A Viterbo svolta la tradizionale benedizione degli animali per Sant’Antonio Abate

di REDAZIONE-

VITERBO- Questa mattina, in Piazza della Trinità a Viterbo, si è svolta la tradizionale benedizione degli animali, un evento che si inserisce nei festeggiamenti dedicati a Sant’Antonio Abate, patrono degli animali. La cerimonia, tornata in piazza dopo tre anni, è stata accompagnata dalla partecipazione della sindaca Chiara Frontini, affiancata da membri della giunta comunale e da diversi consiglieri.
“Abbiamo fatto rinascere una tradizione dopo tanto tempo” – ha dichiarato la sindaca Frontini, sottolineando l’importanza di mantenere vivo questo appuntamento annuale. Francesco Buzzi, consigliere delegato al benessere degli animali, ha espresso soddisfazione per il successo dell’evento, ringraziando le associazioni che hanno collaborato per la sua realizzazione.
Cani, gatti, cavalli, papere, asini, conigli e persino criceti hanno riempito la piazza, portati dai loro proprietari per ricevere la benedizione impartita dai parroci della Santissima Trinità. L’iniziativa ha coinvolto cittadini di ogni età, ribadendo il forte legame della comunità con questa tradizione millenaria. Tra i momenti più suggestivi, il corteo di cavalli e carrozze che ha attraversato il centro storico di Viterbo. Partendo dal parcheggio di via San Paolo a Valle Faul, la sfilata ha varcato Porta Fiorentina, percorrendo piazza della Rocca, via San Faustino e altri scorci caratteristici, regalando ai presenti un’atmosfera d’altri tempi.

L’evento ha dimostrato ancora una volta l’importanza di preservare le radici culturali e religiose del territorio, coinvolgendo istituzioni e cittadini in un momento di festa e condivisione.

 

 




Sant’Antonio Abate, benedizione animali a piazza della Trinità, possibili modifiche alla viabilità il 19 gennaio

VITERBO- Sant’Antonio Abate, domenica 19 gennaio alle ore 12,15 torna la benedizione degli animali a piazza della Trinità. Per celebrare l’importante ricorrenza, il Comune di Viterbo, unitamente alla tradizionale benedizione, ha previsto come lo scorso anno la parata dei cavalli, e, novità di quest’anno, la campagna di donazione coperte e cibo per gli amici a quattro zampe del canile comunale, dei rifugi e delle colonie feline.

Per consentire lo svolgimento delle suddette iniziative verranno adottate alcune misure riguardanti sosta e circolazione veicolare. Ecco i principali provvedimenti previsti dall’apposita ordinanza emanata dalla polizia locale.

Divieto di sosta con rimozione forzata dalle ore 8 su una porzione dell’area di parcheggio in largo San Paolo (lato strada Signorino/strada Freddano);
divieto di sosta con rimozione forzata dalle ore 9 a piazza della Trinità;
dalle ore 10,30 potranno verificarsi interruzioni o deviazioni del traffico veicolare lungo il percorso interessato dal corteo degli animali (largo e via San Paolo, piazza Martiri Foibe istriane, tangenziale Ovest, piazza Caduti Aviazione Esercito, via della Palazzina, Porta Fiorentina, piazza della Rocca (lato Rocca Albornoz), via e piazza San Faustino, via Santa Maria Liberatrice, piazza della Trinità; ritorno: via San Giovanni Decollato, via Ser Monaldo, via El Alamein, via Faul, piazza Martiri delle Foibe Istriane, via e largo San Paolo). La versione integrale dell’ordinanza è consultabile sul sito istituzionale, sezione albo pretorio. Per ulteriori info sull’evento consultare l’apposita notizia sulla home page dello stesso sito istituzionale (https://comune.viterbo.it/novita/santantonio-abate-domenica-19-gennaio-alla-trinita-la-benedizione-degli-animali/ ).




Festa di Sant’Antonio Abate, a Bagnaia la benedizione degli animali (VIDEO)

di MARIELLA ZADRO –

BAGNAIA ( Viterbo) – Dopo aver partecipato all’accensione del “focarone” di Sant’Antonio Abate, nella serata della vigilia della festa dedicata al Santo, oggi 17 gennaio, la festa prosegue rivolgendo l’attenzione al mondo degli animali.

Il primo appuntamento a Bagnaia alle ore 10:00 dove don Vittore Arcangeli presso la chiesa dedicata al Santo, che affaccia sul lato sud della piazza XX Settembre, ha celebrato la santa messa alla presenza di alcuni confratelli dell’omonima confraternita, già presente fin dal 1574 presso il borgo di Bagnaia.

Nell’omelia don Vittore ha ricordato come Antonio, figlio di nobile famiglia, ha lasciato i suoi averi per abbracciare una vita di povertà, di preghiera ed opere di misericordia.

Al termine, l’uscita sul sagrato della chiesa e la benedizione di tutti gli animali presenti in piazza.

 “Per disegno di Dio creatore, anche gli animali che popolano il cielo, la Terra e il mare partecipano alla vicenda umana. La provvidenza che abbraccia tutta l’umanità, si avvale di questi preziosi esseri viventi. Invochiamo la benedizione di Sant’Antonio Abate, su questi animali, che li ha posti al nostro servizio”.

Contemporaneamente scortati dal gruppo a cavallo del Ranch “La Pineta”, sono arrivati in piazza i bambini della scuola primaria con il “cero” addobbato con nastri colorati che hanno deposto ai piedi della statua di Sant’ Antonio.

Presenti in piazza l’assessore katia Scardozzi ed il vice sindaco Alfonso Antoniozzi.

“La tradizione della Festa di Sant’Antonio, ha commentato l’assessore, è molto sentita dagli  abitanti di Bagnaia . È bello vedere i giovani del paese protagonisti di questa festa, in particolare nell’allestimento del focarone “. Al termine della cerimonia  non poteva mancare la degustazione della colazione, come da tradizione: un cioccolato caldo con il “cavalluccio”, biscotto di pasta frolla guarnito con confettini colorati.

 

 




Benedizione degli animali a San Martino al Cimino (VIDEO)

di MARIA ANTONIETTA GERMANO-

SAN MARTINO AL CIMINO (Viterbo)- Il borgo di San Martino al Cimino, sferzato da una tramontana gelida, oggi 12 gennaio, ha accolto nell’ accogliente piazza Buratti la visita di ben 40 cavalli provenienti da vari paesi limitrofi guidati da orgogliosi condottieri, giunti sul posto per ricevere la consueta benedizione impartita agli animali dal parroco, don Fabrizio Pacelli. Nonostante il freddo, in piazza, con le autorità civili e militari, sono arrivati tanti bambini insieme ai genitori ed ai loro amati amici animali, tanti cani, qualche gatto e un criceto ed hanno distribuito i panini di S.Antonio. Dopo la preghiera e la benedizione impartita dal parroco, i cavalieri hanno condiviso con i presenti le bevande calde offerte dal Centro Polivalente ‘Donna Olimpia’.

 




Sant’Antonio Abate, protettore degli animali (VIDEO)

di MARIELLA ZADRO-

VITERBO- Nel novembre del 1950, papa Pio XII disse: “Il mondo animale, come tutta la creazione, è una manifestazione della potenza, della saggezza e della bontà di Dio, e come tale merita il rispetto dell’uomo”.
Papa Francesco, nella la sua Enciclica Laudato sì, continua ad esortare ogni cristiano a vedere nel creato e nelle creature l’opera di Dio. Il 17 gennaio, in memoria di uno dei padri del monachesimo, diventato protettore degli animali, si ricorda e festeggia Sant’Antonio Abate con diverse cerimonie.
Una delle più suggestive e ancora oggi viene organizzata è la benedizione degli animali.
Anche nella nostra città e nei paesi della provincia, questa mattina, si è rinnovata questa tradizione con il coinvolgimento di molte persone.
Nella chiesa di San Pellegrino, nel cuore del centro medievale di Viterbo, al termine della Santa Messa delle 10:30, Don Mario ha benedetto alcuni amici “pelosetti” dei membri dell’Associazione Beato Domenico Barberi da Viterbo e di alcuni parrocchiani.

 

 

 




Domenica 14 gennaio Benedizione degli Animali a Valle Paradiso

FROSINONE – Domenica 14 gennaio alle ore 10,30 nella Chiesa-Cattedrale di Valle Paradiso (Santuario della Santissima Trinità) sita in via Valle Paradiso, n. 1 – Boville Ernica (FR) dopo la solenne Divina Liturgia officiata da padre Sergio e padre Emanuele, l’Arcivescovo Metropolita Filippo I, effettuerà l’ordinazione a Lettore del giornalista Giovanni De Ficchy, e forse di alcuni diaconi provenienti da fuori Regione, oltreché il Rito della Grande Santificazione delle Acque in ricordo del Battesimo del Signore e, al termine, in ricordo della festa di Sant’Antonio il Grande (Abate), patrono degli animali domestici (la cui ricorrenza ricade mercoledì17) effettuerà la Benedizione degli Animali presenti.

Alla cerimonia sarà presente l’emittente OltremodoTV e il quotidiano online Roma Giornale Sera. Alla fine della cerimonia, chi vorrà, potrà partecipare ad un’Agape comunitaria in un caratteristico ristorante locale.

Per arrivare da Roma e da Frosinone

prendere Autostrada A1
uscita Ferentino
prendere Superstrada per Sora
scendere (dopo tunnel) Frosinone – Giglio di Veroli
continuare sulla sinistra fino alla strada (DX) per Strangolagalli
continuare fino Valle Pradiso

 

 




“Gli animali spesso sono compagni di viaggio” ( VIDEO)

di MARIELLA ZADRO-
VITERBO- Al termine della celebrazione eucaristica delle ore 17,00, don Luca Scuderi è stato accolto all’uscita della chiesa della Sacra Famiglia da un piccolo gruppo di cagnolini ed un gatto in attesa della benedizione per la festa di oggi 17 gennaio, Sant’Antonio Abate.
“Gli animali spesso, sono compagni di viaggio. Nel disegno di Dio, anche gli animali, rientrano nel piano della salvezza universale. Per intercezione di Sant’Antonio Abate, uniamoci con la voce al cantico delle creature: sii benedetto signore, che provvedi al cibo ad ogni essere vivente, sii benedetto signore, che hai messo gli animali al servizio degli uomini come compagnia e aiuto del vivere quotidiano”.
Un rito che si è rinnovato, in molte chiese della città e dei paesi limitrofi, in memoria di uno dei padri del monachesimo, diventato il protettore degli animali.

 




Il Vescovo Piazza ha benedetto gli animali in piazza del Comune (VIDEO)

di WANDA CHERUBINI-

VITERBO- Si è svolta questo pomeriggio la benedizione degli animali in piazza del Comune, in occasione della festa di Sant’Antonio Abate, celebrata dal vescovo di Viterbo, Mons. Orazio Francesco Piazza, alla presenza della sindaca Chiara Frontini. “Ringraziamo Mons. Piazza per aver dato la sua disponibilità ad organizzare questa benedizione e ringraziamo tutti i  partecipanti,  in particolare il consigliere Francesco Buzzi, delegato al benessere animale che in pochissimi giorni ha organizzato questa bellissima manifestazione che ci vuole vicini ai nostri amici a quattro zampe, ma alla quale abbiamo voluto dare un taglio di vicinanza ai giovani – ha esordito la sindaca – Ringrazio i ragazzi dell’istituto Francesco Orioli di Viterbo e del liceo musicale Santa Rosa che sono dentro il giardino del palazzo dei Priori e che vi aspettano per un concerto, mentre gli studenti dell’Orioli, sono qui disponibili a fare dei ritratti per i bambini che vengono con gli animali”. Il consigliere Buzzi si è detto soddisfatto della grande partecipazione e del risultato, dando appuntamento al prossimo anno per questo evento che si augura possa diventare una data fissa per l’amministrazione.  E’ stata, quindi, la volta del Vescovo Francesco Orazio Piazza che ha impartito la benedizione a tutti i presenti, prima, sottolineando la sensibilità spiccata degli animali, “meraviglia del creato”. “Talvolta amiamo gli animali perché molto spesso ci allontaniamo dagli uomini,  invece dovremmo amare gli animali con gli uomini perché è l’esperienza più bella”. Ha poi ricordato un evento di casa sua, quando il suo cane pechinese, che lo mordeva sempre, ma non a sua sorella, stette digiuno per tre giorni alla morte di suo padre. “Rimasi  scioccato da questa sensibilità e soprattutto da come gli animali entrano nel nostro animo -ha proseguito il Vescovo Francesco Orazio-  Amateli, rispettateli, ma quello stesso affetto lo dobbiamo portare tra di noi. Cerchiamo di volerci bene, anzi impariamo dalla fedeltà estrema che dimostrano gli animali, anche quando sono trattati male non rinunciano a volerci bene. Dobbiamo imparare da loro”. Ha poi benedetto tutti i presenti.

(Foto e video di MARIELLA ZADRO)

  




Benedizione degli animali a San Martino al Cimino (VIDEO)

di REDAZIONE-

SAN MARTINO AL CIMINO (Viterbo) – Benedizione degli animali questa mattina anche a San Martino al Cimino, dove in piazza si sono raccolte le persone accompagnate dai propri animali domestici e cavalli per ricevere la benedizione dei loro amici a quattro zampe da parte di don Fabrizio. Un momento di festa e di partecipazione che rinsalda il legame tra l’uomo e gli animali.




Arriva la festa di Sant’Antonio nella Tuscia fra fuochi, benedizione di animali e poesia

di ANNA MARIA STEFANINI-

VITERBO – Si avvicina la festa di Sant’ Antonio abate, detto anche sant’Antonio il Grande, che è stato un abate ed eremita egiziano ed è considerato il fondatore del monachesimo cristiano e il primo degli abati.
In onore di Sant’Antonio, domenica 15 gennaio, a Viterbo si svolgerà la benedizione degli animali alla quale sono stati invitati a partecipare anche gli alunni delle scuole viterbesi. Ma la festa di Sant’Antonio è anche legata al fuoco.

“Di quella pira l’orrendo foco tutte le fibre m’arse, avvampo’!” (G.Verdi).

Non si spegne la passione per i fuochi e i falò di Sant’Antonio nella Tuscia. Il Sacro fuoco rappresenta la vittoria della luce sulle tenebre. Il fuoco è ascendente, sale verso l’alto, simboleggia energia, forza, virilità. A Olimpia ardeva nel braciere. I Romani adoravano il fuoco come una divinità familiare e una Vestale lo custodiva. Prometeo lo rubò agli dei per donarlo agli uomini.
È da sempre legato a rituali mistici e magici, a danze sacre intorno ai falò,
alle preghiere (il fuoco arde anche nelle candele accese in chiesa).

Il Focarone di Bagnaia rappresenta un’antica e suggestiva tradizione.

Tempo fa, si usava, alla fine della festa, raccogliere le braci rimaste e portarle a casa per proteggere la famiglia dalle malattie, dalle disgrazie e dai fulmini. Per tradizione, si svolgerà il 16 gennaio, vigilia della festa di Sant’Antonio.

La cenere in passato veniva raccolta e usata per aumentare la fertilità dei campi.

Soffocare le fiamme che si levano dalla poesia italiana, è impossibile, fortunatamente. È la poesia stessa a volte una stupefacente forma di combustione dell’esperienza umana, delle emozioni più profonde, delle passioni. Da essa promanano le emissioni di calore e di luce proprie di un incendio.

L’origine dell’uomo che ci consegna la mitologia greca è quella di un impasto di fango “animato” dal fuoco degli dei, in base a quanto deciso da Zeus ed attuato dal gigante Prometeo (il cui nome significa “Colui che è capace di prevedere”).

La prima condanna inflitta da Zeus al genere umano, colpevole di aver trattenuto per sé la parte migliore del creato, è la “confisca” del fuoco (dell’anima?).

Parallelamente, il primo reato internazionale perpetrato dagli esseri umani è il furto, con la complicità del generoso Prometeo, del fuoco.

Senza il fuoco l’essere umano non sopravviverebbe, forse non esisterebbe neppure, come ricorda il fisico greco Empedocle che scompose l’unità e gli equilibri dell’universo nel quadrinomio fuoco, acqua, terra ed aria.

Anche i primi grandi poemi epici dell’umanità, l’ Iliade e l’Odissea, ruotano entrambi sul cardine dell’incendio di Troia.

San Francesco d’ Assisi scriveva: “Laudato si’, mi’ Signor e, per frate focu / per lo quale ennallumini la nocte: / et ello è bello et iocundo et robustoso et forte”. (San Francesco, Laudes creaturarum); la ritroviamo crepitante nella nota invocazione di Cecco Angiolieri: “S’i’ fosse foco, arderei’ il mondo; s’i’ fosse vento, lo tempestarei” (sonetto).

Dante Alighieri, nel suo viaggio, ritrova la musica ignota del fuoco: “Sovra tutto ‘l sabbion, d’un cader lento, / piovean di foco dilatate falde, / come di neve in alpe sanza vento”. (La Divina Commedia, Inferno, canto IX).

Il fuoco e la poesia. Una dualità che si unisce. Così scrisse Salvatore Quasimodo:“…altare della sopravvivenza davanti ad un falò presso il Naviglio, dove Qualcuno può tradire /a quel fuoco di notte, può negare / per tre volte la terra (…)”.

Talvolta fuoco ed acqua si alleano a modellare l’esistenza: “Il mare brucia le maschere / le incendia il fuoco del sale. / Uomini pieni di maschere / avvampano sul litorale” (Giorgio Caproni).

Inoltre, saldamente fedele alla sua missione e alle tradizioni, il fuoco accende Bagnaia e infine rientra tristememente nei camini delle nostre case, a richiedere e ricevere nutrimento, come un bimbo dalla madre; intona gioioso la sua melodia ed affida alla sua luce il compito d’illuminare dimensioni che lo sguardo umano potrà, compiacendosene, soltanto intuire: “Case come questa sono ricoveri/o poco più per gente di passaggio, / ma se la madre di famiglia nutre / il fuoco, aggiunge rovere sottile, / la casa di fortuna non più alta / del noce che le dà un po’ d’ombra, scarsa / a contenere il poco che contengono / di più destini quattro mura, basta / a fonderli in uno quanto è lunga / questa vita, quanto spazia la speranza di un’altra”. (Mario Luzi).
E la fiamma diventa triste nel Natale di Giuseppe Ungaretti, dopo la guerra,
[…] Qui
non si sente
altro
che il caldo buono

Sto
con le quattro
capriole
di fumo
del focolare

Già. La guerra ricorda che “Chi combatte il fuoco col fuoco di solito finisce in cenere”.

È strano il percorso che poi la Quaresima ci fa compiere: normalmente si va dal fuoco alla cenere! E’ questa la realtà che noi conosciamo. Un fuoco che arde, consuma, scalda… ma poi lentamente non rimane che un mucchietto di cenere che altrettanto lentamente perde il suo calore.
Dopo il fuoco e il Carnevale, dalle ceneri di penitenza della Quaresima, noi torniamo invece alla luce.




A Villanova ed alla basilica della Quercia la benedizione degli animali

di WANDA CHERUBINI-

VITERBO – Domenica 16 gennaio, si festeggia Sant’Antonio Abate, patrono degli animali. Sono numerose le leggende che si narrano su questo Santo, tutte collegate alla sua iconografia. La rappresentazione del santo prevede alcuni simboli: croce a Τ (tau dell’alfabeto greco), bastone, spesso con l’apice a forma di T (tau), campanella, maiale o cinghiale, libro delle Sacre scritture.
L’Ordine cui apparteneva era conosciuto per le abilità taumaturgiche e, in particolare, per curare piaghe e ferite con il grasso di maiale: da qui la raffigurazione assieme ad un maiale o cinghiale. Eletto dal popolo a protettore degli animali domestici, i riti più significativi si svolgono in Irpinia. Oggi, nella chiesa dei SS. Valentino ed Ilario con la S. Messa delle ore 11, officiata dal parroco, don Emanuele Germani, si è tenuta la tradizionale benedizione degli animali sul sagrato esterno della chiesa. “Anche loro come creature hanno diritto a ricevere favori e ricompense celesti per l’aiuto che danno agli uomini” – ha detto don Emanuele. Benedizione degli animali questa mattina anche sulla scalinata della basilica della Quercia con il parroco don Massimiliano Balsi, che, dopo la S Messa delle ore 10,30, ha benedetto i piccoli amici a quattro zampe. 




La benedizione degli animali in piazza del Plebiscito, domenica 26 gennaio. Attenzione alla viabilità

VITERBO – Torna la benedizione degli animali in piazza del Plebiscito. L’appuntamento, organizzato  dal Centro equestre Cava di Sant’Antonio, con il patrocinio dell’assessorato all’agricoltura del Comune di Viterbo, e in programma domenica 26 gennaio alle 11,30, sarà preceduto dalla consueta sfilata di carrozze e cavalli per le vie cittadine, a partire dalle 10,30. Per l’occasione il Comando di Polizia Locale ha disposto alcuni provvedimenti al traffico veicolare (ord. n. 28 dell’14/1/2020). Questi i principali:

dalle ore 8 del giorno 26 gennaio sarà istituito il divieto di sosta con rimozione in via Cavour (nel tratto che va da via Annio a piazza del Plebiscito) e in via Ascenzi;

dalle ore 10,30 potrebbe essere interdetta la circolazione veicolare in piazza del Plebiscito, con deviazione del traffico su via Annio;

dalle ore 10 fino a cessata necessità, gli agenti interverranno, interrompendo la circolazione veicolare e disponendo le eventuali deviazioni, lungo il seguente percorso: per l’andata, via Santa Maria in Silice, via Vico Quinzano, via San Paolo, porta Faul, Tangenziale Ovest, via della Palazzina, piazzale Gramsci, viale R. Capocci, via F.lli Rosselli, piazza Verdi, via Marconi, piazza dei Caduti, via Ascenzi, piazza del Plebiscito, e per il ritorno via Ascenzi, piazza Martiri d’Ungheria, via El Alamein, via e Porta Faul, piazza Martiri delle Foibe istriane, via San Paolo, via Vico Quinzano, via Santa Maria in Silice.

L’ordinanza prevede anche il divieto di sosta, a partire dalle 7,30, nel parcheggio sterrato di via Santa Maria in Silice.




San Martino al Cimino non è un paese di solo cani, anche se….

(M.A.G.) –
VITERBO – Oggi, domenica 19 gennaio, gli abitanti del borgo di San Martino al Cimino hanno portato le loro amate bestiole alla benedizione degli animali impartita da don Fabrizio per la parrocchia di San Martino Vescovo. Un cerimonia breve, una preghiera a S. Antonio abate, una benedizione generale. Poi tutti a casa all’abbaiar festoso dei cani, pronti ad annusarsi per eventuali futuri contatti.
Presenti cani di svariate razze, tanti. A vederne il numero è evidente che in ogni famiglia regna incontrastato un cane, anche se spunta tra le braccia di qualche bambino uno spaesato coniglietto e una piccola tartaruga poggiata in una scatola. Pecore, capre, galline e maialini, assenti ingiustificati.
A dar lustro all’iniziativa sono arrivati dal vicino galoppatoio cavalli e pony che, dopo aver fatto il loro ufficiale giro di piazza, se ne sono andati in fila indiana lasciando abbondanti ricordini sulla strada, non proprio profumati.
E i sornioni gatti? Si sono guardati bene dall’uscir dall’ombra.




Benedizione degli animali sul sagrato della basilica di S. Maria della Quercia

di WANDA CHERUBINI –

VITERBO – Una messa domenicale “sonora” quella che questa mattina si è celebrata presso la basilica di S.Maria della Quercia, dove il parroco, don Massimiliano Balsi ha officiato la S. Messa alla presenza di numerosi amici a quattro zampe, in occasione della festa di S. Antonio Abate, patrono degli animali. Dopo la S. Messa, tutti i presenti in compagnia dei rispettivi animali, per lo più cani di tutte le taglie, ma anche conigli e gatti, si sono riversati sulle scalinate della basilica dove, dopo la lettura della preghiera in onore di S. Antonio Abate, don Massimiliano ha benedetto tutti i presenti accompagnati dai loro amici animali. Sul sagrato della chiesa vi era anche un furgoncino con all’interno alcune pecore e capre, che hanno suscitato l’attenzione di numerosi bambini, accorsi per guardarle ed accarezzarle.




Alla Basilica della Quercia messa e benedizione degli animali in onore di Sant’Antonio, domenica 19 gennaio

VITERBO – Nei giorni scorsi con il rito del fuoco in molti luoghi, compreso il nostro borgo e la vicina Bagnaia, abbiamo festeggiato Sant’Antonio. Nel rinnovare riti secolari e gesti ancestrali, capita che a volte ci si chieda in che modo quel messaggio sia ancora attuale, come si declini oggi, e come si possa comunicare per arrivare forte e chiaro agli occhi alla mente e al cuore delle persone. E’ utile allora ricordare questa importante e bella figura di santo e di uomo ed il suo messaggio ed insegnamento. Sant’Antonio abate nacque intorno al 250 da una famiglia di agricoltori nel villaggio di Coma, attuale Qumans, in Egitto. Verso i 20 anni rimase orfano ed ebbe la responsabilità di amministrare un ricco patrimonio. Antonio decise di privarsi di tutti i suoi beni e si dedicò alla vita ascetica davanti alla sua casa e poi al di fuori del paese, donandosi completamente agli altri, in perfetta armonia con la natura ed il creato. Scelse la strada del lavoro e della preghiera, la stessa che due secoli dopo avrebbe costituito la base della regola benedettina «Ora et labora» e del Monachesimo Occidentale. E’ considerato il santo patrono di tutti gli animali domestici e della stalla, ed il 17 gennaio si benedicono le stalle e si portano a benedire gli animali domestici. Sant’Antonio è anche il patrono di quanti lavorano con il fuoco, come i pompieri, perché guariva da quel fuoco metaforico che era l’herpes zoster. Domani, domenica 19 Gennaio, dopo la Santa Messa in onore a Sant’Antonio Abate, Don Massimiliano, il nostro parroco e Rettore della Basilica, interpretando e rinnovando un messaggio di amore universale e condivisione con ogni creatura benedirà i nostri amici animali.  Vi aspettiamo numerosi!




A Castel d’Asso la benedizione degli animali il 19 gennaio

CASTEL D’ASSO (Viterbo) – Nella Chiesa di S Maria di Castel d’Asso Domenica 19 gennaio, dopo la S Messa delle ore 10 fuori della Chiesa, si svolgerà la tradizionale Benedizione degli animali (et similia) in ricordo della festa di S Antonio Abate (che ricorre liturgicamente il Venerdì precedente)