Museo dei Portici più inclusivo con l’abbattimento di barriere fisiche, cognitive e sensoriali (VIDEO)

di MARIELLA ZADRO-

VITERBO – “I diritti degli uomini devono essere di tutti gli uomini, altrimenti chiamateli privilegi”. Queste sono parole di Gino Strada che calzano a perfezione con il progetto di riconversione del Museo dei Portici, piazza del Plebiscito in Viterbo.

Questa mattina, presso la Sala Regia di Palazzo dei Priori l’inaugurazione alla presenza della sindaca Chiara Frontini, l’assessore Emanuele Aronne, il consigliere Ugo Poggi, Maurizio Errigo, docente di urbanistica dell’università La Sapienza di Roma e il presidente di Archeoares Gianpaolo Serone.

In sala presenti consiglieri e assessori comunali e una numerosa rappresentanza delle realtà associative di Viterbo e provincia.

“Una città partecipata da molte persone, è un momento di cruciale importanza, ha sottolineato la sindaca Frontini. Questo progetto finalizzato all’abbattimento delle barriere architettoniche, apre le porte ad una città che va verso l’inclusione per una maggiore partecipazione e fruibilità”

Il progetto, è stato tradotto in Lis dall’interprete Stefania Scafa e come anticipato in conferenza stampa, è stato dedicato a Vito Di Noto, artefice del lavoro, con sopralluoghi, consigli e suggerimenti; l’amministrazione comunale ha consegnato un riconoscimento alla sua famiglia.

Per ringraziare tecnici e specialisti del settore che sono stati gli esecutori del progetto, Francesco Veleno presidente di Aism, ha ricordato la persona di Vito e ha rinnovato la loro disponibilità per il completamento del progetto, che mette al centro la persona con le sue problematiche.

A seguire l’intervento dell’assessore Aronne per delineare alcuni aspetti importanti del progetto.

“E’ un progetto che cerca di risolvere una serie di difficoltà, in particolare è rivolto alle persone con disabilità sensoriale. Avrà la durata di tre anni e l’obiettivo è quello di arrivare ad un percorso museale unico, percepibile e percorribile”.

Secondo Gianpaolo Serone: “La visita al museo inizia da casa”, infatti ha brevemente illustrato la potenzialità del nuovo sito del Museo (www.museodeiportici.it) nato proprio con la finalità di rendere il museo accessibile a tutti.

Dopo la visione di un breve filmato che ha documentato parte del lavoro svolto per la realizzazione del progetto, il prof. Maurizio Errigo ha sintetizzato alcuni aspetti del progetto.

“Un progetto che ha preso in esame un ventaglio di problematiche per persone normodotate, con ridotta capacità di movimento, con disabilità sensoriale, ma anche personale con passeggini, cardiopatici, e molto altro. Il museo sarà un luogo dove verranno realizzati laboratori per alunni delle scuole (anche per l’infanzia), dal mese di marzo 2024 al giugno del 2026 con un centinaio d’ incontri. I visitatori troveranno un ambiente in sicurezza, in autonomia,  molto confortevole”.

 




Il Museo dei portici abbatte le barriere (VIDEO)

di MARIELLA ZADRO-

VITERBO- A Viterbo, il Museo dei Portici in piazza del Plebiscito, non avrà più barriere fisiche, cognitive e sensoriali. Progetto altamente innovativo è stato presentato questa mattina nella sala consigliare di Palazzo dei Priori dall’assessore all’urbanistica Emanuele Aronne, dal consigliere Ugo Poggi, il professore di urbanistica presso il dipartimento pianificazione design e tecnologia della Sapienza, Maurizio Errigo e Gianpaolo Serone di Archeoares.

Il prossimo sabato 3 febbraio alle ore 10:00 l’inaugurazione della struttura museale, sede distaccata del museo civico, grazie al progetto finanziato dal Ministero della Cultura con fondi PNRR, sarà dedicato a Vito Di Noto, presidente provinciale AISM, recentemente scomparso.

“E’ un bel progetto, ha spiegato l’assessore Aronne, che si rivolge in particolare alle persone con disabilità come parte integrante attiva della società.  Abbiamo organizzato il museo dove trovare anche un confort ambientale, creando una situazione di sicurezza e autonomia, prestando attenzione alla qualità del progetto stesso”.

Giampaolo Serone, ha illustrato gli aspetti innovativi del progetto.

“Tutti i visitatori potranno accedere e fruire di ogni parte del museo. In particolare ha evidenziato la realizzazione del sito internet del museo (www.museodeiportici.it) costruito pensando      alle persone con disabilità sensoriale “.

E’ il proff. Maurizio Errigo ha evidenziare lo sviluppo in itinere che avrà il progetto. Infatti, verrà realizzato un laboratorio di accessibilità che durerà tre anni, per circa un centinaio d’incontri (da marzo 2024 al giugno 2026) e vedrà il coinvolgimento delle persone fragili e con ridotta capacità di movimento.

Infine, per quanto riguarda il laboratorio di accessibilità permanente, ha rivolto un sentito ringraziamento, a Vito Di Noto (presenti in sala alcuni familiari) con il quale ha condiviso idee e sopralluoghi nella progettazione del museo.

“Questo progetto, ha ribadito il consigliere Poggi, è il risultato di un percorso condiviso che rispetta e rispecchia, i principi essenziali dell’accessibilità, cercando di rendere la nostra città sempre più inclusiva”.

La conferenza si è conclusa con un messaggio della sindaca Frontini: “L’obiettivo era di consegnare ai cittadini e ai visitatori una struttura museale accessibile a tutti; grazie alla collaborazione e alla sinergia tra amministrazione comunale, università Sapienza di Roma e la società Archeoares, lo abbiamo raggiunto. Si ricorda che il Museo dei Portici, è parte integrante del circuito MuVi (Musei di Viterbo) e rientra nel Viterbo Pass”.

 

 

 




Da Passirano a Roma in tandem per superare le barriere, Roberto e Riccardo Dalla Pellegrina ad Acquapendente

ACQUAPENDENTE ( Viterbo) – Acquapendente in prima linea nel promuovere lo sport in grado di abbattere ogni barriera. “Siamo orgogliosi – annuncia il sindaco Dottor Angelo Ghinassi – di accogliere nella mattinata di martedì 7 luglio, presso la Piazza del Duomo Roberto e Riccardo Dalla Pellegrina, impegnati in tandem nel viaggio da Passirano e Roma. Ci complimentiamo in anticipo con chi sta percorrendo dai 70 agli 80 chilometri ogni giorno, in nome dell’inclusione sociale. Padre e figlio, sono infatti partiti sabato 27 giugno dalla Franciacorta e faranno tappa da noi per testimoniare che, grazie allo sport, si può abbattere ogni barriera”.