festività.
Un nutrito lotto di partecipanti ha dato vita ad una competizione avvincente, in una giornata che ha dato dei risultati eclatanti: scontato il vincitore del primo lordo, Filippo Scamponi con 37 punti, il primo senior è andato a Stefano Fusco con 37 mentre il primo Lady a Maria Vittoria Cardini con 30, in seconda categoria primo Michele Loperfido con 38 secondo a pari merito Giuseppe Giove: in terza categoria primo Giulio Rega con 44 e secondo Andrea Beverini con 42.




CONFIDA: Lazio dona eccedenze vending a Banco Alimentare

Presso la sede del Banco Alimentare di Roma ha trovato la sua attuazione a livello regionale l’accordo nazionale firmato a maggio daCONFIDA – Associazione Italiana Distribuzione Automatica e Fondazione Banco Alimentare. La collaborazione prevede la raccolta e la donazione delle eccedenze alimentari del settore della distribuzione automatica da parte di Banco Alimentare ad enti convenzionati che offrono aiuto a famiglie e persone in difficoltà. Il Lazio rappresenta un’ulteriore tappa del lungo percorso volto a dire addio allo spreco alimentare nel settore del vending.

Promotori dell’iniziativa il Presidente delle Imprese di Gestione di CONFIDA Pio Lunel, il Direttore di CONFIDA Michele Adt, il Delegato della Regione Lazio di CONFIDA Leonardo Neri e Monica Tola, Direttore Banco Alimentare del Lazio ODV.

Il settore della distribuzione automatica è il comparto in cui l’Italia è leader a livello internazionale. Con oltre 820 mila distributori automatici installati, il nostro Paese precede la Francia che ne ha 626 mila e la Germania con 611 mila. Il primato dell’Italia riguarda inoltre anche la produzione delle vending machine, un prodotto della tecnologia italiana apprezzato e venduto in tutto il mondo.

Il Lazio conta un totale di 356 imprese del settore, così suddivise: 256 a Roma, 53 a Latina, 30 a Frosinone, 12 a Viterbo e 5 a Rieti.

“Con il suo ricco comparto di imprese anche il Lazio è pronto a ridurre gli sprechi adottando un atteggiamento sostenibile volto a rendere la distribuzione automatica completamente solidale – ha dichiarato Pio Lunel, Presidente delle Imprese di Gestione di CONFIDA – “A rendere possibile questo importante obiettivo è il patto nazionale sottoscritto dall’Associazione e dalla Fondazione Banco Alimentare durante Venditalia 2022, la fiera di settore tenutasi a maggio di quest’anno.”

Per la gestione del progetto i Banchi Alimentari regionali saranno infatti collegati con le 11 Delegazioni Territoriali di CONFIDA a cui partecipano tutte le società di gestione della distribuzione automatica iscritte all’associazione.

“Siamo grati a Confida per la scelta di condividere la nostra mission: ridurre povertà ed esclusione sociale, recuperando e donando eccedenze alimentari. In questo momento c’è davvero tanto bisogno di aiuto – commenta Giuliano Visconti, Presidente del Banco Alimentare del Lazio ODV – Ogni giorno riceviamo dalle 460 strutture caritative convenzionate la segnalazione di aumenti del numero di persone che chiedono sostegno. Spesso queste richieste arrivano anche direttamente sui nostri telefoni e sulle nostre caselle email. Insieme possiamo fare la differenza, forse piccola ma comunque importante”

CONFIDA

Costituita il 13 luglio del 1979, CONFIDA è, a livello nazionale, l’unica associazione di categoria che rappresenta i diversi comparti merceologici dell’intera filiera della Distribuzione Automatica di alimenti e bevande. Aderisce a Confcommercio – Imprese per l’Italia e, nell’ambito UE, è partner di EVA (European Vending & Coffee Service Association).




Confida: Lazio dona eccedenze vending a Banco Alimentare

Oggi, presso la sede del Banco Alimentare di Roma ha trovato la sua attuazione l’accordo nazionale firmato a maggio da CONFIDA – Associazione Italiana Distribuzione Automatica e Fondazione Banco Alimentare. La collaborazione prevede la raccolta e la donazione delle eccedenze alimentari del settore della distribuzione automatica da parte di Banco Alimentare ad enti convenzionati che offrono aiuto a famiglie e persone in difficoltà. Il Lazio rappresenta un’ulteriore tappa del lungo percorso volto a dire addio allo spreco alimentare nel settore del vending.

Erano presenti all’incontro Il Presidente delle Imprese di Gestione di CONFIDA Pio Lunel, il Direttore di CONFIDA Michele Adt, il Delegato della Regione Lazio di CONFIDA Leonardo Neri e Monica Tola, Direttore Banco Alimentare del Lazio ODV.

Il settore della distribuzione automatica è il comparto in cui l’Italia è leader a livello internazionale. Con oltre 820 mila distributori automatici installati, il nostro Paese precede la Francia che ne ha 626 mila e la Germania con 611 mila. Il primato dell’Italia riguarda inoltre anche la produzione delle vending machine, un prodotto della tecnologia italiana apprezzato e venduto in tutto il mondo.

Il Lazio conta un totale di 356 imprese del settore, così suddivise: 256 a Roma, 53 a Latina, 30 a Frosinone, 12 a Viterbo e 5 a Rieti.

Con il suo ricco comparto di imprese anche il Lazio è pronto a ridurre gli sprechi adottando un atteggiamento sostenibile volto a rendere la distribuzione automatica completamente solidale – ha dichiarato Pio Lunel, Presidente delle Imprese di Gestione di CONFIDA “A rendere possibile questo importante obiettivo è il patto nazionale sottoscritto dall’Associazione e dalla Fondazione Banco Alimentare durante Venditalia 2022, la fiera di settore tenutasi a maggio di quest’anno.”

 Per la gestione del progetto i Banchi Alimentari regionali saranno infatti collegati con le 11 Delegazioni Territoriali di CONFIDA a cui partecipano tutte le società di gestione della distribuzione automatica iscritte all’associazione.

Siamo grati a Confida per la scelta di condividere la nostra mission: ridurre povertà ed esclusione sociale, recuperando e donando eccedenze alimentari. In questo momento c’è davvero tanto bisogno di aiuto – commenta Giuliano Visconti, Presidente del Banco Alimentare del Lazio ODVOgni giorno riceviamo dalle 460 strutture caritative convenzionate la segnalazione di aumenti del numero di persone che chiedono sostegno. Spesso queste richieste arrivano anche direttamente sui nostri telefoni e sulle nostre caselle email. Insieme possiamo fare la differenza, forse piccola ma comunque importante

CONFIDA

Costituita il 13 luglio del 1979, CONFIDA è, a livello nazionale, l’unica associazione di categoria che rappresenta i diversi comparti merceologici dell’intera filiera della Distribuzione Automatica di alimenti e bevande. Aderisce a Confcommercio – Imprese per l’Italia e, nell’ambito UE, è partner di EVA (European Vending & Coffee Service Association).




Vota il progetto “Ogni giorno al Banco Alimentare”. Ecco come fare.

L’attività del Banco Alimentare del Lazio ha bisogno di un tuo click per offrire maggiore assistenza a 100.000 persone in difficoltà. Scarica l’app Esselunga e segui 4 semplici step. Latina, 31 Marzo 2022 | Una comunità si sente più viva quando le persone che ci abitano la amano abbastanza da contribuire a migliorarla.
È per questa ragione che ogni giorno, da cinque anni, la sede del Banco Alimentare del Lazio sulla via Pontina km 46.600 ad Aprilia è un punto di riferimento per associazioni, parrocchie e organizzazioni no profit del territorio, che qui ritirano gratuitamente cibo da distribuire a tante persone che vivono in difficoltà. Ogni giorno, dipendenti e volontari prendono in carico, “stoccano”, selezionano e preparano i prodotti da distribuire. Ogni giorno dialogano e collaborano con le imprese della zona che donano eccedenze alimentari: produttori, industrie della trasformazione, grande distribuzione e ristorazione organizzata.
Questa sede operativa è anche la base da cui i volontari partono per arrivare al punto vendita Esselunga di Aprilia dove recuperano, salvandoli dallo spreco, prodotti ancora buoni che in pochissime ore sono sulle tavole delle famiglie del territorio che vivono un periodo difficile.

Il progetto “Ogni giorno al Banco Alimentare” nasce nell’ambito dell’iniziativa Essedona, attraverso cui Esselunga intende offrire periodicamente il proprio contributo concreto a sostegno delle comunità in cui è presente almeno un Punto Vendita. Per fare ciò, la storica azienda italiana nel campo della Grande Distribuzione Organizzata coinvolge direttamente i propri clienti con un meccanismo di voto gratuito.

COME SI VOTA? Sarà possibile votare dall’App Esselunga su dispositivo mobile (Play Store, Apple Store ecc. ), seguendo questi 4 step:

1. Scarica l’App Esselunga sul tuo smartphone e registrati
2. Entra nell’App e clicca sul banner Essedona
3. Nella schermata di presentazione di Essedona, clicca su Prosegui
4. Scegli l’Associazione “Banco Alimentare del Lazio” toccando la stellina corrispondente. Il gioco è fatto.
[Ps. cliccando sul nome dell’associazione partecipante, appariranno i tab CHI SIAMO e IL PROGETTO, per saperne di più sull’associazione e sul progetto]

FINALITÀ: “Ogni giorno al Banco Alimentare” permetterà ad una realtà già radicata sul territorio di Aprilia quale è il Banco Alimentare del Lazio di far fronte ad un recente aumento sostanziale della domanda di cibo registrata da parte delle strutture caritative convenzionate. Il progetto mira a migliorare le condizioni di lavoro dei dipendenti e dei volontari del Banco Alimentare del Lazio. Le migliorie sono innanzitutto a beneficio diretto delle strutture caritative convenzionate che si recano al Banco Alimentare per ritirare i prodotti assegnati. Beneficiari indiretti saranno le persone assistite da queste organizzazioni, ma anche le aziende donatrici, partner nel contrasto alla povertà e allo spreco alimentare, per le quali un ambiente ben attrezzato comporta una facilitazione nelle operazioni di scarico.

In sintesi, appoggiare questo progetto significa aiutare 425 enti No Profit, 100.000 persone che vivono in difficoltà, 70 volontari e 8 dipendenti.




“La fame non va in vacanza”, nel Lazio volontari in piazza per aiutare i più bisognosi

Banco Alimentare lancia una serie di iniziative a sostegno delle fasce più colpite dalla crisi economica causata dalla pandemia Covid-19. “La fame non va in vacanza” è il nome della raccolta fondi che si articolerà in diverse iniziative dall 28 maggio a 31 agosto 2021, attraverso la quale sarà possibile sostenere l’attività della ONLUS.

Nel Lazio Banco Alimentare scende in piazza con i suoi volontari per raccogliere fondi a sostegno delle famiglie in difficoltà. Con una donazione minima di 10 euro sarà possibile ricevere due vasetti da 340 gr. di gustose marmellate e un volantino informativo sulle attività di Banco Alimentare, impegnato ogni giorno a recuperare eccedenze alimentari perle persone che vivono in povertà. I volontari saranno presenti sabato 29 e domenica 30 maggio nelle seguenti piazze:
– LIDL, Via di Torrevecchia, 904/906 – Roma
– Parrocchia Ss. Marco Evangelista e Pio X, Via di Casal Selce, 271-277 – Roma
– Parrocchia dei Santi Angeli Custodi, Piazza Sempione – Roma
– Piazza Mercato, Cerenova – Cerveteri

Dal 28 maggio al 14 giugno si potranno inoltre donare 2 euro con SMS al numero solidale 45587 da cellulare personale WINDTRE, TIM, Vodafone, Iliad, PosteMobile, CoopVoce, Tiscali; il valore della donazione sarà di 5 o 10 euro per ciascuna chiamata da rete fissa TIM, Vodafone, WINDTRE, Fastweb e Tiscali o di 5 euro per ogni chiamata da rete fissa TWT, Convergenze e PosteMobile.
Bastano 2 euro per aiutarci a recuperare e distribuire attraverso le strutture caritative convenzionate 28 pasti, che finiranno sulla tavola delle tante persone che nel periodo estivo, con le città più vuote e le mense scolastiche chiuse, si troveranno in difficoltà. Sono le famiglie a soffrire maggiormente le conseguenze della crisi causata dalla pandemia: l’incidenza della povertà assoluta in questa categoria passa dal 9,2% all’11,6% e tocca oltre 2 milioni di famiglie, per un numero complessivo di individui pari a circa 5,6 milioni, 1milione in più rispetto all’anno precedente. Colpite sono soprattutto le famiglie con bambini a carico: 200 mila minori nel 2020 sono scivolati nella condizione di povertà estrema, per un totale di oltre 1.3 milioni.
Con la campagna “La fame non va in vacanza”, Banco Alimentare punta a distribuire nei prossimi mesi alimenti pari a 2.000.000 di famiglie alle persone in difficoltà, grazie alle oltre 7.500 strutture caritative convenzionate.

Si potrà sostenere la campagna fino alla fine di agosto tramite le marmellate solidali sul sito www.bancoalimentare.it, facendo una donazione a Bancoalimentare.it/donaora o sulla piattaforma di crowdfunding forfunding.intesasanpaolo.com cercando i progetti di Banco Alimentare. “In questo ultimo anno molte persone si sono trovate per la prima volta a dover chiedere un aiuto alimentare – afferma Giuliano Visconti, Presidente del Banco Alimentare del Lazio -. L’ estate si avvicina, e se per molti coincide con un periodo di riposo e di gioia, per tanti aumenta invece la solitudine e il disagio, con le città che si svuotano e il senso di solitudine e abbandono che aumenta. Le categorie più esposte sono le più fragili e meno visibili: bambini e minori. Parliamo di migliaia di famiglie che erano sempre riuscite a tirare avanti con lavori precari o lavori in nero, soprattutto in quei settori che dalla pandemia sono usciti gravemente danneggiati. Facciamo appello alla generosità di tutti per continuare a fornire un aiuto costante e un momento di conforto, attraverso l’instancabile lavoro delle oltre 7.500 strutture caritative convenzionate con Banco Alimentare.” Banco Alimentare ha risposto in modo importante alle difficoltà derivanti dalla crisi, superando nel 2020, nel Lazio, le 5.687 tonnellate di cibo recuperato, che è stato distribuito dalle strutture caritative convenzionate a oltre 107.000 persone in difficoltà, di cui quasi 20mila minori. Agli alimenti recuperati dalla filiera agroalimentare (agricoltura, industria, trasformazione, distribuzione e ristorazione) si aggiunge quanto proviene dai piani di intervento sociale della UE, dal Fondo Nazionale e quelli donati dai cittadini durante la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare. Si ringrazia Andrea Delogu, protagonista dello spot di lancio della campagna “La fame non va in vacanza”.




Rinnovato sostegno della diocesi di Roma al Banco alimentare

ROMA- Il Banco Alimentare del Lazio ora ha un magazzino anche nella capitale, questo è stato possibile anche grazie al sussidio della Diocesi di Roma. L’associazione ha ricevuto un contributo pari a 28mila euro proveniente dai fondi dell’8xmille della Chiesa Cattolica.

Tale contributo ha permesso di sostenere parte dei costi di riqualificazione di uno spazio, concesso in comodato d’uso da RFI Rete Ferroviaria Italiana, che versava in stato di abbandono e la sistemazione di locali ora idonei allo stoccaggio di derrate alimentari. “Siamo molto felici – dichiara Giuliano Visconti, Presidente del Banco Alimentare del Lazio ODV – del rinnovato sostegno da parte della Diocesi di Roma. Questo è un segno di vicinanza all’opera che portiamo avanti da oltre vent’anni. Il perdurare dell’emergenza sanitaria e sociale ci ha messo di fronte alla necessità di disporre di ulteriori spazi per poter stoccare quantitativi di cibo sempre più importanti, solo grazie al contributo di tanti donatori e a quello della Diocesi abbiamo potuto riqualificare e adeguare allo stoccaggio questo spazio sulla Tuscolana. Oggi desideriamo – aggiunge il Presidente della ODV – trasformare questo spazio in un punto di riferimento per la distribuzione alle strutture caritative di Roma, come i tanti centri di ascolto parrocchiali convenzionati con il Banco Alimentare, che ogni giorno aiutano le persone che vivono in difficoltà nella capitale. Ci auguriamo che la Diocesi di Roma continui anche in futuro a supportarci, affinché più persone indigenti ritrovano la dignità e il sorriso, per mezzo del soddisfacimento di un bisogno primario qual è l’alimentazione.” Il nuovo magazzino si aggiunge al principale inaugurato nel 2017 che ha sede ad Aprilia nel complesso ex acqua Claudia, e al magazzino di Viterbo inaugurato nel 2020.




24°giornata nazionale della Colletta alimentare: quest’anno la spesa si fa con la card

L’iniziativa storica del Banco Alimentare vedrà quest’anno una Colletta “dematerializzata”: dal 21 novembre all’8 dicembre si potranno acquistare alle casse dei supermercati card da 2, 5 e 10 euro che saranno trasformate in cibo per le tante persone in difficoltà.

“Cambia la forma, non la sostanza” della 24esima Giornata Nazionale della Colletta Alimentare: quest’anno nei supermercati italiani si potranno acquistare dal 21 novembre all’8 dicembre delle “gift card” da 2, 5 e 10 euro. A fine Colletta il valore complessivo di tutte le card acquistate sarà convertito in cibo non deperibile come pelati, legumi, alimenti per l’infanzia, olio, pesce e carne in scatola e altri prodotti che servono maggiormente. Tutto sarà consegnato alle sedi regionali del Banco Alimentare e verrà distribuito con le consuete modalità alle circa 8mila strutture caritative convenzionate che sostengono oltre 2.100.000 di persone: nel Lazio oltre 450 strutture che aiutano più di 100mila persone

Le Card prendono quindi il posto degli scatoloni e diventano i “contenitori” della spesa. Una spesa che quest’anno non può più essere donata fisicamente, per ragioni di sicurezza sanitaria. Il passaggio di beni di mano in mano sarebbe troppo rischioso. Per le stesse evidenti ragioni di sicurezza non ci potranno essere i consueti gruppi di volontari entusiasti (145 mila fino allo scorso anno) nei supermercati, che saranno comunque presenti nella giornata di sabato 28 novembre, seppure in numero ridotto.

La storica iniziativa del Banco Alimentare oltre ad essere “dematerializzata” non si esaurirà in una sola giornata, ma per 18 giorni (dal 21 novembre all’8 dicembre) le card saranno in distribuzione nei punti vendita che aderiranno alla Colletta e potranno essere acquistate on line sul sito www.mygiftcard.it, dove sono già disponibili.

L’elenco dei punti vendita che aderiscono alla Colletta Alimentare 2020 saranno pubblicati sul sito www.collettaalimentare.it

“Il bisogno alimentare cresce di pari passo con il crescere della crisi sanitaria che ogni giorno di più si manifesta come crisi sociale ed economica, – afferma Giovanni Bruno, presidente della Fondazione Banco Alimentare Onlus. – Banco Alimentare ha reagito in questi mesi cercando di incrementare di giorno in giorno lo sforzo organizzativo messo in campo.




Caritas diocesane e Banco Alimentare, si inaugura a Viterbo il nuovo Centro per l’aiuto Alimentare

VITERBO – Venerdì 9 ottobre a partire dalle ore 11 sarà inaugurato il Centro per l’aiuto Alimentare in Strada Acquabianca snc, La Quercia – Viterbo.
Il Centro è uno dei risultati del progetto “Be Food” promosso dalle Caritas diocesane di Viterbo e di Civita Castellana e del Banco Alimentare del Lazio, realizzato con il sostegno di Caritas Italiana e dei fondi CEI 8X1000.
“Be Food” nasce dalla necessità di sostenere con maggiore efficacia alcune fra le azioni di contrasto alla povertà finora intraprese dalle tre realtà presenti sul territorio. Ed in particolare, attraverso il Centro per l’aiuto Alimentare la Caritas diocesana di Viterbo, di Civita Castellana ed il Banco Alimentare del Lazio intendono ampliare e valorizzare le iniziative per la raccolta e la distribuzione dei beni alimentari.
Tra gli obiettivi c’è il recupero delle eccedenze alimentari di produzione agricola, dell’industria alimentare, della grande distribuzione, della ristorazione e dei punti vendita alimentari, poi ridistribuito a titolo gratuito alle parrocchie che si occupano di assistenza e sostegno alle persone in stato di bisogno sul territorio.
Il Centro per l’Aiuto Alimentare vuole rendere il tutto maggiormente funzionale, al fine di favorire uno sviluppo sempre più capillare della rete di distribuzione, creare sinergie tra i diversi territori, ottimizzare i sistemi finora sperimentati e sviluppare ulteriormente la capacità di risposta al bisogno.
Ad inaugurare la struttura interverranno il vescovo di Viterbo S.E. Mons. Lino Fumagalli e l’Assessore alle Politiche Sociali, Welfare ed Enti Locali della Regione Lazio Alessandra Troncarelli.
Il taglio del nastro sarà seguito dalla visita alla struttura e dal racconto delle testimonianze di aziende donatrici di alimenti e volontari coinvolti nella distribuzione.
“Il Centro per l’Aiuto Alimentare è il successo di una comunità intera – hanno dichiarato i promotori della struttura – ed è il risultato di una partnership proficua con gli attori istituzionali e religiosi coinvolti, che non hanno fatto mancare mai il loro sostegno per la realizzazione”.
La struttura nei primi sei mesi dell’anno ha già distribuito a 61 strutture caritative oltre 164tonnellate di cibo, raggiungendo oltre 7mila persone che vivono nella provincia di Viterbo e oltre 1500 persone che vivono nella provincia di Rieti.
L’offerta, i destinatari, il modello e la sua organizzazione fanno di questo Centro un unico servizio integrato esistente in Regione e uno dei pochi sul territorio nazionale.




Fondazione Santa Lucia IRCCS e Banco Alimentare: insieme contro lo spreco alimentare

La Fondazione Santa Lucia IRCCS di Roma, eccellenza nazionale nel campo della neuroriabilitazione e della ricerca, ha scelto di porsi al fianco del Banco Alimentare del Lazio nella loro quotidiana lotta contro povertà e spreco alimentare.
La struttura ospedaliera, la prima a farlo nel Lazio, da febbraio dona all’Associazione le eccedenze alimentari prodotte dalla mensa, gestita dalla Pellegrini, già impegnata con il Banco Alimentare nella lotta allo spreco.
Il recupero dal Santa Lucia è stato l’unico attivo anche durante il lockdown, trattandosi di una mensa di una struttura ospedaliera che ha continuato a prestare assistenza ai pazienti a differenza delle mense aziendali che sono state invece chiuse.
I pasti donati dalla Fondazione Santa Lucia IRCCS – circa 500 porzioni al mese – vengono consegnate agli indigenti assistiti alla mensa della Basilica dei Santi Bonifacio e Alessio.
“La grave crisi che stiamo vivendo rende sempre più necessaria l’alleanza tra il terzo settore e il mondo dell’imprenditoria. Quest’oggi – dichiara il Presidente Giuliano Visconti – il Banco del Lazio raggiunge un piccolo traguardo cominciando il suo primo recupero da una struttura sanitaria, e lo fa grazie al sostegno di due partner così importanti come Fondazione Santa Lucia e Pellegrini SpA. Ci auguriamo  che altre strutture sanitarie possano seguire quest’esempio e si alleino con noi contro lo spreco alimentare al fianco dei più deboli”.
“La nostra azienda – afferma la Vice Presidente Valentina Pellegrini – è orgogliosa del bellissimo rapporto che ci lega alla Fondazione Santa Lucia e a Banco Alimentare. Su circa 600 pasti giornalieri, avere eccedenze per 5 pasti al giorno significa che gli utenti finali credono nel concetto di sostenibilità, che le nostre maestranze sono preparate per evitare gli sprechi alimentari e, infine, che tutti attraverso l’attività del Banco Alimentare contribuiamo al bene comune. Noi lavoriamo
costantemente nella direzione della Sostenibilità, che inizia a monte, nel progettare un servizio di ristorazione che consumi meno risorse ambientali possibile, minimizzando la nostra impronta su ciò che ci circonda.”
Maria Adriana Amadio, Presidente dell’IRCCS Santa Lucia: “Il recupero delle eccedenze alimentari, inevitabili in una grande realtà ospedaliera con oltre 300 posti letto, rientra nelle nostre attività quotidiane a favore delle persone. Un’alimentazione adeguata è parte dei percorsi di neuroriabilitazione e con questa collaborazione intendiamo contribuire allo sforzo che l’intera società sta affrontando per la sostenibilità; ci auguriamo che possa essere seguita da altre realtà ospedaliere. Oggi siamo felici di condividere i nostri valori grazie alla collaborazione con il Banco Alimentare, con il Gruppo Pellegrini e alla presenza della deputata Maria Chiara Gadda, prima firmataria della legge ‘antisprechi’”.
“Si tratta di un ulteriore passo in avanti verso un sistema di economia circolare. Segno che il modello culturale antispreco, grazie a una legge che ha estremamente semplificato e reso conveniente la scelta del recupero e della donazione delle eccedenze, è ormai diventato patrimonio di tutti i settori del nostro sistema sociale e produttivo.
Il nostro sistema sanitario è stato un pilastro fondamentale nella fase dell’emergenza, e ora può diventare anche un punto di riferimento da cui partire nella risposta ai nuovi bisogni sociali emersi nella fase della ripartenza. La legge antispreco, proprio per rispondere alle emergenti fragilità, è stata notevolmente ampliata consentendo la donazione per solidarietà sociale di un paniere molto ampio di beni. Sono certa che questo modello di welfare, basato sulla sussidiarietà, sulla grande professionalità dei soggetti coinvolti e sulla capacità di collaborare in rete tra imprese, terzo settore e istituzioni, darà i suoi frutti.” Così conclude Maria Chiara Gadda, deputata e promotrice della Legge 166/2016 c.d. “antispreco”




EUROVO è al fianco della Croce Rossa di Roma e distribuisce oltre 30.700 uova

ROMA- Gruppo Eurovo, leader europeo nella produzione di uova e ovoprodotti, apre anche il mese di giugno all’insegna della solidarietà. Dopo le donazioni a Banco Alimentare in favore delle regioni italiane, alle Usca di Imola (BO) e agli Ospedali di Lugo (RA) e Trecenta (RO), l’azienda si affianca alla Croce Rossa della città di Roma per sostenere 1.280 famiglie residenti nei municipi 13 e 14.

Per 4 settimane, a partire da venerdì 5 giugno, Gruppo Eurovo consegnerà all’associazione oltre 30.700 uova le Naturelle Km 0, le quali saranno consegnate a famiglie in difficoltà che abitano la Capitale. La donazione, che si inserisce nella Fase 2 dell’emergenza generata dalla diffusione del Covid-19, intende dare continuità al percorso di solidarietà e supporto alle comunità locali iniziato dall’azienda nel pieno della crisi.

“Non dobbiamo dimenticare che anche se l’emergenza sanitaria sta lentamente rientrando, gli effetti economici negativi del lockdown sono ancora presenti e per molte persone e famiglie d’Italia le difficoltà non stanno certo svanendo, tutt’altro – spiega Siro Lionello, Presidente di Gruppo Eurovo – serve tenere alta la guardia sotto diversi punti di vista, per questo motivo abbiamo scelto di offrire il nostro sostegno alla Croce Rossa di Roma, un’associazione di promozione sociale che in questo periodo più che mai sta dimostrando di essere in grado di fronteggiare la crisi con aiuti concreti a chi ne ha più bisogno”.

“La Croce Rossa ha implementato i servizi sanitari e sociali durante l’emergenza covid-19 nella fase di lockdown – commenta il Presidente del Comitato 13 e 14 di Roma della Croce Rossa Italiana, Felice Pistoia – ora che è iniziata la ripresa degli spostamenti e della vita normale ci troviamo di fronte a una crisi sociale senza precedenti sul territorio, con richieste di supporto e sussidio di beni di prima necessità di migliaia di famiglie. Meno visibile agli occhi di molti, l’emergenza colpisce ancora una larga fascia di popolazione e la Croce Rossa deve far fronte a innumerevoli esigenze sociali; per questo motivo confidiamo nell’operato sinergico di tutte le persone e aziende di buona volontà”.

Con questo progetto non sono venuti meno neppure i valori di sostenibilità territoriale e ambientale. La scelta dei prodotti da donare da parte del Gruppo è infatti ricaduta su le Naturelle Km 0, uova deposte e raccolte in allevamenti situati esclusivamente nelle campagne laziali e confezionate in un unico centro di imballaggio che si trova ad Ariccia (RM).

“L’obiettivo – spiega Lionello – è operare in ottica di filiera corta anche per iniziative di questo tipo, così da promuovere e valorizzare il patrimonio agroalimentare della regione. Con un ritorno circolare, è lo stesso Lazio a produrre la materia prima e a sostenere con essa la propria comunità”.