Vetralla: Smantellato dai Carabinieri un market della droga (VIDEO)

VETRALLA (Viterbo) – I Carabinieri del Comando Provinciale di Viterbo, alle prime luci dell’alba di questa mattina, hanno condotto un’importante operazione nel comune di Vetralla, eseguendo un provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari di Viterbo, in seguito a una richiesta della locale Procura, nei confronti di sei soggetti, di cui cinque stranieri provenienti dall’Africa sub-sahariana e uno di nazionalità italiana, tutti accusati di aver gestito un fiorente traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina ed eroina.
L’ordinanza applicativa della misura cautelare in carcere scaturisce da un’indagine, convenzionalmente denominata “Nigeria”, avviata nel mese di maggio 2024 dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Viterbo e condotta sotto la direzione della Procura della Repubblica di Viterbo nella persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa Paola Conti.
Gli arrestati, nella maggior parte dei casi, risiedevano all’interno di un’abitazione fornita dall’italiano coinvolto, che fungeva da base operativa per le attività di spaccio. Da questo luogo, gli arrestati quotidianamente fornivano sostanza stupefacente ad un elevato numero di clienti. L’attività illecita era caratterizzata principalmente dalla vendita di cocaina, ma era anche accompagnata da una significativa disponibilità di eroina, acquistata incessantemente da tossicodipendenti che non esitavano a recarsi presso il punto vendita, talvolta portando con sé i propri figli, alcuni dei quali erano così piccoli da essere trasportati nei passeggini.
L’organizzazione di questo gruppo criminale, pur nella sua apparente semplicità, si è rivelata altamente efficace. Ogni membro partecipava attivamente alle operazioni di consegna delle sostanze stupefacenti, utilizzando diverse modalità per soddisfare le richieste dei clienti, che comunicavano le loro necessità tramite segnali convenzionali o telefonate, rendendo così il sistema di spaccio immediato e accessibile.
L’attività investigativa ha consentito di acclarare che il gruppo criminale, in un breve periodo, ha realizzato un provento di oltre 200.000 euro, frutto della vendita di alcuni chilogrammi di cocaina ed eroina.
L’indagine, diretta dalla Procura di Viterbo, ha interrotto un traffico di sostanze stupefacenti che affliggeva il tranquillo centro cittadino della Tuscia da un periodo di tempo significativo. Questo intervento ha anche messo in evidenza l’efficacia della criminalità di matrice etnica africana, dimostrando la sua capacità di radicarsi e operare in un contesto territoriale relativamente ristretto come quello di Vetralla.
L’operazione costituisce una concreta e decisa risposta al crescente allarme sociale suscitato dal consumo di droghe, soprattutto tra giovanissimi, e conferma il costante impegno dell’Arma nelle attività di contrasto all’uso ed allo spaccio di stupefacenti.

 




Soriano nel Cimino: i Carabinieri denunciano un ventenne per ricettazione e arrestano un ventisettenne per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio

SORIANO NEL CIMINO (Viterbo) – La Compagnia Carabinieri di Viterbo ha disposto un piano di controllo del territorio con particolare riferimento alle vie di comunicazione che collegano i Comuni dei Monti Cimini, al fine di garantire la sicurezza nell’arco serale e notturno del fine settimana.
In tale contesto, nella seconda decade di febbraio, i militari della Stazione Carabinieri di Soriano nel Cimino hanno fermato un’autovettura condotta da un ventisettenne romano, trovandolo in possesso di circa 1,8 grammi di hashish, suddivisi in tre involucri di cellophane. La perquisizione estesa ad un casale nella sua disponibilità a Caprarola (VT) e alla sua abitazione nella capitale, ha consentito di rinvenire a sottoporre a sequestro un panetto di circa 41,2 grammi di hashish, circa 0,65 grammi di hashish in due involucri di cellophane, bilancino di precisione e materiale ritenuto utile al confezionamento della stessa sostanza illecita. L’uomo è stato tratto in arresto in flagranza perché ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Inoltre, i militari di Soriano nel Cimino hanno deferito per ricettazione all’Autorità Giudiziaria un ventenne di origine nordafricana. Il giovane cittadino straniero è stato trovato in possesso, a seguito di perquisizione, di alcune borse contenenti numerosi capi d’abbigliamento, generi alimentari, prodotti di cosmetica e per l’igiene personale, risultati essere oggetto di furto perpetrati in diversi esercizi di un centro commerciale di Padova. La refurtiva del valore di circa 4000 euro è stata sottoposta a sequestro.
L’operazione, che si inserisce in un contesto più ampio dell’azione di prevenzione e contrasto dei reati in genere, costituisce una concreta e decisa risposta al crescente allarme sociale suscitato dal consumo di droghe, soprattutto tra giovanissimi, e conferma il costante impegno dell’Arma nelle attività di contrasto al fenomeno dei reati predatori.




Controlli dei Carabinieri di Viterbo nei locali pubblici: disposta la cessazione dell’attività di un ristorante

VITERBO – I Carabinieri della Compagnia di Viterbo hanno predisposto un servizio di controllo di alcuni locali pubblici che ha visto impegnati i militari della Stazione di Grotte Santo Stefano, del Nucleo Carabinieri Forestale, del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (N.A.S.) e del Nucleo Ispettorato del Lavoro (N.I.L.) del capoluogo, nonché il personale dell’A.S.L. – Servizio Igiene, Alimenti e Nutrizione (S.I.A.N.) di Viterbo.
Durante il servizio, presso un noto ristorante etnico è stata rilevata la presenza di due lavoratori irregolari su 17 presenti, che hanno determinato la notifica di sanzioni amministrative per complessivi 10.300 euro e prevedendo la sospensione temporanea dell’attività imprenditoriale. Inoltre, sono state accertate delle carenze igienico – sanitarie, procedurali e strutturali in conseguenza delle quali sono state elevate ulteriori sanzioni amministrative per complessivi 5.500 euro, nonché disposto il sequestro del locale adibito a deposito di alimenti (non autorizzato dall’A.S.L.) e di circa 2.200 kg di prodotti alimentari, in parte scaduti o mancanti di tracciabilità, disponendo la cessazione dell’attività imprenditoriale a tempo indeterminato. Infine, in un terreno di pertinenza del ristorante, sono stati rinvenuti cumuli di scarti di lavorazione edilizia e, pertanto, il titolare è stato deferito alla competente Autorità Giudiziaria per gestione non autorizzata di rifiuti.
L’operazione, che si inserisce in un contesto più ampio dell’azione di prevenzione e repressione dei reati in genere, costituisce una concreta e decisa risposta a quei comportamenti che mettono a rischio la salute dei cittadini e al fenomeno dello sfruttamento della manodopera, e conferma il costante impegno dell’Arma nelle attività di tutela dei consumatore e dei lavoratori.




Piazza Crispi: i Carabinieri arrestano tre persone per furto

VITERBO – Nel pomeriggio del 17 dicembre, i Carabinieri della Compagnia di Viterbo hanno tratto in arresto in flagranza di reato tre persone responsabili di furto.
L’equipaggio di una pattuglia della Sezione Radiomobile del N.O.R. di Viterbo, in quel momento in servizio nell’area sud-est del capoluogo, raccolta la segnalazione di alcuni cittadini che erano stati appena derubati, ha chiesto l’ausilio ad altre due pattuglie assieme alle quali hanno ristretto il campo delle ricerche dei soggetti segnalati. I risultati non si sono fatti attendere: poco dopo sono stati rintracciati tre cittadini stranieri, tutti di origine latino-americana, ancora in possesso della refurtiva. Gli accertamenti prontamente svolti nel quartiere hanno consentito ai militari operanti di raccogliere evidenze circa la responsabilità dei predetti riguardo un tentato furto di una borsa da autovettura in sosta, un furto di 300 euro dalla cassa di un’edicola e di un borsello, momentaneamente appoggiato dal proprietario sulla fioriera davanti ad una bottega, contenente 150 euro e la carta bancomat con cui sono stati eseguiti due prelievi indebiti di contanti per 1.000 e 250 euro presso il vicino sportello ATM.
La refurtiva è stata interamente recuperata e posta sotto sequestro, così come l’autovettura a noleggio in uso agli arrestati che è stata affidata in giudiziale custodia ad un deposito convenzionato.
All’esito delle procedure di rito, due dei tre fermati sono stati trasferiti alla casa circondariale “Nicandro Izzo” in località Mammagialla, mentre la terza persona è stata scarcerata e la sua posizione è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria.
L’operazione, che si inserisce in un contesto più ampio dell’azione di prevenzione e contrasto dei reati in genere, costituisce una concreta e decisa risposta al crescente allarme sociale suscitato dal fenomeno dei reati predatori e conferma il costante impegno dell’Arma nelle relative attività di contrasto.




Identificato il conducente autore dell’incidente stradale che ha provocato la morte del 78enne Mario Costantini

VETRALLA (Viterbo) – Ha finalmente un nome l’autista del veicolo che, il 27 novembre scorso, ha investito a Vetralla il signor Mario COSTANTINI cagionandone la morte. Erano circa le cinque del pomeriggio quando la pattuglia della locale Stazione Carabinieri ha raggiunto il luogo dell’incidente che, purtroppo, come è risultato subito evidente, è stato fatale per l’anziano uomo.
Le indagini dei carabinieri sono iniziate immediatamente con la visione delle immagini dell’impianto di videosorveglianza del comune le cui telecamere, tuttavia, assicurano una copertura limitata del tratto di strada interessato.
Il passo successivo, reso possibile dalla profonda conoscenza del territorio e della popolazione, ha consentito di procedere speditamente verso la soluzione del caso: un cittadino ha fornito le riprese decisive. L’accurata analisi degli elementi acquisiti ha consentito agli inquirenti di ricostruire la dinamica del sinistro e dedurre, inoltre, che il mezzo coinvolto nel sinistro era probabilmente un camion o un furgone.
La svolta decisiva è arrivata nel momento in cui i Carabinieri, mediante l’utilizzo di tecniche investigative telematiche, hanno esaminato i dati dei segnali GPS inviati dai veicoli in transito nel luogo e nell’orario dell’incidente.
Grazie a un lungo lavoro di verifica, gli investigatori hanno individuato il furgone, del tipo per consegne a domicilio, e conseguentemente l’autista che proprio oggi è stato sottoposto ad interrogatorio dall’A.G. per chiarire la dinamica dell’incidente.
Le attività svolte dalla Stazione dei Carabinieri di Vetralla rappresentano un chiaro esempio di come la conoscenza del territorio, delle dinamiche locali e il dialogo con la comunità, nonché la combinazione tra intuizione investigativa e moderne tecnologie, oggigiorno consento di assicurare alla giustizia i responsabili dei reati di tale gravità con sempre maggiore frequenza.




L’Arma dei Carabinieri contro la violenza sulle donne.

VITERBO – Nella settimana in cui ricorre la “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, l’Arma dei Carabinieri ha organizzato una campagna di comunicazione e responsabilizzazione, che mira a rafforzare la consapevolezza e l’impegno sul delicato tema.

Con le celebrazioni e gli eventi che, su più fronti, hanno scandito la giornata del 25 novembre, è anche l’occasione di riflettere sulla tematica con un occhio rivolto all’impegno profuso, ogni anno sempre crescente, nella lotta contro l’esecrabile schiera di reati di genere ed allo stesso tempo alle progettualità future che l’Arma dei Carabinieri, in un quadro di collaborazione interistituzionale, mette in campo per migliorare sempre più la risposta alle vittime di violenza che quasi mai si esaurisce con l’adempimento degli obblighi procedurali.

Ogni giorno, l’Istituzione è in prima linea nella lotta alla violenza contro le donne e le iniziative intraprese sono tutte accomunate dal dire fermamente “No!” a qualsiasi forma di comportamento violento o discriminante – sia fisico che psicologico.

La diffusione di materiale informativo, di locandine e video sui principali canali social dell’Arma, oltre alle numerose interviste di Carabinieri particolarmente impegnati nella specifica attività, rappresentano strumenti utili a incoraggiare le vittime affinché denuncino ciò che subiscono.

In tale prospettiva, sono stati realizzati uno spot con la partecipazione del famoso presentatore televisivo Carlo Conti, nonché un videomessaggio a cura di personale dell’Arma, che invitano le donne a “fare il primo passo”, evidenziando l’esistenza, a sostegno delle vittime, di misure di natura legale, nonché di supporto psicologico, lavorativo ed economico.

Un altro pilastro della campagna è il coinvolgimento delle scuole e delle comunità. In molti Comuni i Carabinieri hanno organizzato incontri informativi per sensibilizzare i giovani sul delicato tema e per promuovere una rinnovata concezione della donna, che ne rispetti la dignità, valorizzandone le risorse, così superando in definitiva quel retaggio culturale che l’ha vista storicamente in posizione di disuguaglianza.

Anche quest’anno, tante caserme dell’Arma si illumineranno di arancione, in adesione alla campagna internazionale “Orange the World”, come segno concreto dell’importante impegno profuso dall’Istituzione.

Inoltre, sul sito www.carabinieri.it, è stata dedicata un’intera sezione al “codice rosso”, che offre informazioni sul fenomeno e sugli strumenti di tutela delle vittime, mettendo a disposizione un test di autovalutazione, denominato “Violenzametro”, che rileva il livello di violenza subita in un rapporto di coppia (http://www.carabinieri.it/in-vostro-aiuto/consigli/codice-rosso/codice-rosso).

In un quadro sociale e normativo in continua evoluzione, l’Arma ha avviato da tempo progetti finalizzati alla prevenzione e al contrasto della violenza di genere.

Infatti, nel 2009, è stata istituita la Sezione Atti Persecutori, collocata nell’ambito del Reparto Analisi Criminologiche (R.A.C.) del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche (Ra.C.I.S.), per svolgere studi e analisi del fenomeno e delineare strategie di prevenzione e di contrasto aderenti, aggiornate ed efficaci. La Sezione viene tempestivamente informata di ogni evento significativo che accade sull’intero territorio nazionale, per approfondire gli aspetti psico-criminologici, anche nella prospettiva di analisi dei fattori di rischio e di elaborazione di strategie operative.

È una unità di punta, che si compone di personale con peculiari competenze scientifiche e psicologiche, cui si affiancano anche investigatori, per portare, all’interno di tale struttura di eccellenza, l’esperienza maturata direttamente sul campo.

A partire dal 2014, l’Arma si è dotata di una “Rete nazionale di monitoraggio sul fenomeno della violenza di genere”, costituita da ufficiali di polizia giudiziaria (Marescialli e Brigadieri), con una formazione certificata nello specifico settore. Essi fungono da punti di riferimento per il personale dei Reparti sul territorio nello sviluppo delle indagini e sono elemento di raccordo, a livello centrale, con la Sezione Atti Persecutori per un più compiuto apprezzamento dei casi.

La loro preparazione è assicurata da specifici corsi frequentati presso l’Istituto Superiore di Tecniche Investigative (ISTI), centro di alta qualificazione dell’Arma, che, dal 2008, provvede alla specializzazione degli ufficiali di polizia giudiziaria e li abilita alla conduzione delle indagini più complesse e all’uso di sofisticati strumenti, coniugando innovativi metodi didattici e contenuti formativi aggiornati. Un vero e proprio laboratorio di cultura investigativa in cui converge l’apporto delle più qualificate risorse dell’Arma, tratte dal R.O.S., dai Reparti Investigazioni Scientifiche (R.I.S.), dal Reparto Analisi Criminologiche e dai Nuclei investigativi, i quali portano in aula le migliori esperienze acquisite.

Ad oggi, sono stati svolti 36 corsi della durata di 2 settimane, che hanno consentito di formare 864 operatori. Inoltre, nel quadro di un accordo operativo con il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (CNOP), i componenti della “rete” partecipano a seminari informativi incentrati su elementi di psicologia comportamentale, volti a migliorare le capacità di interazione con le vittime vulnerabili sia nel primo contatto in situazioni di emergenza, sia nel successivo percorso di denuncia.

Oltre al personale debitamente formato e ai Reparti dedicati, il primo sportello di ascolto per le vittime sono le Stazioni Carabinieri, fulcro dell’Istituzione, “porte della speranza”, capillarmente diffuse sul territorio che assicurano tempestivi interventi.

Proprio in favore di quello che è il front office dell’Istituzione, anche a livello locale, il Comando Provinciale di Viterbo organizza, già da un biennio, dei corsi formativi ed informativi che mirano a tenere costantemente aggiornata la conoscenza della materia da parte dei militari delle 56 stazioni sparse su tutto il territorio della Tuscia. Lavorando in rete, con ciò intendendo la collaborazione interistituzionale e con le associazioni e gli enti di settore, tale attività formativa ha visto coinvolgere anche professionisti e rappresentanti che, lungo tutto il percorso che scaturisce da una denuncia, sono protagonisti nell’assistenza delle vittime. Ciò per far sì che ogni attore, a cominciare dai militari delle più remote stazioni Carabinieri, abbia coscienza dei compiti dell’intera rete ed al tempo stesso possa essere supportato laddove termina il lavoro di repressione ed inizia quello di vera e propria fuoriuscita dalla violenza della persona offesa.

L’ultima sessione di incontri svolta quest’anno, è terminata durante l’estate dopo un percorso iniziato nei primi mesi del 2024 durante il quale, con la collaborazione della Camera Civile di Viterbo, del Centro Antiviolenza “Penelope” di Viterbo e di professionisti psicologi esperti in materia forense, sono stati aggiornati circa 100 militari che rivestono la qualifica di ufficiale di Polizia Giudiziaria, i primi, per l’appunto, che più spesso si confrontano anche con casi complessi sia sotto l’aspetto tecnico giuridico che, soprattutto, umano e psicologico.

Nell’ambito delle collaborazioni interistituzionali, l’Arma dei Carabinieri partecipa a numerose intese siglate tra Procure della Repubblica, Prefetture, Forze di polizia, Aziende Sanitarie, Ospedali, Centri antiviolenza e associazioni onlus.

Tra queste, il progetto denominato “Una stanza tutta per sé” che, a partire dal 2015, grazie alla preziosa collaborazione di Soroptimist International d’Italia, ha consentito di allestire nelle caserme dell’Arma distribuite sul territorio nazionale circa 200 stanze dotate di strumenti tecnologici utili per l’ascolto delle vittime di violenza domestica e di genere e la verbalizzazione delle denunce in un contesto dedicato e assolutamente riservato, in grado di trasmettere una sensazione di accoglienza e attenzione per le sofferenze subite. A tal fine, sono state definite le linee guida per l’arredo dei locali che tengono conto della psicologia dei colori e delle immagini.

L’iniziativa ripropone su più ampia scala la positiva esperienza attuata nel 2014, presso la sede della Sezione Atti Persecutori, con la realizzazione della “Sala Lanzarote”[1], ambiente ideato per la confortevole ricezione della vittima, con una sala-regia per le audizioni.

Proprio nella giornata odierna, presso la sede della Stazione Carabinieri di Sezze Romano, è stata inaugurata un’altra stanza che si aggiunge alle altre, tutte concepite per incoraggiare le donne a rivolgersi all’Arma e sostenerle nel momento della denuncia.

Nel 2019, è stata avviata in provincia di Napoli la sperimentazione del sistema “Mobile Angel”, sviluppato con la società “Intellitronika” grazie al sostegno dell’associazioni “Soroptimist International Italia” e “Woman Care Trust”, impegnate nella tutela delle vittime di stalking, e delle Fondazioni “Vodafone Italia” e “Lottomatica”, che perseguono finalità di assistenza alle categorie sociali vulnerabili. Il progetto, oggi esteso alle province di Roma, Milano e Torino d’intesa con le rispettive Procure della Repubblica, prevede la consegna alle vittime di violenza di genere di un dispositivo di allarme integrato in uno “smart watch”, connesso con la rete telefonica. Una “App” dedicata consente, in caso di necessità, di inviare richieste d’intervento alla Centrale Operativa dell’Arma.

Complessivamente sono stati assegnati 15 smartwatch a Napoli, 15 a Milano, 20 a Torino e 21 a Roma e il loro utilizzo ha determinato positivi riscontri in ragione sia dell’accresciuta percezione di sicurezza da parte delle vittime, consapevoli di poter contare su interventi tempestivi a fronte di situazioni di emergenza, sia dell’accertata funzione di deterrenza svolta dagli apparati.

L’impegno prioritario dell’Arma è quello di garantire la sicurezza delle donne e prevenire situazioni che possano degenerare, prestando particolare attenzione ai cosiddetti “reati spia”, ovvero a quei delitti come gli atti persecutori, i maltrattamenti contro familiari e conviventi e le violenze sessuali, spesso precursori di epiloghi tragici e fatali per le vittime. Nel 2023, rispetto al 2022, i delitti perseguiti dall’Arma su tutto il territorio nazionale, con riferimento al Codice Rosso, sono passati da 54.062 a 55.374 confermando la prevalente percentuale di quelli denunciati presso le Stazioni Carabinieri.

Ed in linea con questo trend, è anche il dato ottenuto dall’Arma dei carabinieri nella provincia di Viterbo nel cui ambito, nel solo 2023, sono stati circa 240 i reati connessi alla violenza di genere che i reparti diffusi su tutto il territorio provinciale hanno perseguito.

In riferimento ai primi dieci mesi del 2024, i Carabinieri hanno perseguito 46.317 reati nell’ambito del Codice Rosso e nella sola Tuscia sono già stati circa 270 i casi affrontati dai militari.

Sul piano investigativo – repressivo, l’attività di contrasto istituzionale condotta in tutta Italia dall’Arma è risultata particolarmente significativa. Infatti, lo scorso anno – per quanto attiene al Codice Rosso – sono state tratte in arresto 7.644 persone rispetto ai 7.111 arresti del 2022. Nei primi dieci mesi del 2024 gli arresti sono stati 7.928.

In tutta la provincia di Viterbo, l’impegno nella repressione di questi reati si è concretizzato, nel 2024, nel deferimento all’Autorità Giudiziaria di 228 persone delle quali 191 in stato libertà mentre 21 arrestate. Grazie agli accertamenti ed alle indagini svolte sul campo sotto la direzione delle Procure che sulla Tuscia hanno competenza giurisdizionale, sono stati allontananti dalla casa familiare 26 soggetti maltrattanti e sottoposte altre 45 persone a misure cautelari disposte dall’Autorità Giudiziaria che vanno dal divieto di avvicinamento alla persona offesa, gli arresti domiciliari o, nei casi più gravi, la custodia in carcere.

Allo stesso modo, lo sforzo operato dalle stazioni e dai reparti di Carabinieri che operano in tutta la provincia di Viterbo ha costituito la base sulla quale sono stati emessi numerosi provvedimenti di ammonimento da parte del Questore o di sorveglianza speciale di P.S..

Rivolgendo lo sguardo al futuro, l’Arma intende confermare il proprio contributo nella prevenzione e nel contrasto del fenomeno, ben consapevole delle difficoltà di intercettare in anticipo – a differenza di molte altre fattispecie di reato – i singoli episodi delittuosi, posto che si manifestano nella loro gravità e vengono denunciati dopo molto tempo rispetto all’inizio delle condotte vessatorie, in una fase già critica per l’integrità fisica e la sicurezza delle vittime.

[1] Dall’omonima Convenziona, ratificata in Italia con la Legge 1° ottobre 2012, n. 172, che sancisce principi cardine a cui gli stati firmatari devono adeguarsi in materia di prevenzione e criminalizzazione di ogni forma di abuso e sfruttamento sessuale nei confronti dei minori.




Servizio antidroga dei Carabinieri in Viale Trento: arrestato un quarantenne

VITERBO – Il 6 novembre scorso i Carabinieri della Compagnia di Viterbo hanno tratto in arresto in flagranza di reato un quarantenne di origine subsahariana ritenuto responsabile di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

L’intervento ha riguardato la zona di Viale Trento che, costituendo un nodo strategico della città, da cui quotidianamente transita un elevatissimo numero di studenti, pendolari e turisti, viene costantemente vigilato dalle forze dell’ordine al fine di prevenire e contrastare i fenomeni di microcriminalità.

Ed è in tale contesto che si è sviluppata l’operazione svolta dai Carabinieri della Sezione Operativa del Nucleo Operativo Radiomobile (N.O.R.) di Viterbo che hanno sorpreso il cittadino straniero nell’atto di cedere dosi di hashish a un quarantanovenne viterbese, segnalato poi alla Prefettura come consumatore.

Nella circostanza i militari hanno proceduto ad una perquisizione personale rinvenendo alcune dosi di hashish addosso allo straniero; inoltre, la successiva perquisizione effettuata presso il domicilio dell’arrestato, situato appena fuori Porta Romana, ha consentito di rinvenire ulteriori quantitativi di hashish, nonché materiali ritenuti utili al taglio e al confezionamento della sostanza stupefacente.

L’operazione, che si inserisce in un contesto più ampio dell’azione di prevenzione e contrasto dei reati in genere, costituisce una concreta e decisa risposta al crescente allarme sociale suscitato dal consumo di droghe, soprattutto tra giovanissimi, e conferma il costante impegno dell’Arma nelle attività di contrasto all’uso ed allo spaccio di stupefacenti.




Servizio antidroga dei Carabinieri intorno a Piazza San Faustino: arrestata quarantacinquenne

VITERBO – Lo scorso 8 novembre, i Carabinieri della Sezione Operativa del Nucleo Operativo Radiomobile (N.O.R.) di Viterbo, in collaborazione con quelli della Stazione del capoluogo, hanno portato a termine una significativa operazione antidroga che si è sviluppata lungo le vie del quartiere San Faustino e che, grazie all’acume investigativo e alla professionalità del personale operante, ha consentito di individuare in via Maria Santissima Liberatrice una donna dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti.

La 45enne, di origine nordafricana, è stata trovata in possesso di alcune dosi di cocaina e, successivamente, presso la sua abitazione, nascosti dietro il battiscopa della cucina, sono stati rinvenuti ulteriori due involucri di cellophane contenenti complessivamente 21,6 grammi di cocaina, un bilancino di precisione, nonché materiale idoneo per il taglio e il confezionamento della stessa.

Pertanto, la cittadina straniera è stata tratta in arresto e, dopo le formalità di rito, è stata sottoposta agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria viterbese.

L’operazione della Compagnia Carabinieri di Viterbo, che si inserisce in un contesto più ampio dell’azione di prevenzione e contrasto dei reati in genere, costituisce una concreta e decisa risposta al crescente allarme sociale suscitato dal consumo di droghe, soprattutto tra giovanissimi, e conferma il costante impegno dell’Arma nelle attività di contrasto all’uso ed allo spaccio di stupefacenti.




Viterbo, quartiere Salamaro: ventottenne evade dagli arresti domiciliari e finisce in carcere

VITERBO – I Carabinieri della Compagnia di Viterbo hanno arrestato un ventottenne pluripregiudicato nei cui confronti sono stati raccolti gravi elementi di colpevolezza riguardo l’evasione dagli arresti domiciliari, cui era sottoposto, e il furto di un motorino. I fatti risalgono alla notte tra il 4 e il 5 novembre, quando la Centrale Operativa dei Carabinieri ha disposto l’intervento di una pattuglia della Sezione Radiomobile di Viterbo, in circuito nel capoluogo, in merito alla segnalazione di un soggetto sospetto.

I militari, poco dopo, hanno intercettato e fermato il ventottenne in piazzale Gramsci a bordo di un monopattino e avendo accertato, in sede di identificazione, che lo stesso aveva violato le prescrizioni connesse agli arresti domiciliari, svolte le formalità del caso lo hanno nuovamente sottoposto alla misura cautelare presso la sua abitazione.

Tuttavia, considerato che il giovane all’atto del controllo aveva assunto un comportamento sospetto, i carabinieri hanno deciso di svolgere ulteriori accertamenti. E, in effetti, la ricostruzione dei movimenti dell’uomo di quella notte ha consentito di porre in stretta relazione l’evasione del ventottenne con il furto di un motorino, sottratto in via Garbini e ritrovato poco dopo in via Marini.

Alla luce delle risultanze investigative e considerata anche la persistente inclinazione a delinquere del ventottenne, i Carabinieri del N.O.R. di Viterbo hanno avanzato una richiesta di aggravamento della misura cautelare all’Autorità Giudiziaria che, valutati gli elementi raccolti dalla polizia giudiziaria, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

L’operazione, che si inserisce in un contesto più ampio dell’azione di prevenzione e contrasto dei reati in genere, costituisce una concreta e decisa risposta al crescente allarme sociale suscitato dal fenomeno dei reati predatori e conferma il costante impegno dell’Arma nelle relative attività di contrasto.




Oriolo Romano: due denunciati per truffa

ORIOLO ROMANO (Viterbo) – La modalità è sempre la stessa e il fenomeno, nonostante i numerosi avvertimenti, fatica a ridimensionarsi: si inizia con un messaggio di un soggetto che finge di essere un familiare della vittima. Poi si sviluppa una conversazione che spesso assume un tono familiare, durante la quale il truffatore chiede l’accredito di somme di denaro, precisando di avere la necessità di fronteggiare delle spese urgenti, talvolta connesse a gravi situazioni in cui sarebbe rimasto coinvolto.

Ed è quello, che alcuni giorni fa, si è verificato ad Oriolo Romano quando due genitori hanno ricevuto un messaggio da un soggetto che, fingendosi la figlia, ha comunicato di avere il proprio telefono cellulare rotto e chiesto di eseguire un pagamento urgente con bonifico bancario e di inviarle la ricevuta.

I messaggi sono diventati insistenti e, poco dopo, è arrivata una telefonata con l’interlocutrice che, mascherando la propria voce con un “finto attacco di tosse”, ha fatto pressione sulla “madre” insistendo sulla questione della scadenza e sull’entità della somma “Non si tratta di due spiccioli, ma di circa 3.500 euro e qualche centesimo”.

A quel punto, la madre ha assicurato che avrebbe provveduto subito: “Non ti preoccupare, mandami tutto, che vado alla posta o in banca“.

Una volta eseguito il versamento, la donna ed il marito hanno contattato la figlia per avere notizie e, a quel punto, la verità è emersa: erano stati truffati. Superato l’imbarazzo, i due genitori hanno formalizzato denuncia presso la Stazione Carabinieri di Oriolo Romano.

L’analisi del traffico telefonico ha consentito di identificare e deferire in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Viterbo una coppia, di origini campane, con precedenti per truffa soprattutto ai danni di anziani.

Come proteggersi da questa truffa? È importante essere scettici e verificare sempre le richieste di denaro, anche quando sembrano provenire da familiari. Un contatto diretto con il familiare in questione, attraverso un numero noto e verificato, può aiutare a confermare l’autenticità della richiesta.




Carabinieri arrestano viterbese per furto in un negozio di via Garbini

VITERBO – Nel pomeriggio del 27 giugno in via Garbini, Carabinieri della Compagnia di Viterbo hanno tratto in arresto in flagranza per tentato furto una sessantenne viterbese, già nota alle forze dell’ordine.

I militari della Sezione Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile erano di pattuglia in borghese quando l’hanno sorpresa all’uscita di un negozio, in possesso di undici capi di abbigliamento appena sottratti e due forbici ritenute utili a separare questi ultimi dai rispettivi dispositivi antitaccheggio. La refurtiva è stata posta sotto sequestro – insieme alle forbici – ed affidata in giudiziale custodia ai proprietari. La donna è stata ristretta agli arresti domiciliari, a disposizione dalla competente Autorità Giudiziaria del capoluogo.




Carabinieri di Viterbo: cittadino albanese arrestato al casello di Orte con un etto di cocaina

VITERBO – Nell’ambito dei controlli operati dai Carabinieri lungo le principali arterie stradali, lo scorso giovedì, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Viterbo hanno tratto in arresto un cittadino albanese, residente nel capoluogo, che stava trasportando un etto di cocaina proveniente dalla capitale e destinato al mercato dello spaccio al dettaglio nella Tuscia.

Il controllo si inserisce nella campagna di contrasto al traffico ed allo spaccio di stupefacente che l’Arma dei Carabinieri conduce su tutto il territorio provinciale. Nel caso specifico, l’importante risultato operativo è stato raggiunto grazie al continuo e pressante monitoraggio dell’importate snodo stradale di Orte, strategico crocevia commerciale anche, purtroppo, di tanti traffici illeciti che l’Arma dei Carabinieri svolge assiduamente assieme alle altre forze di polizia presenti nel territorio, E proprio durante uno di questi controlli che i militari di Riello hanno sorpreso il trentacinquenne albanese, come detto, con ben 100 grammi di cocaina nascosti nel cruscotto della macchina.

L’arresto è stato convalidato dall’autorità giudiziaria ed il soggetto, visto l’ingente quantitativo di droga rinvenuto nella sua disponibilità, è stato ristretto ai domiciliari.




Viterbo: i Carabinieri portano a Mammagialla un rapinatore

VITERBO – I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Viterbo hanno portato a termine una non facile operazione di servizio nei confronti di un presunto rapinatore poiché accusato di tentata rapina.

I fatti si sono svolti nella serata del 25 gennaio scorso, quando durante un acceso diverbio nel cuore del centro storico di Viterbo ha aggredito una persona brandendo un grosso machete. Con determinazione e prontezza, i Carabinieri della Radiomobile di Viterbo, intervenuti tempestivamente, sono riusciti a contenere l’aggressore e a prevenire ulteriori danni alla comunità, consegnandolo ai sanitari del 118 che lo hanno ricoverato al Belcolle. In seguito a questi eventi, gli stessi Carabinieri hanno scoperto che l’individuo, poco prima, aveva tentato di compiere una rapina ai danni di un cittadino locale di 34 anni mentre rientrava a casa. Minacciandolo sempre con il machete, aveva cercato di sottrargli la borsa, ma la vittima era riuscita a liberarsi e a rifugiarsi in un’abitazione vicina.

Non solo, da maggio 2023, l’uomo si era reso protagonista di una serie di episodi che avevano minato di Montalto di Castro, dove in quel periodo aveva stabilito la sua dimora. Nei mesi estivi infatti la tranquillità del tessuto urbano del centro storico di quel comune era stata minata da un’ondata di episodi violenti perpetrati da un gruppo di giovani assuntori di sostanze stupefacenti. La tensione crescente aveva generato timori diffusi tra i residenti locali, i quali avevano espresso ripetutamente preoccupazione per la propria sicurezza e il benessere della comunità.

La situazione è divenuta così critica da richiamare l’attenzione delle autorità preposte alla sicurezza pubblica, incluso il Prefetto, che ha presieduto un Comitato per l’Ordine e la Sicurezza al fine di affrontare la questione in maniera più approfondita e coordinata.

Nel frattempo, in risposta a questa emergenza, i Carabinieri della Compagnia di Tuscania avevano adottato un approccio risoluto e incisivo per ristabilire l’ordine e la tranquillità nella zona, dove sono stati condotti numerosi interventi mirati, che hanno permesso di identificare e monitorare da vicino i responsabili di queste condotte; la richiesta da parte dell’Arma locale di diversi provvedimenti alle autorità competenti e la loro successiva irrogazione, oltre a dare una risposta concreta a quanto lamentato dalla popolazione, aveva consentito un sostanziale miglioramento della situazione.

Grazie alla collaborazione con l’Arma di Tuscania e alle approfondite indagini della Sezione Radiomobile di Viterbo, è stata richiesta una misura cautelare per arginare il rischio rappresentato dal soggetto coinvolto. I dati raccolti hanno fornito un solido supporto al Giudice delle indagini preliminari che ha prontamente irrogato un’adeguata misura cautelare, ordinando la sua detenzione domiciliare con braccialetto elettronico. Tuttavia, l’arrestato non è riuscito a fornire un indirizzo di residenza valido, il che ha comportato la sua collocazione nella casa circondariale di Mammagialla.

Questo episodio sottolinea l’importanza della presenza costante delle forze dell’ordine nel contrastare la criminalità e proteggere la sicurezza dei cittadini. Grazie all’impegno instancabile dei Carabinieri, la popolazione del centro storico di Montalto di Castro può finalmente guardare al futuro con maggior fiducia e tranquillità.




Viterbo: controlli dei Carabinieri fuori le mura durante il trasporto della Minimacchina

VITERBO – La sera del 1 settembre, mentre nel centro storico si teneva il tradizionale trasporto della Minimacchina, Carabinieri della Compagnia di Viterbo di pattuglia nei quartieri fuori le mura hanno arrestato in flagranza una trentaquattrenne martana per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Militari della Sezione Radiomobile hanno fermato la sua autovettura lungo la Strada Cassia Nord; la donna ha accusato un malore per il quale, su richiesta degli stessi Carabinieri è stata trasportata in ambulanza dell’ospedale “Belcolle”. Giunta al pronto soccorso, i militari l’hanno sorpresa tentare di disfarsi di involucro di cellophane, contenente circa 22 grammi di cocaina, occultato sulla persona. Dimessa poco dopo, ha assistito a perquisizione in abitazione condotta con il supporto di personale di Squadra di Intervento Operativo (S.I.O.) – in città per rafforzare i controlli durante le festività di Santa Rosa – che ha significato l’ulteriore rinvenimento di circa 0,27 grammi di hashish, 0,6 grammi di marijuana e due bilancini di precisione, nascosti in armadio del soggiorno.

I reperti sono stati posti sotto sequestro e la donna è stata ristretta agli arresti domiciliari, a disposizione della competente Autorità Giudiziaria viterbese.




Carabinieri Viterbo: intensificati i controlli in provincia per il fine settimana, un arresto, 8 denunce e 7 patenti ritirate

VITERBO- Durante l’ultimo fine settimana i Carabinieri del Comando Provinciale di Viterbo hanno intensificato la propria attività in tutto il territorio provinciale, aumentando i controlli della circolazione stradale e delle aree maggiormente sensibili durante il fine settimane di inizio estate.
Più nello specifico, i carabinieri della stazione di Bagnaia (VT), in ottemperanza di ordine di esecuzione per espiazione di pena detentiva, traevano in arresto B.G., 50enne del posto, poiché ritenuto responsabile di violenza privata, danneggiamento e diffamazione. L’uomo dovrà scontare 2 mesi e 20 giorni di reclusione.
Sempre a Viterbo, nella frazione di Grotte Santo Stefano, i carabinieri della stazione di Bagnaia, unitamente a quelli del posto, intervenuti per un sinistro stradale senza feriti, procedevano alla denuncia a piede libero ed al ritiro della patente di un cittadino nigeriano, residente nella frazione, per guida in stato di ebrezza alcolica, oltre che alla confisca del mezzo.
Stesso dicasi a Canepina, dove i carabinieri della locale stazione sono intervenuti per un sinistro stradale, per fortuna senza gravi conseguenze, cagionato da un quarantenne straniero in evidente stato d’ebbrezza alcolica, cui è stata ritirata la patente, oltre ad esser deferito anch’egli ai sensi dell’articolo 186 del codice della strada.
A Tuscania invece i carabinieri dell’aliquota radiomobile della compagnia di Tuscania, nel corso di specifico servizio per la prevenzione e la sicurezza stradale, con l’ausilio delle unità cinofile, deferivano in stato di libertà 5 giovani per guida in stato di ebrezza alcolica ritirando loro la patente di guida e per detenzione di circa 50 grammi di sostanza tra hashish e marijuana e materiale per il confezionamento ed un bilancino di precisione.
Infine a Nepi, i carabinieri, intervenuti a seguito di incidente stradale sulla S.P. Mazzanese, hanno anche qui ritirato una patente per guida in stato di ebrezza alcolica e sequestrato il veicolo.

PRESUNZIONE DI INNOCENZA
Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva.
Il presente comunicato viene condiviso con la Procura della Repubblica atteso l’interesse pubblico alla divulgazione della notizia

 




Carabinieri Viterbo: arrestato spacciatore, sequestrate diverse dosi di eroina

VITERBO – I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della compagnia di Viterbo, hanno effettuato un servizio mirato  nei confronti di un sospetto spacciatore, ed hanno eseguito quindi numerosi servizi di osservazione, sospettando un diffuso spaccio di eroina in una palazzina di Viterbo.

Al termine del servizio di osservazione i carabinieri , intuito che fosse il momento giusto per intervenire, hanno bloccato lo spacciatore e lo hanno trovato in possesso di 6 grammi di eroina divisa in dosi, ed immediatamente lo hanno dichiarato in arresto, e tradotto presso le camere di sicurezza della compagnia di Viterbo mettendolo a disposizione della Procura della Repubblica. 




Carabinieri di Viterbo: arrestato spacciatore di eroina al quartiere Santa Barbara

VITERBO – Nel pomeriggio di ieri, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Viterbo, hanno eseguito un provvedimento di arresto emesso dal G.I.P. del Tribunale di Viterbo, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un cittadino viterbese 33 anni, per precedenti denunce di spaccio di sostanze stupefacenti.

Le indagini condotte dai Carabinieri e coordinate dalla Procura della Repubblica sono iniziate a maggio 2020, allorquando l’uomo alla guida della propria autovettura veniva fermato da una pattuglia del NORM insieme alla fidanzata. Nel corso della perquisizione la coppia veniva trovata in possesso di tre ovuli di sostanza stupefacente di tipo eroina, per un totale di quindici grammi, nascosti negli indumenti intimi della donna, procedendo pure al sequestro di tutto l’occorrente per lo spaccio.

L’attività permetteva di accertare e ricostruire numerose cessioni di eroina nei confronti di svariati assuntori, alcuni di essi provenienti dalle cittadine limitrofe. Lo scambio avveniva direttamente all’interno dell’abitazione della coppia, sita nel quartiere Santa Barbara di Viterbo.

Ed è proprio nella sua abitazione che ieri pomeriggio, durante l’esecuzione del provvedimento cautelare, l’uomo avvalendosi della complicità della donna, alla vista dei Carabinieri e dell’unità cinofila del Nucleo CC. di Roma, ha tentato di occultare tre grammi di sostanza stupefacente di tipo eroina cercando di portarla nel bagno. I carabinieri sono intervenuti proprio nel momento in cui la coppia stava suddividendo le dosi pronte per essere spacciate.

Il soggetto al termine delle formalità di rito veniva tratto in arresto e sottoposto agli arresti domiciliari a disposizione dell’A.G.




Carabinieri di Viterbo: uomo cerca di sottrarsi alla perquisizione, arrestato per spaccio e resistenza

VITERBO – Nella giornata di ieri, 24 giugno, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della compagnia di Viterbo, hanno effettuato un controllo ed una perquisizione per un sospetto caso di spaccio.

Una volta fermato il presunto spacciatore e trovato in possesso di 2 grammi di marijuana, il pregiudicato, originario del Gambia di 22 anni, ha opposto resistenza ed ha tentato di fuggire, prontamente inseguito dai carabinieri, che lo hanno bloccato poco dopo e lo hanno tratto in arresto per resistenza e spaccio.

Lo hanno poi tradotto presso le camere di sicurezza della compagnia di Viterbo.