Bullismo, l’associazione “Il Cinghiale Bianco” impegnat all’Istituto “Cardarelli” di Tarquinia

VITERBO- Il 6 febbraio appuntamento internazionale a Palazzo dei Priori, il 7 febbraio il flashmob “5 minuti contro il bullismo”. Settimana di sensibilizzazione e prevenzione del fenomeno del bullismo e cyberbullismo, la città di Viterbo ospiterà la II edizione dell’International Forum on Bullying and Cyberbullying. Nell’ambito della manifestazione, organizzata dall’Università di Tor Vergata e dal Comune di Viterbo, in collaborazione con l’Ufficio scolastico provinciale, è previsto l’appuntamento Move run walk against bullying, in programma il prossimo 6 febbraio alle ore 9.30 nella sala Regia di Palazzo dei Priori.
Un’occasione di formazione per i referenti sul bullismo e cyberbullismo di tutti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado della provincia di Viterbo e di divulgazione e confronto a livello nazionale e internazionale tra esperti del mondo universitario, delle associazioni di settore, professionali e rappresentanti delle autorità educative.
“Abbiamo scelto il Comune di Viterbo per l’attenzione che sta ponendo da un anno a questa parte sulla prevenzione del disagio giovanile – spiega Carmelo Mandalari, coordinatore dell’Osservatorio sul bullismo e il disagio giovanile – CREG Università degli Studi di Roma Tor Vergata -. Un’attenzione che passa anche attraverso la costituzione della prima Rete nazionale delle scuole dell’empatia. L’obiettivo è quello di aprire un tavolo di confronto permanente, che condivida percorsi comuni di prevenzione contro ogni forma di violenza e disagio”.
Ma non è tutto.
All’interno del forum sarà presentato il flash mob “5 minuti contro il bullismo” proposto dall’assemblea provinciale dei referenti in materia e della consulta provinciale studentesca: mercoledì 7 febbraio, dalle ore 10 alle ore 11, le campanelle delle scuole di ogni ordine e grado suoneranno per sospendere le attività per almeno cinque minuti. “Quest’anno saranno i sindaci, gli assessori, i consiglieri comunali di maggioranza e opposizione a suonare la campanella per simboleggiare la presenza dell’amministrazione locale a fianco delle nuove generazioni – commenta la consigliera Rosanna Giliberto, delegata all’educazione e ai rapporti con le scuole – e a dimostrare che davanti a tematiche così importanti gli amministratori sono uniti e coesi”. L’iniziativa sarà seguita a distanza anche da istituzioni scolastiche italiane e interverranno professori dell’Università di Harvard e del North Carolina.
“Siamo fieri e orgogliosi di ospitare un evento così importante – aggiunge la sindaca Chiara Frontini – che permetterà alla nostra città di confrontare e condividere le buone prassi in ambito educativo e sociale con quelle di altre realtà nazionali e internazionali, nella ferma convinzione che bisogna lavorare costantemente sull’educazione e sulla costruzione di una cittadinanza attiva, consapevole e inclusiva”.
di ANNA MARIA STEFANINI-
VITERBO- Dopo l’esperimento del Liceo “Sandro Pertini” di Ladispoli, promosso dalla past president del Rotary Club Roma Aniene Sara Iannone, condotto sotto la supervisione della nota psicologa e scrittrice Maria Rita Parsi, il progetto “Una scuola contro il bullismo e il cyberbullismo” è sbarcato venerdì 15 dicembre anche a Viterbo.
Lo scenario è quello dell’Istituto Comprensivo “Silvio Canevari” della città dei Papi; partner dell’esperimento viterbese è ancora una volta il Rotary Club Roma Aniene cui si sono uniti il Rotary Club Viterbo e il Club Inner Wheel di Viterbo. Sotto il simbolo del Rotary, hanno fatto rete, per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo, insieme al dirigente scolastico Paolo Fatiganti, l’attenzione e la sensibilità della Prefettura, della Questura, dei Comandi Provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Finanza, dell’amministrazione comunale di Viterbo, dell’ufficio Scolastico Provinciale, delle docenti, dei pedagogisti, degli psicologi, dei genitori degli alunni.
La galassia Rotary era rappresentata da Deneb Antuoni e Sara Iannone, rispettivamente presidente e prefetto del Rotary Club Roma Aniene, Angelo Landi, presidente del Rotary club di Viterbo e Maria Teresa Batistelli Lecchini presidente dell’Inner Wheel.
L’Istituto Comprensivo Canevari è stato rappresentato dal dirigente scolastico Paolo Fatiganti, dalla coordinatrice locale del progetto, insegnante Anna Maria Stefanini, presidente della Commissione Comunicazione del Rotary Club Roma Aniene, dall’insegnante Maria Grazia Mari, psicologa e psicoterapeuta esperta di didattica delle emozioni e Referente delle scuole dell’Empatia – che ha relazionato sui “risultati del questionario di rilevazione” somministrato agli alunni delle classi quinte dell’IC Canevari e della prima della scuola secondaria di primo grado di San Martino – e dalle insegnanti Paola Micarelli, referente dell’istituto del Bullismo e Cyberbullismo e la docente Lorella Medori, che ha curato il supporto informatico digitale.
Come responsabile del progetto Rosa Maria Purchiaroni, psicopedagogista e docente dell’ Università degli Studi di Roma Tor Vergata e Università Pontificia Salesiana di Roma, esperta in Pedagogia della Scuola e della Formazione Professionale.
In qualità di partner professionali hanno partecipato Sabrina Sciarrini, referente provinciale per la Prevenzione e il Contrasto dei fenomeni di Bullismo e Cyberbullismo presso l’AT di Viterbo, che è intervenuta sul tema “Bullismo e Cyberbullismo: ruolo e funzione strategica del Referente d’Istituto nei territori tra governance scolastica, misure di prevenzione, contrasto e protocolli d’intervento” e
Paola Melis, avvocato patrocinante diritto di famiglia, docente di diritto aeronautico, scrittrice, vincitrice di premi letterari nazionali e internazionali e laureanda in filosofia, che è intervenuta sul tema “scuola e famiglia tra responsabilità giuridica e dinamiche interattive”. Sono intervenuti sulla tematica il vicario del Prefetto dott. Andrea Nino Caputo, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Viterbo
Col. Massimo Friano, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza col. Carlo Pasquali, il Dott. Fabio Zampaglione, dirigente della sezione Anticrimine della Questura di Viterbo, che ha relazionato su “Le misure di prevenzione adottabili direttamente con provvedimento del Questore in materia di Bullismo e Cyberbullismo e gli applicativi in uso alla Polizia di Stato.”, Rosanna Giliberto, consigliere comunale del Comune di Viterbo, delegata ai rapporti con la scuola e l’Università.
Tutti hanno usato un linguaggio semplice e comprensibile anche ai ragazzi presenti, che hanno seguito con interesse e partecipazione l’evento.
Ovviamente, infatti, chi ha “rubato” la scena dell’evento sono stati proprio gli alunni dell’IC Canevari, che hanno regalato a tutti la percezione di aver compiuto un piccolo grande passo avanti verso il futuro.
“La sensibilizzazione dei più giovani e del mondo della scuola su temi quali la prevenzione e il contrasto di ogni forma violenza e aggressività è una priorità di questa giunta. Vogliamo rincuorare il consigliere Eleonora Mattia che né la legge contro il bullismo, né tanto meno il Premio in memoria di Willy Monteiro Duarte sono stati cancellati o dimenticati. Al contrario abbiamo già accantonato le risorse nell’ambito di quelle disponibili del Fondo sociale europeo (FSE) che, come noto promuove azioni in questi contesti, proprio per finanziare queste iniziative. Ritengo che in un momento economico come quello che stiamo vivendo, in una fase di grande crisi anche sotto il profilo sociale, non serva alzare il tiro politico su azioni ed interventi che, al di là del colore politico, hanno rilevanza per tutti noi”. Lo dichiara l’assessore a Lavoro, Università, Scuola, Formazione, Ricerca e Merito della Regione Lazio Giuseppe Schiboni.
VITERBO – Trasferta viterbese per il Rotary Club Roma Aniene che, unitamente al Rotary Club Viterbo e altri importanti partners istituzionali, ha inteso estendere l’esperimento formativo, ideato e organizzato dall’allora presidente del Rotary Roma Aniene dott.ssa Sara Iannone e realizzato con successo dalla rete di 7 RC di Roma presso il Liceo “Sandro Pertini” di Ladispoli, diretto dalla prof. Fabia Baldi, membro del RC Roma Aniene.
A ospitare il progetto di prevenzione e formazione “Una scuola contro il bullismo e il cyberbullismo” è questa volta l’Istituto Comprensivo “Silvio Canevari” di Viterbo che, venerdì 15 dicembre, alle ore 10, aprirà le porte del proprio teatro-aula magna in via Carlo Cattaneo N° 5/7 per presentare a genitori, istituzioni e stampa l’intera griglia valoriale del progetto.
A rappresentare l’Istituto Comprensivo sarà il dirigente scolastico Paolo Fatiganti mentre il Rotary Club Roma Aniene, il Rotary Club Viterbo e il Club Inner Wheel di Viterbo saranno rappresentati dai rispettivi presidenti: Deneb Antuoni, Angelo Landi e Maria Teresa Batistelli Lecchini. Sarà presente all’incontro anche il prefetto del Rotary Club Roma Aniene, Sara Iannone, che ha collaborato attivamente con il presidente Antuoni nell’organizzazione del progetto.
Folta anche la rappresentanza studentesca: tutte le classi quinte del plesso “Canevari” e la prima della scuola secondaria di primo grado della frazione San Martino.
L’esperimento viterbese consegue a un lungo lavoro preparatorio che ha impegnato, oltre ai presidenti dei Club, per la referenza istituzionale e la stesura, la pedagogista Rosa Maria Purchiaroni, che è anche socia del Rotary Club Roma Aniene e presidente della Commissione Nuove Generazioni del Club e, per il coordinamento interno, le insegnanti Paola Micarelli, referente per il Bullismo e cyberbullismo, e Anna Maria Stefanini, membro del Consiglio Direttivo nonché presidente della Commissione Comunicazione del Rotary Club Roma Aniene.
Il progetto ha seguito l’intera filiera istituzionale: proposta al dirigente scolastico, approvazione nell’ambito del collegio dei docenti e implementazione a partire da un questionario diagnostico in formato digitale somministrato agli alunni, il 6 dicembre scorso. I dati sono stati successivamente analizzati e ordinati dalla psicologa e insegnante dell’IC “Canevari” Maria Grazia Mari, esperta di didattica delle emozioni e membro del team di cui fanno parte i noti psicologi viterbesi Rosanna Schiralli e Ulisse Mariani.
La consulenza e il supporto informatico-digitale sono disimpegnati dall’insegnante e animatrice digitale Lorella Medori.
È prevista anche la presenza di esperti della Questura, dei Carabinieri e di rappresentanti istituzionali.
Il progetto prevede anche attività di formazione per docenti e genitori, laboratori didattici a classi aperte comprendenti percorsi di sensibilizzazione, informazione e prevenzione e la realizzazione di un opuscolo informativo, edito dai ragazzi, che verrà presentato il 7 febbraio 2024, in coincidenza con la giornata mondiale per la prevenzione del bullismo e del cyberbullismo.
L’assessore Schiboni: «Risposta importante per fornire ai più giovani gli strumenti adeguati a evitare i rischi della “rete”».
ROMA- La Giunta regionale, presieduta da Francesco Rocca, ha approvato lo schema di accordo tra la Regione Lazio e il Comitato regionale per le Comunicazioni (Corecom), per l’avvio della sperimentazione in Media Education e l’istituzione del Patentino Digitale nelle scuole.
L’obiettivo è quello di promuovere attività progettuali in materia di prevenzione e contrasto del fenomeno del bullismo e del cyberbullismo. La Regione intende, infatti, supportare il Co.re.com. su due specifiche attività progettuali: la sperimentazione della Media Education nella scuola primaria e l’introduzione del Patentino digitale nelle scuole secondarie di primo grado.
La Media Education consiste in una sperimentazione pluriennale destinata agli alunni delle classi quarte e quinte delle scuole primarie, finalizzata a strutturare un valido percorso di conoscenza e di consapevolezza sull’utilizzo della rete, delle sue opportunità e dei suoi rischi.
Con il progetto “Pa.Di.”, per l’istituzione del Patentino digitale, si intende, invece, costruire un percorso di informazione e formazione dall’alta valenza educativa e formativa per gli studenti della scuola secondaria di I° grado, per fornire gli strumenti e le competenze necessarie per l’utilizzo consapevole e responsabile dei dispositivi digitali, con il coinvolgimento degli insegnanti e di adulti responsabili.
«Si tratta di un progetto a cui teniamo particolarmente e per questo ringrazio il presidente del Corecom, Maria Cristina Cafini, per la condivisione. Stiamo offrendo una risposta importante per fornire ai più giovani gli strumenti adeguati a conoscere quali sono le opportunità e i rischi della rete e dei social, per prevenire fenomeni di cyberbullismo e distinguere le fake news dalle informazioni corrette», dichiara l’assessore al Lavoro, all’Università, alla Scuola, alla Formazione e alla Ricerca, Giuseppe Schiboni
«Il web e i social offrono numerose possibilità di connessione tra utenti ma spesso non si conoscono le regole e le conseguenze che comporta la navigazione. La Regione Lazio ha come obiettivo quello di far acquisire alla giovane consapevolezza e responsabilità per muoversi sulla “rete” in sicurezza», conclude l’Assessore Schiboni
Nella rilevazione del Sistema di Sorveglianza HBSC Italia 2018 (Health Behaviour in School-aged Children), condotta su un campione di 58.976 minori è, infatti, emerso che i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo sono aumentati considerevolmente negli ultimi anni e hanno interessato soprattutto i ragazzi, anche in grave peggioramento a causa della pandemia.
«Ringrazio la Regione – evidenzia Maria Cristina Cafini, presidente del Corecom Lazio – per la sensibilità dimostrata che consentirà, dall’anno scolastico 2023/2024, agli studenti delle scuole secondarie di I° grado del Lazio di avere il patentino digital, nonché, nelle classi IV e V delle scuole primarie aderenti alla sperimentazione, l’innovativa introduzione della media-education. PA.DI-Patentino digitale e sperimentazione nella scuola primaria – prosegue – sono due iniziative che proiettano verso il futuro la Regione Lazio testimoniando una forte attenzione verso i reali bisogni formativi dei più giovani».
VITERBO – In occasione della festa del 209 anniversario dell’ Arma dei Carabinieri tenutasi il 5 giugno presso il Teatro dell’ Unione di Viterbo si è svolta la premiazione dei 5 alunni dell’ultimo anno della scuola secondaria di primo grado dell’ Istituto Scolastico “Dante Alighieri” di Civita Castellana che hanno partecipato al concorso indetto dalla Camera Civile di Viterbo, in collaborazione con il Comando Provinciale dei Carabinieri e con il patrocinio del Comune di Civita Castellana. Si conclude così con la loro premiazione il progetto legalità sul tema “bullismo e cyberbullismo” che ha visto avvocati e forze dell’ordine incontrare nelle classi i giovani studenti
per confrontarsi su un tema, purtroppo, molto attuale che li riguarda personalmente.
L’ obiettivo è stato proprio quello di far acquisire ai giovani la cognizione dei comportamenti civili da tenere all’interno di una comunità sociale, che implicano il rispetto del bene comune, dell’individuo, nonché il consapevole utilizzo di social network e di ogni strumento informatico.
Gli incontri sono stati svolti all’ interno delle singole classi dall’Avv. Evelin Pistocco, consigliera della Camera Civile di Viterbo e referente del progetto, dalla Presidente onoraria Avv. Rosita Ponticiello promotrice ormai da sette anni di tale iniziativa svoltasi in varie scuole, e dalla segretaria Avv. Barbara Marzoli. Agli incontri ha partecipato personalmente il Colonnello Massimo Friano, Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri di Viterbo e la Comandante della Compagnia di Civita Castellana, Maggiore Palma Lavecchia.
I primi tre alunni classificati, Zoe Terenzi, Elisa Quadraroli e Giulia Simmini sono stati premiati con buoni spendibili presso la libreria l’Idea di Civita Castellana offerti dalla stessa Camera Civile di Viterbo. Una menzione speciale è stata poi riconosciuta anche ai lavori degli alunni Maddalena Magagnini e Ginevra Mendola.
Il comune di Civita Castellana ha donato ai 5 alunni vincitori zaini contenenti materiale scolastico. Gli alunni hanno altresì ricevuto personalmente dal Colonnello Friano un fumetto sull’Arma dei Carabinieri.
La Camera Civile di Viterbo ringrazia il Colonnello Massimo Friano per la preziosa collaborazione,
partecipazione e sensibilità dimostrata sul tema, la dirigente scolastica della scuola “Dante Alighieri” Dott.ssa Iaquinta, la vicaria Professoressa Arianna Cipriani e tutto il corpo docenti, nonché il Comune di Civita Castellana nella persona del Sindaco Dott. Luca Giampieri e dell’assessore alla pubblica istruzione Simonetta Coletta, oltre a tutta l’amministrazione per la collaborazione dimostrata.
Montefiascone(VT) –
“Ciò che è accaduto a me non deve più succedere a nessuno” La manifestazione organizzata dall’I.I.S.S. “Carlo Alberto Dalla Chiesa” di Montefiascone denominata ‘Un abbraccio vale più di mille like!’ ha avuto come protagonista la storia di Carolina Picchio, vittima di cyber- bullismo nel 2013. Gli interventi della Dirigente Scolastica, della Referente per il Bullismo dell’USR Lazio, del personale incaricato della formazione nelle scuole di ogni ordine e grado della Polizia di Stato appartenente alla Polizia Postale e alla Questura di Viterbo, hanno rappresentato un importante occasione di incontro e formazione atti a sensibilizzare i ragazzi e tutta la comunità educante riguardo il fenomeno del cyber-bullismo culminato con il racconto doloroso e allo stesso tempo pieno di speranza di Piero, papà di Carolina. Straordinaria cornice del consesso i 23 ‘Ambasciatori contro il bullismo’: ragazze e ragazzi di terzo e quarto anno che come angeli alla pari, sensibili ed altruisti, alcuni anche ex vittime, aiutano altri ragazzi in difficoltà. Opportunamente informati sul tema incontrano le eventuali classi a rischio e istaurando un clima di empatia favoriscono la comunicazione tra pari lanciando una prima ancora di salvezza alle vittime con le quali iniziano un percorso condiviso e virtuoso di sostegno insieme a docenti ed istituzioni. Unico filo conduttore la riscoperta dell’empatia come antidoto per prevenire e curare questo fenomeno, espressione di forte disagio familiare e sociale, purtroppo in ascesa tra i giovani.
‘Riscoprire il Cuore’ che batte in ogni ragazza o ragazzo, ‘connetterlo sempre prima di postare’ pensando che ‘il destinatario del messaggio è un essere umano come me’ e come nel gioco delle parti ”oggi sono carnefice ma un giorno potrei essere anch’io la vittima, anzi prima o poi lo sarò certamente’, prendere coscienza delle forti e talora incontenibili emozioni che l’esposizione a questo fenomeno scatena per arrivare a dichiarare, come Carolina ha lasciato scritto su un biglietto prima di morire:
“Ciò che è accaduto a me non deve più succedere a nessuno”.
Messaggio deciso e accorato di cui il papà di Carolina si è fatto Ambasciatore per i 70.000 ragazzi che ogni anno incontra nelle scuole, parrocchie, centri educativi dal momento dell’istituzione della Fondazione che porta il nome di sua figlia.
Dopo un lungo percorso intrapreso da Piero Picchio, padre capace di trasformare la disperazione per la perdita della sua meravigliosa figlia in forza propulsiva, e da tutti coloro che hanno collaborato alla sua Fondazione sposando la sua mission, unitamente al lavoro sinergico tra associazioni che si occupano di minori ed Istituzioni, è nata la Legge n. 71 del 2017, intitolata “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del cyber-bullismo” che tutela le vittime di cyber-bullismo e punisce i bulli in sede civile e penale.
Il benessere dei ragazzi e delle famiglie è un obiettivo prioritario per una società civile e lo è altrettanto il saper leggere le criticità ed affrontarle con sensibilità e competenza, sentiti ringraziamenti a tutti coloro che a vario titolo li hanno a cuore e credono fermamente che la vita come ‘Un abbraccio vale più di mille like!’.
Forlì – È disponibile gratuitamente presso tutti i punti vendita Unieuro, nei Centri operativi per la sicurezza cibernetica della Polizia Postale di tutta Italia e scaricabile nella versione digitale dal sito www.cuoriconnessi.it e sui principali ebook stores “Storia di Carlotta”, la seconda dispensa a fumetti con gli esercizi delle vacanze dedicati alla scuola secondaria di primo grado.
Dopo la positiva esperienza della pubblicazione del fumetto “La storia di Madi”, Unieuro e Polizia di Stato hanno deciso di utilizzare un’altra volta questo approccio comunicativo con un nuovo strumento per il periodo estivo, pensato per favorire nei giovani la riflessione su un utilizzo responsabile dei dispositivi connessi alla rete e contrastare tutte le forme di violenza e discriminazione.
La dispensa racconta la storia di Carlotta, figlia di una realtà comune a migliaia di classi, una storia di dolore, di incomprensioni, di ingiustizie e soprattutto di rabbia.
La narrazione si conclude con un’area ludica ricca di attività da svolgere durante le vacanze estive, partendo dai messaggi recepiti dalla storia.
Raccontata dalla penna di Luca Pagliari, autore, giornalista e storyteller da anni impegnato su queste tematiche, la storia è stata illustrata da Valentina Raddi.
Unieuro inoltre ha deciso di dare una nuova veste grafica al logo del progetto #cuoriconnessi. Il nuovo logo rappresenta il “texting”, ovvero una “rappresentazione grafica della lingua parlata” tipico dell’online, che usa immagini al posto di lettere o concetti e abbreviazioni, per comunicare con immediatezza e sintesi concetti più complessi.
di Redazione – Una storia tragica di bullismo si nasconde dietro al gesto sconvolgente di un bambino di 11 anni di Palermo. Dopo mesi di tormenti subiti da parte di un compagno di scuola di 14 anni, il giovane ha deciso di affrontare il suo aguzzino e lo ha accoltellato. L’aggressione è avvenuta a pochi passi dalla scuola che entrambi frequentavano, precisamente presso l’Istituto Comprensivo Maredolce di Brancaccio, uno dei quartieri più poveri e degradati della città.
La vittima, portata in ospedale dal nonno e da alcuni familiari, ha raccontato quanto accaduto. Attualmente, le autorità competenti, tra cui i Carabinieri coordinati dalla Procuratrice dei minori Claudia Caramanna, stanno indagando per ricostruire gli eventi in modo accurato. Secondo le prime indagini, l’11enne era stato oggetto di continue vessazioni da parte del ragazzo più grande da diverso tempo.
Oggi, il giovane ha deciso di reagire portando con sé un coltello a scuola e, al termine delle lezioni, ha attaccato il suo aguzzino. Non è ancora chiaro se l’aggressione sia avvenuta a seguito di una lite o in modo premeditato. La vittima ha cercato di difendersi, come indicato dalle ferite alle mani e alle braccia. Una delle coltellate ha raggiunto il torace, perforando un polmone. Fortunatamente, è stato trasportato presso l’ospedale Civico dove l’equipe del primario del pronto soccorso Massimo Geraci è riuscita a stabilizzarlo. Attualmente, l’adolescente si trova in una condizione critica ma non è in pericolo di vita.
L’aggressore, indicato ai Carabinieri dalla stessa vittima, è stato visitato presso l’Ospedale dei Bambini, ma sembra che non abbia riportato ferite durante l’alterco. Nelle prossime ore, le forze dell’ordine ascolteranno entrambi i giovani. Il 14enne rimarrà in ospedale, e gli inquirenti attendono che migliorino le sue condizioni prima di interrogarlo.
Questa tragica vicenda getta luce sull’importante problema del bullismo nelle scuole e sulla necessità di prevenirlo e affrontarlo adeguatamente. È fondamentale che vengano prese misure efficaci per garantire la sicurezza e il benessere degli studenti, creando un ambiente scolastico sano e inclusivo. L’episodio richiama anche l’importanza di un’attenzione costante da parte degli adulti per riconoscere e intervenire tempestivamente in situazioni di abuso e violenza tra i giovani. Solo attraverso un impegno collettivo è possibile contrastare il bullismo e creare un futuro migliore per i nostri ragazzi.
Ripartirà da San Donato Milanese, e, più precisamente, dal Liceo “Primo Levi”, il tour in Lombardia di “Giovani Ambasciatori per la cittadinanza digitale contro cyberbullismo e cyber risk”. Alle 9:30 di lunedì 17 aprile arriverà presso l’istituto il centro mobile del MOIGE. Sono 12 le tappe in Lombardia della campagna che promuove un uso sicuro della rete e mira a contrastare il bullismo, aumentato del 10%, e il cyber bullismo, cresciuto dell’8%.
Dalle 10:00 alle 13:00 si terranno tre sessioni formative di 50 minuti su queste tematiche tenute da Chiara Biancacci e Marta Barraco, due psicologhe della task force anti bullismo del MOIGE.
Nel pomeriggio, il centro mobile e gli esperti MOIGE resteranno nel cortile dell’Istituto scolastico a disposizione di studenti, docenti, ma anche di tutti i cittadini, per rispondere a domande e offrire sostegno e consigli. Dalle 15:00 alle 16:00 si terrà un intervento diretto ai genitori presso la scuola, per informarli su come aiutare i propri figli ad usare internet in sicurezza, e sensibilizzarli su bullismo e cyber bullismo, insegnando loro a percepire anche i piccoli campanelli di allarme nei minori, sia che si tratti di vittime, sia di bulli.
Secondo l’ultimo studio condotto dal MOIGE in collaborazione con l’Istituto Piepoli, più della metà dei minori in Italia (54%) ha subito prepotenze sul web o di persona. Si tratta di un dato cresciuto di ben il 10% in soli 2 anni. Il 10% dei minori (+3%) ha preso parte ad episodi di prepotenza, il 6% ha usato foto o video per offendere altre persone, e il 53% (+15% rispetto al 2020) prende abitualmente in giro uno o più amici, dicendo che, però, lui/loro sanno che lo fa per scherzare. Alla domanda su come si comportano i compagni quando assistono a prepotenze, solo il 34% risponde “aiutano la vittima”, un dato che nel 2020 era il 44%.
Comportamenti incauti, ma anche forti responsabilità dei social, che portano a valutare in modo superficiale i rischi e che mettono in pericolo i nostri figli.
“Giovani Ambasciatori per la cittadinanza digitale contro cyberbullismo e cyber risk” è la campagna del MOIGE, sostenuta da Enel Cuore Onlus, in collaborazione con Polizia di Stato, Anci, associazione nazionale comuni italiani, Un nodo blu del Ministero dell’Istruzione, CONI e Fondazione Cariplo, per rendere gli studenti più consapevoli dei rischi di internet, responsabilizzare, e stimolare docenti e genitori ad avere un ruolo di guida e controllo più attivo. In questa settima edizione sono coinvolte 300 scuole, circa 75.000 alunni, oltre 2000 docenti e 150.000 genitori sul territorio nazionale.
ROMA – Un intervento della Garante dell’infanzia e dell’adolescenza della Regione Lazio, dott.ssa Monica Sansoni, torna sui temi del bullismo e della violenza nelle fasce di età di competenza della sua attività istituzionale e ricorda quali siano le strutture a cui rivolgersi per chi ne dovesse risultare vittima.
“Le notizie di questi giorni, di queste ultime ore in merito ad atti di bullismo, di aggressione e violenza, anche gravi, che avrebbero subito minori, sia all’interno di istituzioni scolastiche da parte di personale docente e ausiliario, sia nelle vie delle nostre città (Latina, Alatri) – ha dichiarato Monica Sansoni – non possono che destare fortissima preoccupazione e, al tempo stesso, fornire la misura dell’esigenza di intensificare le iniziative e attività a sostegno dei minori vittime di abusi e delle loro famiglie, anche da parte del mio Ufficio, che proprio nella tutela dei diritti dei minori stessi trova la ragione essenziale della sua esistenza e missione istituzionale.”.
“Ed è proprio per la ricordata ragione – prosegue la Garante – che, in qualità di autorità indipendente e di garanzia della Regione Lazio, ci si è costituiti parte civile in un processo penale che vede imputata una docente per la cessione di spinelli ai suoi studenti, costituzione che rappresenta una novità assoluta in Italia per reati di questo genere, e si ritiene che ci si debba costituire parte civile nei procedimenti penali, ancora in fase di indagine, in cui siano indagati docenti e personale ausiliario per reati a sfondo sessuale e di pornografia minorile in danno di studenti minorenni.”.
“In tale direzione, credo sia altrettanto importante – aggiunge Sansoni – la stretta e puntuale collaborazione che il mio Ufficio sta realizzando con le competenti autorità di polizia e giudiziarie, allo scopo di prevenire e contrastare tali deprecabili e inaccettabili fenomeni.”.
“Proprio qualche giorno fa – conclude la Garante – una ragazza, a seguito della partecipazione, in un istituto scolastico di Latina, a un incontro di sensibilizzazione e formazione degli studenti promosso dal mio Ufficio sul fenomeno del bullismo, che ha visto la presenza di avvocati specializzati e mediatori penali, ha trovato la forza e il coraggio di prendere coscienza del proprio stato di bullizzata e di parlarne con i propri professori e con i genitori, passo quest’ultimo decisivo per una successiva denuncia di tale stato di cose alle competenti autorità. È facilmente comprensibile, tuttavia, come prima ancora della denuncia, sia assolutamente essenziale l’ascolto dei ragazzi vittime di tali fenomeni, al fine di cogliere in loro i segnali sintomatici del disagio che ne consegue, quali i cambiamenti di umore e di abitudini, il nervosismo, i piccoli atti di autolesionismo, il senso di colpa e di emarginazione, l’isolamento.”.
A tale proposito, la Garante dell’infanzia e dell’adolescenza ricorda come sia attivo lo “Sportello del centro antiviolenza minorenni”, che presta accoglienza, orientamento e sensibilizzazione – con sede presso il Consultorio familiare della Diocesi di Latina – e rappresenta il primo sportello dedicato nella nostra Regione, che nei prossimi giorni sarà esteso anche alle altre province; inoltre, ricorda che nelle prossime settimane, nelle istituzioni scolastiche della Provincia di Latina, continueranno, con le autorità di polizia giudiziaria (postale e ordinaria), gli interventi di prevenzione, sensibilizzazione e formazione di studenti, docenti e famiglie sul fenomeno del bullismo e cyberbullismo e si avvieranno, in diverse di tali istituzioni, progetti strutturati, partecipati dagli studenti, attraverso laboratori e simulazioni di processi penali minorili.
Oltre che alle autorità preposte (polizia e carabinieri) a indagare sui reati di cui sono vittime i minorenni e gli adolescenti, gli stessi e le loro famiglie possono rivolgersi, per trovare ascolto, accoglienza e orientamento, anche alle seguenti strutture:
Viterbo – Una mattinata travolgente, ricca di testimonianze, musica e momenti di condivisione. L’evento Insieme contro il bullismo promosso dall’AIPD di Viterbo e dalla Cooperativa Sociale Gea, che ha avuto luogo lo scorso venerdì 17 febbraio Teatro Parrocchiale San Giovanni Paolo II di Viterbo, voleva essere proprio questo: un’occasione di incontro con i ragazzi delle scuole nella quale riflettere sul fenomeno del bullismo, sempre più dilagante tra i giovani.
Ospite speciale il guerriero del bullismo Marco Baruffaldi, cantante rap con sindrome di down, conosciuto anche per aver partecipato alla trasmissione televisiva Tù sì que Vales e per essersi esibito con il cantante J-Ax. Marco ha coinvolto tutti raccontandosi attraverso i testi delle sue canzoni e le parole del suo ultimo libro “Sfigatamente fortunato. il bello di essere fuori. Un ragazzo down si racconta”.
Preziosi gli interventi dei relatori, che hanno affrontato la tematica del bullismo da diverse angolazioni, ponendo l’accento sul bisogno di contrastare la violenza in tutte le sue forme, partendo proprio dalla sensibilizzazione dei ragazzi delle scuole. Dopo i saluti del Presidente di AIPD Viterbo Maurizio Fattorini, sono intervenuti il Presidente della Provincia di Viterbo Alessandro Romoli; il Mons. Lino Fumagalli; la dirigente scolastica dell’Istituto Orioli Simonetta Pachella; il produttore Rai Carlo Cozzi della trasmissione #MaiPiùBullismo e il comandante della compagnia dei Carabinieri di Viterbo Felice Bucalo. Non è riuscita ad essere presente l’assessore alle politiche sociali del Comune di Viterbo, Patrizia Notaristefano, che ha portato i propri saluti in sala.
“Da solo non si salva nessuno – ha affermato la dirigente scolastica dell’Orioli, Simonetta Pachella. Non possiamo permetterci di aumentare il disagio di altre persone, la nostra vocazione deve essere tendere la mano all’altro”.
“Ognuno di noi è chiamato ad un impegno quotidiano, anche solo una parola fuori posto può provocare disagi enormi nei ragazzi più sensibili – ha dichiarato il Presidente della Provincia, Alessandro Romoli. Noi ci siamo e sosteniamo con forza queste iniziative, preziosi momenti di confronto con le nuove generazioni”.
“Siete il futuro della nostra società – ha affermato il Mons. Lino Fumagalli, rivolgendosi ai ragazzi in platea. Avremo una società migliore solo se sarete capaci di costruirla. La scuola è chiamata ad integrare l’educazione familiare e deve sostenere tutti. In questo contesto il bullismo è la violenza di uno verso l’altro, isola le persone. Invece dobbiamo valorizzarle ed integrare tutti”.
“È bello vedervi così coinvolti – ha dichiarato il comandante Felice Bucalo – purtroppo molti ragazzi non sono riusciti a reagire ad episodi di bullismo, finendo in percorsi sbagliati e circoli viziosi. Ci sono tanti casi non solo a scuola, anche nelle carceri, oppure al lavoro. Alla base del bullismo c’è la prevaricazione, che ho visto nella mafia ma anche nei giovani delle scuole. Oggi stiamo facendo qualcosa di rivoluzionario, cerchiamo di farne tesoro”.
Un momento speciale della mattinata è stato dedicato all’intervista a Marco Baruffaldi, che partendo da alcune delle tematiche più salienti del suo libro ha raccontato la propria esperienza di violenze subite ma anche di coraggio e di rivalsa. Insieme ai ragazzi con sindrome di down dell’AIPD, Marco ha cantato sul palcoscenico il proprio messaggio di speranza ed il grido a non restare indifferenti di fronte al bullismo.
Le professioniste della Cooperativa Sociale Gea Marta Nori ed Alessia Marani sono invece partite da alcune parole chiave del fenomeno per coinvolgere i ragazzi in un momento di confronto, attraverso parole, canzoni e serie televisive che potessero suscitare loro interesse e, soprattutto, spunti di riflessione.
La giornata si è conclusa con una cena sociale promossa dall’AIPD di Viterbo, il cui ricavato è stato devoluto ai progetti di vita autonoma dei ragazzi dell’associazione.
Cooperativa Sociale Gea
AIPD Sezione di Viterbo
ACQUAPENDENTE (Viterbo)- Su idea della Dirigente Luciana Billi le insegnanti e gli alunni della classe 5A Scuola Primaria Istituto Omnicomprensivo “Leonardo Da Vinci” di Acquapendente (Linda Buzzico, Carlo Cornicchia, Dafne Crisanti, Francesca Dominici, Andrea Luciani, Andrea Nocchia, Emilia Pichini, Matteo Putano Bisti, Nicole Rocchi, Sofia Rocchi, Leonardo Ronca, Luca Sordini) hanno preparato questo video per dire esplicitamente nò ad ogni forma di bullismo e cyberbulismo.
VITERBO- Il sette febbraio si celebra il “Safer Internet Day“, la giornata mondiale per la sicurezza in rete, istituita circa venti anni fa dalla Commissione Europea. Questa ricorrenza fu creata per far riflettere, ragazzi e ragazze, all’uso consapevole della Rete in modo da renderla un luogo positivo e sicuro.
Gli obiettivi fondamentali dell’evento sono quelli di fornire consigli e informazioni utili ai giovani sulle insidie di Internet: dal cyberbullismo al sexting, dalle truffe on line al come riconoscere le fake news, dal phishing al difendersi dalla pubblicità invasiva (spam).
Viviamo in una società fortemente dipendente dalle tecnologie e dalla rete. Siamo perennemente connessi e ci sono infiniti i trucchi per camuffare la propria identità o, attraverso link e malweare, rubare dati sensibili. Ogni giorno i cyberattori inventano tecniche sempre più intelligenti e a prova d’errore per evitare di essere scoperti. Solo una buona informazione sulla rete informatica può offrire maggiori possibilità per rimanere al sicuro.
In questa giornata, l’Istituto Comprensivo Carmine, scuola Infanzia, Primaria e Secondaria di Primo Grado, in sinergia con le famiglie e gli alunni,organizza attività ludiche ed educative finalizzate a parlare, confrontarsi, discutere ed approfondire dubbi e conoscenze, al fine di attuare buone pratiche e comportamenti corretti all’uso degli strumenti digitali.
Il Dirigente Scolastico
Anna Grazia Pieragostini
L’ITT Leonardo da Vinci in prima linea contro bullismo e cyberbullismo: “NESSUNO è SOLO”.
Da tempo l’Istituto tecnico tecnologico Leonardo da Vinci è impegnato attivamente nel contrasto al bullismo e al cyberbullismo. Ogni anno, con l’aiuto degli studenti del Team antibullismo, le referenti del team dell’Emergenza programmano una serie di azioni che hanno lo scopo di arginare questi fenomeni.
Uno dei target di questo anno era quello di creare un cortometraggio che diventasse il marchio caratterizzante tutta la scuola, una sorta di distintivo simbolico che potesse descrivere lo sforzo intrapreso da parte di tutte le figure dell’Istituto scolastico.
Da questa idea è partito il lavoro che ha visto coinvolti tutti gli studenti membri del Team antibullismo, le referenti del progetto Nicoletta Salani e Francesca Paoletti, i ragazzi del Team per la produzione Audiovisiva guidati dal prof. Angelo Gigliotti e il prof. Francesco Salerno, scrittore e sceneggiatore del corto.
Il cortometraggio dal titolo “Nessuno è solo” uscirà il 7 febbraio in occasione della giornata internazionale della sicurezza in rete chiamata Safer Internet Day.
La première di “Nessuno è solo” si terrà il 7 febbraio alle ore 11,30. Siete tutti invitati a partecipare al seguente link https://www.youtube.com/watch?v=z5gsqXmPRxg
VITERBO- Si svolgerà mercoledì 25 maggio 2022, dalle ore 15.00, presso lo Spazio Attivo Lazio In-
nova di Viterbo (in Via Faul, 20) un Convegno di studi sul tema: “Bullismo e cyberbullismo: formazione per la prevenzione”. Il Convegno è organizzato con la partecipazione dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio – Ambito Territoriale per la provincia di Viterbo in collaborazione con il Centro Territoriale di Supporto “Alceo Selvi”, l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergara”, il Gruppo Sportivo “Flames Gold”, il Centro Nazionale Sportivo “Libertas”.
La giornata di studi è rivolta principalmente ai Referenti scolastici per la prevenzione e
il contrasto al bullismo e al cyberbullismo degli Istituti scolastici della provincia di Viterbo ed è centrato sulle modalità di prevenzione educativa, anche attraverso la pratica sportiva, di ogni forma di violenza e prevaricazione tra i giovani studenti.
Oltre ai rappresentanti delle principali Istituzioni nazionali e regionali saranno presen-
ti: Monica Sansoni, Garante dell’infanzia e adolescenza della Regione Lazio, Paolo Iafrate, avvocato del Centro di Ricerche Economiche e Giuridiche dell’Università “Tor Vergara”, Maura Ianni, docente di psicologia generale dell’Università “Tor Vergara”, Enrica Graverini, avvocato, Raffaele Focaroli, Giudice onorario del Tribunale dei minori di Roma, Alessandro Taricciotti, rappresentante del progetto “Famiglie digitali”, Ugo Longo, docente e consulente del CTS “A. Selvi” di Viterbo.
Il Convegno è un’occasione di incontro e riflessione sulle tematiche connesse al bulli-
smo e al cyberbullismo, con la finalità di indicare proposte e suggerimenti concreti affinché all’interno della scuola, ma non solo, si promuovano comportamenti improntati al rispetto delle regole e al rispetto di se stessi e degli altri.
La partecipazione di diverse figure professionali (avvocati, pedagogisti, psicologi, in-
segnanti) intende rafforzare un percorso di collaborazione tra Enti e Istituzioni necessario per costruire quelle comunità educative che, non soltanto entro i confini scolastici, rappresentano un punto di riferimento per l’intera società.