di LOREDANA VACCAROTTI-
ROMA- In occasione delle celebrazioni dei 150 anni dalla nascita di Guglielmo Marconi, e del ventesimo anniversario dalla sua costituzione, l’università Guglielmo Marconi, la prima telematica in Italia, ha reso omaggio alla figura del grande fisico italiano che ha cambiato il mondo con le sue scoperte.
L’evento ha avuto luogo sotto l’egida del Comitato Nazionale Marconi 150 nell’Aula Magna dell’Ateneo a Roma. Presenti anche il Rettore, prof. Marco Abate, il presidente Alessio Acomanni e il Direttore Generale vicario Marco Belli, oltre a numerose personalità delle istituzioni, della cultura, della scienza, della ricerca e della didattica.
Toccante il discorso della figlia Elettra, ormai novantaquattrenne ma ancora di grande spirito e slancio, e quello del nipote Guglielmo Giovanelli Marconi.
La principessa Elettra Marconi si è espressa con entusiasmo: “sono felice di essere qui in questa sede in onore di mio padre Guglielmo Marconi, è molto importante per Roma avere una sede così bella, vicino al Tevere ”. Sorridendo la principessa ha esclamato:” in realtà pensavo di trovare degli studenti e invece mi ritrovo persone molto importanti. Ai giovani io tengo molto, voglio che sappiano e conoscano di più la storia di mio padre, la sua passione per l’elettricità e le onde elettriche. La sua passione l’ha tramessa a chi lo ha aiutato per costruire le stazioni radio, nelle varie parti del mondo. L’Italia in primis e a Roma ,città eterna. Importante poter parlare anche ai giovani di mio padre, il quale aveva un grande entusiasmo per la fisica e realizzare il suo sogno: salvare il mondo in mare e non solo. Un esempio positivo e stimolante per i giovani, esempio di tenacia ottimista , ove vedeva la possibilità di sviluppare, iniziava a costruire cose nuove ed i giovani dovrebbero sentire, hanno bisogno ora più che mai prenderlo come esempio. Il mio desiderio un incontro con i giovani
Marconi aveva scritto qualche mese prima di morire “Le mie invenzioni sono per salvare l’umanità, non per distruggerla”. Queste parole sono l’ispirazione del tema dell’evento e il messaggio che si Intende dare soprattutto alle giovani generazioni.
La scienza, e il suo insegnamento, devono essere etici e al servizio del progresso umano. La Dott.ssa Maria Antonietta Spadorcia, rivolge la domanda a Guglielmo Giovanelli Marconi, che prende parola ”Quanto gli è costato, pesato portare con sé questo cognome?”
“In realtà non mi è pesato assolutamente, poiché a scuola, neanche sapevano chi fosse Marconi. Un mio compagno un giorno esclamò: – ah si, sono andato a Bologna all’aeroporto e c’era scritto Guglielmo Marconi, per cui tuo nonno sicuramente era un pilota o comandante di aerei-
Sono stato fortunato, pur non avendolo conosciuto, sono cresciuto in casa di mia nonna che mi ha sempre raccontato tutto. Era imprenditore inventore umanista. Aveva amicizia fraterna con D’annunzio, Puccini, Pirandello, Caruso. Ha attraversato Tante avversità, ma è sempre stato positivo. Bocciato 6 volte in fisica, poi ha ottenuto 30 lauree. I giovani voglio che sappiano -quando si perde una battaglia, si po’ vincere una guerra- essere ottimisti, pensare al bene. Senza Marconi il mediterraneo sarebbe un cimitero continuo. Mio nonno lavorò per una scienza etica e non diabolica e distruttiva.
Ecco perché la realizzazione da parte del giornalista Sandro Sassoli di un video, appositamente ideato per la distribuzione gratuita nelle scuole, grazie alla “terza missione” di Unimarconi, dal titolo “Marconi l’uomo che cambiò il mondo”, con testi letti dalla inconfondibile voce di Luca Ward e con musiche originali della compositrice e direttore d’orchestra Damiana Natali, eseguite in anteprima mondiale a fine dell’incontro
“Dott. Sassoli che cosa rappresenta Marconi anche per i nostri giovani?”
“ Spesso mi ritrovo a farmi una riflessione: tutti noi dobbiamo a lui, dai telefonini, alla tv, le monete, i francobolli. Io in primis fondai una radio privata a Roma.
Abbiamo realizzato un documentario da portare alle scuole, per divulgare il genio Marconi. Diversi gli eventi presso le scuole, le ultime, una presso Latina e l’altra ad Ostia, quest’ultima con più di 8000 ragazzi collegati e molti in presenza. Il genio Guglielmo aveva già pensato al telefonino. Nel 1937 disse: – arriverà un giorno ove tutti avranno una ricetrasmittente. In effetti poi Martin Cooper nel 1973 inventò il primo cellulare basandosi su un esperimento del grande Guglielmo Marconi, che tra il 1931-1933 e 33 provò a far comunicare due autisti in due macchine, idem i satelliti. Importante comunicare e diffondere anche l’orgoglio italiano. Questo video, prenderà parte delI’ international film festival a Roma. Elettra ha parlato di sogno, io cito la parola magia, tra l’altro in sala vi è anche il grande amico, il mago Silvan. La parola magia è molto antica, deriva da magu, in greco mageia, qualcosa di grande, di elevato.
Una tavola rotonda, moderata dalla Dott.ssa Maria Antonietta Spadorcia, Vice Direttore del TG2
Tra gli illustri relatori:
Prof. Marco Abate, Rettore UniMarconi
Dott. Sandro Sassoli, Giornalista
Prof. Guglielmo Giovanelli Marconi
Dott.ssa Giulia Fortunato, Presidente del Comitato Marconi 150 e della Fondazione Guglielmo Marconi
Prof. Corrado Maria Daclon, Segretario Generale della Fondazione Italia-USA
Prof. Matteo Martini, Associato di Fisica Sperimentale UniMarconi
Dott. Fabrizio Di Michele, Console Generale Italiano a New York
Prof. Fabio Finotti, Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura a New York