A Caprarola “Incontri in biblioteca”

CAPRAROLA (Viterbo)- Nell’ambito degli eventi “Incontri in biblioteca: arte cultura e storia a Caprarola, la scrittrice Roberta Mezzabarba sarà al Palazzo della Cultura di Caprarola sabato 26 aprile alle 17,00 per presentare il volume illustrato “I QUADERNI DELLA TUSCIA – CAPRAROLA, un Papa, il Carabiniere e la Sognatrice”.

Dopo i saluti istituzionali del Sindaco, Angelo Borgna e del Vicesindaco, Eugenio Stelliferi, la Mezzabarba, scrittrice di fama nazionale, racconterà la genesi del volume accompagnata da Alberto Pecorelli e con la partecipazione eccezionale di Benedetta Bruzziches.

Una parentesi particolare sarà poi rivolta all’Arma dei Carabinieri, e all’Associazione Nazionale Carabinieri, la cui sezione di Viterbo è intitolata al maresciallo caprolatto Pietro Cuzzoli, a cui è dedicata una parte della narrazione del volume.

“La Collana editoriale I QUADERNI DELLA TUSCIA” ci dice l’autrice “nasce dalla volontà di mettere in salvo le storie, i personaggi, i dialetti della nostra bella Tuscia. Ho pensato quindi di creare una Collana di volumi illustrati, uno per ogni Comune della nostra bella provincia… Le storie fanno i luoghi e solo con la memoria di quel che è stato potremmo costruire un futuro degno di chi ci ha preceduto. Questi volumi nascono per i ragazzi di ogni età: le illustrazioni e le curiosità che ho racchiuso in ogni volume mettono tutti d’accordo!”

Un’occasione imperdibile per scoprire (o riscoprire) Caprarola e i caprolatti.

Evento organizzato dal Centro Studi e Ricerche di Caprarola e dalla Biblioteca Comunale di Caprarola, con il patrocinio del Comune di Caprarola e della Comunità Montana dei Monti Cimini – SISC, l’Associazione Nazionale Carabinieri e con la collaborazione dell’Associazione Proloco Caprarola.

Comune di Caprarola




Tutto pronto per l’inaugurazione di CoWo Caprarola

Sarà inaugurato ufficialmente giovedì 11 aprile alle ore 18:30, presso il Palazzo della Cultura di Caprarola, CoWo Caprarola, il nuovo spazio dedicato al coworking già attivo da alcune settimane nel centro della Tuscia.

Un progetto innovativo che nasce con l’obiettivo di offrire a professionisti, freelance, studenti, associazioni e start-up un luogo moderno e condiviso dove lavorare, incontrarsi e crescere. Finanziato con il contributo della Regione Lazio e dell’Unione Europea, CoWo Caprarola punta a diventare un punto di riferimento per chi cerca un ambiente professionale dinamico e stimolante, senza allontanarsi dal proprio territorio.

All’interno dello spazio, già operativo, sono in programma i primi corsi gratuiti di formazione pensati per potenziare le competenze e valorizzare il legame con il territorio:

Branding e comunicazione territoriale – un percorso formativo di 30 ore per imparare a raccontare e promuovere in modo efficace il proprio territorio.
Corsi di informatica – due moduli dedicati a tutti, dai principianti agli utenti più esperti: Informatica per tutti (ogni lunedì) e Cittadinanza digitale (ogni martedì), dal 14 e 15 aprile.
Lo spazio coworking si sviluppa su più ambienti: dodici postazioni (sei dotate di PC fissi e sei per l’uso di dispositivi personali), sala riunioni con televisore da 55 pollici, area relax con macchina del caffè, frigo e microonde, e servizi aggiuntivi come il noleggio biciclette (elettriche e tradizionali) e il supporto al disbrigo di pratiche amministrative.

L’inaugurazione dell’11 aprile sarà un’occasione aperta a tutti: cittadini, professionisti, curiosi e istituzioni. Durante l’evento verranno presentati i servizi e i corsi in partenza, seguiti da un brindisi inaugurale.

Per l’amministrazione comunale di Caprarola si tratta di un’iniziativa strategica che guarda al futuro del lavoro e della formazione, promuovendo la collaborazione, l’innovazione e lo sviluppo locale.




“Incontri in Biblioteca – Arte, Cultura e Storia” a Caprarola

CAPRAROLA (Viterbo)- Secondo appuntamento per la rassegna “Incontri in Biblioteca – Arte, Cultura e Storia a Caprarola”, in programma venerdì 28 marzo alle ore 10:00 presso il Palazzo della Cultura. Il tema dell’incontro è di grande rilevanza: “Presentazione dell’avvio dei lavori di restauro storico-artistico della Chiesa della Madonna della Consolazione e della Chiesa di San Rocco a Caprarola”.
Un momento atteso da anni dalla comunità caprolatta, profondamente legata a entrambi i luoghi di culto, non solo per motivi religiosi, ma anche per il loro valore storico e identitario.
La Chiesa della Madonna della Consolazione, consacrata nel 1565 e chiusa dal 2019 per motivi di sicurezza, è uno degli edifici più rappresentativi della storia e dell’arte locali. I cittadini ne hanno sempre auspicato il recupero e la riapertura.
Anche la Chiesa di San Rocco è molto sentita dalla popolazione, in quanto ospita il Sacrario dei Caduti e la statua di Sant’Antonio Abate, figura centrale nella tradizione popolare caprolatta, soprattutto in un passato legato all’allevamento e alla pastorizia.
Dopo anni di impegno da parte dell’Amministrazione comunale e delle istituzioni coinvolte – tra cui la Prefettura per conto del FEC (Fondo Edifici di Culto), la Soprintendenza, la Curia Vescovile di Civita Castellana e il Centro Studi e Ricerche di Caprarola – si è riusciti a reperire i fondi necessari e a completare le complesse procedure per l’appalto dei lavori, il cui avvio sarà ufficialmente annunciato nel corso della conferenza.
Dopo i saluti istituzionali e l’introduzione del presidente del Centro Studi, Luciano Passini, l’intervento principale sarà affidato alla dott.ssa Luisa Caporossi, funzionaria della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale.
Un passo importante per Caprarola e per la valorizzazione del suo patrimonio storico, artistico e spirituale.

 




I Garibaldini di Caprarola, storie di eroismo dimenticate

CAPRAROLA (Viterbo)- Grande successo di pubblico per il primo appuntamento della rassegna “Incontri in Biblioteca – Arte, Cultura e Storia a Caprarola”, che ha visto la partecipazione attenta e numerosa della comunità locale all’evento “I Garibaldini di Caprarola – Storie di Eroismo Dimenticate”. Tra i presenti, anche una delegazione della sezione Viterbo-Vetralla dell’ANVRG (Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini), testimoniando l’importanza storica dell’incontro.

L’evento si è aperto con i saluti istituzionali del Sindaco di Caprarola, Angelo Borgna, del Commissario Straordinario della Comunità Montana, Eugenio Stelliferi, e del Presidente dell’ANVRG, Sebastiano Alfio Chiarenza. A seguire, il Presidente del CSRC (Centro Studi e Ricerche di Caprarola), Luciano Passini, ha introdotto il tema della serata, mentre Biagio Stefani, anch’egli del CSRC, ha offerto un’approfondita panoramica sul periodo risorgimentale nella provincia di Viterbo, focalizzandosi in particolare sulle vicende dei garibaldini caprolatti.

Stefani ha illustrato le schede dei nove garibaldini di Caprarola, documentati presso l’Archivio di Stato di Torino: Luigi Meneschincheri, Costantino Mengarelli, Pietro Nardi, Giuseppe Ruzzi, Filippo Salvadori, Luigi Simeoni, i fratelli Filippo e Alessandro Salvatori e Luigi Marcucci. In particolare, ha presentato documenti d’epoca che attestano il ruolo di spicco dei fratelli Salvatori nella vittoriosa battaglia di Acquapendente contro le truppe pontificie nel 1860, oltre alla loro partecipazione alla battaglia di Mentana, dove furono fatti prigionieri.

Un momento particolarmente coinvolgente è stato offerto da Alessio Mascagna, Narratore di Comunità del gruppo “Comunità Narranti”, che ha impersonato il garibaldino Luigi Marcucci, protagonista di eventi storici locali, tra cui la visita del Re Vittorio Emanuele III a Ronciglione il 10 giugno 1906. Indossando un’uniforme garibaldina, Mascagna ha dato vita a una performance appassionata e immersiva, raccogliendo l’apprezzamento del pubblico.

Il Presidente Passini ha infine dato appuntamento ai partecipanti per il prossimo evento della rassegna, in programma venerdì 28 marzo, dedicato alla “Presentazione dell’Avvio dei Lavori di Restauro Storico-Artistico della Chiesa della Madonna della Consolazione e della Chiesa di San Rocco a Caprarola”.

L’iniziativa ha confermato l’interesse della comunità per la riscoperta della propria storia e il valore della memoria collettiva, rendendo omaggio a figure troppo spesso dimenticate del Risorgimento italiano.

Comune di Caprarola




Caprarola: il Rome Wine Expo 2025 premia la Trattoria del Cimino

“120 etichette del nostro territorio sono il risultato di un rapporto viscerale e cercato con la nostra realtà. L’obiettivo è quello di riuscire a dare un contributo dal nostro settore affinché possa essere messo in piedi un sistema Tuscia efficace fatto di vasi comunicanti tra le diverse attività dove, passando dallo spontaneismo quotidiano attuale ma troppo individuale, si possa passare ad una fase nuova fatta di pianificazione e formazione di tutti i soggetti collegabili allo sviluppo del nostro territorio nelle sue diverse espressioni”.

“Un ruolo fondante è rappresentato dagli enti locali e dalla loro capacità di leggere la realtà e di guardare al futuro da costruire e dai corpi sociali intermedi. Sviluppo che è evidentemente proiettato alle nuove professioni ed alle nuove generazioni tra i diversi settori di influenza. La cultura, la storia, le nostre produzioni e la nostra capacità ricettiva, costruita nei millenni di ospitalità deve essere riconoscibile ed avvicinabile sa sempre più persone. Del resto, soprattutto per la Tuscia Romana, il fatto di trovarci in un contesto naturalistico interessante e collocato tra Roma e Viterbo non può non alimentare una sua attrattività”.

“Il nostro obiettivo è quello di creare un modello inclusivo tra le diverse attività ed ognuno per il proprio settore riesca a dare il contributo necessario per alimentare il Sistema-Tuscia pronto e competitivo con i territori confinanti, dalla maremma alle valli dell’Umbria”.

“Quando la nostra Trattoria, ma come molte altre realtà, riceve un premio dobbiamo pensare che si tratta di un riconoscimento che dobbiamo a chi, prima di noi, ha costruito ciò che oggi esiste. Ecco la nostra chiave di lettura: partire dalla riconoscenza da ciò che ci è stato donato dai nostri cari, da chi ci ha preceduto e portarlo avanti con studio e passione per il territorio, vero protagonista indiscusso di quello che è ai miei ed ai tanti occhi di queste zone, il vero protagonista. Le nostre 120 etichette di vino territoriali lo dimostrano”.

“Senza la storia millenaria, la realtà paesaggistica, la natura e la terra con i suoi prodotti, noi oggi non saremmo impegnati a testimoniare nulla se non noi stessi. Sarebbe potenzialmente interessante per il proprio ego, ma nulla di più. Lo trovo e lo troveremmo fortemente limitativo ed è per questo che, da qualche anno ormai, abbiamo avviato questo percorso di studio, recupero ed innovazione sui vini come sui prodotti gastronomici ormai dimenticati o a qualcuno addirittura sconosciuti. Ora partendo dall’attività di ristorazione intendiamo impegnarci, anche con l’ausilio ed il sostegno delle pubbliche amministrazioni partendo dal Comune di Caprarola, delle organizzazioni sindacali e datoriali di categoria e del settore, in un percorso che ponga al centro un Sistema- Tuscia credibile, visibile, condivisibile ed amabile”.

“Vogliamo avviare, oltre ad una più consapevole esistenza e condivisione di questo territorio, anche l’aspetto emozionale che apparentemente può sembrare allo stato attuale come una semplice coreografia. Attraverso la storia del nostro territorio fatta di tanti elementi, popoli ed eventi, dobbiamo avere l’ambizione di diffondere di quante componenti è costituito questo meraviglioso spazio intorno a noi che si chiama Tuscia e di farlo diventare un vero “ponte” tra la Toscana, l’Umbria e Roma Capitale, per dimostrare che non siamo non solo un “ponte” ma il filo conduttore di una grande storia e di un grandissimo futuro da proiettare nel resto d’Italia e nel mondo”.

“La cultura, la conoscenza di un territorio in Italia viene testimoniata anche per l’infinita biodiversità che possiamo riscontrare in un unico luogo: la tavola. Attraverso questa amabile realtà vogliamo creare all’interno di questo territorio circuiti sempre più visibili sotto il profilo della conoscenza e della condivisione, fino a farla propria ed a diventare parte di tutto questo. Con Amore”.

Samuele Calistri
Trattoria del Cimino




Lo 0 a 0 tra la Vicus Ronciglione e il Caprarola al Ginnasi porta i rossoblù aritmeticamente al passaggio del turno in Coppa Lazio

Un pareggio che, per una volta, amaro non è: lo 0 a 0 tra la Vicus Ronciglione e il Caprarola al Ginnasi porta i rossoblù aritmeticamente al passaggio del turno in Coppa Lazio.
Mister Fiorelli schiera l’undici iniziale con Trentani tra i pali, difesa a quattro con Marini ( terzino sinistro), Tirasacchi e Casini al centro con Chiossi sulla fascia destra. Centrocampo con Rofena, Cioccolini, Franceschini e Jefferson, mentre in attacco il “Principe” Gulinelli Gabriele in coppia con Taglioni. Una formazione rimaneggiata che si presenta con 15 giocatori tra assenze e infortuni.
Terzo derby dell’anno questa volta sotto la pioggia con un bel clima sugli spalti e in campo dove le due squadre hanno dato vita ad una bellissima partita piena di occasioni da goal per entrambe le parti.
Tre ottimi interventi di Trentani (che si conferma dopo l’ottima prestazione a Trevignano di sabato scorso) come portiere più che affidabile che salvano la porta della Vicus. Stupenda anche la combinazione di Franceschini Flavio con Taglioni che con una botta micidiale spacca la traversa durante il secondo tempo.
I leoni rossoblù creano trame di gioco sempre di buon livello – come è nel loro DNA – arrivando quasi sempre al tiro ma mancando solo di precisione, mentre il Caprarola gioca bene in contropiede .
Obbiettivo raggiunto per la Vicus che con questo pareggio vince il suo girone e passa al turno successivo.
Soddisfazione da parte del presidente Alessia Zega che avrebbe desiderato un goal ma che comunque a fine partita è scesa nello spogliatoio e ha fatto i complimenti a tutta la squadra.
Dopo la grande performance in Coppa Lazio la testa ora va alla prossima di campionato in casa con tanta voglia di emozionare ma soprattutto di giocare come sempre con il cuore.
Ufficio Stampa Vicus Ronciglione




Concerto “La vita è adesso”

CAPRAROLA (Viterbo)- Domenica 16 marzo alle ore 17.00, con il Patrocinio dell’amministrazione comunale, presso il Teatro Comunale Don Paolo Stefani di Caprarola, verrà presentato il concerto live “La Vita è adesso”, un viaggio emozionante attraverso alcune tra le numerose e bellissime canzoni di Claudio Baglioni. Ad interpretarle il musicista viterbese Claudio Basili, accompagnato alle tastiere dal M° Michele Micarelli e dalla cantante Stefania d’Ambrosio.
Prevendita biglietti presso:
ciaotickets, https://www.ciaotickets.com/it/biglietti/la-vita-e-adesso

Ufficio Stampa
Claudio Basili
Stefania D’Ambrosio
Michele Micarelli




Inizia il 15 marzo il ciclo di incontri che si terranno a Caprarola fino al 6 giugno

CAPRAROLA (Viterbo)-  Il programma è stato organizzato dal Centro Studi e Ricerche di Caprarola e dalla Biblioteca Comunale di Caprarola, con il patrocinio del Comune di Caprarola e della Comunità Montana dei Monti Cimini -SISC, e la collaborazione dell’Associazione Proloco Caprarola, l’Università della Tuscia, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Viterbo e per l’Etruria Meridionale e le Ville Monumentali della Tuscia.

Il primo incontro, “I garibaldini caprolatti – storie di eroismi dimenticate”, si terrà alle ore 17 del 15 marzo presso il Palazzo della Cultura di Caprarola. Dopo i saluti istituzionali il Presidente del Centro Studi e Ricerche di Caprarola introdurrà il tema dell’incontro che verrà illustrato da Biagio Stefani. Nel corso dell’incontro è prevista una performance di Alessio Mascagna, Narratore di Comunità e membro di Comunità Narranti.

Scopo dell’incontro è portare alla luce la storia dei numerosi garibaldini caprolatti: almeno nove. Tra questi si evidenzia quella di tre che si sono distinti per azioni e comportamenti che hanno lasciato tracce in libri e articoli di stampa dell’epoca. Garibaldini importanti, quindi, le gesta dei quali, però, sono finite sotto la polvere della storia e dimenticate.

Un’occasione per scoprire come Caprarola ha vissuto il Risorgimento e la fine dello Stato della Chiesa.

Un appuntamento da non mancare.

Comune di Caprarola




La Sfilata dei Carri a Caprarola martedì 4 marzo: meta imperdibile del Carnevale nella Tuscia

CAPRAROLA (Viterbo)- Caprarola si prepara a vivere una giornata di pura festa e spettacolo per l’edizione 2025 del Carnevale Caprolatto con la tradizionale Sfilata dei Carri Allegorici, in programma martedì 4 marzo. Le strade del centro storico si riempiranno di colori, musica e maschere, trasformando il borgo in un teatro a cielo aperto. L’evento, frutto della collaborazione tra cui il Comune di Caprarola, la Pro Loco e il Comitato Sagra della Nocciola Classe ’85, avrà inizio alle ore 15:00, con partenza dalle Scuderie di Palazzo Farnese, percorrendo Via Filippo Nicolai fino a Piazza San Marco, dove la festa continuerà fino a tarda sera.
Uno dei carri più attesi sarà quello dedicato a Super Mario Bros, realizzato dalla Classe ’85 per celebrare il 40° anniversario del celebre videogioco. Un tuffo nella nostalgia per gli adulti e un’esperienza entusiasmante per i più piccoli, con scenografie spettacolari e personaggi iconici pronti a sfilare tra le vie del paese. Tutti sono invitati a partecipare vestendo i panni dei loro eroi preferiti del mondo di Mario, rendendo la giornata ancora più vivace e coinvolgente.
Oltre al carro di Super Mario, la sfilata vedrà la partecipazione di altre straordinarie creazioni allegoriche, tra cui carri e mascherate ispirati a Yattaman, gli Hippie, Harry Potter, il Mondo delle Caramelle, i Pirati, Cappuccetto Rosso e tanti altri gruppi mascherati, pronti a coinvolgere il pubblico in danze e performance lungo il percorso, trasformando la sfilata in un’esperienza interattiva e memorabile.
Le mascherate sono aperte a tutti, preparate il costume e buttatevi nella mischia tra balli, scherzi e risate, il Carnevale Caprolatto vi aspetta.
Al termine del corteo, la festa continua in Piazza San Marco, dove musica, balli e un’area gastronomica accoglieranno tutti i partecipanti. Gli stand offriranno delizie tipiche come salsicce alla brace, pizze fritte dorate e croccanti, accompagnate da bevande rinfrescanti. Tra i momenti più attesi, la distribuzione gratuita di panini con salsiccia, un gesto di convivialità riservato a chiunque parteciperà alla festa in maschera. L’atmosfera festosa continuerà fino a tarda sera, con luci colorate, spettacoli e tanta musica per ballare e divertirsi insieme.

Ogni anno l’evento cresce, attirando sempre più visitatori pronti a lasciarsi travolgere dall’energia contagiosa di questa grande festa.
Caprarola sarà il palcoscenico di una giornata indimenticabile, dove tradizione, creatività e divertimento si fonderanno in un’esperienza unica. Un’occasione perfetta per immergersi nell’allegria e nella magia di un evento che sa emozionare e sorprendere a ogni edizione, il 4 marzo quindi tutti a Caprarola!




“Attrarre, gestire, valorizzare il capitale della cultura”: appuntamento a Caprarola

CAPRAROLA (Viterbo)- La cultura è il vero motore della crescita territoriale, e oggi più che mai è il momento di trasformarla in una leva strategica per il turismo. È con questa visione che nasce il progetto “Il Capitale della Cultura. Strumenti e strategie per la crescita turistica del territorio”, un evento innovativo dedicato a professionisti, amministratori e cittadini che vogliono contribuire al rilancio e alla valorizzazione del proprio patrimonio culturale.

L’imperdibile appuntamento, promosso dall’Infopoint “Punto di vista” in collaborazione con “DSN-Finance”, società specializzata nella consulenza per la finanza agevolata che si distingue per il suo impegno nel supportare le realtà locali nella ricerca e nell’accesso a finanziamenti pubblici e agevolazioni fiscali, si terrà sabato 15 febbraio 2025 dalle ore 9.30, presso “ex Scuderie di palazzo Farnese” a Caprarola, e rappresenterà un’occasione unica per esplorare i nuovi strumenti e le migliori pratiche per promuovere il turismo culturale, sviluppando modelli sostenibili e inclusivi.

La giornata sarà scandita da momenti di confronto condotti da esperti nel campo della cultura, del business management e del turismo, insieme ad amministratori regionali e provinciali, per una visione condivisa ed un futuro migliore.

“Il Capitale della Cultura” non è solo un evento, ma un’occasione per costruire una rete tra istituzioni, imprese locali e operatori del settore. L’obiettivo? Creare sinergie che trasformino il territorio in una destinazione attrattiva e competitiva, puntando su ciò che lo rende unico: la sua identità culturale.

Perché partecipare?

· Ispirazione: scopri come altre realtà hanno trasformato la cultura in valore aggiunto;

· Formazione: acquisisci competenze concrete per ideare e implementare progetti;

· Networking: connettiti con chi condivide la tua visione e crea opportunità;

· Non perdere questa occasione per essere protagonista del cambiamento.

L’evento è gratuito. Sono invitati a partecipare gli operatori del settore turismo, le attività commerciali e ristorative, le associazioni socio-culturali e la comunità tutta.

È gradita la prenotazione a infopoint.riservalagodivico@gmail.com

Promosso dall’Infopoint Turistico

del Lago di Vico
Fabio Ceccarelli – Lavinia Girelli




Stagione Teatrale Comune di Caprarola 2024-2025, l’8 febbraio “Diavoli in cucina”

CAPRAROLA (Viterbo)- Il Comune di Caprarola e ATCL, circuito multidisciplinare del Lazio sostenuto da MIC – Ministero della Cultura e Regione Lazio, presentano, sabato 8 febbraio, al Teatro Don Paolo Stefani, Diavoli in cucina, di Massimo Natale, Gianni Quinto e Maurizio Paniconi, con Alessandro Tirocchi, Valeria Monetti, Maurizio Paniconi e Simone Giacinti, regia Massimo Natale. Michela dirige un ristorante famoso in città e lavora con Francesco, Marcoe Nando, facendo di tutto: dalla preparazione al servizio ai tavoli, fino all’intrattenimento per i clienti. I quattro sono anche grandi amici e nei momenti in cui il locale è chiuso al pubblico si confidano e confrontano sempre con tagliente ironia. Tutto cambierà quando il personale del locale dovrà essere ridotto: uno di loro è di troppo e allora si scatenerà una guerra. La commedia è un graffiante spaccato degli eventi che stiamo vivendo: dalla voglia di ripresa al problema dell’occupazione, fino ai rapporti di amicizia e di affetto che possono essere messi in crisi da un momento all’altro. La storia sarà raccontata con ritmo, toni dissacranti e continue sorprese che divertiranno lo spettatore catapultandolo quasi nella cucina del locale.

BIGLIETTI:

Intero: € 10,00 + € 1,00 dp – ridotto (under 18 e over 65): € 8,00 + € 1,00 dp

Prevendite biglietti presso l’edicola Chiossi e online su ciaotickets.it

Biglietti in vendita al botteghino a partire da mezz’ora prima dell’inizio dello spettacolo

Info e prenotazioni: Alt Academy 06.4070056 – info@altacademy.it




130 anni della prima Bettola della Tuscia al nuovo rinascimento della ristorazione viterbese

CAPRAROLA (Viterbo)- C’è chi dice che i tramonti e le albe siano simili, ovunque. Se si desidera essere avvolti da una forma di misteriosa e fantastica atmosfera la Tuscia ed i Monti Cimini possono ricreare queste emozioni, rievocando i luoghi sacri dell’etruria. Inseriti tra l’azzurro del lago vulcanico ed il verde intenso della selva cimina, tra faggi, querce, castagneti e noccioleti, si può essere serenamente coinvolti in un’atmosfera di serena piacevolezza la cui terra è stata forgiata dall’acqua e dal fuoco.

Del resto a meno di un’ora da Roma ed in prossimità del capoluogo della Tuscia, terra di Cardinali e di Papi, carica di storia plasmata nel tempo dai Falisci, Etruschi conquistata dai Romani, fino alla fase Rinascimentale ha culminato la sua riconoscibilità con la scelta del Presidente della Repubblica Luigi Einaudi che scelse il Palazzo Farnese quale residenza estiva, Caprarola è riuscita a tradurre nel tempo tutto questo, includendo il turismo alle attività agricole e storico culturali nella sua offerta territoriale.

A poco più della metà “dello deritto” la via dritta (Via Filippo Nicolai) come i locali chiamano la “strada dritta” che porta dalla parte bassa del paese al meraviglioso Pentagono Rinascimentale dei Farnese, proprio di fronte alla chiesa di Sant’Arcangelo, c’è una famiglia che da 130 anni custodisce con dedizione e professionalità un ristorante, La Trattoria del Cimino, la prima bettola della Tuscia come cita la Guida Monaci del 1895 culla enogastronomica di questa parte dell’Etruria meridionale, che negli anni ha saputo fondere le diverse culture ed influenze mantenendo ferma la sacralità della territorialità.

All’inizio fu Giuditta, poi Angela detta Angioletta in una staffetta d’altri tempi, anche non semplicissimi a dire il vero. Angioletta, che verrà premiata dall’Amministrazione dell’ente locale con un riconoscimento “al lavoro”, affianca ancora oggi l’operatività quotidiana in cucina del figlio Colombo e della moglie Maria Assunta (da Carbognano). Oggi, si avvalgono della preziosa collaborazione di Samuele, il figlio, cresciuto alle corti europee della formazione professionale enologica, tra i migliori sommelier al mondo per Vinous, la visione odierna del locale proiettato nel futuro, rinnovato in modo meraviglioso da qualche anno.

Lo spartito vede assurgere i piatti con la pasta fatta in casa e tirata a mano al ruolo di protagonisti, accompagnati da prodotti della Tuscia ed una carta dei vini con centinaia di cantine dove il protagonista resta il territorio ma in ottima compagnia di produttori nazionali ed internazionali, distillati compresi.

Usciti da lì tappa obbligata il bar della Rocca dove Luca insieme alla mamma ed alla famiglia porta anche lui avanti la tradizione commerciale con la vista del Palazzo Farnese nella piazzetta pertinenziale antistante al bar, unica ed imperdibile.
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Stagione teatrale al Comune di Caprarola: rinvio e nuova data per lo spettacolo Mamma ho perso… L’Aureli con Emanuela Aureli

CAPRAROLA (Viterbo)- Il Comune di Caprarola e ATCL, circuito multidisciplinare del Lazio sostenuto da MIC – Ministero della Cultura e Regione Lazio, comunicano che lo spettacolo, previsto, al Teatro Don Paolo Stefani di Caprarola, domenica 26 gennaio alle 17,30, Mamma ho perso…L’Aureli, di Emanuela Aureli e Sergio Di Folco, con Emanuela Aureli, musiche dal vivo Giandomenico Anellino, causa problemi di salute dell’artista, è rinviato a domenica 2 febbraio sempre al Teatro Don Paolo Stefani di Caprarola. Emanuela Aureli, nota imitatrice e personaggio molto amato dal pubblico. Lo spettacolo è un one woman show in cui l’Aureli si diverte a mettere in scena i suoi personaggi con i quali negli anni si è fatta conoscere al grande pubblico. Con brillante ironia, racconta i suoi inizi artistici, la gioia di essere diventata mamma attraverso racconti che entusiasmano il pubblico e lo divertono. Un sano divertimento, cambi di voci, di espressioni mimiche grazie alle quali Emanuela riesce velocemente ad impersonare i suoi personaggi con grande capacità espressiva da tenere inchiodato il pubblico per un’ora e mezzo. Una voce bellissima ed una grande dote; quella di divertirsi e di divertire, partendo da una propria speciale autoironia. Non mancano le interazioni con il grande musicista nonché chitarrista Gian Domenico Anellino con il quale l’artista interagirà facendo uscire la sua verve comica oltre che musicale! Aneddoti, curiosità, impersonificazioni e grande allegria sono i compagni di viaggio, un viaggio nel teatro che si accende per dare vita ad emozioni ed intense risate. L’Aureli sembra non essere sola sul palco, vediamo passare cantanti come Albano, Orietta Berti, Mahmood, Fiorella Mannoia, Malika Ayane, Pino Daniele, i Ricchi e Poveri, Vasco Rossi, Loredana Bertè, Celine Dion, Il Volo, Noemi, Iva Zanicchi, Patty Pravo, Katia Ricciarelli e tanti altri che sembrano uscire magicamente sulla scena dando l’impressione che su quelle tavole del palcoscenico ci siano tante anime e che non sia mai sola. Ma non finisce qui, continua con Milly Carlucci, Mara Venier, Sofia Loren, Maria De Filippi, Barbara D’Urso, Antonella Clerici, Cristiano Malgioglio, Il Papa, il Presidente Mattarella ecc. ecc. ecc. La sua identità si perde, basta un cambio di parrucca e la scena si illumina del suo talento. Ecco che “Mamma ho perso… l’Aureli” diventa lo slogan divertente, il filo conduttore che unisce i suoi mille volti, che piano piano prendono il sopravvento e come per magia le rubano l’anima e la sua vera identità. Allora non vi resta che godervi lo spettacolo.

Per coloro che non desiderano il rimborso, il biglietto resta valido automaticamente per la nuova data. Il rimborso potrà essere richiesto rivolgendosi all’ente presso cui è stato effettuato l’acquisto (Ciaotickets o Edicola Chiossi in via Filippo Nicolai 11, tel. 0761647813).

Su Ciaotickets entro il 2 febbraio alle ore 16:00.

Presso l’Edicola Chiossi entro il 2 febbraio alle ore 13:00.

Per gli abbonati non sarà possibile richiedere il rimborso.

BIGLIETTI:

Intero: € 10,00 + € 1,00 dp – ridotto (under 18 e over 65): € 8,00 + € 1,00 dp

Prevendite biglietti presso l’edicola Chiossi e online su ciaotickets.it

Biglietti in vendita al botteghino a partire da mezz’ora prima dell’inizio dello spettacolo

Info e prenotazioni: Alt Academy 06.4070056 – info@altacademy.it

 




Caprarola piange Maria Luisa Incanti, storica voce del coro parrocchiale

di REDAZIONE-

CAPRAROLA (Viterbo)- Maria Luisa Incanti, 63 anni, è tragicamente scomparsa in un incidente frontale avvenuto sulla strada Caprolatta, lasciando un vuoto profondo nella comunità di Caprarola. Stimata e benvoluta, la pensionata era un pilastro del coro parrocchiale, dove contribuiva con la sua voce e il suo impegno a rendere speciali le celebrazioni religiose.

L’incidente, verificatosi nel pomeriggio di venerdì 17 gennaio in località Paradisa, ha coinvolto due auto. Nonostante l’intervento immediato dei soccorsi, per Maria Luisa Incanti non c’è stato nulla da fare. L’altra conducente, una donna di 70 anni, è stata trasportata in eliambulanza all’ospedale di Belcolle a Viterbo. La polizia stradale e i vigili del fuoco sono intervenuti per i rilievi e la gestione dell’emergenza, ma le cause dello scontro sono ancora in fase di accertamento.

Maria Luisa lascia il marito e una figlia, che ora ricevono il sostegno dell’intera comunità. Numerosi i messaggi di cordoglio che stanno giungendo alla famiglia, testimonianza dell’affetto e della stima che il paese nutriva per lei. La sua dedizione al canto e alla vita della parrocchia resterà un ricordo vivo per tutti coloro che l’hanno conosciuta.




Caprarola: un successo straordinario per il Capodanno alle Scuderie di Palazzo Farnese

CAPRAROLA (Viterbo)- Una notte indimenticabile e un trionfo di emozioni. Questo è stato il Veglione di Capodanno organizzato dalla Classe 85 in collaborazione con la Pro Loco e l’Amministrazione Comunale di Caprarola. L’evento, che si è svolto presso le storiche Scuderie di Palazzo Farnese, ha registrato un grande successo di partecipazione, confermando la tradizione di Caprarola di saper creare momenti magici per la comunità e i visitatori.
Le Scuderie di Palazzo Farnese sono state trasformate per l’occasione in una location da sogno. L’allestimento ha stupito tutti: palloncini dorati e argentati decoravano la sala, mentre scintillii luminosi e giochi di luce creavano un’atmosfera elegante e festosa. Le tavole, finemente apparecchiate con tovagliati raffinati e centrotavola natalizi, erano curate in ogni dettaglio, regalando agli ospiti un senso di accoglienza e calore.

Il ricco menù per adulti e bambini, accompagnato da dolci natalizi e bollicine, ha conquistato tutti i presenti. A mezzanotte, lenticchie e salsicce, simbolo di buon auspicio, hanno arricchito il brindisi al nuovo anno, seguito da un grandioso spettacolo pirotecnico che ha illuminato il cielo di Caprarola.
La serata è stata accompagnata da intrattenimento musicale di alta qualità, che ha fatto ballare e divertire i partecipanti fino a tarda notte. Un plauso particolare va all’organizzazione della Classe 85, che ha saputo creare un evento impeccabile, curato in ogni dettaglio.

“Questo Capodanno è stato un esempio perfetto di cosa possiamo ottenere lavorando insieme come comunità. La collaborazione tra la Classe 85, la Pro Loco e l’Amministrazione Comunale è stata fondamentale per il successo dell’evento. Vedere le Scuderie di Palazzo Farnese piene di energia e sorrisi è stato emozionante. Voglio ringraziare tutti i partecipanti che hanno reso possibile questa serata straordinaria. Caprarola ha dimostrato ancora una volta che qui sappiamo fare le cose in grande,” ha dichiarato Federico Nustriani, Presidente della Classe 85.

Caprarola non si ferma mai. Dopo il successo del Capodanno, l’attenzione è già rivolta al prossimo grande appuntamento: il Carnevale Caprolatto. La cittadina è già in fermento per organizzare un evento ancora più spettacolare, fatto di carri allegorici, sfilate e tanto divertimento. “A Caprarola le feste le sappiamo fare bene, e il Carnevale Caprolatto sarà un’altra occasione per dimostrarlo. Continuate a seguirci per tutti gli aggiornamenti.” ha concluso Nustriani.

 




Vicus Ronciglione – Caprarola, tutto pronto per il derby di sabato

VITERBO – Tutto pronto per il derby di sabato tra la Vicus Ronciglione contro la squadra di Caprarola, un derby storico e molto sentito tra le due compagini della Tuscia. Sicuramente si prospetterà una partita accesa,sentita ma nello stesso tempo ricca di ricordi e di forti emozioni che il calcio e la vita tendono sempre a regalare.

Alla viglilia della sfida il mister dei rossoblù di Ronciglione, Mister Fiorelli Francesco risponde così alla domanda: Di solito non le fa tanto effetto la parola Derby…e così anche questa volta?

“Il fatto di giocare comunque una categoria provinciale è facile sentire e leggere sempre la parola Derby…e per questo che forse non mi attrae più di tanto. Ma devo dire che questa volta e un po’ diverso perché da sempre anche quando ero giocatore il derby era con Caprarola, forse perché sia noi che loro abbiamo sempre militato in categorie più o meno alte a differenza di altre realtà che hanno avuto delle pause e delle rinascite, e quindi ci siamo sempre incontrati ogni stagione” – commenta a caldo mister Fiorelli – “Oltre a questo c’è che il Caprarola da qualche anno “ospita” tanti amici roncionesi che si sommano a quelli caprolatti, considera che per esempio in società c’è Massimo Andreoli amico da una vita e mio testimone di nozze e in panchina siede da qualche settimana Roberto Provinciali con cui oltre ad averci giocato insieme ho passato tantissime giornate e serate in allegria. In campo poi ci sono il figlio Simone , Balletti e Cosimelli e poi c’è Alessandro Taglioni che giocava con noi lo scorso anno e con il quale ho un rapporto veramente particolare. Per questi motivi sono sicuro e soprattutto spero che sia un derby ricco di emozioni in campo e sulle tribune ma che non scivoli minimamente in esagerate forme di tifo e di tensioni in campo Mi dispiacerebbe tanto ovvio per 90 minuti si è in “battaglia” e si dice e si fa di tutto l importante che rimanga circoscritto al campo.

Dopo la partita di Coppa che abbiamo praticamente giocato in 10 (ndr espulsione di Gulinelli dopo 6 min.) sono molto contento di come i miei hanno giocato, la prestazione c’è stata e di ottimo livello , non c’è stato il risultato ma siamo sempre lì, il calcio a volte non è giusto e se malgrado 9/10 occasione da gol non riesci a segnare e gli altri sono più bravi a sfruttare le poche che hanno si perde. Però sono convinto che per sabato ci siamo , pesa l’assenza per infortunio di Leonardo Franceschini, di Muscoli e di Palombi  e per l’assurda squalifica a Oriolo di Cardenas per noi molto importante ma il gruppo è forte e pronto per il derby. Sinceramente? Anche noi abbiamo degli ex pronti a dare tutto..(ndr ride..)”.

Dopo il commento del Mister si è posta una domanda anche a tre componenti della formazione roncionese provenienti proprio dal Caprarola: quali sono le sensazioni alla vigilia del derby dato che sei stato per tanti anni con il Caprarola

e come stai vivendo invece questa stagione con la Vicus e con il Mister?

“Buona sera le mie sensazione per questa partita sono mille” – dichiara il centrocampista Alessandro Tirasacchi – “perché sono stato tanti anni a Caprarola e non è una partita come le altre sarò sincero,ma ce la metteremo tutta per portare a casa i tre punti. Con il mister abbiamo uno splendido rapporto lavoriamo tanto per arrivare tutti insieme ad un unico obbiettivo e mi sto trovando molto bene alla vicus è come una grande famiglia!”

“Una sensazione strana perchè alla fine sono nato e cresciuto li e non avrei mai pensato di fare una partita contro il Caprarola ed invece eccoci quà per la prima volta contro, ovviamente sarà un’emozione ritrovare i vecchi compagni ma darò il 100% per la vittoria” – commenta il centrocampista Fabrizio Cioccolini –  “Ho scelto la Vicus per il progetto che il mister Fiorelli mi ha illustrato con ragazzi giovani, motivati e con tanta voglia di vincere. L’inizio è stato difficile per l’ambiente nuovo e nuovi compagni però mi sono subito ambientato grazie a loro e grazie al mister che è la colonna portante di questa squadra per l’impegno e la dedizione, ovviamente tutto questo è merito anche del mister Chiesa, Antonio e la presidenza che è sempre presente. Per sabato? Auguri e buon divertimento a tutti e che vinca il migliore!”

Infine interviene Leonardo Chiossi, terziono destro dei leoni rossoblù: “Per quanto riguarda sabato per me non sarà una partita come le altre, ho giocato per tanti anni a Caprarola, sarà un gara intensa e tosta, ma noi ce la metteremo tutta,fino alla fine. Quest’anno ho deciso di intraprendere un nuovo percorso, la Vicus è una grande famiglia, sto vivendo delle belle sensazioni. Con il mister abbiamo tutti un bellissimo rapporto, lavoriamo giorno dopo giorno, per migliorare sempre di più!”

La Vicus è carica e pronta, l’attesa della gara di domani si fa sentire non solo nelle gambe ma anche nella mente e soprattutto nel e con il cuore.

 




Al via la stagione teatrale 2024-2025 del Teatro Don Paolo Stefani di Caprarola

CAPRAROLA (Viterbo) – Il Comune di Caprarola e ATCL, circuito multidisciplinare del Lazio sostenuto da MIC – Ministero della Cultura e Regione Lazio, presentano la stagione teatrale 2024-2025 del Teatro Don Paolo Stefani, otto spettacoli in abbonamento e tre fuori abbonamento. Queste le parole del Sindaco di Caprarola, Angelo Borgna: “Quest’anno abbiamo lavorato per offrire una programmazione ricca e variegata, capace di parlare a tutta la comunità. Ci saranno spettacoli per bambini, serate di comicità, magia, musica e tanto altro. Un’occasione per vivere momenti di svago e cultura insieme.” Afferma anche che: “Il Don Paolo Stefani non è solo un luogo fisico, ma un simbolo di unione e creatività per la nostra comunità, dove ciascuno può trovare qualcosa che lo appassiona. Caprarola ha una storia ricca e una vivacità culturale che meritano di essere valorizzate. Il Don Paolo Stefani sarà il palcoscenico ideale per portare in scena spettacoli di livello e rafforzare il legame tra cittadini e territorio, riscoprendo il valore del teatro come luogo d’incontro e meraviglia.”

“Anche quest’anno, il nostro obiettivo è offrire un programma ricco di emozioni, riflessioni e momenti di condivisione, continuando a promuovere l’arte e la cultura come strumenti fondamentali per la crescita della nostra collettività. – Affermano Isabella Di Cola e Luca Fornari, rispettivamente Direttrice Artistica e Amministratore Delegato di ATCL -. Il nostro impegno è di continuare a valorizzare il Teatro Don Paolo Stefani come un luogo di incontro, di scambio e di crescita, dove la magia della scena si fonde con la bellezza della nostra comunità. In un periodo in cui il bisogno di connessione e di cultura è più forte che mai, il teatro si conferma come uno spazio vitale di riflessione, intrattenimento e condivisione.” Ad aprire la stagione, domenica 12 gennaio alle 17,30, Amore – Il Teorema di Sarah, di e con Milena Mancini, regia Vinicio Marchioni. L’Amore, per Sarah, è un cammino da equilibrista a trecento metri d’altezza. Per lei una relazione d’Amore consiste in due persone che si amano e camminano su due fili paralleli che si incontrano all’infinito. Ma cosa significa amare? Come riuscire a non cadere? L’amore con il matrimonio finisce o si trasforma? Come arrivare a quel punto d’incontro? Con questo spettacolo torno ad esprimermi sul palco anche attraverso la danza. Situazioni, concetti e parole plasmano il corpo: interpreto la frenesia di Sarah innamorata, quando diventa mamma, quando sostiene il marito, quando si ferma e comprende che non è un supereroe, quando trova il coraggio di fare pace con la sua figura materna, quando scopre che l’amicizia cambia come l’amore, si tramuta in bene, rispetto e coraggio. In un’epoca di social, filtri, emoticon e stories a termine, torno sul palco per condividere una storia d’Amore. Un invito a tornare a viverci dal vivo, a prendere coscienza dell’impegno e del coraggio di cui ha bisogno l’Amore. Sarah è il connubio di tutte le donne che ho conosciuto nella mia vita, di tutte le conversazioni rubate al bar, è la migliore amica che racconta la sua ultima storia d’amore, è la voce dell’amante che vomita verità scomode, è una madre in tuta che indossa la felpa al contrario sulla quale il barista, per sbaglio, ha versato un cappuccino bollente. Sarah è la Principessa boomer del duemila: innamorata di suo marito, melensa e rude, moglie e amante, figlia e madre, forte e persa, alla continua ricerca di un equilibrio sul filo della vita. Domenica 26 gennaio alle 17,30, Mamma ho perso…L’Aureli, di Emanuela Aureli e Sergio Di Folco, con Emanuela Aureli, musiche dal vivo Giandomenico Anellino. Emanuela Aureli, nota imitatrice e personaggio molto amato dal pubblico. Lo spettacolo è un one woman show in cui l’Aureli si diverte a mettere in scena i suoi personaggi con i quali negli anni si è fatta conoscere al grande pubblico. Con brillante ironia, racconta i suoi inizi artistici, la gioia di essere diventata mamma attraverso racconti che entusiasmano il pubblico e lo divertono. Un sano divertimento, cambi di voci, di espressioni mimiche grazie alle quali Emanuela riesce velocemente ad impersonare i suoi personaggi con grande capacità espressiva da tenere inchiodato il pubblico per un’ora e mezzo. Una voce bellissima ed una grande dote; quella di divertirsi e di divertire, partendo da una propria speciale autoironia. Non mancano le interazioni con il grande musicista nonché chitarrista Gian Domenico Anellino con il quale l’artista interagirà facendo uscire la sua verve comica oltre che musicale! Aneddoti, curiosità, impersonificazioni e grande allegria sono i compagni di viaggio, un viaggio nel teatro che si accende per dare vita ad emozioni ed intense risate. L’Aureli sembra non essere sola sul palco, vediamo passare cantanti come Albano, Orietta Berti, Mahmood, Fiorella Mannoia, Malika Ayane, Pino Daniele, i Ricchi e Poveri, Vasco Rossi, Loredana Bertè, Celine Dion, Il Volo, Noemi, Iva Zanicchi, Patty Pravo, Katia Ricciarelli e tanti altri che sembrano uscire magicamente sulla scena dando l’impressione che su quelle tavole del palcoscenico ci siano tante anime e che non sia mai sola. Ma non finisce qui, continua con Milly Carlucci, Mara Venier, Sofia Loren, Maria De Filippi, Barbara D’Urso, Antonella Clerici, Cristiano Malgioglio, Il Papa, il Presidente Mattarella ecc. ecc. ecc. La sua identità si perde, basta un cambio di parrucca e la scena si illumina del suo talento. Ecco che “Mamma ho perso… l’Aureli” diventa lo slogan divertente, il filo conduttore che unisce i suoi mille volti, che piano piano prendono il sopravvento e come per magia le rubano l’anima e la sua vera identità. Allora non vi resta che godervi lo spettacolo. Sabato 8 febbraio alle ore 21,00, Diavoli in cucina, di Massimo Natale, Gianni Quinto e Maurizio Paniconi con Alessandro Tirocchi, Valeria Monetti, Maurizio Paniconi e Simone Giacinti, regia Massimo Natale. Michela dirige un ristorante famoso in città e lavora con Francesco, Marco e Nando, facendo di tutto: dalla preparazione al servizio ai tavoli, fino all’intrattenimento per i clienti. I quattro sono anche grandi amici e nei momenti in cui il locale è chiuso al pubblico si confidano e confrontano sempre con tagliente ironia. Tutto cambierà quando il personale del locale dovrà essere ridotto: uno di loro è di troppo e allora si scatenerà una guerra. La commedia è un graffiante spaccato degli eventi che stiamo vivendo: dalla voglia di ripresa al problema dell’occupazione, fino ai rapporti di amicizia e di affetto che possono essere messi in crisi da un momento all’altro. La storia sarà raccontata con ritmo, toni dissacranti e continue sorprese che divertiranno lo spettatore catapultandolo quasi nella cucina del locale. Domenica 23 febbraio alle 17,30, L’unica donna per me. di Norm Foster, traduzione di David Campora e Pino Tierno, adattamento di Luigi Russo, con Attilio Fontana e Clizia Fornasier, regia Luigi Russo. Pietro incontra Anna in un bistrot, scopriamo che erano sposati e che il matrimonio non ha funzionato. Attraverso divertenti flashback e battute sul passato, ricostruiamo i passaggi fondamentali della loro storia d’amore. Una storia d’amore curiosa e sorprendente che crea un legame empatico con i due personaggi. Pietro e Anna sono diversi ma complementari, raccontano la loro vicenda con originalità e ironia, alternando momenti di gioia, allegria e amarezza, per un finale tutto da scoprire. Domenica 9 marzo alle 17,30, Buoni e Cattivi? Punti di vista, scritto da Riccardo Bàrbera, con Miriam Mesturino, Franco Oppini e Gino Auriuso. Una carrellata teatrale sull’eterna lotta tra il bene e il male, un viaggio nelle sfide tra buoni e cattivi dalle origini del mondo fino ai giorni nostri. Personaggi presi in prestito dalle Sacre Scritture, Boccaccio, Shakespeare, Pirandello, Allen… Uno zibaldone semiserio che spazia tra storia e poesia, tra parodia e teatro classico, tra antiche fiabe “terrificanti” e sketches, ponendosi sempre la stessa domanda: nell’era della relatività ha ancora senso dividere il mondo tra buoni e cattivi? A volte il buono risulta insopportabile, il cattivone è solo ridicolo, a volte dipende dal punto di vista: ogni nemico ha un nemico malvagio per cui è lui il nemico malvagio. Nel secolo dei dubbi, in cui la comunicazione ci bombarda continuamente con messaggi contraddittori siamo così sicuri di saper distinguere cos’è il bene e cos’è il male? Chi sono i buoni e chi sono i cattivi? Sul palco Franco Oppini, Miriam Mesturino e Gino Auriuso si avvicendano, si intersecano, si sdoppiano in una carrellata che scandaglia il teatro e la letteratura di tutti i tempi alla ricerca dell’eterno contrasto tra il bene e il male, a volte reinterpretando in chiave dubbiosa grandi sfide, come quella tra Caino e Abele, a volte portando in scena brani di grandi autori che già di questo dubbio hanno fatto tesoro (da Shakespeare a Woody Allen, da Boccaccio a Pirandello). Il ritmo è incalzante, l’ironia è imperante, ma lascia spazio a momenti di pura e intensa teatralità. Il grande protagonista di questo scoppiettante show è il pubblico, chiamato a stilare ogni sera una nuova classifica di… Buoni o Cattivi? Domenica 23 marzo alle 17,30, Il meglio di…noi, di Marco Falaguasta e Alessandro Mancini, con Marco Falaguasta. Nei suoi precedenti spettacoli, Marco ha viaggiato, in lungo e in largo, negli anni 70/80/90 fino ai giorni nostri. Ha rincontrato figure e circostanze iconiche di quegli anni: la maestra delle elementari, le prime esperienze sentimentali, il Ciao della Piaggio, l’impegno politico tanto ingenuo quanto illusorio e quella voglia di diventare grandi, animata da fantasia ed entusiasmo. La storia di Marco è quella di tutti noi: noi che siamo cresciuti con le feste fatte a casa del festeggiato e che oggi accompagniamo i nostri i figli a farle nei locali con dj e free bar ma che soprattutto … mettiamo la sveglia alle 2 di notte per andarli a riprendere! In un susseguirsi incalzante di battute divertenti, canzoni dal vivo, che tutti conosciamo, e prese di coscienza, lo spettatore è portato a porsi, insieme a Marco, con il quale l’interazione è continua, la domanda: “come siamo arrivati ad essere quello che siamo oggi? Com’è potuto succedere che l’intelligenza artificiale abbia potuto sostituire il bar, la piazza d’incontro e che cialde abbiano rimpiazzato la moka? “La cosa più bella è che all’esito del confronto, tra la musica e le risate troveremo le risposte in un coinvolgente “il meglio di …” sintesi dei due spettacoli precedenti ma con un nuovo percorso pieno di riflessioni e divertimento. Domenica 6 aprile alle 17,30, Poubelle, di Luca Lombardo e Augusto Fornari, con Luca Lombardo, regia Augusto Fornari. Luca Lombardo è un artista internazionale che ad oggi si è esibito in 14 paesi del mondo. Uno degli artisti più completi del panorama nazionale. Attore, intrattenitore, trasformista, mago, clown. Difficile riuscire a descrivere in poche parole questo performer perché ha creato un nuovo linguaggio che sta intrattenendo migliaia di spettatori in tutto il mondo, tanto è vero che ha ricevuto addirittura i complimenti dell’attrice britannica del film Mary Poppins, Karen Dotrice, che lo ha definito “un artista geniale di cui spesso sentiremo il nome.” Spesso in televisione all’estero e in Italia, tra l’altro anche a Sanremo nel 2021 con Lo Stato Sociale e di recente nella trasmissione Lol talent show 2024. Poubelle che tradotto dal francese significa “Rifiuti” è un One Man show scritto da Luca Lombardo insieme al noto attore e regista Augusto Fornari che ne firma anche la regia. In questo spettacolo teatrale Luca sfodera tutte le sue doti da camaleontico mattatore e unisce la comicità all’antica arte del trasformismo, con delle scene dove il pubblico ride e allo stesso tempo rimane incredulo ai suoi travestimenti fulminei. Insomma, uno spettacolo esilarante, divertente, accattivante, dissacrante, coinvolgente, poetico, sognante. Questi sono gli aggettivi che più si addicono a questo surreale spettacolo, ricco di trasformismo, visual comedy adatto a tutta la famiglia, dove il pubblico è parte integrante del copione. Dopo averlo visto sarà difficile non “volare “con la fantasia… Domenica 27 aprile alle 17,30, Due preti di troppo, con Antonio Grosso, Antonello Pascale, Gioele Rotini, Alessia D’Anna e Gaspare Di Stefano, regia Antonio Grosso. Quando tutto sembra perduto, quando le cose sembrano andare in un’ unica direzione, quando la vita sembra averti abbandonato, c’è sempre un momento, un attimo che all’improvviso arrivi l’eroe…e non è obbligatorio che abbia un mantello, un costume blu e una “S” sul petto, alcune volte possono indossare un colletto bianco, una camicia e un pantalone nero e avere come arma non il laser dagli occhi ma le parole che a volte sono più incisive dei fatti…in “DUE preti di Troppo”, i nostri due protagonisti, Don Ezio e Don Sabatino, riescono a salvare una comunità attraverso la musica che spesso è il collante di pace fra intere popolazioni! È la classica storia, del cattivo e dell’eroe e come in ogni storia il cattivo viene surclassato, dopo vari eventi che lo vedono vincente, dai nostri supereroi…ma noi raccontiamo una storia vera e non per questo debba esserci per forza happy end ma nemmeno una tragedia…insomma si racconta la vita che può essere bella o brutta, ma alla fine sempre vera. Due preti di troppo è un turbinio di comicità, verità ma soprattutto musica che accompagnerà i nostri protagonisti in tutta la storia…grazie alla creazione di un coro…che potrà salvare le sorti di una chiesa completamente abbandonata!

Fuori abbonamento, venerdì 13 dicembre alle 17,00 (gratuito con obbligo di prenotazione), I vestiti nuovi dell’imperatore, spettacolo di parole, figure e note di Andrea Calabretta, con Andrea Calabretta, chitarra Enrico Biciocchi, basso, Diego Di Vella, regia Emanuela La Torre, compagnia Teatro Verde. Spettacolo consigliato per bambini dai 5 anni in poi. L’idea è quella di una partitura per attori, immagini e musicisti, a partire da una fiaba di Andersen, la fiaba più attuale trascritta dal grande fabulatore venuto dal Nord: “I vestiti nuovi dell’imperatore”. La fiaba è molto più antica, risale al 1300 e nasce in Spagna. La versione da noi proposta viene raccontata in un connubio di immagini, testo, musica. Per le scene e le immagini ci siamo lasciti ispirare dai colori e dal segno di Matisse. I bambini vengono coinvolti nella storia, la musica dal vivo accompagna tutto il racconto che alterna alle parti narrate quelle cantate. Oggetti, figure e parole si muovono insieme alla storia. La fiaba diventa voce, narrazione, musica, figura, movimento, … ci suggerisce di non fermarsi alle apparenze. Una fiaba antica ma incredibilmente attuale, che fa, a un tempo, riflettere e sognare. Un tributo ad HC Andersen da vedere ed ascoltare con rinnovata curiosità. Venerdì 4 luglio alle 21,00 (gratuito fino ad esaurimento posti), Guarda che luna – Racconti musicali di mare e di luna, ideato e diretto da Maria Letizia Beneduce, interpretato da Fabiola Battaglini, Sara Cresta, Margherita Dispensa ed Eva Petrignani, arrangiamenti musicali Maria Letizia Beneduce e Fabiola Battaglini. “Guarda Che Luna” è il quarto progetto nella forma innovativa di “concerto rappresentato” autografato dall’ ensemble “Le Capinere”, scritto e ideato da Maria Letizia Beneduce (la Capinera regina) ed interpretato dalle Capinere: Fabiola Battaglini, Sara Cresta, Margherita Dispensa ed Eva Petrignani. Si tratta di un racconto musicale diviso in quattro capitoli (un audio libro in forma di concerto) dove il mare e la luna, si raccontano al pubblico con alcuni passi tratti dalla letteratura e da un repertorio musicale selezionato e riarrangiato musicalmente dalle musiciste Fabiola Battaglini e Maria Letizia Beneduce. Video proiezioni con scenografie digitali d’autore, accompagneranno la narrazione di questo racconto emozionante e sorprendente che vedrà le cinque interpreti cimentarsi in più ruoli, tanto da qualificarle non solo come musiciste di chiara fama ma anche come “musicattrici”. Le Capinere con questo progetto, infatti, ci parleranno in un modo assolutamente originale, di come il prodigio naturale del cielo e della terra, si incontra da sempre sulla linea dell’orizzonte in un amplesso universale, diventando “musa ispiratrice” di grandi artisti ma anche dei momenti più intimi e significativi della nostra vita sentimentale. In poco più di un’ora, il pubblico sarà trasportato tra gli abissi e le galassie, alla scoperta di un tesoro nascosto attraverso la musica ed i testi di Puccini, Lucio Dalla, De Andrè, Morricone, Baricco e tanto altro, dove, il canto delle Capinere, all’unisono con quello delle sirene, incanterà chiunque lo ascolterà sorprendendo sempre, con un finale “bomba” tipico di ogni performance “Capineresca”. Venerdì 11 luglio alle 21,00 (gratuito fino ad esaurimento posti), Gli ottoni italiani del cinema, musiche di E. Morricone, N. Piovani, N. Rota, A. Trovajoli. L’ensemble “Gli ottoni Italiani del Cinema”, è composto da musicisti di trombe, corno, trombone e tuba, strumenti caratterizzati da una spiccata proiezione sonora e una grandissima varietà timbrica. Una scelta stilistica e sonora che permette di godere di un tappeto musicale dinamico e brillante. Il tutto impreziosito da una voce femminile di soprano, dal colore avvolgente e profondo, capace di esaltare ed arricchire con la sua duttilità vocale, alcuni dei più celebri brani del panorama cinematografico italiano. L’intento di questo progetto musicale è quello di promuovere la musica italiana da film, attraverso un repertorio accattivante di brani originali, trascrizioni e arrangiamenti firmati E. Morricone, Nicola Piovani, Nino Rota, Armando Trovajoli…ecc. Un viaggio sonoro ricco e variegato, accompagnato dalla proiezione delle più famose scene cinematografiche, per ripercorrere insieme al nostro pubblico i momenti facenti parte ormai della storia cinematografica italiana.

Rileggendo con la musica, nella musica, le emozioni delle nostre pellicole del cuore.

PREZZI BIGLIETTI E ABBONAMENTI STAGIONE 2024/2025

ABBONAMENTI: Abbonamento a 8 spettacoli: € 60,00 + € 2,00 dp

BIGLIETTI: Intero: € 10,00 + € 1,00 dp – ridotto (under 18 e over 65): € 8,00 + € 1,00 dp

BOTTEGHINO: Abbonamento a 8 spettacoli in vendita online dal 12/12/2024, Biglietti in vendita online dal 19/12/2024

Abbonamenti in vendita presso l’edicola Chiossi (via Filippo Nicolai 11, tel. 0761647813), Prevendite biglietti presso l’edicola Chiossi e online su ciaotickets.it

Biglietti in vendita al botteghino a partire da mezz’ora prima dell’inizio dello spettacolo

Info e prenotazioni: Alt Academy 06.4070056 – info@altacademy.it




Caprarola in lutto: l’ultimo saluto a Renzo Cristofori, vittima di un brutale omicidio

di REDAZIONE-

CAPRAROLA (Viterbo)- Oggi Caprarola si ferma per ricordare Renzo Cristofori, l’ex netturbino di 68 anni ucciso brutalmente la sera del 27 novembre. Alle ore 10, nella chiesa di Santa Teresa, l’intera comunità si riunirà per dare l’ultimo saluto a un uomo amato per la sua gentilezza e il suo spirito di servizio. In segno di vicinanza alla famiglia, l’amministrazione comunale ha proclamato il lutto cittadino.
L’omicidio di Cristofori ha spezzato la quiete della comunità di Caprarola. L’uomo è stato colpito da cinque fendenti, quattro al petto e uno alla gamba, nei pressi della sua abitazione. Secondo l’accusa, a compiere il delitto è stato Ian Patrick Sardo, 31 anni, attualmente in carcere con l’accusa di omicidio volontario.

“Incredulità, sconforto e immenso dolore accomunano tutti i cittadini di Caprarola di fronte a un episodio così drammatico,” ha dichiarato il Comune in un comunicato ufficiale, proseguendo: “In segno di profondo rispetto e partecipazione al dolore che ha colpito la famiglia Cristofori e l’intera comunità di Caprarola, il Sindaco ha proclamato il lutto cittadino nella mattina di giovedì 5 dicembre 2024, in occasione della cerimonia funebre di Renzo Cristofori, che si terrà presso la Chiesa di S. Teresa alle ore 10.00. Si invitano cittadini, istituzioni, organizzazioni e attività private a esprimere il proprio cordoglio, anche sospendendo le attività dalle ore 10.00 alle ore 11.00, ad eccezione dei servizi essenziali e delle attività scolastiche. Gli istituti scolastici sono invitati, laddove possibile, a promuovere attività di sensibilizzazione contro ogni forma di violenza durante l’ora del lutto cittadino. Con questo gesto, Caprarola rende omaggio a un concittadino la cui improvvisa scomparsa ha lasciato un segno profondo in tutti noi”. Mentre Caprarola si stringe nel dolore, le indagini continuano. Secondo le ricostruzioni, l’omicidio sarebbe avvenuto al culmine di una lite davanti a un testimone. Sebbene Sardo si dichiari estraneo ai fatti, gli inquirenti ritengono schiaccianti le prove contro di lui.