Capone (Leader UGL):” Al via la mobilitazione dell’UGL nelle piazze italiane per tutela dei livelli occupazionali”

“Le promesse vaghe e le prospettive incerte lasciano operai e sindacati in una posizione di grande preoccupazione. Pertanto, l’UGL ha deciso di aderire allo sciopero generale del settore Automotive il 18 ottobre, realizzando presidi in 7 regioni che corrispondono ai siti produttivi più significativi, per manifestare a sostegno di tutto il comparto. Saremo presenti in Molise col presidio a Termoli (CB), in Campania con presidi a Napoli e Avellino, in Puglia a Bari, in Basilicata a Potenza, nel Lazio a Piedimonte San Germano (provincia di Frosinone) e a Torino, capitale dell’auto, dove parteciperò alla mobilitazione per dare voce alle istanze dei lavoratori e pretendere un impegno serio nella tutela del lavoro e del futuro del settore. Stiamo vivendo una gravissima situazione che riguarda i lavoratori diretti e dell’indotto, i singoli territori che accolgono gli stabilimenti e l’intero Paese con il rischio concreto di ripercussioni drammatiche sui livelli occupazionali e sul ruolo strategico dell’Italia nella produzione automobilistica europea”. Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito allo sciopero generale del 18 ottobre.

“La crisi profonda che sta attraversando il settore Automotive, aggravata dalla transizione ecologica e dalla mancanza di chiarezza sugli investimenti futuri in Italia del gruppo Stellantis, richiede un piano industriale strategico in grado di garantire occupazione e continuità produttiva nel nostro Paese. Vogliamo sapere quale sia la visione per il futuro di Stellantis, dei suoi stabilimenti italiani e dei relativi lavoratori italiani e quali iniziative intenda mettere in campo in relazione alla produzione di veicoli elettrici e alle nuove tecnologie. La tempistica stringente imposta dall’UE con il Green Deal e con lo stop alle auto a motore termico sta mettendo in ginocchio tutto il comparto Automotive in Italia e non solo, con conseguenze devastanti: produzione crollata, massiccio utilizzo in tutti gli stabilimenti Stellantis in Italia della cassa integrazione e tutto l’indotto in difficoltà ancora maggiore. Continuiamo a trovarci di fronte ad un mercato mondiale dell’auto, al di là delle diverse performance delle singole case automobilistiche europee, in cui il boom cinese è senza freni, al punto che rischiamo di vedere aumentare la produzione cinese in Europa, circostanza che metterà ancora di più in difficoltà le nostre prospettive di crescita”.




Esplosione a Latina. Paolo Capone, Leader UGL: “Tragedia inaccettabile. Fondamentale puntare su prevenzione”

“Siamo sgomenti per il drammatico incidente sul lavoro in cui ha perso la vita un operaio mentre un secondo è rimasto gravemente ferito in seguito all’esplosione di un serbatoio di gas in un’azienda di impiantistica a Latina. A nome dell’UGL, rivolgo il cordoglio alla famiglia della vittima e auspico che le Forze dell’Ordine facciano piena luce sulle cause della tragedia. Per arrestare l’inaccettabile strage sui luoghi di lavoro l’indignazione non basta più. Serve costruire un sistema che garantisca maggiori tutele ai lavoratori investendo sulla prevenzione, sul potenziamento dei controlli e sulla formazione. In tal senso, l’UGL guarda con favore alla prosecuzione del tavolo di confronto avviato al Ministero del Lavoro per discutere degli interventi necessari a contrastare il fenomeno delle cosiddette morti bianche, garantire l’effettiva attuazione di misure come la patente a punti per le imprese e il coordinamento del personale ispettivo”. Lo hanno dichiarato in una nota congiunta Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, e Armando Valiani, Segretario Regionale UGL Lazio, in merito all’incidente sul lavoro in cui ha perso la vita un operaio mentre un secondo è rimasto ferito gravemente in seguito all’esplosione di un serbatoio di gas in un’azienda di impiantistica a Latina.




Torna rivista ‘Pagine libere di azione sindacale’, Capone (Ugl): Orgogliosi

ROMA- Torna in stampa la rivista ‘Pagine libere di azione sindacale’ per Edizioni sindacali-Ugl, sul “sindacato del futuro”. Si tratta di uno storico periodico di approfondimento sul sindacato in rapporto alla politica, alla storia, all’economia, ai new media, all’architettura. La riedizione della rivista è stata presentata a Roma alla presenza del ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, e del segretario generale Ugl, Paolo Capone. A lui il compito di dirigerla.

“Siamo orgogliosi- ha detto Capone- di aver ripreso le pubblicazioni della rivista ‘Pagine libere di azione sindacale’, fondata da Angelo Oliviero Olivetti nel 1906, di cui oggi sono direttore responsabile. L’aspetto culturale, che caratterizza l’attività sindacale, è necessario per diffondere il nostro impegno sindacale, contribuendo così alla crescita economica, occupazionale e sociale del Paese. In una fase di profonde e radicali trasformazioni del mondo del lavoro è necessario rivedere gli attuali paradigmi per fondare un nuovo modello di relazioni industriali improntato alla partecipazione dei lavoratori come prevede l’articolo 46 della Costituzione”.

“Rivolgo un grande in bocca al lupo all’Ugl per questa nuova iniziativa culturale. Credo che il futuro sia di coloro che non seguono la corrente ma che la anticipano- ha affermato Salvini- Ho trovato nell’Ugl un interlocutore critico quando era necessario e al tempo stesso un sindacato dalla mentalità aperta. Spero che questa palestra di confronto cresca e da parte mia rinnovo la disponibilità al dialogo nell’interesse dei lavoratori”.

“È un motivo di orgoglio essere qui in occasione della presentazione di una rivista storica che si rifà a una grande tradizione delle riviste del primo 900 e alle prime forme di sindacalismo organizzato. Il contributo a livello di contenuti c’è e le personalità non mancano. Auguri a tutti voi” ha aggiunto Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato della Repubblica.

Secondo Federico Mollicone, presidente della VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei deputati, “‘Pagine libere’ rappresenta la sintesi del pensiero di grandi movimenti culturali e nasceva nella sua definizione come rivista di politica, scienza e arte. Non è un caso che sulle sue pagine scrissero grandi firme d’avanguardia come Marinetti. Credo che la funzione di questa rivista sia quella di mantenere la tradizione e l’innovazione insieme per cui non posso che rivolgere i migliori auguri possibili all’Ugl”.




Dati Istat. Paolo Capone, Leader UGL: “Sostenere lavoratori e imprese per evitare spettro recessione”

“Il quadro delineato dall’Istat nel “Rapporto annuale 2022. La situazione del Paese”, desta forti preoccupazioni. Allarma la crescita della povertà assoluta che dal 2005 al 2021 è più che raddoppiata coinvolgendo da poco più di 800mila a 1 milione 960mila famiglie. Il report fotografa i rischi per la ripresa legati al prolungarsi della guerra, allacrescente inflazione, agli effetti dei cambiamenti climatici, all’acuirsi delle diverse forme di disuguaglianza. L’impatto della pandemia sul mercato del lavoro è stato impressionante considerato che il 55,5% della caduta occupazionale ha riguardato i lavoratori dipendenti a termine (-402mila rispetto al 2019), e gli indipendenti (-233mila) mentre tra gli occupati a tempo indeterminato il calo non ha superato le 90mila unità. La minaccia della perdita di potere d’acquisto per le famiglie a causa della spirale inflazionistica impone interventi immediati a sostegno di lavoratori e imprese volti a innescare uno schock economico senza precedenti al fine di scongiurare lo spettro di una recessione e salvaguardare la tenuta sociale del Paese”. Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito al “Rapporto annuale 2022. La situazione del Paese” presentato dall’Istat.




Censis-Confcooperative. Paolo Capone, Leader UGL: “Subito ristori a settori colpiti per scongiurare crisi occupazionale”

“Allarmano i dati emersi dal Focus Censis-Confcooperative ‘La Guerra dell’energia’ sugli effetti della guerra in corso. I rincari delle materie prime, la difficoltà negli approvvigionamenti, le ricadute delle sanzioni e la chiusura dei flussi turistici minacciano di bruciare il 3% del Pil. Sono a rischio 184mila imprese e 1,4 milioni di posti di lavoro, uno scenario preoccupante in grado di destabilizzare la tenuta sociale del Paese. Chiediamo al Presidente Draghi di adottare misure coraggiose per fronteggiare l’impennata dei prezzi. Occorre da un lato sterilizzare gli aumenti ingiustificati e combattere le speculazioni stabilendo un tetto fisso ai prezzi dell’energia, dall’altro urgono misure come il bonus bolletta e il taglio delle accise sui carburanti. Servono, inoltre, interventi a medio e lungo termine, anche attraverso uno scostamento di bilancio, al fine di erogare liquidità ai settori più colpiti assicurando, al contempo, la diversificazione delle fonti di approvvigionamento e l’indipendenza energetica nazionale. Come UGL, pertanto, auspichiamo la convocazione di un tavolo con il Governo e le parti sociali per discutere delle azioni necessarie a tutelare i lavoratori e a scongiurare una crisi occupazionale”. Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito al Focus Censis-Confcooperative ‘La Guerra dell’energia’.




Ucraina. Paolo Capone, Leader UGL: “Sospendere attività belliche. Diplomazia unica strada possibile”

“Il fallimento dell’azione diplomatica fa esplodere in tutta la sua drammaticità il rischio di un’estensione del conflitto nell’area est del nostro continente. Auspichiamo un’immediata sospensione delle attività belliche ed esprimo grande preoccupazione per le conseguenze militari ed economiche che un conflitto nel cuore dell’Europa potrebbe provocare. L’UGL condanna con fermezza il ricorso unilaterale ad azioni militari e auspica unità del nostro Paese nella risposta a questa crisi. Sono ore difficili in cui il precipitare degli eventi sembra riportarci ai momenti più bui del nostro passato, è quindi necessario adottare ogni mezzo per garantire un immediato cessate il fuoco a protezione della popolazione civile in Ucraina. Non ci stancheremo di ribadire che la diplomazia resta l’unica strada percorribile per ripristinare la stabilità e riattivare il processo di pace”. Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito all’escalation della crisi fra Russia e Ucraina.




Morto sul lavoro a Roma. Paolo Capone, Leader UGL: “Strage inaccettabile. Intensificare controlli e investire nella sicurezza”

ROMA – “A nome dell’UGL esprimo cordoglio alla famiglia dell’operaio che ha perso la vita dopo essere caduto da un’impalcatura, in Via Merulana a Roma. Un’ennesima tragedia sul lavoro sulla quale auspico che le Forze dell’Ordine facciano piena luce. Non è possibile abbassare la guardia su un fenomeno che soprattutto nell’edilizia continua a mietere vittime con una frequenza impressionante. Sono 1017 gli incidenti mortali registrati dall’Inail nei primi 10 mesi del 2021. Numeri inaccettabili che fotografano una vera e propria strage quotidiana. In questo periodo assistiamo ad una crescita esponenziale di imprese edili a causa del Superbonus del 110% sulle ristrutturazioni. E’ quanto mai urgente, dunque, intensificare i controlli per verificare il rispetto delle norme e dei requisiti previsti a tutela dei lavoratori. E’ altrettanto fondamentale investire nella cultura della prevenzione e nella formazione sulla sicurezza. La manifestazione silenziosa dell’UGL ‘Lavorare per vivere’ è volta a sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sul fenomeno delle cosiddette morti bianche per evitare il ripetersi di simili tragedie.” Lo hanno dichiarato in una nota congiunta Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL e Armando Valiani, Segretario Regionale UGL Lazio, in merito all’infortunio sul lavoro in cui ha perso la vita un operaio, in Via Merulana a Roma.




Reddito di cittadinanza. Paolo Capone, Leader UGL: “Misura fallimentare. Investire su piano industriale e politiche attive del lavoro”

“Il Governo punti a rilanciare l’occupazione rivedendo radicalmente una misura come il Reddito di cittadinanza che allo stato attuale si è rivelato un formidabile incentivo al lavoro nero. Il totale fallimento dei navigator nel favorire il ‘matching’ fra domanda e offerta di lavoro riflette l’assenza di progettualità che è alla base di tale riforma. E’ necessario, dunque, invertire decisamente rotta rispetto alle politiche clientelari fondate sui sussidi a pioggia e su provvedimenti di natura emergenziale e transitoria. Se da un lato è necessario mantenere un sostentamento per chi è inabile e ha perso il lavoro, è impensabile, tuttavia, eliminare le sacche di povertà attraverso misure di carattere meramente assistenziale e senza investire sul capitale umano e sociale. Per garantire la crescita e rilanciare l’occupazione soprattutto nelle aree del Mezzogiorno, è indispensabile concentrare le risorse su un serio piano industriale diretto ad accompagnare l’attuale processo verso la transizione energetica e la digitalizzazione. In vista della prossima Manovra finanziaria occorre, dunque, investire sulle politiche attive del lavoro volte a sostenere la riqualificazione professionale e a favorire l’assunzione dei giovani.” Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito al dibattito sul Reddito di cittadinanza.




Rapporto Censis. Paolo Capone, Leader UGL: “Colmare gap di competenze per rilancio occupazione”

“Il mancato incontro tra domanda e offerta di lavoro pesa fino al 1,2% del Pil, ovvero un costo per il nostro Paese pari a circa 21 miliardi di euro. Come emerge dal rapporto Censis-Confcooperative, sono infatti oltre 233mila i profili professionali che mancano all’appello delle imprese. Un gap di competenze che occorre colmare quanto prima considerato che se le aziende fossero riuscite ad assumere il personale di cui avevano bisogno, nel 2021 il Pil sarebbe cresciuto del 7,1% con importanti ricadute per il tessuto economico e sociale. La crisi occupazionale acuita dalla pandemia e il preoccupante fenomeno dei ‘Neet’, impongono di invertire rotta rispetto alle politiche assistenziali e ai sussidi a pioggia del passato. Occorrono riforme strutturali in grado di favorire il ‘matching’ fra domanda e offerta di lavoro. In tal senso, rileva l’investimento nell’ambito del Pnrr di 4,4 miliardi di euro fino al 2025, destinati alla ‘Garanzia occupabilità dei lavoratori’ (Gol). Il Programma Gol dovrà pertanto essere affiancato da misure di sistema volte a realizzare un maggiore coordinamento fra Anpal e i centri per l’impiego grazie anche un significativo potenziamento dell’organico a livello territoriale. E’ indispensabile, infine, promuovere una stretta cooperazione con i privati a partire dall’istruzione secondaria e terziaria al fine di garantire un allineamento delle competenze rispetto alle richieste delle imprese”. Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito al rapporto Censis-Confcooperative sul cosiddetto ‘mismatch’ tra domanda e offerta di lavoro nel nostro Paese.

 




Nadef. Paolo Capone, Leader UGL: “Necessaria Manovra espansiva fondata sulle politiche attive del lavoro per far ripartire il Paese”

“Il via libera del Consiglio dei Ministri alla nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza rappresenta un passaggio fondamentale per l’attuazione delle riforme necessarie alla ripartenza del Paese post pandemia. La crescita del Pil stimata intorno al +6% nel 2021, è senza dubbio un dato positivo che, tuttavia, non deve generare false euforie considerato l’effetto ‘rimbalzo’ successivo al crollo dell’economia. Il tasso di disoccupazione pari al 9,6% nel 2021 continua a destare forti preoccupazioni, per cui è essenziale concentrare sulle politiche attive una parte cospicua dei 22 miliardi stanziati per la prossima Manovra finanziaria. Per riattivare il mercato del lavoro, è necessario implementare le risorse a sostegno della formazione mettendo a disposizione delle imprese quelle professionalità e competenze indispensabili per accelerare il processo verso la digitalizzazione e la riconversione produttiva. Come UGL, inoltre, chiediamo di intervenire con uno ‘shock’ fiscale senza precedenti che riduca l’attuale livello di tassazione. Auspichiamo, pertanto, una Manovra espansiva che sia fondata su investimenti in politiche occupazionali e infrastrutturali ad alto moltiplicatore del Pil e non sull’obiettivo di ridurre soltanto il livello di indebitamento.” Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito al via libera del Consiglio dei Ministri alla nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza.

 




Green Pass. Paolo Capone, Leader UGL: “Obiettivo tutelare salute. No a meccanismi repressivi e a nuovi licenziamenti”

“La volontà del Governo di definire un quadro regolatorio uniforme sul Green pass nei luoghi di lavoro, va nella direzione auspicata dall’UGL. In tal senso, continuiamo a chiedere che nell’adozione di misure così rilevanti per la vita dei cittadini sia coinvolto anche il Parlamento e non soltanto l’esecutivo. L’obiettivo deve restare il potenziamento della campagna vaccinale e la salvaguardia della salute. Non sarebbe in alcun modo accettabile, dunque,l’ipotesi di introdurre strumenti repressivi o peggio agevolazioni ai licenziamenti. Occorre piuttosto rafforzare i protocolli a tutela dei singoli dipendenti delle aziende aggiornandoli alla luce delle nuove disposizioni. Riteniamo fondamentale, inoltre, rendere gratuiti i tamponi per non sovraccaricare i lavoratori di ulteriori costi. Concluso questo passaggio sulla definizione di nuove norme volte a contrastare il diffondersi dei contagi, si riapra immediatamente il tavolo di confronto con le parti sociali su temi come la riforma degli ammortizzatori, la Manovra finanziaria, il Pnrr e le numerose vertenze ancora aperte, al fine di discutere di un rilancio effettivo dell’occupazione in vista della ripresa post pandemia”. Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito alla volontà del Governo di estendere il Green pass a tutti i lavoratori.

 




Welfare. Paolo Capone, Leader UGL: “Potenziare campagna vaccinale e implementare contributi a fondo perduto per far ripartire il Paese”

ROMA – “Il decreto Sostegni individua nella campagna vaccinale la principale priorità su cui investire, al fine di creare le pre-condizioni per la ripresa economica e produttiva, una significativa inversione di tendenza rispetto al passato. Al momento, tuttavia, non è possibile sapere quanta parte di questa ripresa economica si tradurrà in nuova occupazione.

Sarà essenziale, pertanto, rispettare la road map prevista dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, che punta al potenziamento dei centri per l’impiego, cosa ben diversa dalla semplice stabilizzazione dei navigator, mirando a riportare la scuola e l’università al centro del progetto Paese, unitamente alla infrastrutturazione e alla digitalizzazione dello stesso. In tale contesto il decreto Sostegni rappresenta un punto di passaggio che dovrà portare ad un nuovo provvedimento ancora più pervasivo e incisivo, capace di favorire la ripresa dei settori produttivi e il processo di riconversione industriale. E’ necessario, quindi, intervenire mediante le opportune semplificazioni, compresa una temporanea sospensione del codice degli appalti, privilegiando i controlli ex post a quelli ex ante. Il contributo a fondo perduto in favore degli operatori economici, pur essendo più equo rispetto al passato, non appare peraltro pienamente sufficiente ad assicurare la tenuta delle attività produttive, soprattutto nelle aree maggiormente colpite dalle misure restrittive di contenimento della diffusione del virus. Questi mesi, dunque, dovrebbero rappresentare l’occasione utile per ridefinire il rapporto fra amministrazione e cittadino anche sul versante fiscale, garantendo, allo stesso tempo, la tenuta degli enti locali, sui quali ricadono larga parte degli effetti devastanti delle misure di contenimento della diffusione della Sars-Cov-2.” Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, intervenuto in audizione presso le Commissioni riunite Bilancio e Finanze del Senato della Repubblica.




Istat. Paolo Capone, Leader UGL: “Perdita di posti di lavoro, prioritario investire su politiche attive per rilanciare l’occupazione”

ROMA – “Impressionano gli indicatori relativi alla situazione occupazionale nel nostro Paese. Secondo i dati dell’Istat la crisi economica innescata dalla pandemia ha avuto un impatto devastante causando una perdita di 945mila posti di lavoro tra febbraio 2020-2021, un calo pari al -4,1%, portando il tasso di disoccupazione a crescere fino al 10,2%. Tale flessione riguarda sia uomini che donne, dipendenti (-590mila) e autonomi (-355mila). Preoccupa, inoltre, la crescita degli inattivi fra i 15 e i 64 anni, oltre 14 milioni di persone, in aumento di 717mila unità rispetto all’anno precedente.

Come sindacato UGL, ribadiamo l’assoluta necessità di intervenire mediante una riforma complessiva degli ammortizzatori sociali snellendo l’iter di accesso alla cassa integrazione e finanziando, contemporaneamente, un vasto programma di politiche attive. E’ indispensabile coniugare gli investimenti a sostegno dell’occupazione con un ambizioso piano industriale volto a valorizzare i settori strategici. In tal senso, le risorse del Recovery Plan rappresentano un’opportunità preziosa per favorire la riqualificazione professionale e il turnover generazionale, al fine di riattivare un mercato del lavoro statico e garantire al contempo, la tenuta sociale del Paese”. Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito ai dati Istat sull’occupazione.



Governo. Paolo Capone, Leader UGL: “Da Draghi linee guida chiare e lungimiranti per la ripartenza del Paese”

ROMA – “Dalle parole di Draghi in Parlamento emerge una chiara e lungimirante visione programmatica sul futuro del Paese e sulle misure prioritarie per garantire una rapida e duratura ripresa economica. Positivo il passaggio sulla improcrastinabile riforma del fisco a partire dalla rimodulazione dell’Irpef, e sul processo di digitalizzazione necessario a rendere più efficiente l’azione della pubblica amministrazione.

Condividiamo l’importanza cruciale delle opere infrastrutturali e dello sblocco dei cantieri, presupposto imprescindibile per la ripartenza e per la creazione di nuovi posti di lavoro. Concordiamo, in tal senso, sulla necessità di rafforzare il Piano Nazionale di ripresa e resilienza potenziando i capitoli dedicati agli investimenti e alla crescita. L’UGL raccoglie l’appello alla responsabilità lanciato dal Presidente del Consiglio e rivolge un augurio di buon lavoro al Governo con l’auspicio di un maggiore coinvolgimento dei corpi intermedi rispetto al passato per affrontare con vigore le sfide più urgenti come l’emergenza sanitaria e occupazionale.” Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito al discorso pronunciato da Draghi in Parlamento.




Dati Istat. Paolo Capone, Leader UGL: “Necessario erogare liquidità alle imprese per far ripartire la produzione”

E’ indispensabile, pertanto, erogare ingenti finanziamenti commisurati al fatturato garantendo liquidità a fondo perduto alle imprese per far ripartire la produzione e salvaguardare i livelli occupazionali. In tal senso l’UGL coglie positivamente l’apertura manifestata dal Presidente incaricato Draghi e intende rispondere con spirito costruttivo alla proposta di dialogo con le parti sociali. Non è più tempo della decrescita felice. Il Paese ha bisogno di misure urgenti nell’interesse di imprese e lavoratori”. Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito ai dati Istat relativi al calo della produzione industriale nel 2020.



Lavoro. Paolo Capone, Leader UGL: “Errore investire in bonus senza politiche attive e piano industriale”

ROMA – “Impressionano i dati forniti dall’INPS sul calo delle assunzioni e sulla cassaintegrazione nei primi 10 mesi del 2020. Il crollo della produzione e dei consumi causato dalla pandemia ha determinato una diminuzione delle assunzioni pari al -31%, mentre sono salite a 4 miliardi le ore di cig autorizzate.

Preoccupano i 662 mila posti di lavoro persi, un dato che purtroppo sarà destinato a peggiorare non appena terminerà il divieto di licenziamenti. Lo scarso impatto dei provvedimenti finora adottati dal Governo e l’assenza di una strategia a lungo termine sono evidenti. Si continua a finanziare uno strumento fallimentare come il reddito di cittadinanza che arriverà a coprire una platea di 4 milioni di beneficiari con un costo stimato di 9 miliardi di euro quando, finora, soltanto in 200 mila hanno trovato un’occupazione. Pensare di creare nuovi posti di lavoro mediante incentivi e bonus, senza politiche attive adeguate e un serio piano industriale, è un grave errore che stiamo pagando caro. L’UGL auspica interventi coraggiosi a sostegno di lavoratori e imprese, in primis la riduzione del costo del lavoro per incentivare le assunzioni e alleggerire le aziende da un carico fiscale ormai insostenibile”. Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito alle misure necessarie per far fronte alla crisi occupazionale in atto.



Scudo penale, alla Camera un ddl per la tutela degli operatori sanitari, Giuliano (Ugl): “Va approvato”

ROMA- Riceviamo e pubblichiamo: “Ancora una volta la politica prova a trovare la strada per dare agli operatori della sanità impegnati nella lotta al Covid-19 la tutela giuridica dello scudo penale. “Apprendiamo – dichiara Gianluca Giuliano, Segretario Nazionale della UGL Sanità – che è stato presentato un disegno di legge denominato Disciplina temporanea della responsabilità degli esercenti le professioni e le attività sanitarie per danni a pazienti affetti da Covid-19. L’iter prevede che ora venga trasformato in un emendamento alla Legge di Bilancio. Il nostro auspicio è che maggioranza e opposizione si rendano conto dell’importanza di quanto trattato e con grande senso di responsabilità trovino un accordo per renderlo operativo. Non c’è ancora da attendere, anzi su questo tema si è in grande ritardo”. Giuliano spiega la posizione della UGL. “Già nella prima ondata della pandemia avevamo chiesto alle istituzioni di impegnarsi per creare una norma che proteggesse i professionisti della sanità che hanno lavorato diligentemente e con coscienza mettendoli al riparo da possibili denunce civili o penali derivanti dal contagio con il virus. La politica spesso a parole ha dichiarato di voler procedere in questo senso ma alla prova dei fatti oggi non esiste una norma che tuteli gli operatori sanitari. Lo ribadiamo anche oggi: non vogliamo un colpo di spugna generalizzato e le responsabilità accertate per imperizia o negligenza non possono restare impunite. Ma chi ha svoto rettamente la propria opera deve essere protetto dallo stato va protetto e rispettato. Ribadiamo poi che la norma, che speriamo diventi presto operativa, deve essere rivolta a chi ha lavorato e lavora eroicamente in prima linea, senza poter diventare un salvacondotto per chi a livello decisionale non ha saputo gestire questa terribile emergenza”.




Lockdown, Capone (Ugl): “Tutelare salute lavoratori, ma chiudere può avere esito distruttivo sull’economia”

“Il lockdown è stato un provvedimento eccezionale e ha rappresentato un’extrema ratio. L’eventuale decisione di chiudere le Regioni potrebbe avere un esito distruttivo per l’intero sistema economico, da nord a sud Italia. Ricordiamo che sono stati 841 mila i posti di lavoro persi tra giugno 2019 e lo stesso mese del 2020 a causa anche delle restrizioni. Di sicuro, bisogna tutelare la salute e mettere in sicurezza tutti i lavoratori e contrastare la diffusione del contagio da Covid-19. Tuttavia, i provvedimenti messi in atto dal Governo hanno inciso negativamente su quel tessuto fatto di piccole e medie imprese che costituisce la spina dorsale dell’economia del Paese. Mi riferisco, anche, al settore del turismo e della ristorazione che senza aiuti e sostegni economici rischia di non farcela a superare questa seconda ondata di misure straordinarie. In tal senso, l’UGL chiede al Governo di convocare subito un tavolo con le parti sociali per discutere di sgravi fiscali, incentivi alle imprese e alle assunzioni e un piano di investimenti ad alto moltiplicatore del Pil in piccole, medie e grandi opere. E’ altresì necessario un ‘piano Marshall’ volto a rilanciare le infrastrutture e promuovere la tutela del territorio al fine di favorire la ripresa”. Lo ha dichiarato in una nota Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito alla possibilità di chiusura delle Regioni.