Caos a Orte: agricoltori in protesta bloccano l’Autostrada A1

di REDAZIONE-

ORTE (Viterbo)- Nella cittadina di Orte, situata proprio di fronte al casello dell’autostrada A1, si è scatenato il caos a causa di una manifestazione pacifica ma decisa degli agricoltori locali. Ieri, 27 gennaio, i coltivatori hanno bloccato il casello autostradale, dando vita a un corteo di macchine agricole accompagnato da clacson, slogan e richieste urlate.

Le proteste, che si inseriscono in un contesto più ampio di mobilitazioni che hanno interessato anche Germania e Francia, hanno ottenuto consensi anche in Italia, con la Tuscia, un territorio prevalentemente agricolo, che ha deciso di partecipare attivamente. Gli agricoltori, in modo pacifico ma incisivo, hanno attirato l’attenzione sulla necessità di rivedere il green deal, la politica agricola europea, ritenuta dannosa per la produzione e per i consumatori.

Le richieste degli agricoltori sono chiare: la revisione del green deal, la messa al bando delle importazioni da Paesi con regolamentazioni più lassiste, la revoca dei vincoli e degli incentivi per la non coltivazione dei terreni. Inoltre, si auspica un adattamento della tassazione, compresa l’Irpef e l’Imu, che tenga conto delle difficoltà del settore agricolo in crisi.

Un punto nodale è il mantenimento dei costi del gasolio a livelli sostenibili o la concessione di agevolazioni per il settore agricolo. Gli agricoltori chiedono anche misure severe per contrastare l’ingresso dei cibi sintetici sul mercato. Tra le richieste, spiccano anche la riforma dell’aliquota Iva, il contenimento della fauna selvatica, la promozione della libertà di impresa e una totale valorizzazione dell’agricoltore come figura indispensabile per la comunità.

La protesta degli agricoltori a Orte rappresenta un grido d’allarme nei confronti di politiche che, secondo loro, danneggiano la sostenibilità del settore agricolo e mettono a rischio la produzione nazionale. La mobilitazione pacifica ma determinata continua a catalizzare l’attenzione, ponendo il focus su una serie di tematiche cruciali per il futuro dell’agricoltura italiana.




Borgorose esce ad alta velocità dal casello, inseguito e fermato dai Carabinieri viene arrestato per detenzione di stupefacenti

BORGOROSE – Questa mattina i Carabinieri della Stazione di Borgorose, impegnati in tutta l’area del Cicolano in un’ampia attività di controllo del territorio finalizzata al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno proceduto al controllo di un’utilitaria condotta da un giovane residente nella frazione di Corvaro, trovandolo in possesso di dosi di cocaina e hashish.
Il ragazzo, alla guida del proprio veicolo ed in compagnia di un coetaneo, è uscito ad alta velocità dal casello della A24 di Borgorose e, notato dai Carabinieri, è stato inseguito, fermato e sottoposto a controllo.
Vistosi braccato, maldestramente ha tentato di disfarsi di un involucro che custodiva in una tasca gettandolo in terra e pestandolo con un piede, mossa immediatamente notata dai militari che hanno recuperato il sacchetto e il suo contenuto.
Al termine della perquisizione, il giovane, già conosciuto dalla locale Arma anche per analoghi precedenti, è stato trovato in possesso di più di 7 grammi di cocaina e circa 5 di hashish, pertanto è stato posto a disposizione del Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Rieti, ed ora dovrà rispondere del reato di “detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti”.




Tarquinia: Esenzione dal pagamento del casello autostradale per residenti

TARQUINIA (VT) – Come già comunicato da Società Autostrade ai residenti che nel 2016 avevano richiesto l’esonero dal pagamento del pedaggio autostradale a fronte del protocollo d’intesa siglato da Comune e SAT, da oggi il passaggio dal casello di Tarquinia non sarà più gratuito.

Il sindaco Giulivi qualche settimana fa aveva scritto a SAT chiedendo una proroga del protocollo d’intesa almeno sino a quando l’autostrada tirrenica non fosse stata ultimata (tratta Rosignano – Tarquinia). Questo poiché ad oggi i cittadini di Tarquinia che si immettono nella Tirrenica in direzione Grosseto, o rientrano da Grosseto, sono costretti a pagare il pedaggio anche se, di fatto, percorrono solo qualche centinaio di metri di autostrada.

La SAT, alcuni giorni fa, ha risposto però alla richiesta del Comune sottolineando che: “il protocollo di cui sopra, nel fissare in cinque anni la durata del protocollo stesso, non prevedeva alcuna possibilità di un suo rinnovo e non prevedeva alcun collegamento tra il termine della esenzione e il completamento dell’autostrada”  

Dunque, pur condividendo le esigenze ed il disagio dei cittadini di Tarquinia, La SAT, trasmettendo per conoscenza al Ministero la nota inviata dal Comune, ha anche aggiunto che : “la Società, che peraltro versa in una situazione di grave incertezza sul piano concessorio, non può accogliere la richiesta avanzata da codesto Comune, salvo che il Ministero concedente non disponga diversamente”.