A Capodimonte arriva la mostra “Lego Art”

CAPODIMONTE (Viterbo)- A seguito del grande riscontro ricevuto in occasione della prima edizione della mostra “Lego Art” tenutasi a Palazzo Gallo a Bagnaia, l’associazione Lego Art presenterà una seconda edizione in cui esporrà nuovi manufatti realizzati con i famosissimi mattoncini Lego.
La mostra si terrà presso le ex scuderie farnesiane di Capodimonte con inaugurazione giovedì 17 aprile alle ore 18:00. L’evento si protrarrà fino al 27 aprile con il seguente orario
e 16:30-19:00.
@ 366 9511009
Sarà una piacevole occasione per tutte le età, vedere e scoprire la versatilità di questi celebri e popolari mattoncini conosciuti in tutto il mondo.

Riccardo Orsini
Presidente Lego Art




Capodimonte nell’anno di Giulia Farnese

CAPODIMONTE (Viterbo)- Con la proiezione del video-racconto “Nell’anno di Giulia Farnese”, nel pomeriggio di sabato 1° febbraio, presso La Cascina – ex Scuderie Farnesiane, a Capodimonte, si sono concluse ufficialmente le celebrazioni per i 500 anni dalla morte di Giulia Farnese, detta “la Bella” (1524-2024), volute dall’Amministrazione Comunale e organizzati dalla ST Sinergie, con il contributo della Regione Lazio, il patrocinio del Ministero della Cultura e della Provincia di Viterbo e il sostegno di sponsor locali.
Il docufilm, realizzato da Project Tuscia e prodotto dalla ST Sinergie, in poco più di 20 minuti confeziona in modo raffinato ogni passaggio che ha scandito nel corso dell’anno appena trascorso le numerose iniziative messe in atto per rendere omaggio a una figura iconica del Cinquecento, quale è stata Giulia Farnese. Il sapiente montaggio alterna le interviste di quanti hanno partecipato
attivamente agli eventi del Cinquecentenario a sequenze raccontate dalla voce di Francesca Proietti
e interpretate da Gaia De Rossi, per ripercorrere la storia della bella dama rinascimentale e il suo forte legame con l’incantevole paese della Tuscia, che probabilmente le diede i natali e dove sicuramente trascorse buona parte della sua infanzia, fino al matrimonio all’età di 15 anni con Orsino Orsini e il successivo trasferimento a Roma. Distacco vissuto sempre con nostalgia, come ha
rivelato il suo testamento datato 14 marzo 1524, in cui disponeva di voler essere sepolta nella tomba di famiglia sull’isola Bisentina, insieme ai propri antenati.
Una chiave di lettura che vuole avvalorare il profilo storico di Giulia Farnese, come conferma l’adesione a questa speciale ricorrenza della storica Patrizia Rosini, autrice del testo basato su documenti d’archivio “Giulia Farnese: storia di una vita”, pubblicato per l’occasione da Archeoares, della scrittrice Roberta Mezzabarba che con “Iulia Farnesia – Lettere da un’anima” e, soprattutto, con “I Quaderni della Tuscia” ha saputo coinvolgere i ragazzi delle scuole, spiegando loro l’importanza dell’identità del proprio territorio e del Maestro Marco Guglielmi, ideatore della medaglia celebrativa,sia bronzo sia in argento a tiratura limitata e del monumento dedicato a Giulia
Farnese, temporaneamente installato nella centralissima piazza della Rocca.
Dall’iniziale pre-lancio del progetto alla Bit di Milano nel febbraio 2024 al lancio del filmato promozionale realizzato sempre da Project Tuscia e sceneggiato da Giovanni Proietti, passando per
l’uscita del publiredazionale sulla rivista turistica “Dove”, il V centenario della morte di Giulia Farnese ha contribuito a dare un respiro nazionale a Capodimonte e al Viterbese, oltre a vivacizzare
l’offerta culturale del delizioso paese sulle rive del Lago di Bolsena con l’installazione floreale di gigli
simbolo farnesiano, l’estemporanea di pittura, i cortei storici, il ciclo-tour amatoriale, il concerto del
violinista Valentino Alessandrini in riva al lago, le escursioni sull’isola Bisentina in collaborazione con
Sofia Rovati, la finale regionale di Miss Italia dedicata a Giulia “la Bella”, impreziosita dagli abiti rinascimentali creati dalla stilista Ilaria Sforza Petrocochino, la mostra fotografica “I luoghi di Giulia”
con gli scatti di Cristiano Morbidelli, il laboratorio per bambini tenuto da Fantasidea e infine le cartoline e l’annullo filatelico con Poste Italiane.
“Anche se con rammarico, siamo giunti all’epilogo delle celebrazioni dedicate alla leggendaria Giulia
‘la Bella’ – ha dichiarato Tiziana Lagrimino, responsabile organizzativo della ST Sinergie.
In questo video è raccolto tutto ciò che il Comune ha voluto realizzare per questa storica ricorrenza.
Va dato atto all’amministrazione di Capodimonte di aver creduto molto in questo progetto culturale,
sostenendolo concretamente. Un gesto tutt’altro che scontato che dimostra che anche un piccolo
territorio può andare oltre i propri confini”.
“E non ci fermeremo qui – ha proseguito il sindaco Mario Fanelli -, abbiamo già in cantiere progetti
che non si possono ancora svelare, ma di cui beneficerà non solo la comunità capodimontana, ma
l’intera provincia”.
Al termine dell’evento, il primo cittadino ha consegnato un attestato di partecipazione a tutti i protagonisti delle diverse iniziative del Cinquecentenario. Infine, la presidente de “L’ago di Capodimonte” (associazione culturale di ricamo), Maria Ida Governatori, ha donato al Comune un pregiato ricamo che su sfondo giallo con filo blu ritrae lo skyline del paese sovrastato da una figura
femminile, che rievoca naturalmente Giulia Farnese.




A Capodimonte inaugurazione del monumento a Giulia Farnese

CAPODIMONTE (Viterbo)- Sabato 28 dicembre, alle ore 11.30, a Capodimonte, nella centrale piazza della Rocca si svolgerà l’inaugurazione del monumento ideato dal Maestro Marco Guglielmi, dedicato a Giulia Farnese. La cerimonia, organizzata dalla ST Sinergie s.r.l. nell’ambito del progetto commissionato dall’Amministrazione Comunale e realizzato grazie al contributo della Regione Lazio, segna la conclusione dei numerosi eventi programmati nel corso di quest’anno per il V centenario della morte della nobildonna conosciuta come “la Bella”, icona del Rinascimento italiano e figura fondamentale per la crescita culturale ed economica della Tuscia (1524-2024).
Dopo l’apertura con i saluti istituzionali del sindaco Mario Fanelli, a mezzogiorno, verrà svelata e presentata l’opera creata da Guglielmi in onore della dama farnesiana.
Dalle 10.00 alle 16.00, inoltre, sarà presente un desk-vendite di Poste Italiane dove i presenti potranno prendere in omaggio una delle cartoline celebrative confezionate per questa speciale icorrenza e su cui sarà possibile ricevere l’annullo filatelico dedicato all’evento.
Entrambi gli eventi sono stati realizzati grazie al contributo della Regione Lazio.
Infoline: 345.0427087 – stsinergiesrl@interfree.it




Natale a Capodimonte: dopo il successo del tenore Vissani ecco lo yoga di Alice Dottori e la musica degli Enthymos

CAPODIMONTE (Viterbo) – Prosegue il cartellone di eventi organizzati dal Comune di Capodimonte, con il supporto del Consiglio regionale del Lazio e della Provincia di Viterbo. Dopo il successo di pubblico per l’evento con il tenore Luca Vissani, accompagnato dal pianista Davide Dellisanti, e delle note del gruppo dei Neo Nati Band, sabato 21 dicembre ecco la lezione di yoga tenuta da Alice Dottori, seguita dal concerto degli Enthymós, un’emozionante esperienza musicale che unisce poesia e musica tradizionale. Proprio la notte tra il 21 e il 22 dicembre è la più lunga dell’anno e per circa tre giorni il sole sorge sempre nello stesso punto e l’oscurità regna sovrana. Lo yoga di Alice Dottori celebra questo momento dell’anno come hanno fatto per secoli tantissime antiche civiltà, con rituali e cerimonie legate al culto del Sole, fonte primaria di energia e di vita. Domenica 22 sarà la volta del Trio Vertu, composto da Elisa Ciavola, Fabio Marconetti e Serena Seghettini. Nel cartellone, tra gli appuntamenti principali ecco il concerto di Lorenzo Cimino, che il 1° gennaio si esibirà con Electric Trumpet, per gli appassionati di musica dal vivo. Spazio anche al quinto anniversario della morte di Giulia Farnese, con una serie di celebrazioni che partiranno il 28 dicembre, tra cui la presentazione della cartolina commemorativa e l’inaugurazione della scultura dedicata a Giulia Farnese.

Il programma completo delle feste natalizie

  • Sabato 21 dicembre, ore 10:00 – Palestra comunale, Alba interiore, lezione di yoga con Alice Dottori. A seguire il concerto degli Enthymós, Intime connessioni, un viaggio emozionale tra musica e poesia, con Valerio Bruni (santur e voce), Valentina Persi (voce recitante), Giorgio Cutini (pakhawaj, frame drum e hangpan).
  • Domenica 22 dicembre, ore 18:00 – Chiesa di Santa Maria Assunta, Trio Vertu, con Elisa Ciavola (violino), Fabio Marconetti (clavicembalo),
    Serena Seghettini (viola da gamba), che eseguiranno “Sonate barocche dall’Elba al Reno”.
  • Martedì 24 e Mercoledì 25 dicembre, ore 17:00 – Distribuzione dei pacchi regalo sotto l’albero.
  • Sabato 28 dicembre – Celebrazioni Vº Centenario della morte di Giulia Farnese, piazza della Rocca:
    – ore 10:00 – Presentazione cartolina e annullo filatelico.
    – ore 11:30 – Inaugurazione della scultura dedicata a Giulia Farnese, disegno del maestro Marco Guglielmi.
  • Mercoledì 1° gennaio, ore 12:00 – In via del Laghetto, Electric Trumpet, Lorenzo Cimino (tromba solo).

Gli artisti

Lorenzo Cimino è un rinomato trombettista e compositore, direttore artistico del Festival Internazionale del Jazz di La Spezia. Ha lavorato con numerosi artisti e registrato per la Rai, partecipando a concerti e festival di alto livello.

Gli Enthymós sono un gruppo musicale che esplora le sonorità tradizionali della musica indiana e la poesia, creando connessioni intime e emozionanti tra diverse forme d’arte. La loro performance Intime connessioni promette di essere un viaggio sensoriale attraverso il santur, il dilruba e il pakhawaj.

Il Trio Vertu è composto da Elisa Ciavola al violino, Fabio Marconetti al clavicembalo, Serena Seghettini alla viola da gamba. Eseguiranno il programma musicale “Sonate barocche dall’Elba al Reno”, con brani di ⁠J. G. Pisendel (Sonata per violino e continuo in E minor Juno IV.1), ⁠G. F. Händel (Sonata in D major HWV 371), ⁠J. J. Quantz (Solos for German flute a Hoboy or Violin, Sonata n. 2 in G major), ⁠D. Buxtehude (Trio sonata in G minor BuxWV 261), ⁠G. P. Telemann (Sonata in G major TVW 41:G1).




Note ed emozioni a Capodimonte con il concerto all’alba

di ANNA MARIA STEFANINI-

CAPODIMONTE (Viterbo)- Al sorgere del sole a Oriente, la magia della musica ha avvolto gli spettatori nel suggestivo scenario dei Giardini di via della Rocca a Capodimonte, luogo dell’anima, sulle rive del lago di Bolsena. Il 31 agosto, dalle 6,45, è andato in scena l’evento musicale “Giura che non mi dimenticherai”, con protagonista il giovane talento pianistico Alessio Pedini in un concerto dai contorni poetici, una sperimentazione artistica, che ha lasciato un segno indelebile nei cuori degli ascoltatori.
L’alba, in astronomia, inizia nel momento in cui termina il crepuscolo mattutino e sulla Terra arriva il primo raggio di Sole diretto, prosegue per tutto il periodo che corrisponde la levata del Sole, e finisce quando il disco solare si è elevato completamente sopra l’orizzonte.

L’armonia delle note ha avvolto questi momenti di rinascita di suoni, rendendoli più luminosi e sublimi. Le tenebre hanno lasciato ancora una volta il posto alla magia del sole nascente a Oriente e alla musica.

Organizzato dall’associazione “La festa delle medie”, con il patrocinio del comune di Capodimonte e della Provincia di Viterbo, il concerto ha proposto un repertorio che ha spaziato da Chopin a Tchaicovsky, passando per le note emotive di Morricone e le innovazioni di Petrucciani e Evans. La performance ha incluso anche brani di Mompou, Debussy e Scarlatti, offrendo un viaggio attraverso diverse epoche e stili musicali. Stupenda la cornice dell’evento: il pianoforte utilizzato da Pedini è stato infatti posizionato a pochi centimetri dalle acque del lago, su un pontile dedicato esclusivamente a questa performance. Molte le persone che hanno voluto assistere a questo evento unico.

Alessio Pedini, nato nel 2003 a Perugia, è riconosciuto per il suo eccezionale talento e la sua precoce maturità artistica. Formatosi al Conservatorio “Francesco Morlacchi” di Perugia, ha ricevuto numerosi riconoscimenti in concorsi nazionali ed internazionali, consolidando la sua reputazione nel panorama musicale. Recentemente, ha avuto l’onore di esibirsi con la Sofia Sinfonietta Orchestra in Bulgaria, riscuotendo grande successo.

Il concerto all’alba è stato non solo un appuntamento per gli amanti della musica classica, ma un’esperienza unica di connessione tra natura, arte e emozione, in un luogo magico e speciale, con i riflessi del lago.




Ricami pirotecnici sul lago infiammano il caldo Ferragosto capodimontano

di ANNA MARIA STEFANINI-

CAPODIMONTE (Viterbo) – I fuochi d’artificio direttamente sulle rive del più grande lago laziale, a Capodimonte, sono stati ammirati, nella magica notte di ferragosto, da centinaia di persone e hanno infiammato i festeggiamenti per l’Assunta per San Rocco.

“Il fuoco d’artificio sale in alto,
come una scia che si infila nella fessura dell’aria.
Poi i colori esplodono, illuminano la terra e il cielo
e franano in basso.
La loro luce scende come una fontana,
un’acqua artificiale” scrisse
Fabrizio Caramagna.
Grazie a delle zattere appositamente allestite nel tratto di lago antistante il comune, i fuochi d’artificio sono stati addirittura lanciati e fatti esplodere anche in acqua con bellissimi riflessi di luce sul lago tra lo stupore e l’ammirazione generale della gente. Il cielo capodimontano è stato illuminato, fra le stelle, da scintille e luci colorate iridescenti, che hanno ricamato di splendore le isole Martana e Bisentina, perle del lago di Bolsena.
Tutti a riprendere con i video al cellulare uno degli spettacoli più amati del tradizionale ferragosto capodimontano. Dalla Rocca Farnese, in particolare, lo spettacolo ha regalato brividi ed emozioni a chi è accorso ad ammirarli.

Dopo lo spettacolo pirotecnico sull’acqua e in alto, tutti di nuovo a passeggio sul lungolago stracolmo di capodimontani, di viterbesi e turisti, nell’ atmosfera festosa di mezzo agosto, fra cocomerate, grigliate e allegria.




“Est Film Festival” fa il pieno di pubblico a Capodimonte

CAPODIMONTE ( Viterbo) – Un esordio con il pieno di pubblico per Est Film Festival – Lago di Bolsena a Capodimonte. In tantissimi hanno risposto all’appello delle tre serate nella suggestiva piazza della Rocca.

Azzeccata la scelta di aprire con ‘La Bella e la Bestia’, favola resa nota dalla Disney, che ha un legame storico con questo territorio. La versione di Bill Condon, proiettata la sera di venerdì 2 luglio, ha incantato il pubblico composto da grandi e piccoli. Molto apprezzate anche le altre due serate: sabato con ‘Freaks Out’ di Gabriele Mainetti e domenica con il Frankenweenie di Tim Burton.

“Siamo molto soddisfatti – ha commentato il direttore di Est Film Festival Glauco Almonte -. L’inizio di questo percorso nuovo ci restituisce segnali positivi e risultati interessanti in termini di pubblico. Ringrazio l’amministrazione comunale di Capodimonte che sta credendo nel progetto e ha dato la massima disponibilità per ottenere il migliore risultato possibile. Grazie anche alla Proloco di Capodimonte, preziosissima per la riuscita dell’evento e con la quale stiamo dando vita a una collaborazione importante e che ci lascia ben sperare per il futuro”.

Est Film Festival inizia in questo 2024 un nuovo percorso che vede l’ormai storica manifestazione di Montefiascone, che compie 18 anni, guardare agli altri comuni del lago. Un progetto che vede nell’interesse e nella passione per il cinema un’occasione per mettere in evidenza un intero territorio, che ha un potenziale significativo, e uno strumento per costruire un dialogo e una collaborazione tra i comuni della zona.

Per informazioni sulle attività di Est Film Festival durante tutto l’anno consultare il sito www.estfilmfestival.itm




Capodimonte in…poesia! Il 6 agosto andrà in scena la prima edizione della rassegna di poesie dei poeti capodimontani

di ANNA MARIA STEFANINI-

CAPODIMONTE (Viterbo)- Grande attesa, nel suggestivo borgo di Capodimonte, affacciato sulle rive del lago di Bolsena, in provincia di Viterbo, per la prima edizione della rassegna di poesie dei poeti capodimontani che andrà in scena martedì 6 agosto, alle ore 18:30, presso le scuderie Farnesiane in via della Cascina, grazie all’idea di Caterina Pisu, già direttrice del Museo di navigazione nelle acque interne.
Presenterà la rassegna la docente e giornalista viterbese Anna Maria Stefanini. L’iniziativa è stata patrocinata dal comune di Capodimonte, dal Museo della Navigazione nelle acque interne e dalla nuova Pro Loco di Capodimonte. L’ingresso sarà libero e gratuito. Alcune delle poesie saranno declamate dalla dottoressa Maria Morena Lepri, cantante lirica e direttrice di coro.
Allieterà la serata il gruppo musicale Panebirra.

Sarà una straordinaria rassegna di poesie scritte da autori del luogo, molte delle quali in dialetto. Gli abitanti e gli amanti della cultura sono invitati a celebrare la tradizione e la bellezza della poesia locale e l’immediatezza del vernacolo, ponte che unisce generazioni e ricordi.

Le poesie racconteranno in versi storie di vita quotidiana, amori perduti, gioie, colori e dolori vissuti da chi abita quelle terre ricche di storia e fascino. Le parole, cariche di significato e nostalgia, trasporteranno tutti in un vortice di emozioni e ricordi.

La rassegna farà rivivere antiche tradizioni e mostrerà quanto il dialetto sia un tesoro da preservare e valorizzare. In un connubio perfetto tra storia, tradizioni, natura e cultura, Capodimonte si ergerà ancora una volta a essere un luogo di bellezza, storia e autenticità, dove le radici del passato si intrecciano con la vitalità del presente. Parteciperanno Lucia De Rossi, detta Lola e l’attore Enrico Concioli. Le poesie sono a cura dei poeti capodimontani: Giovanni Battista Corsetti, Antonio Iaschi, Giovanni Natale, Pietro Pannucci, Ciro Tarantello, Rosanna Tarantello. Gli sfondi fotografici sono a cura di Rosanna Tarantello.




A Capodimonte notte bianca in bianco! I commercianti non ci stanno

di ANNA MARIA STEFANINI-

CAPODIMONTE (Viterbo)- Stasera, 27 luglio, la notte bianca del ridente borgo di Capodimonte, manifestazione da sempre svoltasi lungo la via principale ove ci sono i negozi, ha registrato numerose critiche da parte di coloro che gestiscono attività: viale Regina Margherita, infatti, è stata chiusa al traffico già dal pomeriggio, sebbene le bancarelle e le attrazioni siano state tutte concentrate sul lungolago, in lontananza rispetto ai negozi capodimontani. Sui social si leggono commenti negativi sull’organizzazione della notte bianca e sulla Pro loco. Nel pomeriggio, in pieno luglio, la via principale, infatti, era deserta e i commercianti sono rimasti scontenti e delusi.




Divieto temporaneo di balneazione e pesca a Capodimonte

di REDAZIONE-

CAPODIMONTE (Viterbo)- Il sindaco di Capodimonte, Mario Fanelli, ha emesso un’ordinanza che vieta temporaneamente la balneazione e la pesca nel tratto di lago tra Punta San Bernardino e Fosso di Spinetto. La decisione è stata presa a seguito delle analisi dell’Arpa Lazio, che hanno rilevato livelli eccessivi di batteri “enterococchi intestinali” nei campioni d’acqua prelevati il 22 luglio 2024 a 200 metri a destra di Punta San Bernardino.

I risultati delle analisi hanno mostrato una contaminazione oltre i limiti di sicurezza stabiliti dalla legge. Per proteggere la salute pubblica, l’Arpa Lazio ha raccomandato di adottare misure immediate e precauzionali.

Il divieto rimarrà in vigore fino a quando nuove analisi non confermeranno che l’acqua è tornata sicura. Le autorità locali invitano i cittadini a rispettare questo divieto per garantire la sicurezza di tutti. Aggiornamenti sulla situazione saranno forniti attraverso i canali ufficiali del comune di Capodimonte.




DRUG GOJKO di e con Pietro Benedetti a Capodimonte

CAPODIMONTE (Viterbo)- In replica lo spettacolo DRUG GOJKO di e con Pietro Benedetti tratto dai racconti di Nello Marignoli Partigiano Viterbese. In concomitanza con l’anniversario della PASTASCIUTTA ANTIFESCISTA A CASA CERVI.. Giovedì 25 luglio ore 21,30 piazza della Rocca. Organizzata dalla PROLOCO e Comune di Capodimonte VT e con il patrocinio dell’ANPI provinciale.

Drug Gojko (Compagno Gojko) narra, sotto forma di monologo, le vicende di Nello Marignoli, classe 1923, gommista viterbese, radiotelegrafista della Marina militare italiana sul fronte greco-albanese e, a seguito dell’8 settembre 1943, combattente partigiano nell’Esercito popolare di liberazione jugoslavo. Lo spettacolo, che si avvale della testimonianza diretta di Marignoli, riguarda la storia locale, nazionale ed europea assieme, nel dramma individuale e collettivo della Seconda guerra mondiale. Una storia militare, civile e sociale, riassunta nei trascorsi di un artigiano, vulcanizzatore, del Novecento, rievocati con un innato stile narrativo, emozionante quanto privo di retorica.
L’inizio è sul dragamine Rovigno: una croce uncinata issata al posto del tricolore. Il finale è l’abbraccio tra madre e figlio, finalmente ritrovati, nella città in macerie.
Così vuole l’epos popolare. Così dispiega la sua odissea di guerra un bravo narratore: secondo il più convenzionale degli schemi, in ordine cronologico.
Ma mulinelli si aprono, di continuo, nel flusso del racconto. Rompono la superficie dello Lo schema complessivo, lo increspano, lo fanno singhiozzare magari fino a contraddirlo: parentesi, divagazioni, digressioni, precisazioni, correzioni, rettifiche, commenti, esempi, sentenze, morali.
Così, proprio così Nello racconta il suo racconto di guerra. Nello Marignoli da Viterbo:gommista in tempo di pace; in guerra, invece, prima soldato della Regia Marina italica e poi radiotelegrafista nella resistenza jugoslava. Nello è narratore di straordinaria intensità.
Tesse trame per dettagli e per figure, una dopo l’altra, una più bella dell’altra: la ricezione in cuffia, l’8 settembre, dell’armistizio; il disprezzo tedesco di fronte al tricolore ammainato; l’idea di segare nottetempo le catene al dragamine e tentare la fuga in mare aperto; il barbiere nel campo di prigionia: «un ometto insignificante» che si rivela ufficiale della Decima Brigata Herzegovaska; le piastrine degli italiani trucidati dai nazisti: poveri figli col cranio sfondato e quelle misere giacchette a -20°; il cadavere del soldato tedesco con la foto di sua moglie stretta nel pugno; lo zoccolo pietoso del cavallo che risparmia i corpi senza vita sul sentiero; il lasciapassare partigiano e la picara «locomotiva umana», tutta muscoli e nervi e barba lunga, che percorre a piedi l’Italia, da Trieste a Viterbo; la stella rossa sul berretto che indispettisce i camion anglo-americani e non li fa fermare; la visione infine, terribile, assoluta, della città in macerie.
Ma soprattutto un’idea ferma: la certezza che le parole non ce la faranno a tener dietro, ad accogliere e contenere, a garantire forma compiuta e un senso permanente all’immane sciagura scampata dal superstite (e testimone). «Quello che dico, dico poco».
Da qui riparte Pietro Benedetti col suo spettacolo Drug Gojko. Da questa soglia affacciata su ciò che non si potrà ridire. Da un atto di fedeltà incondizionata al raffinato artigianato del ricordo ad alta voce di Nello Marignoli. Il racconto di Nello è ripreso da Pietro pressoché alla lettera, con tutti gli stigmi e i protocolli peculiari di una oralità “genuina” e filologica, formulaica e improvvisata al tempo stesso. Pausa per pausa, tono per tono, espressione per espressione. Pietro stila il proprio copione con puntiglio notarile stillandolo dalla viva voce di Nello.
Questa la scommessa (che è anche ipotesi critica) di Benedetti: ricondurre i modi di un canovaccio popolare entro il canone del copione recitato, serbando però, al massimo grado, fisicità verace del narrare e verità delle sue forme.
Anche per questo la scena è scarna. Così da rendere presente e tangibile il doppio piano temporale su cui racconto e spettacolo si fondano (quello dei fatti e quello dei ricordi): sul fondo un manifesto antipartigiano firmato Casa Pound, che accoglie al suo ingresso.




Capodimonte: ancora un salvataggio da parte della motovedetta dei Carabinieri

CAPODIMONTE (Viterbo)- Solo tre giorni fa l’ultimo intervento della motovedetta, quando un turista, intento a praticare sci d’acqua, dopo una rovinosa caduta in acqua, è stato tratto in salvo dai carabinieri e riportato a riva. Questa volta, nella tarda mattina del 21 luglio u.s., l’equipaggio del Battello CC N 205 in dotazione alla Compagnia Carabinieri di Montefiascone e dislocato in Bolsena, allertato dalla Centrale Operativa interveniva poiché nelle acque del Lago di Bolsena vi era un motoscafo in avaria, rimasto alla deriva. L’equipaggio si adoperava da subito mettendosi alla ricerca del motoscafo che veniva raggiunto nelle acque antistanti l’Isola Bisentina nel Comune di Capodimonte (VT). Da subito venivano poste in essere da parte dei militari verifiche per rimettere in efficienza l’imbarcazione, ma constatato che il danno non era immediatamente riparabile, la stessa con a bordo un cittadino italiano 49 enne residente a Terni e suo figlio di anni 10, veniva trainata e riportata al porto di Bolsena. Entrambi i malcapitati, in buone condizioni di salute nonostante il caldo estremo, non necessitavano di cure mediche ma venivano rinfrescati.
Padre e figlio, esprimevano la loro gratitudine per la tempestività, la prontezza e la grande professionalità dell’equipaggio operante.




Capodimonte nell’anno di Giulia Farnese

CAPODIMONTE (Viterbo)- Le celebrazioni per il V centenario della morte di Giulia Farnese “la Bella” tornano a Capodimonte con un ricco carnet di convegni e la sfilata storica. Programma di alto profilo, quello previsto nel weekend di sabato 29 e domenica 30 giugno a Capodimonte, in occasione dei 500 anni dalla morte di Giulia Farnese, detta “la Bella” – l’evento culturale voluto
dall’amministrazione comunale di Capodimonte che si protrarrà per l’intero anno 2024.
Si comincia sabato 29, alle ore 16.30, nella splendida cornice delle ex Scuderie Farnesiane con un convegno dal titolo “Giulia Farnese”, introdotto dai saluti istituzionali del sindaco Mario Fanelli. Il primo ospite a prendere la parola sarà Francesca Giurleo, autrice di numerosi testi storici, che affronterà l’argomento “La famiglia Farnese: le origini”. Dopodiché il microfono passerà al filologo Paolo Procaccioli per affrontare il tema di “Giulia Farnese, donna del Rinascimento. A seguire, la dottoressa Felicita Menghini Di Biagio farà un’analisi su “Giulia Farnese, Capodimonte e l’isola Bisentina” e concluderà il ciclo di interventi con un interessante parallelo tra “Giulia Farnese e Lucrezia Borgia”.
Domenica 30, sempre alle ex Scuderie Farnesiane, ma alle ore 10.00, sarà l’architetto Renzo Chiovelli a illustrare “Le residenze farnesiane della Tuscia: la rocca di Capodimonte” con un focus speciale su quest’imponente edificio che, con la sua mole cinquecentesca, costruito intorno alla torre medioevale, caratterizza l’intero centro storico del paese lacustre. Sarà Bonaventura Caprio, appassionato di storia e archeologia, a chiudere la sessione mattutina con la relazione “Giulia Farnese, ultimo atto”.
Breve pausa per permettere a relatori e presenti di consumare uno squisito pranzo nei numerosi ristoranti e trattorie locali, poi i lavori riprenderanno alle ore 16.00, ancora alle ex Scuderie Farnesiane con l’intervento di Maria Irene Fedeli su “I Farnese e Marta”, a cui seguiranno le letture di Michelangelo Gregori dal titolo “Giulia Farnese: dalla storia ai sonetti”, selezionate dagli scritti di Giocondo Cherubini. A conclusione della due giorni di convegni, curati dall’editore Giuseppe Annulli è in programma una tavola rotonda intitolata “Giulia Farnese, il volto scomparso?” coordinata dallo stesso Giuseppe Annulli, Felicita Menghini Di Biagio, Giocondo Cherubini e Bonaventura Caprio.
Al termine della conferenza, alle ore 18.30, dallo stesso edificio rinascimentale partirà il “Corteo delle famiglie nobili viterbesi” che, accompagnato dagli “Sbandieratori e Musici” dell’associazione culturale Pilastro Viterbo, sfilerà per le strade di Capodimonte fino a raggiungere il centro storico, avvolgendolo in una dimensione incantata per permettere ai partecipanti di fare un vero e proprio viaggio indietro nel tempo.
Infoline: 354.0427087 – stsinergiesrl@interfree.it




Comunità narranti torna in scena il 22 giugno a Capodimonte

CAPODIMONTE- In occasione del ricco programma di iniziative previste per la celebrazione del V centenario della morte di Giulia Farnese, in collaborazione con la Rete di impresa “Naturalmente Capodimonte”, alle ore 18.30 da largo Umberto I prenderà le mosse “Parevan davvero dei soli…”. Giulia Farnese e le altre: storie di donne, corpi e indipendenza. Una performance narrativa itinerante tra i luoghi e le storie di Giulia Farnese a Capodimonte. A guidare la compagine la narratrice di comunità Simona Soprano (suo il copione e sua la regia). Al suo fianco Alessio Mascagna e Laura Antonini. Gli intermezzi musicali saranno affidati alle note del maestro Luciano Orologi.

Sarà, quello proposto, un racconto corale che, partendo dalle vicende legate a Giulia la bella, e attraverso il sapiente montaggio narrativo di fonti di diversa natura, offrirà al pubblico un excursus su diverse figure femminili del Rinascimento. Il tutto passeggiando per le vie del centro storico di Capodimonte che si snodano attorno alla possente rocca Farnese, ammirando gli scenari lacustri, e godendo dell’incantevole bellezza del giardino interno di Palazzo Poniatowski, eccezionalmente aperto per l’occasione. Nel corso della passeggiata verranno evocate storie di donne che hanno lottato per rendersi indipendenti e per emanciparsi dai canoni della loro epoca. Un viaggio nel tempo e nello spazio tra documenti, musiche e suggestioni letterarie attraverso il multiforme e complesso universo femminile che arriverà ad evocare finanche figure contemporanee.

E non finisce qui. Perché Comunità narranti tornerà in campo a Capodimonte subito dopo l’estate con una seconda passeggiata-racconto sempre dedicata al mondo farnesiano.

Partecipazione gratuita, per informazioni 3913103629

Marco D’Aureli, ass. cult. Comunità narranti




Cerimonia di Premiazione dell’ex judoka e maestro benemerito di judo Pio Gaddi classe 1929, presso la struttura in cui è ospite a Capodimonte

CAPODIMONTE (Viterbo)- Lunedi 27.05.2024 alle ore 16.30 il Maestro Pio Gaddi classe 1929, riceverà il 9°Dan che gli verrà consegnato con un diploma e una cintura rossa ricamata con il suo nome.
All’evento che si terrà nella struttura Bell’Orizzonte di Capodimonte (Vt), in cui il Maestro Pio Gaddi è attualmente ospite, interverranno il Presidente della FIJLKAM (Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali) Domenico Falcone, il Presidente Commissione Nazionale MGA, Enzo Failla (suo ex allievo).
Un riconoscimento affettivo e di forma meritato a coronamento delle benemerenze acquisite in una carriera di sportivo davvero brillante a cui anche il Coni Lazio ha concesso il proprio patrocinio in occasione dello svolgimento della manifestazione, quale riconoscimento di impegno e dedizione a servizio dello sport da parte del Maestro Pio Gaddi .

 




Longevity Run – “Prendersi cura della propria salute”. Due giorni di prevenzione a Capodimonte

CAPODIMONTE ( Viterbo) – Capodimonte il 18 e 19 maggio ospiterà una due giorni di prevenzione promossi da Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli, con il Patrocinio del Comune di Capodimonte e il supporto di svariate realtà locali e del terzo settore. Prendersi cura della propria salute è importante ad ogni età. La longevità non è un dono di natura ma si conquista passo dopo passo, proprio come si conquista il traguardo alla fine di una corsa. La manifestazione è finalizzata a sottolineare l’importanza della prevenzione e a promuovere l’adozione di stili di vita salutari, con l’obiettivo di migliorare lo stato di salute dei cittadini. Questi obiettivi vengono perseguiti attraverso un’attività di screening mirata alla valutazione dei principali fattori di rischio modificabili e attraverso proposte di attività sportive praticabili a qualunque età: dalla corsa alla camminata veloce, dal pedalò al pilates.




I tesori di Rocca Farnese a Capodimonte finalmente aperti al pubblico

CAPIDOMONTE (Viterbo)- Oggi pomeriggio l’imponente porta di ROCCA FARNESE A CAPODIMONTE ha aperto si suoi battenti ai primi visitatori.
La proprietà in collaborazione con l’Immobiliare Pallotta ha deciso di aprire alle visite l’ultimo piano della Rocca che ha dato i Natali a Giulia Farnese, in questo 2024 che vede cadere il 500° anniversario di questa stupefacente donna.
La scrittrice Roberta Mezzabarba, chiamata a guidare le visite, ha accolto i curiosi avventori nel chiostro, e guidandoli fra passi e parole lungo la “cordonata” li ha condotti all’ultimo piano, nel denominato “Il Paradiso” dove si sono trovati davanti l’imponente affresco attribuito alla scuola del Raffaello e hanno potuto godere dal punto più alto del paese del magnifico panorama a 360 gradi sul lago e sulle isole.
La Mezzabarba, poi, ha raccontato la storia di Giulia Farnese, quella del principe Stanilsaw Poniatowskt e del palazzo costruito «per dispetto», de La Bella e la Bestia, della Bisentina e della porta d’accesso al regno sotterraneo di Agharty.
La Rocca sarà aperta e visitabile tutti i fine settimana, con accessi a gruppi di max 20 persone.
Per info e prenotazioni è a disposizione il numero 335.1455443

 

 




Fascino e leggenda, l’eredità di Giulia

di MARIELLA ZADRO-

CAPODIMONTE (Viterbo)- Si susseguono le iniziative per la celebrazione del V centenario della morte di Giulia Farnese la Bella nei paesi che la videro protagonista dal 1474 al 23 marzo 1524.
Sabato 27 aprile presso La Cascina (ex Scuderie Farnesiane) di Capodimonte, Perla Angeli ha letto alcuni brani del “Testamento di Giulia Farnese” Enrico Concioli ha curato la narrazione storica, con il commento della scrittrice Roberta Mezzabarba, organizzatrice dell’evento.
A seguire con il coinvolgimento dell’Associazione Culturale Paolo III di Canino, è stata organizzata una sfilata del Corteo Storico Farnesiano nelle vie del paese lacustre.
Arrivati sulla piazza centrale, antistante il palazzo – fortezza della Rocca Farnese, accompagnati da Musici e Sbandieratori del Nobile Rione Dentro (Bomarzo) l’evento si è concluso con l’esibizione di balli rinascimentali, coinvolgendo il pubblico presente, che ha apprezzato molto l’iniziativa.